Io sto impazzendo

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Fedifrago

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Non registrato ha detto:
Non lo so, vedremo. Comunque non mi manca la possibilità del contatto umano con altri miei coetanei (e non). Fortunatamente vivo in un ambiente piuttosto vario, tanto da farmi capire di non vivere una esperienza unica, ma ahimè piuttosto frequente e banale. D'altra parte non sono mai stata una persona con preconcetti: non mi sono mai sognata di ritenere intellettualmente poco interessanti i portatori di handicap,- che non frequentano solo internet!- ne' socialmente ai margini.
Il problema non é trovare qualcuno, ma qualcuno per cui ne valga la pena. Ma per il momento non ci penso.Trentasette anni sono pochi certamente per seppellirmi viva e non lo farò. Diana
Non vorrei esser stato frainteso.

Internet deve essere, se si vuole, un'opportunità in più, non una gabbia in cui rinchiudersi tagliando fuori il mondo.

E neppure il book da sfogliare per trovare il principe azzurro, ma persone per cui valga la pena anche farci amicizia, scambiarsi confidenze, instaurare un rapporto in parole povere anche diverso da sesso o amore (anche se molti è quello che cercano e offrono).
 
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Old UnMorto

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Caro Fedy, non sei indelicato e anzi ti ringrazio per il consiglio.
 
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Fedifrago

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UnMorto ha detto:
Caro Fedy, non sei indelicato e anzi ti ringrazio per il consiglio. Io ho bisogno anche di questi consigli da chi magari ci è già passato e conosce le mille insidie che si celano dietro queste situazioni.
Almeno da questo punto di vista no, non sono uno sprovveduto. Il mio è un trasferimento che sebbene ho pilotato io a suo tempo (quando la mia adorabile miss mi diceva che sarebbe venuta su), in realtà verrà formalizzato con un atto d'imperio del mio datore di lavoro. Quindi non è frutto di una mia decisione ma un trasferimento "d'autorità per improrogabili esigenze d'impiego".
Mi chiedo invece se non sia il caso, prima di andarmene, di passare tutte le utenze della casa di Roma (gas, luce ecc.) a nome di mia moglie.
Ci sarà tempo a separazione avvenuta, ora, essendo in comunione dei beni, anche se il contratto è a tuo nome, lei è automaticamente cointestataria e coobligata.
 
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Old UnMorto

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Beh, lei è cointestataria dell'immobile
 
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Non registrato

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diana

caro Stefano, andarse per primi da casa, (il trasferimento a causa di lavoro se successivo alla rottura del rapporto dice poco),spingere il consorte a farlo, utilizzare un atteggiamento che possa essere interpretato come minaccioso o ricattatorio, anche solo verbalmente, tale da spingere il marito o la moglie a frequentare uno psicologo (anche se non é così), ecc.sono tutte posizioni che vanno ponderate attentamente e che in sede di giudizio costituiscono comunque un elemento che verrà valutato (anche in caso di consensuale).
Questo é il motivo per cui me ne sto buona buona ed ho nei confronti di mio marito (avvocato) un atteggiamento se non di resa incondizionata, almeno di tregua armata.
Lo so che sono cattiva a dirtelo, ma considera che tua moglie, se é riuscita a fartela sotto al naso per due anni, forse tanto priva di accortezze non é.
Per quanto mi riguarda, se davvero vuoi proseguire con la linea dura, procurati un avvocato . Ricordati poi, che i figli amano il padre solo se la madre lo consente (in linea di massima); quindi se tieni alle tue figlie ti conviene essere molto docile su determinati argomenti . L'adulterio, anche se moralmente esecrabile non costituisce reato, ma il mancato assolvimento dei doveri economici (specia da parte di quello che é economicamente più forte) si. Ma io sono sicura che tu non vuoi far mancare niente a nessuno. Con affetto, Diana
 
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Old UnMorto

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L'affetto delle bambine farò il possibile per conquistarmelo ogni giorno
 
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Old UnMorto

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Ritorno all'inferno

Ho bisogno di un occhio terzo su tutto questo
 
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Old UnMorto

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La mia donna

La mia donna era un fiore di serra.
 
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Verena67

Utente di lunga data
A sberle!!!!

