Il piacere di offrire

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Perché sta cosa del problema coi regali la ho già subita con una ex. Nel suo caso era un rapporto del cazzo col padre, che non si faceva vedere mai, salvo apparire sporadicamente cercando di colmare un vuoto emotivo con regali e cose materiali.
Siccome io adoro fare regali, e lo faccio smaccatamente per me, diventò un problema.
 

danny

Utente di lunga data
Comunque avevo anch'io di questa fantasie.
Con amici mai, a dire il vero, con sconosciuti, molto più gestibili a tutti i livelli, sì.
Credo siano pensieri molto comuni dopo tanti anni di matrimonio e quando si cerca di trovare forme di eccitazione e coinvolgimento che aiutino a tenere vivo il desiderio cercando di non farlo sopraffare dall'abitudine. Insomma, se non puoi in un matrimonio cambiare la persona con cui fai sesso e dalla quale non ti aspetti più grandi sorprese, cerchi di cambiare il modo di vivere il sesso con quella persona.
Poi quando sono stato tradito, mi sono passate completamente.
Mi son semplicemente reso conto di non avere alcun tipo di controllo sulla sessualità di mia moglie.
Qui si sta parlando di "offerta" e tante altre cose, ma questo è un punto di vista, uno solo. Ma i soggetti in questo caso sono tre.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Chi sbaglia regalo parla molto di sé e della propria incapacità di attenzione.
E però siamo ancora nel campo dell'INDOVINARE

Indovina indovinello, vorrà questo o vorrà quello?

Il campo dell'OFFRIRE non prevede l'indovinello (vorrà questo oppure quello?)

Prevede il possedere (cosa ho da offrire per lei)
 
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isabel

Utente di lunga data
Perché sta cosa del problema coi regali la ho già subita con una ex. Nel suo caso era un rapporto del cazzo col padre, che non si faceva vedere mai, salvo apparire sporadicamente cercando di colmare un vuoto emotivo con regali e cose materiali.
Siccome io adoro fare regali, e lo faccio smaccatamente per me, diventò un problema.
Ah, ok.
Volendo fare la psicologa (de noantri), immagino le sarà stata utile anche questa esperienza con te (che doni con generosità per un piacere tuo, innato) per superare i danni emotivi di cui hai subito, persino tu, le conseguenze. Riguardo a me, credo che, a spanne, il tutto sia riconducibile alla "definizione".
Come è finita? Non ha potuto reggere ad uno dei doni offerti? O non hai retto tu gli effetti del transfert? :)
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ah, ok.
Volendo fare la psicologa (de noantri), immagino le sarà stata utile anche questa esperienza con te (che doni con generosità per un piacere tuo, innato) per superare i danni emotivi di cui hai subito, persino tu, le conseguenze. Riguardo a me, credo che, a spanne, il tutto sia riconducibile alla "definizione".
Come è finita? Non ha potuto reggere ad uno dei doni offerti? O non hai retto tu gli effetti del transfert? :)
le spiegai ai tempi, con la mia innata cordialità, che non avevo nessuna voglia né interesse di farmi carico dei suoi mostri. Che indubbiamente essere nato in una famiglia funzionante non è certo stato merito mio, ma solo fortuna, ma questo non vuol dire minimamente che io debba ripagare un debito karmico in qualche modo. E come sempre, la terapia d'urto ha funzionato. Ricordare alla gente che il leone si mangia la zebra più lenta, è un formidabile incentivo al cambiamento :D
 

Skorpio

Utente di lunga data

Eeeeh.. roba da spericolati del rischio, proprio….. :mexican:

ma è sempre un provare a “indovinare l’altro” e non un “offrire sé”.. e nell’offrire sé ma sul serio, li si… il rischio c’è

mi è venuta in mente una festina di 18° compleanno di una mia compagna di classe, il suo fidanzato di allora le regalò un vestito sicuramente osè.. in pelle, bello un casino mi ricordo lo trovai, quado lo vidi, era anche una discreta topa, secondo me le sarebbe stato benissimo

ardito diciamo.

Davanti a tutti resse il colpo, ma dietro le quinte successe un casino..

