La confessione come catarsi

Martes

Utente di lunga data
Peraltro i limiti sono quelli che appunto, evitando che possiamo essere sempre per così dire "a portata di mano" dell'altro, ci rendono anche fascino ;)
Che tristezza questo pensiero.
Io vedo in realtà un complicato tentativo di legittimare razionalmente un semplicissimo cagarsi addosso
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Che tristezza questo pensiero.
Io vedo in realtà un complicato tentativo di legittimare razionalmente un semplicissimo cagarsi addosso
Per me, nella mia esperienza, quei limiti li ho accettati pensando fosse un compromesso reciproco.
Invece è stato solo una restrizione che ha coinvolto solo me.
All'inizio era paura di ricevere ritorsioni, poi accettazione pensando fosse un lato negativo del carattere di mio marito che in qualche modo dovevo imparare a gestire.
Poi è diventata restrizioni quando per far star sereni i figli ho dovuto/voluto tacere per non litigare sempre.
Oggi ignoro.
Quando non li rispetto vedo in lui una grande frustrazione. E non lo faccio per dispetto, per inteso, ma per me per fare cose dove mi sento bene.
Alcune volte penso di essere stata dietro un cancello (prigione mi sembra troppo) le chiavi le avevo io, ma troppo spesso le davo a lui.
Ora apro e chiudo, le chiavi le tengo io.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Che tristezza questo pensiero.
Io vedo in realtà un complicato tentativo di legittimare razionalmente un semplicissimo cagarsi addosso
Ma perché? :)
In realtà, spiegavo un meccanismo che mi viene naturale, oramai. Senz'altro anche grazie al mio bagaglio di vita. Ma soprattutto grazie anche al fatto che "invecchiare" non porta solo noiose controindicazioni, ma una visione della vita più realista. Gli "ideali" sono molto belli, ma poi, come si suol dire, devono pur scendere dall'iperuranio, spero di non capirmi da sola :)
E la relazione con un'altra persona, se ci penso, è racchiusa proprio in quell'antitesi che c'è tra dare e togliere. Io ti dò una parte di me, ti lascio spazio. Sta a Te farne buon uso, di quello spazio. Esserne degno. Lo sei? Bene. Non lo sei? Quello spazio si leva. Io, per come sono, ho anche piacere a dare. Però appunto il mio dare deve essere UN PIACERE per me. Mi spiego? :)
Il resto viene oramai da sé: lo spazio che concedo va meritato, e chi ho dall'altra parte (se ovviamente ne ha voglia) non deve pretenderlo, ma raggiungerlo. Farsi aprire una porta. Laddove l'apertura di quella porta, dall'altra parte, deve essere fortemente voluta e desiderata. Capisci che intendo per tensione tra il dare e il non dare, l'esserci e il non esserci? :) E quella porta io la apro se ritengo che chi ho di fronte mi abbia dimostrato, sul campo (non a parole, o non solo con quelle), di avere i requisiti per far buon uso dello spazio concesso. Altrimenti, semplicemente, quello spazio lo si leva. Vale per tutti i tipi di relazione e interazione umana.
Altrimenti (ricordo che lo feci anche con te, questo discorso) basta dire che anche se ci si trova moribondi in ospedale, o pure nella cacca a montare le catene sulla neve :), chi hai dall'altra parte è comunque li con te a darti conforto e qualche dritta al telefono. Poco importa se si trova a 50 mt di distanza (ma non può uscire perché altrimenti desterebbe sospetti con la compagna, e cadrebbe irrimediabilmente il suo mondo fatato), ma quello a lavorare con la fantasia diventa amore (anche se nel frattempo tu muori in ospedale e il pigiama te lo ha portato l'amico o il parente a 50 km di distanza, oppure - meno estremo - sei lì da sola che non sai come cambiare le catene sotto una bufera di neve 🤷‍♀️ ). Per carità: basterà il pensiero! 😜
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma perché? :)
In realtà, spiegavo un meccanismo che mi viene naturale, oramai. Senz'altro anche grazie al mio bagaglio di vita. Ma soprattutto grazie anche al fatto che "invecchiare" non porta solo noiose controindicazioni, ma una visione della vita più realista. Gli "ideali" sono molto belli, ma poi, come si suol dire, devono pur scendere dall'iperuranio, spero di non capirmi da sola :)
E la relazione con un'altra persona, se ci penso, è racchiusa proprio in quell'antitesi che c'è tra dare e togliere. Io ti dò una parte di me, ti lascio spazio. Sta a Te farne buon uso, di quello spazio. Esserne degno. Lo sei? Bene. Non lo sei? Quello spazio si leva. Io, per come sono, ho anche piacere a dare. Però appunto il mio dare deve essere UN PIACERE per me. Mi spiego? :)
Il resto viene oramai da sé: lo spazio che concedo va meritato, e chi ho dall'altra parte (se ovviamente ne ha voglia) non deve pretenderlo, ma raggiungerlo. Farsi aprire una porta. Laddove l'apertura di quella porta, dall'altra parte, deve essere fortemente voluta e desiderata. Capisci che intendo per tensione tra il dare e il non dare, l'esserci e il non esserci? :) E quella porta io la apro se ritengo che chi ho di fronte mi abbia dimostrato, sul campo (non a parole, o non solo con quelle), di avere i requisiti per far buon uso dello spazio concesso. Altrimenti, semplicemente, quello spazio lo si leva. Vale per tutti i tipi di relazione e interazione umana.
Altrimenti (ricordo che lo feci anche con te, questo discorso) basta dire che anche se ci si trova moribondi in ospedale, o pure nella cacca a montare le catene sulla neve :), chi hai dall'altra parte è comunque li con te a darti conforto e qualche dritta al telefono. Poco importa se si trova a 50 mt di distanza (ma non può uscire perché altrimenti desterebbe sospetti con la compagna, e cadrebbe irrimediabilmente il suo mondo fatato), ma quello a lavorare con la fantasia diventa amore (anche se nel frattempo tu muori in ospedale e il pigiama te lo ha portato l'amico o il parente a 50 km di distanza, oppure - meno estremo - sei lì da sola che non sai come cambiare le catene sotto una bufera di neve 🤷‍♀️ ). Per carità: basterà il pensiero! 😜
Mi piace questa idea dell'amore "salvatore" (catene da cambiare, letto di morte)

