Morto?
Io direi morto probabile prossimo risorto.
Non mi dilungo in riposte praticamente uguali stanti le tue domande; è vero che non avresti mai dovuto dire nulla di incriminante alle figlie, loro sono fuori dai vostri giochi, aggiungo sporchi giochi, perchè se è vero che a te resta la colpa di un comportamento troppo altalenante, penalizzante e poco propedeutico, a tua moglie, e sia chiaro una volta per tutte, va la colpa di non aver messo nulla in conto, neppure che tu fossi impreparato di fronte a tanto sfascio (uso questa parola vista l'entità del disastro psicologico che ti sta creando).
Partiamo quindi dal presupposto che se tu abbia sbagliato, il che non fa di lei un'anima candida, poichè se strada facendo si cambia idea circa un matrimonio, il pedaggio della scissione lo si paga sempre e comunque in forma comune, cosa che lei non ha ancora ben chiara.
Direi che al momento la soluzione che hai trovato sia e resti la sola possibile.
Vai a Milano e restaci, la lontananza medicherà astio e livore ad entrambi, e se avrete qualche possibilità, solo il tempo e la distanza la evidenzierà. Alla peggio, visto che lei sostiene di non essere più legata a te, dovrai fartene una ragione e pensare che la vita non finisce, mai, solo perchè finisce un amore.................. di amore non si muore, perfino i suicidi veri hanno altre motivazioni; quelli per amore sono solo tentativi non riusciti fatti per attirare l'attenzione (lo dicono le statistiche di settore).
Quindi a costo di essere secca, poco accomodante e magari per darti lo scossone che credo sia la sola cosa utile al momento, evita di piangerti addosso. Lei potrà avere tutte le ragioni del mondo e magari tu hai dei concorsi di colpa, ma se il dialogo è mancato non può essere solo colpa tua, e le corna, reiterate e riconfermate dall'intenzione di proseguirle mi pare siano un biglietto da visita molto chiarificatore sulla caratterialità, mi auguro contingente, di tua moglie.
Tu avevi modo di comportarti meglio nell'ambito domestico, ma non è che questo sollevi lei dalla facciatosta di pretendere comunque franchigia ad oltranza. Il dolore di un tradimento necessita di tempo per essere metabolizzato, lei voleva passarci la solita spugna definitiva.
Abbia la decenza di prendersi le sue responsabilità e la smetta di essere puerile nel credere che il male fatto ad una parsona debba essere governato in maniera da non disturbare la sua vita "sociale extra".........
Probabilmente questo post non piacerà a molti, forse apparirò restriva e restrittiva, ma quando accadrà il miracolo che un partner prima di un tradimento, faccia sì che in nome del rispetto e della stima iniziale che ha creato un nucleo di coppi, eviti la furbata di ingannare e raggirare la buonafede di chi divide con noi scelte e responsabilità?
Certe cose le faccio passare a vent'anni, quando si ha famiglia e figli, si può cambiare idea, ma non si può pensare di salvare sempre capra e cavoli a danno di chi già ha subito l'offesa iniziale.
Resto da ora in poi fuori dalla diatriba, ma ti sprono, come gli altri ad avere amor proprio ed autostima, beni imprescindibili per un vivere decoroso; ma rammenta che coloro che offrono attenuanti ai traditori, quando si ritrovano casualmente dall'altra parte, diventano molto più obiettivi e comprensivi verso quel ruolo, quasi che solo provando sulla propria pelle si capisca il dolore del tradimento.
Non lo dico io ma anni di frequentazioni di forum come questo ed infiniti confronti con l'una e l'altra parte.
La notizia buona è che chi ha salvato il matrimonio, spesso ne è stato felice, chi invece si è separato, ha trovato altri amori e ragioni di vita, nonostante il pessimismo iniziale.
Bruja