I miei top ma solo alcuni ....
Molto poco classico, molto personale: de gustibus ...
Charles Bukowski – Post Office. Il suo
romanzo meno noto della trilogia composta
anche da Factotum e Donne ma per me
il più sarcastico, lucido e sincero.
Brett Eason Ellis – Meno di Zero. Un
grandissimo libro, di una disperazione
e di un cinismo senza pari. Uno dei
pochi libri, secondo me, che descrivono
davvero cosa significa essere
adolescenti nell’età del benessere
consumistico, dell’edonismo yuppistico e
della disgregazione familiare.
Philiph Roth – Il professore di desiderio. Una
lectio magistralis sul
desiderio, sul sesso, sull’amore, sul matrimonio e sulla
fragilità dei rapporti sentimentali in genere. Superlativo. E David Kepesh è il
mio preferito tra gli alter ego dello scrittore. Un gradini sotto ci metto il
David Zuckerman de “Il fantasma esce di scena”: altro must, secondo me.
Jay Macineary – I racconti dello scapolo. Macineary si impose negli eighties col
mitico “Le mille luci di New York” in cui descriveva con feroce ironia e
tragico senso del vero la pochezza umana che si nascondeva dietro il mito
dell’ America di Reagan. Finito un po’ nel dimenticatoio “risorge” a mio
avviso nel 2009 con una raccolta di racconti divisa in due volumi (questo qui
e il precedente How it ends – Come è finita, altrettanto bello) che non ho
timore a definire una delle migliori descrizione della crisi dei sentimenti
del corrente secolo: leggetelo e ci ritroverete il 90% dei temi trattati su
questo forum.
Scritti in maniera superba, però, col dovuto rispetto per
coloro che stanno partecipando alle gare di scrittura bandite da Tuba … :-D
Pier Vittorio Tondelli – Altri libertini. Tondelli è stato per la letteratura
italiana negli anni 80 quello che Pazienza è stato per il fumetto italiano in
quegli stessi anni.
Un esordio straordinario. Una sensibilità e un’onesta intellettuale fuori dal
comune.
Francis Scott Fitzgerald - La crociera
del rottame vagante . In
questo racconto pubblicato per una rivista di
letteratura americana ed a torto
passato a lungo come opera minore, lo
scrittore anticipa di molti decenni il
tema dell’avventura “on the road”. Un
libro godibilissimo e divertente, il
Fitzgerald che non ti aspetti. Una
scoperta indimenticabile.
Last but not
least: James Ellroy – Dalia Nera. Qui
inizia la carriera dello scrittore pazzo
che secondo me non raggiungerà mai
più questi livelli e che con questo libro
apre per il noir nuove
possibilità, ponendo nuovi canoni e introducendo una
vena di delirante
disperazione (frutto delle esperienze terribili vissute da
Ellroy in prima
persona), trasformando il polizesco allo stesso modo in cui
King trasforma
nel contempo l’horror …
Molto poco classico, molto personale: de gustibus ...
Charles Bukowski – Post Office. Il suo
romanzo meno noto della trilogia composta
anche da Factotum e Donne ma per me
il più sarcastico, lucido e sincero.
Brett Eason Ellis – Meno di Zero. Un
grandissimo libro, di una disperazione
e di un cinismo senza pari. Uno dei
pochi libri, secondo me, che descrivono
davvero cosa significa essere
adolescenti nell’età del benessere
consumistico, dell’edonismo yuppistico e
della disgregazione familiare.
Philiph Roth – Il professore di desiderio. Una
lectio magistralis sul
desiderio, sul sesso, sull’amore, sul matrimonio e sulla
fragilità dei rapporti sentimentali in genere. Superlativo. E David Kepesh è il
mio preferito tra gli alter ego dello scrittore. Un gradini sotto ci metto il
David Zuckerman de “Il fantasma esce di scena”: altro must, secondo me.
Jay Macineary – I racconti dello scapolo. Macineary si impose negli eighties col
mitico “Le mille luci di New York” in cui descriveva con feroce ironia e
tragico senso del vero la pochezza umana che si nascondeva dietro il mito
dell’ America di Reagan. Finito un po’ nel dimenticatoio “risorge” a mio
avviso nel 2009 con una raccolta di racconti divisa in due volumi (questo qui
e il precedente How it ends – Come è finita, altrettanto bello) che non ho
timore a definire una delle migliori descrizione della crisi dei sentimenti
del corrente secolo: leggetelo e ci ritroverete il 90% dei temi trattati su
questo forum.
Scritti in maniera superba, però, col dovuto rispetto per
coloro che stanno partecipando alle gare di scrittura bandite da Tuba … :-D
Pier Vittorio Tondelli – Altri libertini. Tondelli è stato per la letteratura
italiana negli anni 80 quello che Pazienza è stato per il fumetto italiano in
quegli stessi anni.
Un esordio straordinario. Una sensibilità e un’onesta intellettuale fuori dal
comune.
Francis Scott Fitzgerald - La crociera
del rottame vagante . In
questo racconto pubblicato per una rivista di
letteratura americana ed a torto
passato a lungo come opera minore, lo
scrittore anticipa di molti decenni il
tema dell’avventura “on the road”. Un
libro godibilissimo e divertente, il
Fitzgerald che non ti aspetti. Una
scoperta indimenticabile.
Last but not
least: James Ellroy – Dalia Nera. Qui
inizia la carriera dello scrittore pazzo
che secondo me non raggiungerà mai
più questi livelli e che con questo libro
apre per il noir nuove
possibilità, ponendo nuovi canoni e introducendo una
vena di delirante
disperazione (frutto delle esperienze terribili vissute da
Ellroy in prima
persona), trasformando il polizesco allo stesso modo in cui
King trasforma
nel contempo l’horror …
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