Io non ho mai avuto niente da nascondere ma ...

danny

Utente di lunga data
Eh.. beh.. una osservazione più che perspicace..

Quando con un colpo solo in canna si vuol prender troppa gente, si commettono queste imperdonabili leggerezze

Se voglio infangare la mia vicina di casa scrivendo che se la fa col droghiere, non mi affanno a specificare che tra le altre cose (tu sapessi, caro… orrore, orrore!) frequenta anche il circolo del bridge dove gioca in coppia fissa col Presidente del circolo, e ho addirittura notato (tu sapessi, tu sapessi....) che si fanno piedino sotto il tavolo.

Bastava scrivere del droghiere… era assolutamente PIU CHE SUFFICIENTE per tentare di infangarla agli occhi del marito
Sì, ma se scrivi "Attento marito che tua moglie è una spia dell'Isis" con una lettera anonima, puoi anche rischiare di non risultare credibile: "Ma chi? Mia moglie? Impossibile!".
Se invece dai modo al marito anche di accedere a delle prove, le tue speranze di essere creduto crescono.
Poi c'è anche un'altra considerazione da fare: se consideriamo non utile ai fini di determinare il colpevole il timbro postale sulla busta, perché dobbiamo dare invece attendibilità al contenuto, che può essere stato scritto in quella maniera ovvero citando il forum proprio per sviare le attenzioni e indirizzarle altrove?
Ma allora... quanto sono attendibili certi errori del testo?
Non vi è certezza alcuna, a mio parere, su questo: vi sono supposizioni, per noi che abbiamo limitati dati per poterci esprimere.
A questo punto potrei anche supporre che la lettera possa anche essere opera di una donna gelosa di Farfalla, che ha voluto vendicarsi espressamente di lei, potendolo fare facilmente in quanto ha avuto accesso a tante informazioni riportate su questo forum in chiaro, come facciamo tutti noi, e disponendo contemporaneamente dei dati relativi alla sua identità reale.
Ma attenzione: anche questa è solo una supposizione. Una delle tante.
Cosa sto dicendo? Che focalizzarsi solo su un colpevole e un movente senza cercare di comprendere che possono essercene altri da inserire nella valutazione può rischiare di portarci fuori strada ignorando alla fine il vero autore della lettera.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Sì, ma se scrivi "Attento marito che tua moglie è una spia dell'Isis" con una lettera anonima, puoi anche rischiare di non risultare credibile: "Ma chi? Mia moglie? Impossibile!".
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Danny.. Premesso che non penso a nessuno ne mi permetterei mai di ipotizzare un/una colpevole, tanto meno di scriverlo qui

Però la testa x ragionare genericamente ce l'ho

E se io ti mando una lettera domani dove ti scrivo che tua moglie quando ti dice che esce con quella collega che ha gli occhi storti e che gli puzza il fiato, si vede invece con quel pisano di merda che quella volta ti presentò come un amico di infanzia, IO SONO potenzialmente CREDIBILISSIMO, se tu hai ben chiari i personaggi a cui mi riferisco

Non ho bisogno di dire altro

Se dico altro.... Hmmmmmmmm.....
 

francoff

Utente di lunga data
Scusate, ma non capisco come si potrebbe assestare un colpo a tradinet spedendo una lettera anonima al marito di una forumista. Non ne vedo il senso, piuttosto potrei immaginare un attacco diretto od indiretto a @farfalla, ma da li arrivare a pensare che si voglia assestare un colpo a Tradinet ce ne corre, a mio avviso. Come già esternato, io non avrei pubblicizzato la cosa prima di avere riscontri probatori validi, ed anche per non dare eccessiva cassa di risonanza a chi ha perpetrato questa infamia.

Non capisco, ma come fa uno a sapere come contattare il marito di farfalla.... è un nick, non c' è nome cognome indirizzo...
 

Lostris

Utente Ludica
Non capisco, ma come fa uno a sapere come contattare il marito di farfalla.... è un nick, non c' è nome cognome indirizzo...
Spesso si intessono reti di relazioni reali, dietro a nick virtuali. Si conoscono le persone, si approfondiscono i rapporti, nascono anche vere amicizie.