Mi riporta alla mia gioventù quando sognavo di essere così.. il salvatore amato ..

Pensa che pezzo di biscaro che ero da giovane quando pioveva uscivo con l'ombrello a caccia di giovani e indifese donzelle sotto la pioggia, per offrir loro il mio salvifico aiuto.. 🌂

Io ti salverò e tu mi amerai.. :ROFLMAO:
 

Foglia

utente viva e vegeta
Mi piace questa idea dell'amore "salvatore" (catene da cambiare, letto di morte)

Mi riporta alla mia gioventù quando sognavo di essere così.. il salvatore amato ..

Pensa che pezzo di biscaro che ero da giovane quando pioveva uscivo con l'ombrello a caccia di giovani e indifese donzelle sotto la pioggia, per offrir loro il mio salvifico aiuto.. 🌂

Io ti salverò e tu mi amerai.. :ROFLMAO:
Ma manco per le balle! :)

Non si tratta di essere il salvatore amato, ma la persona che, quando è il momento, fa diventare le parole (se le ha dette) FATTI.

Per restare nella tua (non troppo) metafora, è come dire che se il mio amante mi incrocia mentre sono zuppa d'acqua mentre piove, ma lì con lui c'è la sua compagna, poco importa che sotto il suo ombrello ci sia spazio: continuerò a restare.... zuppa! :)

Chiaro così? :)
Non si tratta di "salvare", si tratta di essere vicini a una persona, soprattutto se quella persona si dice di amarla. Quelle cose istintive che fai verso una persona a cui vuoi bene, ma che ovviamente eviti di fare laddove il tuo gesto potrebbe mettere a repentaglio la tua storia ufficiale. E laddove solo un semplice "incrociare", si può trasformare in una situazione passibile di destare sospetto, rincrescimento nella persona "ufficiale", tutto il resto passa in secondo ordine. Tutto qui, e in questa ottica che io sia zuppa di acqua, che io sia sotto una bufera di neve a 50 metri da te (ma nel momento sbagliato), o che io sia in ospedale a giocarmi la vita (sempre in un momento sbagliato..... per te 😂) poco cambia. Resto ad arrangiarmi da sola :)