La vidi agitata e sentii dire incazzata a un paio di altre compagne mie, fuori dalla zona della festina

“E io dovrei andare in giro con quello addosso? Ma per chi mi ha preso, per una puttana??”

Ed era un vestito, eh..? un vestito….

Che rimase quasi esibito come una vergogna su un divanetto della sala, in solitudine, per buona parte della sera
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Eeeeh.. roba da spericolati del rischio, proprio….. :mexican:

ma è sempre un provare a “indovinare l’altro” e non un “offrire sé”.. e nell’offrire sé ma sul serio, li si… il rischio c’è

mi è venuta in mente una festina di 18° compleanno di una mia compagna di classe, il suo fidanzato di allora le regalò un vestito sicuramente osè.. in pelle, bello un casino mi ricordo lo trovai, quado lo vidi, era anche una discreta topa, secondo me le sarebbe stato benissimo

ardito diciamo.

Davanti a tutti resse il colpo, ma dietro le quinte successe un casino..

La vidi agitata e sentii dire incazzata a un paio di altre compagne mie, fuori dalla zona della festina

“E io dovrei andare in giro con quello addosso? Ma per chi mi ha preso, per una puttana??”

Ed era un vestito, eh..? un vestito….

Che rimase quasi esibito come una vergogna su un divanetto della sala, in solitudine, per buona parte della sera
La tua vita è meglio dei Malavoglia :rotfl:
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ma io guarda, che offro anche disponibilità per "rendermi utile" in genere.. non è un problema

Ma so quando si è quando no.

So quel che posso offrire CON Piacere

In quel caso ho offerto disponibilità per una cosa, non per qualsiasi cosa

C'era un perché.
Per come lo avevi però scritto e contestualizzato, non era però chiaro che ci fosse un perché ulteriore rispetto al "non è quello che ho offerto". Peraltro legittimo comunque il tuo rifiuto verso il "rilancio", mica voglio dire di no. Però per come era detto, io l'ho letto come segno di ben poca duttilità, in nome di un principio che - come tutti i principi - per me ha ben poco senso se non interpretato, applicato ed eventualmente adattato sulla base del contesto.
 
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danny

Utente di lunga data
Eeeeh.. roba da spericolati del rischio, proprio….. :mexican:

ma è sempre un provare a “indovinare l’altro” e non un “offrire sé”.. e nell’offrire sé ma sul serio, li si… il rischio c’è

mi è venuta in mente una festina di 18° compleanno di una mia compagna di classe, il suo fidanzato di allora le regalò un vestito sicuramente osè.. in pelle, bello un casino mi ricordo lo trovai, quado lo vidi, era anche una discreta topa, secondo me le sarebbe stato benissimo

ardito diciamo.

Davanti a tutti resse il colpo, ma dietro le quinte successe un casino..

La vidi agitata e sentii dire incazzata a un paio di altre compagne mie, fuori dalla zona della festina

“E io dovrei andare in giro con quello addosso? Ma per chi mi ha preso, per una puttana??”

Ed era un vestito, eh..? un vestito….

Che rimase quasi esibito come una vergogna su un divanetto della sala, in solitudine, per buona parte della sera
La domanda che mi faccio è questa: ma era lui ad averci visto giusto, ovvero ad aver intuito parti di lei che ha palesato pubblicamente con quel regalo (per cui è partita tutta la giustificazione), oppure lui con quel regalo ha mostrato soprattutto quello che lui desiderava dalla relazione?
La differenza non è sempre così facilmente intuibile quando si scelgono regali come questi, soprattutto a 18 anni.
Non per niente alle donne si regalano gioielli, fiori, borse firmate etc., ovvero oggetti che hanno un valore oggettivo e che definiscono il valore anche a livello sociale di chi li riceve, ma non vanno mai così in intimità.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Per come lo avevi però scritto e contestualizzato, non era però chiaro che ci fosse un perché ulteriore rispetto al "non è quello che ho offerto". Peraltro legittimo comunque il tuo rifiuto verso il "rilancio", mica voglio dire di no. Però per come era detto, io l'ho letto come segno di ben poca duttilità, in nome di un principio che - come tutti i principi - per me ha ben poco senso se non interpretato, applicato ed eventualmente adattato sulla base del contesto.
In certe situazioni sono anche duttile, però voglio dire.. offro la "mia generica disponibilità"

