Che tu sappia, quante amanti ha avuto?
Sospetto almeno un altra prima della scoperta. Trovato qualche anno prima un messaggio che mi aveva molto insospettito ma poi era morta li, ero così scema che escludevo il solo pensiero.
Successivamente quando ho avuto la certezza dell'altra e tutte le certezze sono cadute, il sospetto che altro c'era stato è sicuramente diventato più plausibile.
Leggo le vostre considerazioni, tutte giuste e tutte interessanti ma quello che mi preme dire è che per la maggiorparte delle volte non si ha un pensiero chiaro, netto e preciso nella testa, siamo di una complessità assurda e io non faccio fatica ad ammetterlo convivo con più anime in me, ognuno diversa ma tutte complementari e ognuna di loro chiede di essere ascoltata.
Quando ho deciso di continuare 7 anni fa, nonostante i dubbi e i tormenti, è perché in me c'erano milioni di voci.
Quella della ragazzina innamorata, quella della madre, quella della donna nella sua ampia femminilità, quella dell'orgoglio, quella dei principi, quella della paura, quella della comodità, quella possessiva ed esclusiva... credo che la più grande difficoltà è stato ascoltare tutte e capire quale era la strada migliore nella sua complessità.
Quando si fanno delle scelte è inevitabile che a qualcosa dobbiamo rinunciare, magari a una parte di noi. Molte volte in quel periodo ho maledetto e benedetto la mia possibilità di scegliere. Tutto a livello emotivo sarebbe stato più facile se non avessi avuto quel potere.
Non ho fatto quella scelta per risentimento, vendetta o perché prima o poi un corno glielo rifilo anch'io. L'ho fatto sperando di star facendo la migliore scelta, per me, almeno nel complesso.
E credo banalmente che lui ha fatto uguale.
Ora siamo allo stesso bivio entrambi e so per certo che anche lui ha tutte queste voci nella testa, così come le ho io, e nessuna è falsa e nessuna è meno vera.
Sono di nuovo libera di scegliere e ho paura di nuovo a quale parte di me dovrò rinunciare. Voglio tutto è uno slogan dice bene
@Brunetta e il mio tutto non posso averlo con lui è ovvio. Quindi non so che fare. Che parte di me deve morire e soprattutto morirà davvero?
Per questa ragione, la libertà non è solamente una brezza, una corsa, ma implica sempre la tentazione ambigua della sua negazione, la tentazione di disfarsi della libertà. Anzi, potremmo addirittura affermare che la vita umana sia lacerata dalla libertà. È aspirazione alla libertà e, al tempo stesso, angoscia di fronte alla libertà. Massimo Recalcati, "La tentazione del muro. Lezioni brevi per un lessico civile"