Se poi il mio amante mi raccontasse anche di quanto ha "sofferto" nel non poter far nulla, nella mia ottica (sottolineo: nella mia personale! :) ) si raggiungerebbe davvero il culmine del tentativo di intortamento :cool:. Per altri, sempre viva l'amore :rolleyes: , e magari pure "poveretto, chissà quanto mi ha pensata"! :)

Non è l'amore che salva. E' semplicemente che se ami una persona, di norma la aiuti al meglio delle tue possibilità ;)
E se il mio rischiare la vita esce in secondo piano rispetto all'impegno a teatro non rimbalzabile con una scusa credibile, mi son già detta un sacco di cose.
Ciò non toglie che lui ne sarebbe dispiaciuto, non lo metto in discussione. Ma amore è ben altro ;)

E preciso, a scanso di equivoci, che il suo esserci in ospedale, mica mi "salverebbe" la vita, eh :)
Sarebbe solo appunto l'essere lì con me, e per me. Al pari delle catene da neve, mica che non posso fare a meno di chi mi aiuta a montarle (o al limite, lasciare lì la macchina). Hai capito il senso? :)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma manco per le balle! :)

Non si tratta di essere il salvatore amato, ma la persona che, quando è il momento, fa diventare le parole (se le ha dette) FATTI.

Per restare nella tua (non troppo) metafora, è come dire che se il mio amante mi incrocia mentre sono zuppa d'acqua mentre piove, ma lì con lui c'è la sua compagna, poco importa che sotto il suo ombrello ci sia spazio: continuerò a restare.... zuppa! :)

Chiaro così? :)
Non si tratta di "salvare", si tratta di essere vicini a una persona, soprattutto se quella persona si dice di amarla. Quelle cose istintive che fai verso una persona a cui vuoi bene, ma che ovviamente eviti di fare laddove il tuo gesto potrebbe mettere a repentaglio la tua storia ufficiale. E laddove solo un semplice "incrociare", si può trasformare in una situazione passibile di destare sospetto, rincrescimento nella persona "ufficiale", tutto il resto passa in secondo ordine. Tutto qui, e in questa ottica che io sia zuppa di acqua, che io sia sotto una bufera di neve a 50 metri da te (ma nel momento sbagliato), o che io sia in ospedale a giocarmi la vita (sempre in un momento sbagliato..... per te 😂) poco cambia. Resto ad arrangiarmi da sola :)

Se poi il mio amante mi raccontasse anche di quanto ha "sofferto" nel non poter far nulla, nella mia ottica (sottolineo: nella mia personale! :) ) si raggiungerebbe davvero il culmine del tentativo di intortamento :cool:. Per altri, sempre viva l'amore :rolleyes: , e magari pure "poveretto, chissà quanto mi ha pensata"! :)

Non è l'amore che salva. E' semplicemente che se ami una persona, di norma la aiuti al meglio delle tue possibilità ;)
E se il mio rischiare la vita esce in secondo piano rispetto all'impegno a teatro non rimbalzabile con una scusa credibile, mi son già detta un sacco di cose.
Ciò non toglie che lui ne sarebbe dispiaciuto, non lo metto in discussione. Ma amore è ben altro ;)

E preciso, a scanso di equivoci, che il suo esserci in ospedale, mica mi "salverebbe" la vita, eh :)
Sarebbe solo appunto l'essere lì con me, e per me. Al pari delle catene da neve, mica che non posso fare a meno di chi mi aiuta a montarle (o al limite, lasciare lì la macchina). Hai capito il senso? :)
Quoto
Mi piace questa idea dell'amore "salvatore" (catene da cambiare, letto di morte)

Mi riporta alla mia gioventù quando sognavo di essere così.. il salvatore amato ..

Pensa che pezzo di biscaro che ero da giovane quando pioveva uscivo con l'ombrello a caccia di giovani e indifese donzelle sotto la pioggia, per offrir loro il mio salvifico aiuto.. 🌂

Io ti salverò e tu mi amerai.. :ROFLMAO:
io non lo leggo come amore salvatore ma come dare il giusto peso alle parole e ai fatti
Se dici di amarmi ma nella realtà stai con un’altra a fatti mi stai dimostrando per la mia concezione di amore che sei gran bravo a parole oppure semplicemente diamo a quella parola un significato diverso
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ma manco per le balle! :)

Non si tratta di essere il salvatore amato, ma la persona che, quando è il momento, fa diventare le parole (se le ha dette) FATTI.

