S
Sabina_
Guest
Mi e' accaduto quando ho capito che mio padre era ammalato gravemente e che aveva pochi mesi di vita. Ad un certo punto erano finite le lacrime.... era subentrata la rassegnazione, l'accettazione. Io non potevo fare più nulla se non "accompagnarlo" nel suo passaggio.Prendendo spunto da un thread, mi è venuto in mente una mia situazione.
Dalla notizia di tradimento, non subito, ma se ricordo bene, la sera o l'indomani cominciai ad avere di questi problemi, cioè ricorrente piangevo, di un pianto si liberatorio, ma era anche un pianto che mi uccideva, mi uccideva perchè oltre a liberarmi mi faceva sentire ancora più vulnerabile, mi faceva sentire ancora peggio perchè essendo uomo mi sentivo sminuire, e visto lo stato di un tradito in quelle circostanze, è stato ancora peggio.
Dopo credo circa un mese, alcune volte ricercavo quei pianti, li cercavo perchè capivo che in parte mi liberavo da quello che in quei momenti erano i miei pensieri, ad un certo punto capì che, non avrei versato più lacrime, ed a tutt'orala situazione è questa.
A chi è successa la stessa cosa? e secondo voi perchè ho chiuso le lacrime?