UnMorto ha detto:
Non ho chiuso occhio. Ho pensato che è tutto finito. Che questa donna è ancora tutta la mia vita che lo sarà per sempre e che è più forte di me. Non riesco a strappare la spina, l'amore per lei continua ad essere infinito e continua a motivare la mia vita. Ma l'ho persa. Per sempre. Lo so bene. Penso cose folli. Oggi voglio mandare un mail al suo amante. Non per ottenere qualcosa, ma per spiegargli mia moglie e rettificare tutte le menzogne che gli sta raccontando. Fondamentalmente per lui, che a sua volta ha una famiglia che ha sfasciato per lei, per non farlo diventare la prossima vittima.
Scritta questa lettera, sparisco.
Stefano, ammetto che ho pianto leggendo la tua mail. Mi spiace, è stato un vero pugno nello stomaco. Mi sono chiesta: ma tu, Verena, saresti stata capace di fare una cosa simile ai tuoi figli? A tuo marito?
Mi sono risposta "No, forse no e soprattutto NON COSI'"
Il vero problema di tua moglie, a mio avviso, non è l'amante. Ma è che sta perdendo la ragione. Mi sembra preda di una sindrome maniaco - depressiva, e necessita di cure urgenti.
Non capisco perché l'altro incoraggi un simile degrado morale e una discesa nell'irrazionalità più pesante (con così gravi effetti su te e le tue figlie), e mi chiedo sul serio se non sia il caso di contattarlo. Non per implorarlo di lasciarla, sono fatti loro (triste ma vero: sono fatti LORO, se tanto mi da tanto si meritano a vicenda) ma per rendergli noti i comportamenti isterici e irrazionali di lei, e pregarlo - se può - di calmarla, e di indurla a gestire tutta la questione con maggior serenità, per il bene soprattutto delle bambine (il mio cuore vola a te e a loro). Se quell'uomo non è come lei del tutto avvinto in una bolla narcisistica dove non esiste niente e nessuno oltre loro e la loro distruttiva liason, potrebbe avere reazioni utili se non addirittura sorprendenti.
Paradossalmente, e devi dolorosamente entrare a mio avviso in quest'ottica, se la loro unione si compie, diventerà pure un po' tuo parente, nonché una figura presente nella vita delle tue figlie. Un uomo un minimo "centrato" esiterebbe nel prendersi in casa, ora, una simile pazza. Mi spiace dirlo, ma la donna che ancora così immensamente ami è una povera pazza narcisistica ed egocentrica, che ha del tutto perso di vista responsabilità e doveri. Mi spiace dirlo, ribadisco, ma c'è un punto oltre il quale l'amore non può sussistere. So che non ci sei ancora arrivato, ma ci arriverai, se lei contina così. Quella donna sragiona, è una mina vagante.
E lo dice una che stava valutando se separarsi, ma Cielo, non così!!! Avrei fatto di tutto per organizzare al meglio senza irrazionalità e strazio ogni cosa, ci fossero voluti ANNI!
Recupera la tua solidità, il tuo buon senso. Lei è morta per te. Nel suo mondo confuso tu e le tue figlie non esistete più.
Accettalo. E' doloroso da morire, ma accettalo. E si, parla con lui, ma pacatamente, in tono costruttivo, senza entrare nel merito del loro legame ma solo in quello, sacrosanto, della serenità delle TUE figlie.
Se è un gran bastardo, o anche solo un pazzo egocentrico come lei, beh, saprai che la vendetta è bella che servita. Salva quindi il salvabile: te, le tue figlie, la vostra serenità economica.
Sono veramente straziata per te. Verrei lì e la prenderei a sberle, ripetutamente, dopo averle tolto accuratamente gli occhiali neri che fanno tanto Jackie Onassis. Ma che cresca un po', la vita non è mica Centovetrine!
Un bacio, ti penso
 