Per restare nella tua (non troppo) metafora, è come dire che se il mio amante mi incrocia mentre sono zuppa d'acqua mentre piove, ma lì con lui c'è la sua compagna, poco importa che sotto il suo ombrello ci sia spazio: continuerò a restare.... zuppa! :)

Chiaro così? :)
Non si tratta di "salvare", si tratta di essere vicini a una persona, soprattutto se quella persona si dice di amarla. Quelle cose istintive che fai verso una persona a cui vuoi bene, ma che ovviamente eviti di fare laddove il tuo gesto potrebbe mettere a repentaglio la tua storia ufficiale. E laddove solo un semplice "incrociare", si può trasformare in una situazione passibile di destare sospetto, rincrescimento nella persona "ufficiale", tutto il resto passa in secondo ordine. Tutto qui, e in questa ottica che io sia zuppa di acqua, che io sia sotto una bufera di neve a 50 metri da te (ma nel momento sbagliato), o che io sia in ospedale a giocarmi la vita (sempre in un momento sbagliato..... per te 😂) poco cambia. Resto ad arrangiarmi da sola :)

Se poi il mio amante mi raccontasse anche di quanto ha "sofferto" nel non poter far nulla, nella mia ottica (sottolineo: nella mia personale! :) ) si raggiungerebbe davvero il culmine del tentativo di intortamento :cool:. Per altri, sempre viva l'amore :rolleyes: , e magari pure "poveretto, chissà quanto mi ha pensata"! :)

Non è l'amore che salva. E' semplicemente che se ami una persona, di norma la aiuti al meglio delle tue possibilità ;)
E se il mio rischiare la vita esce in secondo piano rispetto all'impegno a teatro non rimbalzabile con una scusa credibile, mi son già detta un sacco di cose.
Ciò non toglie che lui ne sarebbe dispiaciuto, non lo metto in discussione. Ma amore è ben altro ;)

E preciso, a scanso di equivoci, che il suo esserci in ospedale, mica mi "salverebbe" la vita, eh :)
Sarebbe solo appunto l'essere lì con me, e per me. Al pari delle catene da neve, mica che non posso fare a meno di chi mi aiuta a montarle (o al limite, lasciare lì la macchina). Hai capito il senso? :)
E' sempre la sfera! Ti ricordi quando tempo fa ti dicevo che vedevo il tradimento come una sfera di vetro? Tu dicevi che da qualsiasi parte si guardasse ci vedevi solo merda.
Questa è una frase scritta da un utente del forum poco tempo fa: "finito il lavoro avrei una mano per fare da mangiare, lavare e stirare".
Senti come suona?

Le cose che hai citato (portare il pigiama, montare le catene) sono le classiche cose che un marito fa per una moglie. E a 50 anni è spesso quella moglie che pronuncia che c'è da imbiancare il soffitto della camera da letto a fine amplesso.

Tu puoi pure suonarla con l'arpa, ma quando una musica è scaduta... è scaduta.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma manco per le balle! :)

Non si tratta di essere il salvatore amato, ma la persona che, quando è il momento, fa diventare le parole (se le ha dette) FATTI.

Per restare nella tua (non troppo) metafora, è come dire che se il mio amante mi incrocia mentre sono zuppa d'acqua mentre piove, ma lì con lui c'è la sua compagna, poco importa che sotto il suo ombrello ci sia spazio: continuerò a restare.... zuppa! :)

Chiaro così? :)
Non si tratta di "salvare", si tratta di essere vicini a una persona, soprattutto se quella persona si dice di amarla. Quelle cose istintive che fai verso una persona a cui vuoi bene, ma che ovviamente eviti di fare laddove il tuo gesto potrebbe mettere a repentaglio la tua storia ufficiale. E laddove solo un semplice "incrociare", si può trasformare in una situazione passibile di destare sospetto, rincrescimento nella persona "ufficiale", tutto il resto passa in secondo ordine. Tutto qui, e in questa ottica che io sia zuppa di acqua, che io sia sotto una bufera di neve a 50 metri da te (ma nel momento sbagliato), o che io sia in ospedale a giocarmi la vita (sempre in un momento sbagliato..... per te 😂) poco cambia. Resto ad arrangiarmi da sola :)