Il che comporta evidentemente anche qualche rischio.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Non capisco, ma come fa uno a sapere come contattare il marito di farfalla.... è un nick, non c' è nome cognome indirizzo...

Ipotizzando
che tu sia su uno dei tanti social con nome e cognome reali.... è un attimo risalire al tuo indirizzo sapendo dove andare a cercare....
 

MariLea

Utente di lunga data

Ipotizzando
che tu sia su uno dei tanti social con nome e cognome reali.... è un attimo risalire al tuo indirizzo sapendo dove andare a cercare....
Ipotizzando che io e te ci scambiamo in privato il numero di cellulare per scambiarci a voce gli auguri di buona pasqua... è un attimo risalire al tuo nome cognome ed indirizzo...
e da lì ti trovo pure sui social con la famiglia...
 
Ultima modifica:

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Ipotizzando che io e te ci scambiamo in privato il numero di cellulare per scambiarci a voce gli auguri di buona pasqua... è un attimo risalire al tuo nome cognome ed indirizzo...
e da lì ti trovo pure sui social con la famiglia...
Sintesi tutto ciò che è social e mobile è un colabrodo :D
 

brenin

Utente
Staff Forum
Ipotizzando che io e te ci scambiamo in privato il numero di cellulare per scambiarci a voce gli auguri di buona pasqua... è un attimo risalire al tuo nome cognome ed indirizzo...
e da lì ti trovo pure sui social con la famiglia...
Vero, però c'è una sostanziale differenza secondo me e cioè : se ci si scambia il numero di cellulare ciò presuppone che entrambi le parti siano consezienti ( il che vuol dire , presumibilmente, che prima di effettuare lo scambio si siano valutati i pro ed i contro ); diversa cosa se entro su un social ( non avendo tuoi dati sensibili ma conoscendo solo il tuo nome, nemmeno il cognome ) ed a tua insaputa recupero - in rete - il tuo indirizzo di casa.
Che poi, a voler esere onesti, sicuri non lo si sarà mai, perchè non si potrà mai prevedere un'eventuale intrusione nella nostra vita privata di una persona che agisce con nefasta premeditazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anonimo

Chiunque chi sia l'autore lo invito per il suo bene a rivolgersi con urgenza a uno psicoterapeuta perché non ci sta con la testa.
Se poi ha partecipato all'indegna gazzarra della scorsa estate vada direttamente a un pronto soccorso psichiatrico perché è solo a un passo dall'essere pericoloso per sé e per gli altri. È con pericoloso per gli altri non mi riferisco alla lettera, ma a cose gravi perché questo atto è solo il sintomo di una patologia paranoico-ossessiva.
 

MariLea

Utente di lunga data
Vero, però c'è una sostanziale differenza secondo me e cioè : se ci si scambia il numero di cellulare ciò presuppone che entrambi le parti siano consezienti ( il che vuol dire , presumibilmente, che prima di effettuare lo scambio si siano valutati i pro ed i contro ); diversa cosa se entro su un social ( non avendo tuoi dati sensibili ma conoscendo solo il tuo nome, nemmeno il cognome ) ed a tua insaputa recupero - in rete - il tuo indirizzo di casa.
Che poi, a voler esere onesti, sicuri non lo si sarà mai, perchè non si potrà mai prevedere un'eventuale intrusione nella nostra vita privata di una persona che agisce con nefasta premeditazione.
Che poi capita che la persona nefasta non sei tu né io, ma una terza che si avvicina ad uno dei due e con abilità prende informazioni...
 

brenin

Utente
Staff Forum
Che poi capita che la persona nefasta non sei tu né io, ma una terza che si avvicina ad uno dei due e con abilità prende informazioni...
Certo, basta solo il nome e la città, dati facilissimi da " estorcere " nel corso di una conversazione....
La rete è un colabrodo, però se si attuano misure preventive ( e si sa rinunciare al glamour dei social oppure, se proprio non si vuole, almeno indicare altre generalità ), tanti problemi si evitano in partenza secondo me...
 

