Mio figlio è al secondo anno di università.
Lavora, regolarmente assunto part time in un call center.
Non ha goduto di alcuna raccomandazione anche se avrei, come già fatto per altri, potuto dargliela.
Ha mandato una candidatura spontanea in una agenzia del lavoro, le famose Adecco ecc ecc.
Ha fatto tutto lui e mi ha pregato di starne fuori e così ho fatto.
Prende 475 euro al mese netti, che moltiplicato per 13, valgono circa una volta e mezza il costo della sua università.
Lavora 6 serate la settimana, spesso il sabato sera.
Non fa una piega.
Il secondo ha la maturita fra pochi mesi. Lavoricchia in nero un week end si e uno no e quando non ha raduni o gare con la Nazionale. Si paga i suoi divertimenti e pure qualche vestito.
Gli altri sono ancora piccoli ma uno fa già ragionamenti volti a lucrare su internet.
Nelle loro fasce di età non sono mosche bianche. Anzi lo è che si fa mantenere in toto.
A dire la verità non ne conosco.
Parlando della mia generazione, chi ha fatto facoltà difficili e con laboratori come Chimica, Chimica farmaceutica, Fisica non ha mai lavorato.
Io con scienze agrarie mi sono trovato molto in difficoltà quando sono iniziato i corsi con frequenza. Ero completamente slegato dall'università, ma io avevo anche trovato lavoro di giorno.
I miei amici di Chimica erano letteralmente chiusi in casa, mia moglie studiava 7 giorni su 7 dalle 7 di mattina alle 7 di sera.
Noi ci vedevamo solo di mercoledì e di sabato.
Io altre sere uscivo, lavorando già, con studenti di lettere, economia e commercio in Cattolica, lingue, Isef etc. che effettivamente o non facevano un cazzo o lavoravano la sera.
Dire università non significa molto.
Dipende dalla facoltà, dall'essere in corso, dal numero di esami.
Mia nipote lavora e studia, ma a differenza di suo fratello non ha fatto ingegneria (restando in corso).
È un discorso moooolto relativo.