Oppure offro qualcosa che possiedo e decido di offrire

La pazienza di stare CON PIACERE dietro a 30 figlioli scatenati io non ce l'ho.. :mexican:

Semmai "mi offro" a qualsiasi richiesta che provenga

Per ritrovarmi magari poi a smoccolare 2 ore per il giardino :carneval:
 
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Skorpio

Utente di lunga data
La domanda che mi faccio è questa: ma era lui ad averci visto giusto, ovvero ad aver intuito parti di lei che ha palesato pubblicamente con quel regalo (per cui è partita tutta la giustificazione), oppure lui con quel regalo ha mostrato soprattutto quello che lui desiderava dalla relazione?
La differenza non è sempre così facilmente intuibile quando si scelgono regali come questi, soprattutto a 18 anni.
Non per niente alle donne si regalano gioielli, fiori, borse firmate etc., ovvero oggetti che hanno un valore oggettivo e che definiscono il valore anche a livello sociale di chi li riceve, ma non vanno mai così in intimità.
Non lo so.. non saprei davvero, lui era più grande non lo conoscevo

Se aveva "tirato a indovinare" aveva sbagliato, questo è sicuro.. :rotfl:
 

Foglia

utente viva e vegeta
Quindi diventa una sorta di negoziazione.

Io offro X - tu non solo non vuoi X ma vuoi Y - allora rilanci - io potrei rifiutare il rilancio oppure accettare e via così...fino a che non si giunge ad un accordo.

Che va bene eh.

Ma a questo punto siamo fuori dal contesto dell'offrire e dell'accogliere.
Siamo nel contesto della negoziazione.

L'offerta non comprende la negoziazione.
O è sì o è no.

E più che altro comprende - l'offerta- il riconoscimento dell'altro e del piacere dell'altro in me.
Io offro quel che da piacere a me. Rischiando (di un rischio calcolato dalla conoscenza) che quel che da piacere a me lo dia anche a te.
O anche aprendoti squarci sul mio piacere. (che è poi l'essenza di un dono).

In una negoziazione l'obiettivo è trovare una mediazione fra un mio piacere e un tuo piacere.

Poi si può negoziare qualunque cosa :)

Di mio, molto raramente negozio sulle offerte che faccio.
L'offerta è una offerta. Ha un campo delimitato. E un tempo delimitato.
E' una descrizione di me.

Se negozio sono fuori dal contesto dell'offerta.

Un po' come arrivare ad un compleanno con un dono. Consegnarlo e trovarmi dall'altra parte una persona che mi dice "guarda, grazie ma io desidero quest'altro dono".
Che va benissimo.
Ma a quel punto mi dici quanto costa, ti do i soldi e te lo vai a comprare da sol*.

A quel punto lo scambio diventa la moneta. E io divento un mezzo per farti avere quel che desideri tu.
A quel punto il compromesso non è tanto sul contenuto dell'offerta, ma sul mio ruolo nell'offrire.
E non è detto che quel ruolo mi vada bene.

Lo decido. In relazione a me e con me.
E in riferimento a me.

Questo livello lo gioco, in termini relazionali, solo in un altro gioco. Che presuppone tutt'altro dalla negoziazione. Presuppone un'ampiezza di mia disponibilità che non è assolutamente presente in tutte le mie relazioni.

Lo stesso per me vale quando mi vien fatta una offerta.
O accetto l'offerta (che per me è offerta di una parte dell'altro) o la rifiuto.

Non rilancio praticamente mai.

Anche perchè mi mette molto a disagio rilanciare.
Iniziano ad apparire ombre che riguardano il compiacermi.
A quel punto la libertà dell'altro che mi offre per me si è spostata.

Se G. mi offrisse di leccarmela e io di rilancio gli chiedessi di scoparmi, potrebbe anche essere che lui accetti.

Ma la sua offerta libera, e il piacere della sua offerta a me e per me, non ci sarebbe più.
Mi chiederei per chi lo sta facendo, di scoparmi.
E non gradirei che mi scopasse perchè comunque lo fa godere.
(anzi, inizierei a farmi domande sulla sua autenticità come persona che si relaziona con me).