Foglia

utente viva e vegeta
Certo, basta solo il nome e la città, dati facilissimi da " estorcere " nel corso di una conversazione....
La rete è un colabrodo, però se si attuano misure preventive ( e si sa rinunciare al glamour dei social oppure, se proprio non si vuole, almeno indicare altre generalità ), tanti problemi si evitano in partenza secondo me...
Ci sono tanti altri casi in cui è sufficiente la data di nascita e la città. Se sei iscritto per professione a qualche albo la ricerca diventa abbastanza semplice, anche senza passare dai social. Davvero la prudenza da usare e' tanta.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Come nel reale nessuno mi può garantire che, andando per strada, non incontrerò uno squilibrato che, magari perché gli ricordo qualcun'altra, mi salti al collo. Allo stesso modo nessuno può garantire che chi si incontra nel virtuale abbia tutte le rotelle a posto.Ma come nel reale comunque esco per strada, anche nel virtuale sto serena perché o si evita ogni contatto con dati reali o un rischio lo si corre.
Purtroppo gli squilibrati sono più di quanto sembri.
Io sono stata minacciata da un utente (al quale non avevo dato alcun mio dato personale) di rivelazioni nel reale, citandomi dei miei contatti. Poiché a me non interessava per niente, non ho neppure risposto.
Come era arrivato ai miei dati? Era stato amichevole con persone mie amiche e affidabili che ingenuamente hanno dato i loro dati. Con ricerche incrociate mi ha trovato.
Per impegnarsi in una cosa del genere per scazzi di forum bisogna essere fuori come balconi.
Questa cosa a me era risultata subito chiara ed era per questa mia opinione che il tipo mi odiava.
Adesso la cosa è stata simile.
Ribadisco all'anonimo di farsi curare.
 
Ultima modifica:

ologramma

Utente di lunga data
Come nel reale nessuno mi può garantire che, andando per strada, non incontrerò uno squilibrato che, magari perché gli ricordo qualcun'altra, mi salti al collo. Allo stesso modo nessuno può garantire che chi si incontra nel virtuale abbia tutte le rotelle a posto.Ma come nel reale comunque esco per strada, anche nel virtuale sto serena perché o si evita ogni contatto con dati reali o un rischio lo si corre.
Purtroppo gli squilibrati sono più di quanto sembri.
Io sono stata minacciata da un utente (al quale non avevo dato alcun mio dato personale) di rivelazioni nel reale, citandomi dei miei contatti. Poiché a me non interessava per niente, non ho neppure risposto.
Come era arrivato ai miei dati? Era stato amichevole con persone mie amiche e affidabili che ingenuamente hanno dato i loro dati. Con ricerche incrociate mi ha trovato.
Per impegnarsi in una cosa del genere per scazzi di forum bisogna essere fuori come balconi.
Questa cosa a me era risultata subito chiara ed era per questa mia opinione che il tipo mi odiava.
Adesso la cosa è stata simile.
Ribadisco all'anonimo di farsi curare.
.
aoh è na vita che lo dico , forse l'ho detto male e non mi avete mai capito :D , non siamo anonimi lo è solo quello che si fa il profilo falso è la persona che ne approfitta invadente la privacy altrui , capisco la curiosità di sapere ma non essere stalker delle persone che ne carpisci la sua vita .
Ci vuole rispetto
 

Brunetta

Utente di lunga data
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aoh è na vita che lo dico , forse l'ho detto male e non mi avete mai capito :D , non siamo anonimi lo è solo quello che si fa il profilo falso è la persona che ne approfitta invadente la privacy altrui , capisco la curiosità di sapere ma non essere stalker delle persone che ne carpisci la sua vita .
Ci vuole rispetto
Ma qui non si sta parlando di maleducazione, ma di squilibrio mentale. È diverso.
 

ologramma

Utente di lunga data
Ma qui non si sta parlando di maleducazione, ma di squilibrio mentale. È diverso.
.
qui si parla di aver mandato una lettera anonima quindi se è come dici tu allora si può facilmente risalire a qualcuno che è passato di qui , se ricordi i matti ce ne sono stati tanti e potrebbe farlo anche ad altre o altri
 

Brunetta

Utente di lunga data
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qui si parla di aver mandato una lettera anonima quindi se è come dici tu allora si può facilmente risalire a qualcuno che è passato di qui , se ricordi i matti ce ne sono stati tanti e potrebbe farlo anche ad altre o altri
Certamente si sta facendo quello che si deve fare.
Matti sì, ma non da non avere responsabilità.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
C'è da dire che, a differenza del reale, nell'internet è più facile lasciare "bricioline" che poi bastano pochi incroci per svelare una identità.