N

Non registrato

Guest
Mi ero riproposta di non leggere più quello che scrivi, perchè mi fa troppo male vedere descritto, con una lucidità e una dovizia di particolari di cui io non sono capace, il dolore che provo io e tutti i precedenti stati d'animo in cui sono dovuta passare attraverso questi mesi.
Ho pure pensato, scusami, che tu potessi essere una donna, anzichè un uomo, poichè mi sono sempre convinta che tanto dolore fosse solo patrimonio mio. Ma evidentemente non è così.
La sola cosa che ormai funziona tra mio marito e me è il sesso. Strano vero? Nei primi tempi, quando ancora mi illudevo che ci fosse una qualche possibilita' di uscire dalla crisi, l'ho considerato come un modo di legarlo a me, il momento in cui eravamo finalmente noi due soli,incapaci di fingere.
Ad ogni discussione, durante la quale ci vomitavamo addosso le cose più terribili a dirsi, seguivano dei momenti di amore, in cui ritornava la tenerezza, la passione, la complicità della nostra vita a due.
Poi con il passare delle settimane, il precipitare degli eventi,secondo le modalità che ben conosci, non sono bastate più neanche le nostre notti a riavvicinarci.
Quando è venuta meno la stima, è venuto meno anche l'amore da parte mia.
Non so più neanche che tipo di rapporto manteniamo in piedi... e io non sono una donna che trova sfogo nel sesso...lui non ha evidentemente solo me per certe cose...
Mi chiedo in continuazione perchè questo è capitato a me. Ho sempre creduto che esistesse una specie di Dike universale, e che ad esere onesti con la vita,(ed io lo sono stata),non si potessere raccogliere tanto male.
Che futuro vuoi che abbia io, che non ho mai diviso la mia vita in compartimenti stagni. La mia famiglia, il mio lavoro, gli affetti erano un tutt'uno. Non ho più desideri di morire, come nei primi tempi, ma non ho neanche idea di quali principi mettere alla base della mia esistenza. Diana
 
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Old auberose

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stefano

Ho già aperto (e richiuso) tre volte un post di risposta da quando ho letto il tuo stamattina e mi sento incapace di dirti quello che vorrei, ma in qualche modo mi ci sento tirata dentro per via della mia esperienza.

Mi rendo conto benissimo che quando si hanno certe esperienze solo noi che le viviamo in prima persona possiamo dire e capire la nostra verità, che senza dubbio non sarà quella dell'altro.
Questo perchè non voglio credere che tua moglie abbia perso la ragione o come dice verena sia pazza.
Voglio credere che lei abbia dei validi motivi per fare tutto questo.

Inoltre, vorrei anche dire (soprattutto a Verena) che quando ci vogliamo separare non possiamo dare per scontato che l'altra persona agisca con l'intelligenza che speriamo.

Io credevo veramente che il mio ex marito fosse intelligente e comprensivo da potersi anche mettere in discussione o quantomeno per il bene del figlio di avere una separazione serena, ma ti assicuro che nel momento in cui una persona si sente abbandonata (perchè è questo che si sente la persona che non decide) dà il peggio di se stessa.

auberose
 

Verena67

Utente di lunga data
auberose ha detto:
Inoltre, vorrei anche dire (soprattutto a Verena) che quando ci vogliamo separare non possiamo dare per scontato che l'altra persona agisca con l'intelligenza che speriamo.

Io credevo veramente che il mio ex marito fosse intelligente e comprensivo da potersi anche mettere in discussione o quantomeno per il bene del figlio di avere una separazione serena, ma ti assicuro che nel momento in cui una persona si sente abbandonata (perchè è questo che si sente la persona che non decide) dà il peggio di se stessa.

auberose
però, scusami, Auberose non capisco una cosa.
Da come parli sembra che la persona che abbia avuto reazioni esasperate/esasperanti nel tuo caso sia stato il marito "lasciato".
Nel caso di Stefano è il contrario: è la moglie che sta LASCIANDO lui che a mio avviso da' di matta.
Io capisco benissimo la sofferenza di chi è lasciato, che può portare a gesti inconsulti, ma chi LASCIA - e quindi IMPONE al coniuge un trauma - un minimo di razionalità e di responsabilità per il disastro che compie se lo dovrebbe imporre. Io avevo ben chiaro che SE avessi lasciato i miei dovevo -per amor loro - organizzare tutto bene a loro VANTAGGIO, e non essere preda dell'irrazionalità più nera (di cui da' prova, oltretutto con un gusto teatrale che non riesco a mandar giù, la moglie di Stefano, a mio avviso).
Vabbé adultera ma con un minimo di stile!
un bacio
 
O

Old nunass

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ricordi...