Se poi il mio amante mi raccontasse anche di quanto ha "sofferto" nel non poter far nulla, nella mia ottica (sottolineo: nella mia personale! :) ) si raggiungerebbe davvero il culmine del tentativo di intortamento :cool:. Per altri, sempre viva l'amore :rolleyes: , e magari pure "poveretto, chissà quanto mi ha pensata"! :)

Non è l'amore che salva. E' semplicemente che se ami una persona, di norma la aiuti al meglio delle tue possibilità ;)
E se il mio rischiare la vita esce in secondo piano rispetto all'impegno a teatro non rimbalzabile con una scusa credibile, mi son già detta un sacco di cose.
Ciò non toglie che lui ne sarebbe dispiaciuto, non lo metto in discussione. Ma amore è ben altro ;)

E preciso, a scanso di equivoci, che il suo esserci in ospedale, mica mi "salverebbe" la vita, eh :)
Sarebbe solo appunto l'essere lì con me, e per me. Al pari delle catene da neve, mica che non posso fare a meno di chi mi aiuta a montarle (o al limite, lasciare lì la macchina). Hai capito il senso? :)
È chiaro il senso, ma nel mio modo di sentire fai parecchi mescoloni

Intanto vicinanza fisica come prova inconfutabile di "vicinanza autentica" .. ma qui è questione di sensibilità individuale

Poi.. io credo tu confonda il significato di amore con il tuo bisogno individuale di accudenza.

Bisogno che (se c'è) è trasversale a tutti i sentimenti vissuti e idealizzati, compreso l'ufficio e il lavoro, e che si ripresenterà fedelmente in ogni esempio

Anche un vero amico non può lasciarti sola sotto l'acqua o a cambiare le catene.. perché sennò.. che amicizia è?

E il tuo principale? Tante lodi e belle parole l'altro giorno eh già.. ma ora che son qui sotto la neve o all'ospedale, chi lo vede?

Poco cambia.. quel che resta fermo e centrale è il bisogno di accudenza.

E una persona che ha bisogno di accudenza credimi, poco conta che sia amica moglie amante o quel che vuoi.. quel bisogno uscirà fuori, da sotto il letto di ospedale come da sotto la macchina ferma nella tempesta di neve

L'amore non ci incastro una sega, in senso stretto.

Nel senso che ci può incastrare come qualsiasi altro tipo di forma relazionale
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
È chiaro il senso, ma nel mio modo di sentire fai parecchi mescoloni

Intanto vicinanza fisica come prova inconfutabile di "vicinanza autentica" .. ma qui è questione di sensibilità individuale

Poi.. io credo tu confonda il significato di amore con il tuo bisogno individuale di accudenza.

Bisogno che (se c'è) è trasversale a tutti i sentimenti vissuti e idealizzati, compreso l'ufficio e il lavoro, e che si ripresenterà fedelmente in ogni esempio

Anche un vero amico non può lasciarti sola sotto l'acqua o a cambiare le catene.. perché sennò.. che amicizia è?

E il tuo principale? Tante lodi e belle parole l'altro giorno eh già.. ma ora che son qui sotto la neve o all'ospedale, chi lo vede?

Poco cambia.. quel che resta fermo e centrale è il bisogno di accudenza.

E una persona che ha bisogno di accudenza credimi, poco conta che sia amica moglie amante o quel che vuoi.. quel bisogno uscirà fuori, da sotto il letto di ospedale come da sotto la macchina ferma nella tempesta di neve

L'amore non ci incastro una sega, in senso stretto.

Nel senso che ci può incastrare come qualsiasi altro tipo di forma relazionale
È sapere che l’altro c’è per noi.
ci può essere in mille modi a secobds del tipo di rapporto, basta aver chiaro che raperò è
E anche qui l’importante è che all’interno del rapporto sia alle parole e si fatti lo stesso significato
Spesso non accade o peggio ancora spesso si finge di dare lo stesso significato.
 