Ma la questione non è secondo me nella sicurezza. Che non esiste nè nel reale nè nel virtuale.

Io la vedo, la questione intendo, nella percezione del virtuale. Che viene considerato "separato" dal reale fino a che non si incontrano i "corpi".
E per sua costituzione, non solo funzionale, ma anche di setting tende a diventare illusoria se non ci si pensa.

Il virtuale è un black mirror. Si scrive fondamentalmente a se stessi. Con una libertà, essendo soli con se stessi davanti ad una tastiera, che in una relazione completa (e per completa intendo completa di tutti i piani della comunicazione) non ci si concede.

In una relazione "reale" si è costantemente in feed back con l'altro. Si raccolgono una miriade di informazioni, anche inconsciamente. Dall'espressione degli occhi, alla postura del corpo durante l'ascolto, alla vicinanza e alle sensazioni a pelle che derivano dal trovarsi de visu.

In una relazione "virtuale" il feed back è con la propria interiorità. Non c'è possibilità di raccogliere alcuna informazione sull'altro, se non facendo fede allo scritto. Che viene comunque interpretato totalmente secondo le nostre personali strutture di interpretazione.
L'altro ce lo si immagina, e di solito a propria immagine.
Quando si scrive si è di solito seduti comodi, in un ambiente intimo e conosciuto, senza troppi distraenti. E si tende ad immaginare l'altro in una situazione simile.
Il contesto è quasi del tutto creato dagli immaginari che ci si costruisce mano a mano durante lo scambio.

Paradossalmente l'altro potrebbe essere seduto sul cesso mentre fa la cacca, ma raramente lo si immagina così :rolleyes:

L'intimità è fondamentalmente con se stessi. E si abbassano le attenzioni.
Tendendo a dimenticare che tutto quello che si mette nel black mirror, nel black mirror rimarrà...disponibile a tutti e praticamente per sempre. E sempre rintracciabile seguendo gli incroci giusti.

L'essere in intimità con se stessi, favorisce le "confessioni" e i "segreti".

E' un aspetto interessante questo...che da un lato permette di metter fuori con minor sforzo sentendosi protetti nel proprio bozzolo (un po' come quelli che qui si raccontano più di come si racconterebbero fuori, mettendo nel virtuale ciò che nel real life non si sa sostenere) dall'altro mette in condizione di esporsi con minore prudenza. Con quello che ne consegue, anche in termini di uso delle "fragilità".

L'altra illusione è che tendenzialmente si pensa che ciò che accade nell'internet resterà nell'internet...mentre invece sono due mondi che si intersecano. Basti pensare ai conti bancari, per dire...

Di mio sono attenta. E metto nell'internet esattamente quello che metterei fuori, in real world. L'internet, il forum in particolare (e non mi riferisco a questo ma ai forum come modalità comunicativa) hanno per me sempre avuto una funzione di "rielaborazione". Ossia quello che è nell'internet è anche in real life.

Se in real life non so mettere quello che avrei il desiderio di mettere qui, mi fermo e ci ragiono.

C'è una differenza fondamentale, secondo me, fra l'internet e il reale...che se nel reale uno mi viene sotto e mi vuol dare un pugno lo vedo arrivare. E ho del tempo per decidere come agire.
Nel virtuale il tempo è "schiacciato", tutto accade in tempo reale, e molto più velocemente in termini percettivi, perchè non ci sono avvisaglie che in real life potrei cogliere con quel famoso 80% di comunicazione che nell'internet non c'è.

Quindi non penso che ci siano molte differenze fra dentro e fuori l'internet in termini di controllo. Non si possono controllare le azioni altrui nè in un posto nè nell'altro.
La sicurezza non esiste. Nè in un posto nè nell'altro.

Ma nel virtuale, per quello che ho scritto e per una altra miriade di fattori, fra cui la conoscenza del funzionamento della rete (e non è roba da poco, visto che si è tendenzialmente utonti in termini tecnici), si tende a finire per abbassare le attenzioni e le prudenze che invece in real life si attivano quasi di default quando si esce di casa e si sente intorno a sè l'energia degli altri che ci circonda.

