Non sò Pocah,
io penso che l'amante (sapendo dell'esistenza di un compagno-a) è complice delle menzogne che poi si vanno a dire.
Non voglio parlare di colpe ma di responsabilità: penso che l'amante, assieme al traditore-trice, ne abbia... forse nn in egual misura... ma nn può sentirsi in pace con la proprio coscienza.
E l'alibi: "ma tanto io quella/a nn la conosco personalmente e quindi il suo dolore nn mi interessa, nn mi riguarda"... non regge.
A parte il fatto che ci sono amanti amiche delle mogli... (doppio tradimento-doppia menzogna).
E allora tu, amante (in senso lato... nn è riferito a te), come puoi dormire sonni tranqulli?
Come puoi raccontare menzogne? Prima di tutto a te stessa?
Non sò se riesco a spiegarmi...
L'amante come la nomini tu era mia amica. Lei mi raccontava e dialogavamo anche su delle difficoltà che lei aveva con una sua frequentazione, io i problemi che avevo in casa.
Dialogo.
Non sesso.
E' essere amanti?
Noi siamo tutti amanti allora che ci parliamo qui oggi.