Foglia

utente viva e vegeta
E' sempre la sfera! Ti ricordi quando tempo fa ti dicevo che vedevo il tradimento come una sfera di vetro? Tu dicevi che da qualsiasi parte si guardasse ci vedevi solo merda.
Questa è una frase scritta da un utente del forum poco tempo fa: "finito il lavoro avrei una mano per fare da mangiare, lavare e stirare".
Senti come suona?

Le cose che hai citato (portare il pigiama, montare le catene) sono le classiche cose che un marito fa per una moglie. E a 50 anni è spesso quella moglie che pronuncia che c'è da imbiancare il soffitto della camera da letto a fine amplesso.

Tu puoi pure suonarla con l'arpa, ma quando una musica è scaduta... è scaduta.
Mah. Non lo so. Per me, son cose che si fanno quando si vuole bene all'altro, senza manco doversi scomodare l'amore ;)
Poi, a maggior ragione se non le si può fare, inutile proprio far dissonare fatti e parole. Basta saperlo :)
 

Foglia

utente viva e vegeta
È chiaro il senso, ma nel mio modo di sentire fai parecchi mescoloni

Intanto vicinanza fisica come prova inconfutabile di "vicinanza autentica" .. ma qui è questione di sensibilità individuale

Poi.. io credo tu confonda il significato di amore con il tuo bisogno individuale di accudenza.

Bisogno che (se c'è) è trasversale a tutti i sentimenti vissuti e idealizzati, compreso l'ufficio e il lavoro, e che si ripresenterà fedelmente in ogni esempio

Anche un vero amico non può lasciarti sola sotto l'acqua o a cambiare le catene.. perché sennò.. che amicizia è?

E il tuo principale? Tante lodi e belle parole l'altro giorno eh già.. ma ora che son qui sotto la neve o all'ospedale, chi lo vede?

Poco cambia.. quel che resta fermo e centrale è il bisogno di accudenza.

E una persona che ha bisogno di accudenza credimi, poco conta che sia amica moglie amante o quel che vuoi.. quel bisogno uscirà fuori, da sotto il letto di ospedale come da sotto la macchina ferma nella tempesta di neve

L'amore non ci incastro una sega, in senso stretto.

Nel senso che ci può incastrare come qualsiasi altro tipo di forma relazionale
Grassetto: non è prova inconfutabile: è però sicuramente riprova di certe parole, quando dette ;)

E non è bisogno di essere accuditi: però, può senz'altro diventare ANCHE quello. Altrimenti blablabla: meglio dirne pochi, e non stare a scomodare i sentimenti ;)

Che se mi capita una disgrazia, e dall'altra parte ho uno partecipe "col pensiero" e basta, posso apprezzarlo, ma il limite mi è più che evidente ;)
E dirmi, in quei momenti, "pensa a chi ha vicino un marito che le porta il pigiama, ma lo stesso non la ama, o il portare il pigiama non significa amore", francamente, non aiuta ;), e non sposta di una virgola la realtà dei FATTI.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Mah. Non lo so. Per me, son cose che si fanno quando si vuole bene all'altro, senza manco doversi scomodare l'amore ;)
Poi, a maggior ragione se non le si può fare, inutile proprio far dissonare fatti e parole. Basta saperlo :)
Esatto, per te.

Io ti posso parlare di mia madre, che anni fa (ancora non esisteva il cellulare) io mi apprestavo a partire per una vacanza, settimana verde. Era luglio

E lei non stava bene, vivevamo assieme io e lei, aveva una tosse secca e anche un pò di febbricola da qualche giorno, ma mi disse che era migliorata e questo strano raffreddore estivo stava passando

Mi chiese tutti i dati dell'hotel dove ero, io partii tranquillo, quando alla sera arrivai in hotel, dopo poco che ero in camera squillò il telefono.

era lei che mi avvisava che si era ricoverata in clinica, perché il dottore le aveva detto qualche giorno prima che aveva una forma di polmonite che necessitava di cure ospedaliere (punture)

Aveva organizzato tutto per lasciarmi andare via in vacanza, una volta partito prese il taxi e andò in clinica dove aveva già prenotato da un paio di giorni, a mia insaputa

Mi disse solo "sto benone, ho stanza privata con te, pensa a divertirti che io non ho bisogno di nulla, ci si sente domani sera".

Io le cose le ho imparate a vedere così.

Ognuno ha i propri esempi, diciamo cosi
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Esatto, per te.

