Ma no ancora sono viva !!!!!!! :rotfl:Mammamia che massacro!
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Ma no ancora sono viva !!!!!!! :rotfl:Mammamia che massacro!
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Come quando guardo un film horror posso vedere squartamenti senza battere ciglio. Poi vedo una martellata su un piede :unhappy:.Ma no ancora sono viva !!!!!!! :rotfl:
Quante belle persone si incontrano nella vita!... Incontri ravvicinati con DH...
le traversie della preparazione alle cure erano finite.
A maggio 2015 inizia il protocollo.
Una volta al giorno medicinale da assumere per bocca
ogni 28 giorni iniezione di altro medicinale mediante semplice puntura
Ogni 28 giorni analisi, visita e terapia "style chemio" in DH
nella mia sfiga, mi ritengo una persona fortunata giacché la terapia che faccio in DH non dà gli effetti collaterali più temibili : nausea, vomito, caduta dei capelli, caduta delle unghie, stomatiti, eritemi, afte ect ect
la mia cura da un solo effetto collaterale " sintomi para influenzali " quindi dolori articolari diffusi e febbrone da cavallo per circa due giorni post infusione ... Ma udite udite ... La febbre solo alla prima assunzione poi, come dire, il fisico si adegua e almeno questo sintomo scompare, restano i dolori ma quelli si sopportano![]()
non sono certo paragonabili a quelli della "prima ora " all'esordio della malattia :festa:
tutto sommato, capite bene, che la vita scorre senza particolari scossoni e l'unica cosa di cui devo armarmi è
la pazienza ...
la pazienza non esiste nel mio DNA, aspettare, attendere, stare a candire non fa per me ... Però prima o poi tocca
a me tocca quando vado in DH, perché per quanto possa arrivare presto la mattina ( il DH apre i battenti alle 7.30)
tocca fare sempre la fila :facepalm:
fila per analisi, fila per visita, fila per terapia ... In DH esiste la privacy, non si viene chiamati per nome ma per numero
la mattina quando vai all'accettazione vieni munita dei numerini "magici" che serviranno nella giornata per districarsi tra le varie "opzioni", carino vero?![]()
le due sale d'attesa del DH ( quelle delle poltroncine rosse e gialle del mio primo post) sono generalmente strapiene quindi capita spesso che si debba attendere in piedi :singleeye:
i primi tempi per me non era un problema visto che avevo Rossella" la carrozzella, perennemente attaccata al mio nobile culo, poi quando le cose sono migliorate ho dovuto fare a gara per chi arriva prima alle poltroncine :rotfl:
la terapia è piuttosto standard, quando il numero scatta sul display, ti presenti nella sala infermiere.
una di loro ti accompagna in una delle camere dedicate dove ci sono poltrone o letti adatti allo scopo.
nel mio caso l'infusione viene divisa in due parti, nella prima sacca di medicinale, nella seconda sacca di fisiologica
il tempo che resto in terapia varia tra 1 un'ora a 1 ora e mezzo, tutto sommato molto poco se si considera che alcune terapie portano via 5/6 ore di tempo :singleeye:
in quel lasso di tempo, si chiacchiera con gli altri malati, si legge, si ascolta musica, si scrive su tradì :rotfl:
In tutto questo ci sono i volontari che elargiscono colazioni, frutta, panini e 4 chiacchiere ai malati in terapia :inlove:
dopo la terapia visita dal medico, con cui ormai ci si da del tu, con il quale si stringe un legame forte, empatico, di assoluta fiducia e di fratellanza![]()
non ci crederete ma in certi frangenti i rapporti umani rivelano uno "quid" in più, uno "stato di grazia " che non ritrovi in nessun altro ambiente ( escluso quello familiare e sentimentale ) :inlove:
generalmente tra analisi, visita con il medico e terapia resto in DH fino all'ora di pranzo![]()
a quell'ora il mio stomaco brontola e di brutto...appena il medico mi da il via libera, torno a casa a tuffarmi in un piatto di pasta :risata:
...to be continued...
