L'Airone è volato via

Marjanna

Utente di lunga data
Ogni tanto lo compravo. Non ricordo quando.
Forse in stazione, quando aspettavo e non esistevano i cellulari.
Non sapevo neppure fosse mutato. Io mi ricordo la vecchia versione, quella con gli animali in copertina.
Mi ha fatto un poco effetto leggere che nel mese di marzo di questo anno, ha cessato di esistere. Mi sono venuti in mente i tempi della carta, mi pare un secolo fa a pensarci...
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
subito pensavo fosse morto qualcuno. invece è una rivista che credo di aver letto anch'io qualche volta
 

spleen

utente ?
Ogni tanto lo compravo. Non ricordo quando.
Forse in stazione, quando aspettavo e non esistevano i cellulari.
Non sapevo neppure fosse mutato. Io mi ricordo la vecchia versione, quella con gli animali in copertina.
Mi ha fatto un poco effetto leggere che nel mese di marzo di questo anno, ha cessato di esistere. Mi sono venuti in mente i tempi della carta, mi pare un secolo fa a pensarci...
Avevo i primi 100 numeri, che adesso stanno in soffitta da qualche parte, era una rivista ben fatta, di quando l'ambientalismo si interessava all' ambiente in modo scientifico e meno politicizzato di ora.
Poi hanno cominciato a scrivere e parlare d'altro.
Purtroppo.
 

Marjanna

Utente di lunga data
subito pensavo fosse morto qualcuno. invece è una rivista che credo di aver letto anch'io qualche volta
diciamo che è morta una certa forma di editoria

Avevo i primi 100 numeri, che adesso stanno in soffitta da qualche parte, era una rivista ben fatta, di quando l'ambientalismo si interessava all' ambiente in modo scientifico e meno politicizzato di ora.
Poi hanno cominciato a scrivere e parlare d'altro.
Purtroppo.
Io ho conservato alcuni numeri de L’Orsa, non so se la conosci. Era per ragazzi.

 

Pincopallino

Utente di lunga data
Gradualmente i giornali su carta moriranno tutti.
Sono moderatore di un forum gestito dalla redazione che gestisce anche un paio di riviste cartacee che fino a qualche hanno fa, solo gli abbonamenti alle stesse tenevano in piedi tutta la baracca.
Oggi se ne vende sempre meno ed hanno dovuto ricorrere a forme alternative di guadagno se no sarebbero spariti dal mercato.
Ma pure i quotidiani cartacei, in primis il Corriere della Sera, hanno le vendite in crisi.
Un po per le varie tematiche green che non favoriscono l’utilizzo di carta e inchiostri, un po’ per la facilità con cui si accede ad una informazione più dinamica e globale tramite internet e’ opinione del mio capo redattore che in una decina d’anni spariranno tutte le edicole.
A me ruga perché la carta del corriere, della gazzetta e del Sole, erano perfette per pulire i vetri di casa e dell’auto, senza alcun detersivo.
Tolgono perfettamente le macchie, non lasciano aloni e in auto, non creano riflessi.
 

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Gradualmente i giornali su carta moriranno tutti.
Sono moderatore di un forum gestito dalla redazione che gestisce anche un paio di riviste cartacee che fino a qualche hanno fa, solo gli abbonamenti alle stesse tenevano in piedi tutta la baracca.
Oggi se ne vende sempre meno ed hanno dovuto ricorrere a forme alternative di guadagno se no sarebbero spariti dal mercato.
Ma pure i quotidiani cartacei, in primis il Corriere della Sera, hanno le vendite in crisi.
Un po per le varie tematiche green che non favoriscono l’utilizzo di carta e inchiostri, un po’ per la facilità con cui si accede ad una informazione più dinamica e globale tramite internet e’ opinione del mio capo redattore che in una decina d’anni spariranno tutte le edicole.
A me ruga perché la carta del corriere, della gazzetta e del Sole, erano perfette per pulire i vetri di casa e dell’auto, senza alcun detersivo.
Tolgono perfettamente le macchie, non lasciano aloni e in auto, non creano riflessi.
Purtroppo si,.... cambieranno tanti lavori nei prossimi anni😰
 

Brunetta

Utente di lunga data
Purtroppo si,.... cambieranno tanti lavori nei prossimi anni😰
È normale essere disorientati dai cambiamenti.
Ma sia tutti qui in rete.
Nessuno pensa di prendere carta e penna.
Resistono i libri, soprattutto i saggi, perché è più utile un supporto concreto per lo studio.
Ma l’offerta informativa e anche riflessiva è enorme e i giovani nemmeno guardano la televisione.
 

Nicky

Utente di lunga data
I primi anni piaceva molto anche a me.
Penso che resisteranno le riviste, ma di alta qualità, come oggetti da collezione.
Anche nei libri, se ci si fa caso, ho notato che vengono proposte più che in passato edizioni molto più belle, con contenuti grafici e illustrati molto curati.
Ha un senso, si offre qualcosa di "tattile" che non è sostituibile con un supporto meno piacevole.
 

danny

Utente di lunga data
Era diventato una rivista di merda.