Io ti posso parlare di mia madre, che anni fa (ancora non esisteva il cellulare) io mi apprestavo a partire per una vacanza, settimana verde. Era luglio

E lei non stava bene, vivevamo assieme io e lei, aveva una tosse secca e anche un pò di febbricola da qualche giorno, ma mi disse che era migliorata e questo strano raffreddore estivo stava passando

Mi chiese tutti i dati dell'hotel dove ero, io partii tranquillo, quando alla sera arrivai in hotel, dopo poco che ero in camera squillò il telefono.

era lei che mi avvisava che si era ricoverata in clinica, perché il dottore le aveva detto qualche giorno prima che aveva una forma di polmonite che necessitava di cure ospedaliere (punture)

Aveva organizzato tutto per lasciarmi andare via in vacanza, una volta partito prese il taxi e andò in clinica dove aveva già prenotato da un paio di giorni, a mia insaputa

Mi disse solo "sto benone, ho stanza privata con te, pensa a divertirti che io non ho bisogno di nulla, ci si sente domani sera".

Io le cose le ho imparate a vedere così.

Ognuno ha i propri esempi, diciamo cosi
L’esempio non calza
Ha deciso lei e da madre l’avrei fatto anche io
Diverso è se tu avessi capito la gravità o fosse stata ricoverata e tu non avresti potuto starle vicino o saresti comunque partito
 

Foglia

utente viva e vegeta
Esatto, per te.

Io ti posso parlare di mia madre, che anni fa (ancora non esisteva il cellulare) io mi apprestavo a partire per una vacanza, settimana verde. Era luglio

E lei non stava bene, vivevamo assieme io e lei, aveva una tosse secca e anche un pò di febbricola da qualche giorno, ma mi disse che era migliorata e questo strano raffreddore estivo stava passando

Mi chiese tutti i dati dell'hotel dove ero, io partii tranquillo, quando alla sera arrivai in hotel, dopo poco che ero in camera squillò il telefono.

era lei che mi avvisava che si era ricoverata in clinica, perché il dottore le aveva detto qualche giorno prima che aveva una forma di polmonite che necessitava di cure ospedaliere (punture)

Aveva organizzato tutto per lasciarmi andare via in vacanza, una volta partito prese il taxi e andò in clinica dove aveva già prenotato da un paio di giorni, a mia insaputa

Mi disse solo "sto benone, ho stanza privata con te, pensa a divertirti che io non ho bisogno di nulla, ci si sente domani sera".

Io le cose le ho imparate a vedere così.

Ognuno ha i propri esempi, diciamo cosi
Mi spieghi cosa c'entra? Non lo sapevi, e amen. Se una persona che amo (in senso anche lato) sta in ospedale, io vado a trovarla. E non penso di farne questioni di priorità nemmeno se per farlo lascio mio figlio con la baby sitter.
 

Martes

Utente di lunga data
In ogni caso quel che a me arriva continua a essere il discorso di chi si caga addosso, di chi ha continuamente bisogno di prove rassicuranti per paura, altrimenti, di far la figura di chi crede alle favole. E questi paletti rigidi mi sembrano paracadute per l'ego che nulla hanno a che fare con i sentimenti
 

Skorpio

Utente di lunga data
Grassetto: non è prova inconfutabile: è però sicuramente riprova di certe parole, quando dette ;)

E non è bisogno di essere accuditi: però, può senz'altro diventare ANCHE quello. Altrimenti blablabla: meglio dirne pochi, e non stare a scomodare i sentimenti ;)

Che se mi capita una disgrazia, e dall'altra parte ho uno partecipe "col pensiero" e basta, posso apprezzarlo, ma il limite mi è più che evidente ;)
E dirmi, in quei momenti, "pensa a chi ha vicino un marito che le porta il pigiama, ma lo stesso non la ama, o il portare il pigiama non significa amore", francamente, non aiuta ;), e non sposta di una virgola la realtà dei FATTI.
Non so cosa dirti.. 🤷‍♀️
(Vedi sotto)
L’esempio non calza
Ha deciso lei e da madre l’avrei fatto anche io
Diverso è se tu avessi capito la gravità o fosse stata ricoverata e tu non avresti potuto starle vicino o saresti comunque partito
Per me non soltanto calza, ma è la manifestazione plastica dell'amore
 

