E per quelli che vogliono partire con il nuovo ammmmoreeeeeeeee...
IL CASO/2. Una donna ha fatto causa alla nuova compagna del suo ex
La moglie tradita divorzia
e denuncia la sua rivale
Il marito avrebbe iniziato una relazione quando erano ancora sposati facendo fallire l´unione
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giovedì 02 agosto 2012 CRONACA, pagina 15
Divorzio “burrascoso” per due professionisti vicentini. ARCHIVIO
Altro che classico triangolo lui, lei e l´altro. Qui dal tradimento o presunto tale si è arrivati alla separazione e poi anche alla denuncia della “rivale” in amore e pure di suo cugino. Un divorzio complicato, quello di due professionisti vicentini. Dopo anni di convivenza decidono di lasciarsi, lui se ne va di casa e danno il via alle pratiche legali.
E cominciano anche i primi problemi. Benché consensuale, infatti, la donna, 51 anni, chiede che la separazione sia addebitabile al coniuge, di 59 anni. Il motivo? Piuttosto scontato: le “corna”.
Secondo l´ormai ex moglie il marito avrebbe iniziato a frequentare una sua dipendente, che di anni ne ha 44, mentre erano ancora sposati e il matrimonio sarebbe naufragato proprio a causa della relazione extraconiugale.
Lui, però, nega: nessuna amante durante il matrimonio. È vero, ha una nuova fidanzata, ma la storia è iniziata solo quando la precedente era ormai definitivamente chiusa. Su questo aspetto i due non riescono a mettersi d´accordo. E allora, a testimoniare davanti al giudice, vengono chiamati non solo “l´altra” ma pure il cugino. Quest´ultima sostiene infatti di aver vissuto con il parente a lungo. «Ero sua ospite - ha spiegato in tribunale - quando il mio attuale compagno era ancora sposato. La nostra convivenza è iniziata solo in seguito, dopo che le pratiche della separazione erano state avviate».
Vicenda conclusa? Niente affatto. Anzi, dati gli ultimi sviluppi i tempi sono destinati ad allungarsi. Il procedimento è ancora in corso e il giudice, dunque, non ha ancora dichiarato se la separazione possa essere addebitata al marito.
Del resto generalmente costituiscono fatti che possono condurre all´addebito della separazione quelli che ledono il dovere di lealtà, quali i maltrattamenti, l´omessa assistenza morale e materiale, l´abbandono ingiustificato della casa coniugale, anche le vessazioni della suocera.
Secondo la giurisprudenza, l´adulterio, di per sé, non è causa di addebito, se non quando sia grave e notorio al punto da determinare discredito sociale in pregiudizio dell´altro coniuge.
La donna, però, ha giocato d´anticipio e, nei giorni scorsi, si è presentata in questura e ha presentato denuncia. Nel mirino, oltre alla rivale in amore, anche il cugino. Entrambi sarebbero secondo lei colpevoli di falsa testimonianza in udienza.C.M.V.