Io il poco senso dell'umorismo e la propensione a fare drammi la trovo solo qui dentro. Fuori è la normale tensione dialettica tra coppie. E ci aggiungo normale perché su base puramente statistica, sublimare gli irrisolti di anni attraverso battibecchi, atteggiamenti passivo aggressivi grandi pippe filosofiche sul nulla è la normalità che permette alle coppie normali di non scoppiare come i palloncini. Sempre perché c'è quel tacito accordo in base al quale il gioco conta più dei giocatori.
Che poi è il motivo per cui tua moglie si fa prendere dalle crisi isteriche per un cazzo di tubo all'acquapark e magari con uno che arriva dopo di te con cui non c'è il progetto che ti tiene in gabbia finisce a fare parapendio sulle Alpi...
Poi la mia visione è molto chiara: per motivi sociali politici ed economici, marginalmente anche religiosi, la nostra cultura scoraggia il fatto che il cambio di partner serve anche e soprattutto a superare i propri limiti interni ed esterni, ma nel cervello umano per me la funzione è chiara. Non è mica un caso se le persone più interessanti sono quelle che hanno fatto tante esperienze.
Il tuo buttare la moglie nel toboga non era mica una pippa filosofica Intesa nello spostare il desiderio da te ad un'altra persona, era semplicemente estrinsecare la frustrazione di avere a che fare con una rincoglionita. Solo che per un motivo culturale molto prima che affettivo non l'hai mandata a fanculo in quel frangente, Anzi ti sei sentito in colpa.
Di lì, il poco humour che gira
Sono molto sereno e sicuro che si trattava invece dello spostare su di lei un desiderio mio (se piace a me, vedrai che ti piacerà).
E per me ad oggi questa è una cosa basica, non filosofica, che mi consente ad esempio di ritenere che l’altruismo non esista.
E mi sono sentito in colpa in effetti, ma con me stesso: per non aver colto quello che oggi mi sembra abbastanza evidente, e cioè che del SUO eventuale piacere non me ne fregava un cazzo, come in qualche modo me la raccontavo (seguimi e vedrai.. io ti farò godeeeeeeere vedrai).
Inoltre ripeto che “spintonare” a me piace, ma come forma consensuale, e non come carico che mi devo sobbarcare per la mia mission
Non credo che chi spintona random sia mosso da frustrazione, io non ne conosco e nemmeno ne identifico, la frustrazione la vedo quando, dopo aver provato a spintonare, arrivano vomito e recriminazioni, lagna, risentimento.
Che è un continuare a spintonare nella forma frustrata
Li la identifico, e bene.
Sul cambio partner ti do ragione, ma è fisiologico per chiunque, e se vedessi mia moglie con un altro a fare parapendio sulle alpi sarei l’ultimo a stupirmi, come ripeto “la coppia tradizionale a progettualità familiare” è il luogo più incolto che la mente umana potesse concepire per spaziare.
Ma questo non c’entra molto, anzi nulla, con lo spintonare e con lo spostamento di desiderio connesso, per me.
Nel senso che “chi spintona” contro una dichiarata volontà fa violenza strumentale a costringere l’altro dove l’altro dichiara di non voler scendere (o salire), sia dentro a un matrimonio, sia tra amici, sia tra amanti o quel che vuoi.
E per me spintonare eventualmente è un piacere, ma non una missione, io non sono un missionario