Non tener conto di questi aspetti, secondo me espone a tutta una serie di rischi di cui sarebbe bene tener invece conto.

Non penso che disconnettersi possa portare a qualcosa. Se non a ritagliarsi uno spazio di respiro e di riflessione. E a calibrare meglio, se necessario, il proprio uso dello strumento.

I forum secondo me, a differenza dei social, hanno il pregio di permettere di creare una piazza virtuale in cui le persone hanno la possibilità di incontrarsi, scontrarsi, imparare, etc etc...e purtroppo stanno fra l'altro perdendo la loro funzione...che spesso io li vedo utilizzati più faisbuc che come forum.

E tutto questo si lega anche al discorso che si era aperto sulla considerazione delle diverse sensibilità e sulla consapevolezza che questo è un black mirror. Ognuno parla con se stesso e con le proprie proiezioni che diventano bites sullo schermo sotto forma di nick.

I fuori di testa sono equamente divisi in tutto il globo..l'internet permette di incontrarne di più, anche solo per una questione numerica e di possibilità di incontro.

Credo sia responsabilità individuale saper usare questo strumento. Per non finire usati dallo strumento stesso. (e qui si aprirebbe un ot infinito sul rapporto uomo-macchine).

Sia chiaro, assumersi la responsabilità dei propri comportamenti nell'internet non significa togliere agli altri fruitori le proprie e men che meno colpevolizzarsi.
Un fuori di testa è un fuori di testa. Ed è pericoloso nell'internet come nel reale.

E nell'internet come nel reale io credo sia importante metter distanza da chi ha comportamenti da fuori di testa.

E tutelarsi.

Spero di essermi spiegata...e che non ne escano letture di colpevolizzazione, che non sono nelle mie intenzioni.
Ma penso che di fronte a situazioni di questo genere, che sono fatti e già accaduti, una posizione interessante sia quella di imparare e arricchirsi comunque. :)
 
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Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
C'è da dire che, a differenza del reale, nell'internet è più facile lasciare "bricioline" che poi bastano pochi incroci per svelare una identità.

Ma la questione non è secondo me nella sicurezza. Che non esiste nè nel reale nè nel virtuale.

Io la vedo, la questione intendo, nella percezione del virtuale. Che viene considerato "separato" dal reale fino a che non si incontrano i "corpi".
E per sua costituzione, non solo funzionale, ma anche di setting tende a diventare illusoria se non ci si pensa.

Il virtuale è un black mirror. Si scrive fondamentalmente a se stessi. Con una libertà, essendo soli con se stessi davanti ad una tastiera, che in una relazione completa (e per completa intendo completa di tutti i piani della comunicazione) non ci si concede.

In una relazione "reale" si è costantemente in feed back con l'altro. Si raccolgono una miriade di informazioni, anche inconsciamente. Dall'espressione degli occhi, alla postura del corpo durante l'ascolto, alla vicinanza e alle sensazioni a pelle che derivano dal trovarsi de visu.

In una relazione "virtuale" il feed back è con la propria interiorità. Non c'è possibilità di raccogliere alcuna informazione sull'altro, se non facendo fede allo scritto. Che viene comunque interpretato totalmente secondo le nostre personali strutture di interpretazione.
L'altro ce lo si immagina, e di solito a propria immagine.
Quando si scrive si è di solito seduti comodi, in un ambiente intimo e conosciuto, senza troppi distraenti. E si tende ad immaginare l'altro in una situazione simile.
Il contesto è quasi del tutto creato dagli immaginari che ci si costruisce mano a mano durante lo scambio.

Paradossalmente l'altro potrebbe essere seduto sul cesso mentre fa la cacca, ma raramente lo si immagina così :rolleyes:

L'intimità è fondamentalmente con se stessi. E si abbassano le attenzioni.
Tenendo a dimenticare che tutto quello che si mette nel black mirror, nel black mirror rimarrà...disponibile a tutti e praticamente per sempre. E sempre rintracciabile seguendo gli incroci giusti.

L'essere in intimità con se stessi, favorisce le "confessioni" e i "segreti".