Vero anche nei posti più impensatiQuante belle persone si incontrano nella vita!
Apparentemente o.t. Io sono stata scippata, ma è accaduto molte più volte che lasciassi abbandonata la borsa o mi cadesse il portafogli e mi venissero riportati.Vero anche nei posti più impensati![]()
apparentementeApparentemente o.t. Io sono stata scippata, ma è accaduto molte più volte che lasciassi abbandonata la borsa o mi cadesse il portafogli e mi venissero riportati.
,....,....................... Incontri ravvicinati con DH...
le traversie della preparazione alle cure erano finite.
A maggio 2015 inizia il protocollo.
Una volta al giorno medicinale da assumere per bocca
ogni 28 giorni iniezione di altro medicinale mediante semplice puntura
Ogni 28 giorni analisi, visita e terapia "style chemio" in DH
nella mia sfiga, mi ritengo una persona fortunata giacché la terapia che faccio in DH non dà gli effetti collaterali più temibili : nausea, vomito, caduta dei capelli, caduta delle unghie, stomatiti, eritemi, afte ect ect
la mia cura da un solo effetto collaterale " sintomi para influenzali " quindi dolori articolari diffusi e febbrone da cavallo per circa due giorni post infusione ... Ma udite udite ... La febbre solo alla prima assunzione poi, come dire, il fisico si adegua e almeno questo sintomo scompare, restano i dolori ma quelli si sopportano![]()
non sono certo paragonabili a quelli della "prima ora " all'esordio della malattia :festa:
tutto sommato, capite bene, che la vita scorre senza particolari scossoni e l'unica cosa di cui devo armarmi è
la pazienza ...
la pazienza non esiste nel mio DNA, aspettare, attendere, stare a candire non fa per me ... Però prima o poi tocca
a me tocca quando vado in DH, perché per quanto possa arrivare presto la mattina ( il DH apre i battenti alle 7.30)
tocca fare sempre la fila :facepalm:
fila per analisi, fila per visita, fila per terapia ... In DH esiste la privacy, non si viene chiamati per nome ma per numero
la mattina quando vai all'accettazione vieni munita dei numerini "magici" che serviranno nella giornata per districarsi tra le varie "opzioni", carino vero?![]()
le due sale d'attesa del DH ( quelle delle poltroncine rosse e gialle del mio primo post) sono generalmente strapiene quindi capita spesso che si debba attendere in piedi :singleeye:
i primi tempi per me non era un problema visto che avevo Rossella" la carrozzella, perennemente attaccata al mio nobile culo, poi quando le cose sono migliorate ho dovuto fare a gara per chi arriva prima alle poltroncine :rotfl:
la terapia è piuttosto standard, quando il numero scatta sul display, ti presenti nella sala infermiere.
una di loro ti accompagna in una delle camere dedicate dove ci sono poltrone o letti adatti allo scopo.
nel mio caso l'infusione viene divisa in due parti, nella prima sacca di medicinale, nella seconda sacca di fisiologica
il tempo che resto in terapia varia tra 1 un'ora a 1 ora e mezzo, tutto sommato molto poco se si considera che alcune terapie portano via 5/6 ore di tempo :singleeye:
in quel lasso di tempo, si chiacchiera con gli altri malati, si legge, si ascolta musica, si scrive su tradì :rotfl:
In tutto questo ci sono i volontari che elargiscono colazioni, frutta, panini e 4 chiacchiere ai malati in terapia :inlove:
dopo la terapia visita dal medico, con cui ormai ci si da del tu, con il quale si stringe un legame forte, empatico, di assoluta fiducia e di fratellanza![]()
non ci crederete ma in certi frangenti i rapporti umani rivelano uno "quid" in più, uno "stato di grazia " che non ritrovi in nessun altro ambiente ( escluso quello familiare e sentimentale ) :inlove:
generalmente tra analisi, visita con il medico e terapia resto in DH fino all'ora di pranzo![]()
a quell'ora il mio stomaco brontola e di brutto...appena il medico mi da il via libera, torno a casa a tuffarmi in un piatto di pasta :risata:
...to be continued...