E non gradirei che mi scopasse per fare piacere a me dopo essere sceso a compromessi con sè.
E mica perchè sono buona. Ma perchè inizierei a pormi domande sulla sua stabilità, sulla sua autenticità, sulla sua lealtà.

Fra l'altro mi perderei il guardarmelo mentre si gode la sua fantasia concretizzata in me e attraverso me.
E questa cosa è per me uno degli ingredienti dell'eccitazione. E dell'affetto che provo per lui.

Non è in questo modo che mi piace vedere realizzati i miei desideri.

Andrebbe bene anche un robot, o un toy che mi fornisce il piacere che immagino io.
In questo modo.
L'altro diventa un mezzo per me.

Ma non ci sarebbe spazio di nutrimento del piacere in condivisione e in compenetrazione.

Non so se mi sto riuscendo a spiegare. :)
Si e no.
Cioè.... Hai spiegato benissimo il concetto.
E' che io, messo giù così, continuo a vedere un principio cristallizzato.
Mentre le dinamiche tra due o più persone le vedo molto più attive. Quello che voglio dire, e' che non necessariamente un "rilancio" debba essere la morte della spontaneità dell'offerta iniziale. Questo vale in linea di principio, quando appunto si vuole applicare il principio. Io (a meno di un perché specifico.... Ma allora il discorso cambia) non mi sento menomata nella mia offerta, se tu rilanci la coca-cola con un bicchiere d'acqua. O la mia disponibilità a grigliare per un paio di ore con la richiesta di intrattenere bimbi. Non so neanche io come dire. Cosa è che mi prevale, nel contesto? Che voglio dissetarti, o che voglio avere un ruolo attivo nella festa della parrocchia. Oh... Ripeto.... Magari poi invece voglio darti proprio QUEL bicchiere di coca perché oramai è scaduta, o voglio grigliare perché chi lo fa di solito carbonizza le salsicce :D
Tutto può essere.
 

danny

Utente di lunga data
Non lo so.. non saprei davvero, lui era più grande non lo conoscevo

Se aveva "tirato a indovinare" aveva sbagliato, questo è sicuro.. :rotfl:
Ma un ragazzo, a 18 anni, se usa la sua testa e gli ormoni per fare un regalo, ha la quasi matematica certezza di sbagliare...
Maschi e femmine hanno gusti e fanno scelte assolutamente diversi, meglio per un maschio affidarsi ai consigli di amiche "compatibili".
Comunque anche noi maschi abbiamo ricevuto regali imbarazzanti, ma siamo più abili a dissimulare e quasi sempre ci frega poco degli oggetti che riceviamo, non ci definiscono.
 
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Foglia

utente viva e vegeta
In certe situazioni sono anche duttile, però voglio dire.. offro la "mia generica disponibilità"

Oppure offro qualcosa che possiedo e decido di offrire

La pazienza di stare CON PIACERE dietro a 30 figlioli scatenati io non ce l'ho.. :mexican:

Semmai "mi offro" a qualsiasi richiesta che provenga

Per ritrovarmi magari poi a smoccolare 2 ore per il giardino :carneval:
Assolutamente comprensibile, ora. Era però fuorviante, nel contesto dove ne hai parlato, però, secondo me. :)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Assolutamente comprensibile, ora. Era però fuorviante, nel contesto dove ne hai parlato, però, secondo me. :)
È probabile.. si

Però vedi.. se dopo smoccolo la colpa è mia

Inutile offrire e poi aggiustarsi

E poi smoccolare, e tornato a casa prendersela con qualcuno, magari

Sono io che non so dove sta il mio piacere di offrire, e me lo vado a sputtanare in trattative.
 

Foglia

utente viva e vegeta
È probabile.. si

Però vedi.. se dopo smoccolo la colpa è mia

Inutile offrire e poi aggiustarsi

E poi smoccolare, e tornato a casa prendersela con qualcuno, magari

Sono io che non so dove sta il mio piacere di offrire, e me lo vado a sputtanare in trattative.
Più che altro sei tu a dovere sapere in cosa NON STA il tuo piacere. Perché così come lo hai spiegato ora, probabilmente non avresti opposto rifiuti se ti avessero rilanciato - che so - di fare l'addetto alle bevande alcoliche :cool:
 
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