Gaia
Utente di lunga data
Vabbè, lì sei un contenitore vuoto. Manco te ne accorgi. Ho detto a tutti che se mi dovesse accadere devono portarmi in struttura.Se non arriva prima l'Alzheimer che è di gran lunga peggio della morte
Vabbè, lì sei un contenitore vuoto. Manco te ne accorgi. Ho detto a tutti che se mi dovesse accadere devono portarmi in struttura.Se non arriva prima l'Alzheimer che è di gran lunga peggio della morte
L'ho letto diversi anni fa, ma lo consiglio perché, oltretutto, Taleb scrive in modo molto divertente. Anche se è vecchiotto, resta per me illuminante.Per un attimo ho pensato al film che più mi ha sconcertata.
Ho visto che è un saggio![]()
Non so se manco te ne accorgi, almeno per quello che ho visto io e credo per quanto se ne sappia, per questo dico che non sempre la morte è il peggiore dei maliVabbè, lì sei un contenitore vuoto. Manco te ne accorgi. Ho detto a tutti che se mi dovesse accadere devono portarmi in struttura.
Succede che in questo strano paese bigotto che uno non possa decidere di mettere fine alla sua vita se la ritiene non degna di essere vissuta.Non so se manco te ne accorgi, almeno per quello che ho visto io e credo per quanto se ne sappia, per questo dico che non sempre la morte è il peggiore dei mali
Come ho detto, io sono molto serena, però non ho un'illusione di controllo, nè su di me, nè sulla realtà.Ma perché pensi a quello che non hai realizzato? Magari le circostanze in quel periodo erano diverse.
Pensa a oggi. E’ l’unico tempo di cui puoi disporre.
Le variabili sono molteplici e spesso fuori dal nostro controllo.Come ho detto, io sono molto serena, però non ho un'illusione di controllo, nè su di me, nè sulla realtà.
Basta la malattia di un genitore per trovarsi a dimezzare il lavoro e i guadagni, ad esempio, e si fa, perché si deve.
Che la nostra vita dipenda anche da eventi casuali è chiaro, questo però non ci impedisce di pianificare il nostro futuro e fare progetti. L'importante è che siamo disposti ad accettare di modificare i nostri piani in funzione di quello che ci accade.Le variabili sono molteplici e spesso fuori dal nostro controllo.
”Prima della scoperta dell’Australia gli abitanti del Vecchio Mondo erano convinti che tutti i cigni fossero bianchi: una convinzione inconfutabile, poiché sembrava pienamente confermata dall’evidenza empirica. L’avvistamento del primo cigno nero è stato quindi una sorpresa; ma non è questo il punto. Il punto è che una conoscenza basata sull’esperienza pregressa è una conoscenza fallace, che ci rende fragili al cospetto dell’infinità di eventi che possono verificarsi. Basta un solo cigno nero per sbriciolare un’asserzione generale ricavata da millenni di avvistamenti di milioni di cigni bianchi. E allora perché ci ostiniamo a basare le nostre vite sulla previsione del futuro e sul controllo dei rischi? Perché continuiamo ad affidarci alle scelte basate sul già noto, come se non sapessimo che l’ignoto esiste e possiamo incontrarlo? Guerre, pandemie, crolli finanziari mondiali: com’è possibile che eventi simili riescano sempre a coglierci impreparati? In "Il cigno nero" – ormai un classico della contemporaneità – Nassim Nicholas Taleb ci invita ad abbracciare l’improbabile e accettare, infine, che esso governi le nostre vite. Che sia per pianificare la struttura economica di un paese o i prossimi quindici anni della nostra esistenza questo è il libro da cui farci guidare.”
Ma tutto può andare per aria, proprio tutto.Che la nostra vita dipenda anche da eventi casuali è chiaro, questo però non ci impedisce di pianificare il nostro futuro e fare progetti. L'importante è che siamo disposti ad accettare di modificare i nostri piani in funzione di quello che ci accade.
Io credo sia importante saper riconoscere cosa non è andato, distunguendo quanto è dipeso da noi e cosa possiamo trarre da questa evidenza e quanto non è dipeso da noi.Che la nostra vita dipenda anche da eventi casuali è chiaro, questo però non ci impedisce di pianificare il nostro futuro e fare progetti. L'importante è che siamo disposti ad accettare di modificare i nostri piani in funzione di quello che ci accade.
Certo che si possono fare scelte sbagliate. Chi non le fa ? Bisogna però fare tesoro dei propri errori, non abbattersi e e cercare di reagire.Poi, certo, la flessibilità è fondamentale, ma se, ad esempio, sai fare bene un lavoro, che prima era redditizio e poi lo è poco, ma hai un'età un po' elevata, non sempre troveresti comunque condizioni migliori cambiando lavoro. Dovrai ridurre le tue aspettative economiche.
La flessibilità e adattabilità può essere intesa in molti modi, che non eludono però la consapevolezza che a volte si fanno semplicemente scelte sbagliate.
Credo che Nicky contestasse “se vuoi e ti impegni, puoi”.Certo che si possono fare scelte sbagliate. Chi non le fa ? Bisogna però fare tesoro dei propri errori, non abbatersi e e cercare di reagire.
Ma su questo sono d'accordo, non sempre il "se vuoi e ti impegni" produce risultati e, come dici tu, ti può andare per aria tutto. Con mio post volevo solo sottolineare che, nel caso che le cose non vadano come si desidera, non bisogna scoraggiarsi. Si deve analizzare cosa non ha funzionato, trovare una strada alternativa e la forza di reagire.Credo che Nicky contestasse “se vuoi e ti impegni, puoi”.
Il potere del Vaticano è ancora enorme.Succede che in questo strano paese bigotto che uno non possa decidere di mettere fine alla sua vita se la ritiene non degna di essere vissuta.
Essere persone di successo spesso significa aver fatto per una vita intera quello che gli altri ci hanno convinto sia importante.Non è proprio così, sei una persona di successo quando sei consapevole dei tuoi mezzi e li hai saputi usare al meglio.
E non è il mio caso. Io ho sprecato, tanto, per indecisione, per paura, per incapacità.
E non ho costruito una vita che si può considerare di successo, anche se ne sono felice.
Ma a chi la racconto dall'esterno, ne vede bene i limiti.
Perciò, è diverso, non mi alzo la mattina dicendomi che ce l'ho fatta, perché non è vero.