E' un aspetto interessante questo...che da un lato permette di metter fuori con minor sforzo sentendosi protetti nel proprio bozzolo (un po' come quelli che qui si raccontano più di come si racconterebbero fuori, mettendo nel virtuale ciò che nel real life non si sa sostenere) dall'altro mette in condizione di esporsi con minore prudenza. Con quello che ne consegue, anche in termini di uso delle "fragilità".

L'altra illusione è che tendenzialmente si pensa che ciò che accade nell'internet resterà nell'internet...mentre invece sono due mondi che si intersecano. Basti pensare ai conti bancari, per dire...

Di mio sono attenta. E metto nell'internet esattamente quello che metterei fuori, in real world. L'internet, il forum in particolare (e non mi riferisco a questo ma ai forum come modalità comunicativa) hanno per me sempre avuto una funzione di "rielaborazione". Ossia quello che è nell'internet è anche in real life.

Se in real life non so mettere quello che avrei il desiderio di mettere qui, mi fermo e ci ragiono.

C'è una differenza fondamentale, secondo me, fra l'internet e il reale...che se nel reale uno mi viene sotto e mi vuol dare un pugno lo vedo arrivare. E ho del tempo per decidere come agire.
Nel virtuale il tempo è "schiacciato", tutto accade in tempo reale, e molto più velocemente in termini percettivi, perchè non ci sono avvisaglie che in real life potrei cogliere con quel famoso 80% di comunicazione che nell'internet non c'è.

Quindi non penso che ci siano molte differenze fra dentro e fuori l'internet in termini di controllo. Non si possono controllare le azioni altrui nè in un posto nè nell'altro.
La sicurezza non esiste. Nè in un posto nè nell'altro.

Ma nel virtuale, per quello che ho scritto e per una altra miriade di fattori, fra cui la conoscenza del funzionamento della rete (e non è roba da poco, visto che si è tendenzialmente utonti in termini tecnici), si tende a finire per abbassare le attenzioni e le prudenze che invece in real life si attivano quasi di default quando si esce di casa e si sente intorno a sè l'energia degli altri che ci circonda.

Non tener conto di questi aspetti, secondo me espone a tutta una serie di rischi di cui sarebbe bene tener invece conto.

Non penso che disconnettersi possa portare a qualcosa. Se non a ritagliarsi uno spazio di respiro e di riflessione. E a calibrare meglio, se necessario, il proprio uso dello strumento.

I forum secondo me, a differenza dei social, hanno il pregio di permettere di creare una piazza virtuale in cui le persone hanno la possibilità di incontrarsi, scontrarsi, imparare, etc etc...e purtroppo stanno fra l'altro perdendo la loro funzione...che spesso io li vedo utilizzati più faisbuc che come forum.

E tutto questo si lega anche al discorso che si era aperto sulla considerazione delle diverse sensibilità e sulla consapevolezza che questo è un black mirror. Ognuno parla con se stesso e con le proprie proiezioni che diventano bites sullo schermo sotto forma di nick.

I fuori di testa sono equamente divisi in tutto il globo..l'internet permette di incontrarne di più, anche solo per una questione numerica e di possibilità di incontro.

Credo sia responsabilità individuale saper usare questo strumento. Per non finire usati dallo strumento stesso. (e qui si aprirebbe un ot infinito sul rapporto uomo-macchine).

Sia chiaro, assumersi la responsabilità dei propri comportamenti nell'internet non significa togliere agli altri fruitori le proprie e men che meno colpevolizzarsi.
Un fuori di testa è un fuori di testa. Ed è pericoloso nell'internet come nel reale.

E nell'internet come nel reale io credo sia importante metter distanza da chi ha comportamenti da fuori di testa.

E tutelarsi.

Spero di essermi spiegata...e che non ne escano letture di colpevolizzazione, che non sono nelle mie intenzioni.
Ma penso che di fronte a situazioni di questo genere, che sono fatti e già accaduti, una posizione interessante sia quella di imparare e arricchirsi comunque. :)
Secondo me a qualcuno gira la testa e stramazza al suolo :rofl:
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Secondo me a qualcuno gira la testa e strapazza al suolo :rofl:
giuro che sono prolissa anche in real life :rotfl::rotfl:

(ma il verbale attutisce l'effetto, gli occhioni lo addolciscono, a volte:carneval:, sono minutina e quindi occupo meno spazio...e non c'è il lungo testo da leggere...)
 
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