Su questo mi sono interrogata, ma non mi sono voluta rispondere.Questo sicuramente. Non vorrei prendere il ruolo della psicologa (anche perché non lo sono), ma visto che siamo qui a parlarne...
Hai pensato che l'episodio possa essere stato indotto dalla tua stessa voglia di viverti l'adolescenza in modo più leggero?
Che sia stato un mezzo che il tuo io più profondo abbia usato per fartelo capire?
Io ci ho pensato spesso e penso che sia stato così nel mio caso.
Io, infatti, dopo la mia "confessione" mi sono obbligata all'autocontrollo massimo per evitare di ricaderci, perché volevo stare col mio ragazzo, ma, sotto sotto, avrei voluto vivermi il mio tempo (il famoso tempo delle mele, che forse tu non hai mai neanche sentito nominare...).
Ecco, io mi interrogherei su questo.
Tra virgolette, ho avuto il mio tempo...Si, l'ho avuto. E l'unica cosa che pensavo dopo è quanto fossero fortunate le persone che avevano vicino qualcuno che le amasse così tanto da fare di tutto, da dire cose inimmaginabili e non aver vergogna di nulla. Essere libere con una persona è la cosa a cui volevo arrivare. Non so cosa poi mi sia successo quel giorno, ma mi ha fatto rendere conto che forse quello che volevo ce l'ho.
Forse hai ragione, potrebbe essere stato un mezzo che il mio io più profondo abbia usato per farmelo capire. Ma io sono quella che vive, non il mio io. So quello che voglio, il problema è solo esprimerlo.
In questo messaggio sto scrivendo un po' a vanvera,lo so. Però è per far capire che nessuno decide niente, le cose accadono quando meno te lo aspetti, succedono e non te ne rendi nemmeno conto perchè forse i sentimenti non ci appartengono..fanno di noi ciò che vogliono quando arrivano.
Penso che tutto accade per un motivo. Se questa cosa è accaduta, forse il motivo è stato per farmi capire chi ho vicino, chi mani voglio che mi tocchino e chi labbra voglio che mi bacino.
Ovviamente è solo quello che penso in questo momento, forse anche tra 2 mesi cambierà tutto e penserò di aver detto solo cavolate.