Skorpio

Utente di lunga data
Mi spieghi cosa c'entra? Non lo sapevi, e amen. Se una persona che amo (in senso anche lato) sta in ospedale, io vado a trovarla. E non penso di farne questioni di priorità nemmeno se per farlo lascio mio figlio con la baby sitter.
Non sapevo perché ero amato nel modo che riconosco io

Fossi stato amato come amano tanti, non solo avrei saputo.
Ma avrei anche avuto il sottile ricatto del "ora voglio proprio vedere se hai il coraggio di partire.. e a lasciarmi qui sola"

Ecco.. una riflessione (a proposito dell'ultima frase)

In ogni rappresentazione che descrivi nella tua coppia ideale , tu ti collochi sempre nello stesso modo e cioè in colei che "ha bisogno" di essere accudita

Ora nel letto di morte all'ospedale.. oppure sola bagnata per strada sotto la pioggia, o piegata sotto l'auto a metter le catene alle ruote

Ti rappresenti e ti collochi sempre così come colei che è nel bisogno
Ci hai pensato?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non so cosa dirti.. 🤷‍♀️
(Vedi sotto)


Per me non soltanto calza, ma è la manifestazione plastica dell'amore
Ok
Certo che è la dimostrazione dell’amore che lei prova per te
La tua dimostrazione se avessi capito la gravità sarebbe stata di non partire
Sono stata sul punto di partire per un viaggio quando mio padre si è aggravato. Tutti mi dicevano di partire io ho fatto partire mio marito e figli perché volevo stare con lui. In quel momento era la persona più importante per me
Se fosse stato un amante sarei partita
Se fosse stato l’uomo che amavo no
Si capisce la differenza o quello che io e credo @Foglia intendiamo?
 
Ultima modifica:

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non sapevo perché ero amato nel modo che riconosco io

Fossi stato amato come amano tanti, non solo avrei saputo.
Ma avrei anche avuto il sottile ricatto del "ora voglio proprio vedere se hai il coraggio di partire.. e a lasciarmi qui sola"

Ecco.. una riflessione (a proposito dell'ultima frase)

In ogni rappresentazione che descrivi nella tua coppia ideale , tu ti collochi sempre nello stesso modo e cioè in colei che "ha bisogno" di essere accudita

Ora nel letto di morte all'ospedale.. oppure sola bagnata per strada sotto la pioggia, o piegata sotto l'auto a metter le catene alle ruote

Ti rappresenti e ti collochi sempre così come colei che è nel bisogno
Ci hai pensato?
A me @Foglia sembra invece una persona che sta con i piedi per terra e non ha bisogno di parole per sapere quello che sta vivendo. Ha ben chiari i fatti
Quelle che vogliono essere rassicurate sono più facili da gestire perché appunto danno peso alle parole anche quando i fatti poi non ci sono
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esatto, per te.

Io ti posso parlare di mia madre, che anni fa (ancora non esisteva il cellulare) io mi apprestavo a partire per una vacanza, settimana verde. Era luglio

E lei non stava bene, vivevamo assieme io e lei, aveva una tosse secca e anche un pò di febbricola da qualche giorno, ma mi disse che era migliorata e questo strano raffreddore estivo stava passando

Mi chiese tutti i dati dell'hotel dove ero, io partii tranquillo, quando alla sera arrivai in hotel, dopo poco che ero in camera squillò il telefono.

era lei che mi avvisava che si era ricoverata in clinica, perché il dottore le aveva detto qualche giorno prima che aveva una forma di polmonite che necessitava di cure ospedaliere (punture)

Aveva organizzato tutto per lasciarmi andare via in vacanza, una volta partito prese il taxi e andò in clinica dove aveva già prenotato da un paio di giorni, a mia insaputa

Mi disse solo "sto benone, ho stanza privata con te, pensa a divertirti che io non ho bisogno di nulla, ci si sente domani sera".

Io le cose le ho imparate a vedere così.

Ognuno ha i propri esempi, diciamo cosi
Infatti hai trovato l’esempio di una madre, che ama, e di un figlio che ama così così.
Perché se in ospedale fossi finito tu, non credo proprio che lei si sarebbe fatta la settimana.
 
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