Non mi ricordo i dettagli della tua storia, se dico minchiate mi correggerai. Dici di credere nell'impegno ma alla fine, quella che è venuta meno all'impegno sei tu, lui sarebbe rimasto a fare il marito e padre. A portare avanti quel sacro impegno che citi.
Più che la sacralità dell'impegno credi alla sacralità della fedeltà sessuale mi pare. Che non sono esattamente sovrapponibili
Mi spiego meglio.
La sacralità dei figli c’è chi la sente e chi no. Ma non c’entra niente con il matrimonio.
La fedeltà sessuale è secondaria, cioè fa parte del patto, ma è più importante il patto di lealtà.
A me ancora ora pesano gli inganni e le menzogne per i tradimenti molto più dei tradimenti in sé, di cui ora non mi frega nulla.
Si parla spesso di complicità di coppia, ma la complicità (il termine eh, poi gli altri possono usarlo in un altro senso) a me fa pensare a una alleanza contro. Come i complici di un crimine. I bambini spesso cercano amicizia attraverso la complicità. È da questo che nasce il bullismo: essere contro qualcuno rafforza il legame dei complici. Lo possiamo vedere negli sport di squadra (anche nei tifosi) nei movimenti politici o nello spirito di corpo dei militari.
Per me le relazioni importanti puntano alla intimità, che nel rapporto di coppia comprende anche il sesso, ma non è equivalente intimità-sesso. Intimità e comunanza di pensieri e di profondità che non si raccontano a tutti.
Violare l’intimità è una cosa gravissima e non è riparabile.
Chi ha capito, ha capito.