Seduta all'ombra di un ricordo

ascolto

frastuoni lontani

luci e colori sbiaditi dal tempo.

Sensazioni sopite

addormentate

cullate da un dolore.

Si risvegliano nell'oscurità di una notte senza Luna

lacrime di cristallo

fredde come il gelo.

Immagini disordinate

invadono la mente

incatenado il cuore per trascinarlo via

indietro nel tempo

dove non vuole andare.

Aggrappata alla Speranza

punto l'anima x non cadere.

La Felicità è ancora una chimera

è lontana

il passato è ancora troppo vicino

i suoi occhi colmi di tristezza

mi osservano

la sua mano pesante

tiene stretto il cuore

per non farlo fuggire.

Com'è alta e irragiungibile questa vetta

dove si celano i miei sogni

faticosa da scalare

raccolgo le forze

è ora di partire...
 
O

Old auberose

Guest
Verena

Premetto che leggendo Stefano e tutta la comprensione che ha esposto per la moglie ho pensato che se mio marito avesse agito così non lo avrei lasciato.


Non voglio dire che il caso sopraesposto sia di Stefano, comunque pensavo che lui potrebbe non essere così equilibrato come pare a noi.
Io l'ho letto come un uomo molto innamorato......

Vedi, il mio ex ad esempio, non era per amore che dava e dà ancora di matto, ma per orgoglio ferito, perchè si è accorto di non avere più possesso e padronanza.

In ogni caso, non so se una donna in questa situazione riesca ad essere irrazionale....
In parte lo puoi essere se non sei coinvolta in un'altra storia, e a me pare che lei sia molto coinvolta con l'amante.....

auberose
 

Allegati

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Fedifrago

Guest
Premesso che concordo con Stefano sulla necessità di farsi vivo con lui, l'altro, perchè nel minimo potrebbe anche accadere che sua moglie "creda" che questi sia disposto a lasciare tutto per lei, mentre alla prova dei fatti potrebbe mostrarsi tutta un'altra verità, che lei non ci sia più con la testa, da quel che Stefano racconta, credo sia inequivocabile.

Farò domande dirette (e anche spiacevoli forse).
Quando avete litigato in precedenza, non avete mai trasceso? Mai arrivati agli insulti, ai rinfacci, allo scontro anche fisico?

Perchè in questi casi è facile solo vedere gli atteggiamenti dell'altro, anche se ammetto che Stefano ha già fatto un pò di autocritica sull'averla trascurata.

Quando io mi me ne ero andato di casa, affrontare il discorso con le figlie è toccato giustamente a me, visto che ero io quello che se ne andava. Mia moglie non disse nulla durante tutto il discorso, tranne quando dissi la classica frase: "Io e la mamma ci lasciamo perchè non ci vogliamo più bene come prima, ma verso di voi da parte di entrambi nulla cambierà" . Lei qui intervenne per precisare: "E' il papà che non vuole più bene alla mamma".
Pur consapevole che era effettivamente così, ti giuro che mi si raggelò il sangue, nel sentirmi scaricare addosso tutto il peso della responsabilità della mia azione, anche se poi non reagì alla cosa...
Ma è la consapèevolezza della propria azione che a volte può far perdere il lume. E far incazzare anche se non se ha alcun diritto.
 

Verena67

Utente di lunga data
auberose ha detto:
In ogni caso, non so se una donna in questa situazione riesca ad essere irrazionale....
In parte lo puoi essere se non sei coinvolta in un'altra storia, e a me pare che lei sia molto coinvolta con l'amante.....

auberose
beh, sicuramente il coinvolgimento, specie nelle prime fasi, fa fare pazzie, ma quando scendi al DUNQUE (informare marito e figli, prendere provvedimenti economici, etc.) la razionalità dovrebbe tornare,e di botto. Non è questione di senso di colpa, ma di un minimo senso di responsabilità per l'immenso casino che si va a provocare nelle vite di altre persone innocenti.
Penso come Fedifrago che non è del tutto scontato che l'"altro" sia così determinato a farsi una vita con questa pazza scatenata (scusa, Stefano, ma di questa donna non ho nessuna simpatia
), e sicuramente reputo opportuno parlargli, nei termini di cui ti dicevo.
Un bacio
 
O

Old auberose

Guest
Feddy (tu permetti vero?
)
cito:
Quando io mi me ne ero andato di casa, affrontare il discorso con le figlie è toccato giustamente a me, visto che ero io quello che se ne andava. Mia moglie non disse nulla durante tutto il discorso, tranne quando dissi la classica frase: "Io e la mamma ci lasciamo perchè non ci vogliamo più bene come prima, ma verso di voi da parte di entrambi nulla cambierà" . Lei qui intervenne per precisare: "E' il papà che non vuole più bene alla mamma".


