u sacciu.purpiceddu, tu sai chiù cosi i mia: iu u sacciu. prima o poi mi la cuntari, vastasu.
se sugnu cannintra, oggi, cu tutta a mala stroppa ca ciau, è pi svagarimi a testa. facili 'n nè.
Com'era bello quando tutto andava, filava una meraviglia, nessun handicap, nessun bastone tra le ruote. era uno scivolio costante, come l'acqua sotto i ponti che passa tranquilla, scorre, segue sempre la propria strada e nel suo andare accarezza le pietre, gioca con essa e continua sino a meta. Poi però d'un tratto arriva la piena che scuote tutto, le acque diventano implacabili, più nessuna carezza a quelle pietre anzi sono trascinate con vemenza alla fine del tratto, maltrattate persino rotte, senza più alcuna possibilità di godere nuovamente della loro interezza.
Guarda, forse hai ragione. Bisognerebbe però domandarsi il perchè.Claudio, cerchi sempre di trovare il lato positivo anche negli eventi negativi.
che coraggio.
Clà, la vita, la nostra, ce la creiamo noi, attimo dopo attimo. Siamo noi gli artefici delle nostre risate e dei nostri pianti, della serenità e della incazzatura, della piena e del lento scorrere sereno. Se la vita è diversa, come dici tu, è perchè noi non sappiamo imporre la nostra volontà su di lei e perchè spesso le decisioni da prendere coinvolgono così tante cose e soprattutto persone, per cui non è semplice sconvolgere il loro corso. Decidiamo per noi, per la nostra vita, ma inconsapevolmente modifichiamo anche la loro.
Perchè spesso la nostra vita non è più solo nostra. Ma non ce l'hanno rubata, eh? Siamo noi che l'abbiamo messa in condivisione, a disposizione, come si mette il pane a tavola. E gli altri hanno fatto altrettanto. Dopo un po' è difficile distinguere da quale pagnotta provengano le fette tagliate... e se rivuoi indietro la tua vita, inevitabilmente ti porti via un pezzo di qualcun altro, come inevitabilmente lasci sulla tavola un pezzo di te.Clà, la vita, la nostra, ce la creiamo noi, attimo dopo attimo. Siamo noi gli artefici delle nostre risate e dei nostri pianti, della serenità e della incazzatura, della piena e del lento scorrere sereno. Se la vita è diversa, come dici tu, è perchè noi non sappiamo imporre la nostra volontà su di lei e perchè spesso le decisioni da prendere coinvolgono così tante cose e soprattutto persone, per cui non è semplice sconvolgere il loro corso. Decidiamo per noi, per la nostra vita, ma inconsapevolmente modifichiamo anche la loro.
Perchè spesso la nostra vita non è più solo nostra. Ma non ce l'hanno rubata, eh? Siamo noi che l'abbiamo messa in condivisione, a disposizione, come si mette il pane a tavola. E gli altri hanno fatto altrettanto. Dopo un po' è difficile distinguere da quale pagnotta provengano le fette tagliate... e se rivuoi indietro la tua vita, inevitabilmente ti porti via un pezzo di qualcun altro, come inevitabilmente lasci sulla tavola un pezzo di te.