Questo è vero, ma non sono imposizioni governative.
Infatti ognuno può continuare a dire che è una ipersensibilità assurda.
Comunque chi soffre per questo limite, può stare tranquillo perché sta già rientrando.
Si era arrivati a ridere di Tatiana, come se non esistessero delle Tatiane che non solo ci restavano male, ma diventavano oggetto di derisione crudele con l’utilizzo di battute in prestito.
È sempre divertente ciò che non ci tocca o ciò che abbiamo paura che ci tocchi.
L’umorismo è una modalità per ridimensionare le cose che ci fanno soffrire.
Da Mariangela Fantozzi, che ci consola per i figli non bellissimi, ai tradimenti dei film di Natale o ai timori di omosessualità buttati in caciara.
Si può ridere di tutto, meno che di noi, quando ci riguarda.
Chi è tradito o traditore non avrà trovato divertentissime le reazioni del tradito che spara a coniuge e amante.
Come chi ha un figlio che assomiglia a un conoscente non avrà trovato simpaticissime le risate di Bruno Cortona nel Sorpasso.
Pirandello trattava gli stessi temi cogliendone l’aspetto drammatico, anche se con il cappello a sonagli.
Poi se qualche obesa trova divertente essere chiamata Tatiana (anche a dodici anni) o qualcuno che ha cresciuto il figlio di un altro non lo trova un problema, sono una eccezione.