Volevo già fare questo appunto, ma mi ci ero un pò persa......

Quando io presi la decisione, mio marito disse a nostro figlio che non avrebbe più potuto frequentare i compagni di scuola e di calcio perchè la mamma voleva separarsi ed andare ad abitare in un'altra zona. Tieni presente che la mia prima proposta fu di trovarmi una casa vicino a lui, dove sarei andata con il figlio, ma lui avrebbe dovuto gestire il figlio nei pomeriggi (lui è statale), e la sua risposta fu 'ti vuoi separare ti arrangi'.

Insomma, quello che mi è difficile spiegare, è che al di là della colpa di chi tradisce e/o vuole separarsi, ci sono tutte le problematiche di due persone che tirano fuori tutto il loro io.....

auberose
 

Verena67

Utente di lunga data
auberose ha detto:
Insomma, quello che mi è difficile spiegare, è che al di là della colpa di chi tradisce e/o vuole separarsi, ci sono tutte le problematiche di due persone che tirano fuori tutto il loro io.....

auberose
Si concordo, m'era rimasto nella penna. Ovvio che si scateni l'inferno. Ma proprio chi LASCIA deve fare, per sua responsabilità, uno sforzo di razionalizzazione maggiore, non lasciarsi andare all'isterismo.
Un bacio
 

Bruja

Utente di lunga data
riflessione

Viene in mente a nessuno che questa donna, una volta scoperta, desse per scontato che il marito sarebbe stato comunque malleabile, ma quando ha trovato il classico muro (legittimo) ha perso la bussola?
Metterei da parte la faccenda che si mostra sempre il peggio di sè in queste circostanze, credo però che chiunque, di fronte ad atteggiamenti furbeschi tendenti a scaricare le colpe, possa sostenere che una madre, di fronte al figli, dovrebbe avere quel moto materno che le impedisca di usare i medesimi quale ritorsione verso il partner.
Ho conosciuto donne che essendo state tradite e tradendo hanno strumentalizzato i figli per colpire il marito, non vedendo che alla fine, erano i figli a pagare il prezzo più salato.
Ha ragione Auberose, ma credo sappia bene anche lei che sia molto difficile in quei frangenti lasciare da parte i figli...............ci vuole responsabilità, intelligenza e rispetto per la loro fragile psicologia. Sia chiaro questo vale anche sui due fronti, non si può alle domande dei figli dire che è sempre colpa dell'altro; in questo caso la signora avrebbe fatto bene a dire: "la mamma non riesce più a volere lo stesso bene al papà, quindi proprio per rispetto a quello che lui avrebbe diritto di avere, è necessario separarsi."
Certe azioni necessitano dell'onere di prendersene la responsabilità.

Non c'è nulla da fare, per ingannare e fare i propri interessi si trovano mille coraggi, per prendersene poi il carico sulle spalle ............. è un fuggi fuggi generale.
Bruja



p.s.- Posso solo dire ancora una cosa non offensiva per nessuno poichè riguarda una mia valutazione, di cui il nostro amico può tenere il conto che vuole.
La signora in questione avrebbe molta difficoltà ad avere una qualunque considerazione da parte mia, non parliamo poi dell'amicizia che subordino alla stima. Non si tratta di simpatia o meno, si tratta di qualità della persona; come dico sempre, ognuno si fa bastare quello di cui si accontenta.......... e credo che lei possa accontentare solo l' amante che, anche se ha lasciato la moglie, non è assolutamente detto che si metta poi con lei.
La ventilata convivenza ne azzera parecchi di amanti !!
 
O

Old UnMorto

Guest
Grazie

Grazie a tutti per la sensibilità dimostrata
 
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