Il traditore che tradisce non per rabbia o risentimento verso il patner e neppure per desiderio di sesso, eccitazione, passione o amore in technicolor in un rapporto per lui spento, ma per solitudine, perché nonostante la sussistenza oggettiva di amore, affetti e attenzioni in un rapporto sentimentale nel complesso sano, non riesce a sentire altro che il vuoto dentro e attorno a se stesso, anche quando si trova allo stadio dove si gioca la finale di coppa dei campioni, è un traditore vizioso e ipocrita meritevole di gogna sic et simpliciter oppure è un uomo con delle grandi problematiche emozionali e caratteriali che necessiterebbero di aiuto?