Per le edicole: gli editori hanno scaricato sull'edicolante tutti i rischi, obbligandolo ad acquistare le riviste che vuol vendere (prima le esponeva e pagava solo il venduto), quindi questo ha portato alla resa anticipata di una buona parte di ciò che veniva distribuito.
Si era pensato inizialmente che le edicole avrebbero lasciato il passo ai supermercati senza creare cambiamenti, ma la filosofia del supermercato è molto diversa, ovvero espone ciò su cui guadagna di più.
il risultato è che si vendono, meno, le riviste più popolari, le altre vanno in crisi.
In più la qualità generale è calata moltissimo.
Si è semplificato il linguaggio per adeguarlo al pubblico da social, che però ormai era migrato senza possibilità di ritorno.
Sono aumentati i costi di carta e stampa.
D'altronde in Italia, con la politica fiscale attuale, resisteranno in gran parte soprattutto le imprese che hanno anche la possibilità di funzionare da lavanderia e quelle in settori trainanti, come quello farmaceutico.
Il resto sarà tutto in mano a multinazionali.
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
I primi anni piaceva molto anche a me.
Penso che resisteranno le riviste, ma di alta qualità, come oggetti da collezione.
Anche nei libri, se ci si fa caso, ho notato che vengono proposte più che in passato edizioni molto più belle, con contenuti grafici e illustrati molto curati.
Ha un senso, si offre qualcosa di "tattile" che non è sostituibile con un supporto meno piacevole.
Non so se ti è mai capitato tra le mani un libro del millesettecento, o del milleseicento, la carta è ancora bianchissima, spessa, croccante, le illustrazioni sono opere d'arte. Facevano la carta macerando gli stracci di cotone, ne usciva un oggetto durevole, pregevole sotto tutti i punti di vista. La cultura era purtroppo un fatto elitario.
Dalla metà del 1800 si cominciò a fare la carta industrialmente partendo dalla cellulosa, poi sbiancata col cloro, con l'effetto che col tempo le pagine ingialliscono e diventano fragili, le rilegature deboli, i libri in poco tempo diventano dei rottami.
La cultura è potuta diventare un fatto di massa anche perchè sostenuta industrialmente dalla produzione della carta e dal progresso delle tecniche dell' editoria.
Ma nessuno potrà mai eguagliare la qualità e la capacità di resistere nel tempo dei processi produttivi artigianali del passato.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non so se ti è mai capitato tra le mani un libro del millesettecento, o del milleseicento, la carta è ancora bianchissima, spessa, croccante, le illustrazioni sono opere d'arte. Facevano la carta macerando gli stracci di cotone, ne usciva un oggetto durevole, pregevole sotto tutti i punti di vista.
Ah, che bello, il mio sogno segreto è una piccola collezione da bibliofila.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ah i bei tempi in cui il 90% della popolazione era analfabeta! 😂
Tranquilli, sono analfabeti anche adesso.
Decodificare non significa saper leggere e comprendere, rielaborare e saper comunicare.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non so se ti è mai capitato tra le mani un libro del millesettecento, o del milleseicento, la carta è ancora bianchissima, spessa, croccante, le illustrazioni sono opere d'arte. Facevano la carta macerando gli stracci di cotone, ne usciva un oggetto durevole, pregevole sotto tutti i punti di vista. La cultura era purtroppo un fatto elitario.
Dalla metà del 1800 si cominciò a fare la carta industrialmente partendo dalla cellulosa, poi sbiancata col cloro, con l'effetto che col tempo le pagine ingialliscono e diventano fragili, le rilegature deboli, i libri in poco tempo diventano dei rottami.
La cultura è potuta diventare un fatto di massa anche perchè sostenuta industrialmente dalla produzione della carta e dal progresso delle tecniche dell' editoria.
Ma nessuno potrà mai eguagliare la qualità e la capacità di resistere nel tempo dei processi produttivi artigianali del passato.
Sei proprio un radical chic
 

spleen

utente ?
Ah, che bello, il mio sogno segreto è una piccola collezione da bibliofila.
Ti confesso che sarebbe anche il mio. Purtroppo non conosco il latino e molte delle opere antiche mi sono precluse. Ne ho 4-5 in studio a casa.
Il più antico, trovato alcuni anni fa su una bancarella e pagato 15 euro è un piccolo compendio sugli atti del concilio di Trento.
La cosa fighissima è che ha un elenco dei libri proibiti, in cui figurano le opere di Lutero ad esempio, il Principe di Machiavelli.... :)

Ah i bei tempi in cui il 90% della popolazione era analfabeta! 😂
Tranquilli, sono analfabeti anche adesso.
Decodificare non significa saper leggere e comprendere, rielaborare e saper comunicare.
Ho detto questo?

Sei proprio un radical chic
Stavamo parlando della qualità dei libri.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho detto questo?
Un po’ tutti lo hanno fatto trasparire.
Per carità, anch’io sono fortemente infastidita dalla incapacità di comprensione e il periodo di cambiamento, disorienta tutti.
Ho buttato lì una affermazione paradossale per buttarla in caciara.
 
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