Già.
Lo facciamo un po' tutti.
Ma entrambe le azioni, se lo strato di attese ed aspettative è troppo spesso, perdono il significato che hanno nel momento in cui vengono emesse da chi le ha emesse e per chi le ha emesse.
E finiscono per rischiare di essere definite nel loro valore solo da quella o quelle risposte, che sono comunque alcune delle molteplici possibili e relative a chi a sua volta le emette.
non dico che le risposte non siano importanti.
Ma hanno importanza relativa.
A loro volta ne hanno fondamentalmente per chi le emette.
Farsi travolgere dall'importanza è uno di quei giochetti che portano o al cercare consenso o al cercare conflitto.
Nessuno dei due porta ad arricchimento però.
Entrambi portano ad arroccamento
A quel punto, comunicare è inutile e diventa solo uno spreco di energia. Che potrebbe essere destinata altrove ed in modi più utili.
Io almeno la vedo così. E faccio in modo di dirigere il mio comunicare secondo questa linea direttrice.
Di solito trovo da imparare...anche quando finisco dentro nel meccanismo del conflitto o della conferma.
Che nessuno ne è esente.
Saperli usare per se stessi io penso sia una cosa proprio importante per trovare benessere.
Che dipenda da sè in feed back col mondo.
Ma che sia feed back. E non ricerca fuori di qualcosa di cui si può trovare solo dentro
Ovviamente è una mia opinione.