Sulle scelte di vita fatte insieme, quelle non sono mai finite. A causa del mio lavoro abbiamo cambiato 3 volte città. Con lei, che dopo aver deciso insieme anche questi trasferimenti, non ha mai accettato pienamente gli spostamenti. Non ho sempre avuto questa condotta, comunque, ci sono stati momenti in cui mi sono sentito soddisfatto di ciò che avevo, prima della concepimento del secondo. Poi qualcosa è cambiato nel nostro rapporto, forse la consapevolezza da parte sua che le responsabilità sarebbero aumentate. In questa fase ho fatto di tutto, pur di non farle sentire che era sola nel nuovo cambiamento, Forse non era pronta? Forse non era sufficiente quanto facevo? Ha iniziato a trascurarsi e di riflesso perdere anche attenzioni verso la coppia. Dal canto mio, ho continuato a prendermi cura di tutto, ma la mancanza, da parte sua la sentivo. Mi sono concesso evasioni, che al momento sembravano innocenti (virtuali), fino a quando lei non ha scoperto. Non aver chiuso definitamente questa parentesi, da parte mia, ha generato tutto. Ho spiegato cosa mi mancava, ne abbiamo parlato molto insieme, ma nonostante il dialogo nessuna svolta tangibile. Intanto è arrivato il Covid e le cose di famiglia le abbiamo affrontate. Se da una parte ci ha dato modo di avvicinarci e viverci di più, dall’altra ha accresciuto la frustrazione per gli spazi ristretti di entrambi. Lungi da me voler trovare cause esterne. Se ho fatto qualcosa è stata una mia scelta, dettata forse dall’aver avuto termini di paragone esterni, non mi sono limitato al semplice sfogo dell’istinto ma ho sempre cercato anche di conoscere chi stava dall’altro lato, ricercando anche un’affinità mentale. Cosa che forse avevo perso con chi mi sta a fianco e che ora si mostra in tutta la sua drammaticità