,...mi riprendo il mio corpo ...mi riprendo la mia vita ....
era ora questo il mio primo obiettivo, tornare ad essere autonoma, autosufficiente, niente Ciccio, Rossella, Salvatore ...
nessun aiuto da parte di nessuno, tornare alla mia quotidianità.![]()
Con l'inizio delle cure e dopo aver abbandonato il cortisone ma non la calcio- eparina, cominciai ad impegnarmi, day by day, per tornare quella di sempre.
ogni giorno volevo ottenere una piccola conquista, qualcosa in più che riuscivo a fare, faticoso all'inizio sempre più semplice via via che passavano i giorni, la fiducia in me stessa non mi difetta e sono convinta che questo atteggiamento abbia avuto un peso, un valore, un quid in più.
dal rientro a casa i primi di aprile a metà settembre le giornate furono scandite da piccoli esercizi per tornare a camminare senza nessun aiuto
sapevo che fino ad agosto dovevo tenere il busto perché la mia vertebra era "sospesa" che in medichese significa che c'è ma è fratturata "patologicamente " e quindi non fa da raccordo tra le altre vertebre.
come se un mago mi avesse tagliata in due, due parti scollegate : sopra, sotto
quindi evitare sforzi eccessivi, carichi di lavoro per la schiena, e movimenti improvvisi, evitare cadute, evitare ...
devo dire che tutto è filato liscio, a parte una notte che mi sono svegliata di soprassalto al suono dell'antifurto e l'abbaiare forsennato del mio cane e mi sono ritrovata seduta sul letto senza busto :embolo: ho subito realizzato che no, cazzo non potevo stare così, mi sono distesa di nuovo, con il cuore in gola, sperando di non aver aggravato la situazione
intorno a me, in quei mesi, i miei familiari e i miei amici che hanno continuato a starmi sempre vicino :inlove:
la fatica psicologica più impegnativa è stata ( ed è ancora ) la gestione di mio padre e mia madre
La mia famiglia ha già, in passato, affrontato un lutto, la morte della mia sorella gemella ( monozigote) sicché per i miei genitori la mia malattia è stata una bella botta.
Paura, incredulità, preoccupazione sono stati i sentimenti dei primi tempi per loro due
so che piangevano di nascosto da me, si confidavano con i vicini, che li confortavano.
Mio padre in media 2 volte alla settimana mi chiedeva : " cosa ti ha detto l'oncologo?" - " che cure devi fare" - " come ti senti "
io pazientemente ripetevo tutto, per cercare di accontentarlo, lo stringevo a me e poi scherzavo :" oh babbo non ho mica l'influenza che mi chiedi come sto ogni due giorni !!"" non passa mica in una settimana, un mese, suvvia, lo vedi son Serena
stai tranquillo, che sono coriacea e chi m'ammazza a me !!!"
e lui : " finché non guarisci non muoio !" Ed io " ah beh allora vuoi campare ancora per un bel po', arrivi ai cent'anni !!"è così riuscivo a strappargli un lieve sorriso
![]()
Piano, piano anche lui e mamma hanno cominciato a convivere con la mia malattia, con più serenità e meno paura, una piccola conquista![]()
Ed io mano a mano tornavo ad essere padrona del mio corpo e della mia vita
... To be continued...
:abbraccio:,
commuovermi non è stato mai il mio forte ma leggendoti stamattina mi hai fatto pensare alla forza d' animo che hanno le persone che soffrono sia perchè momentaneamente poco efficienti e i famigliari che vivono il disagio della quotidianità , detto in parole che non mi va di pensare quindi trai il significato.
Sono andato fuori tema ti abbraccio calorosamente e ti sono vicino come il tuo buon papà e si ti confermo che mi sono commosso ....mannaggia
Si dice (anche tra i medici) che il 50% della guarigione dipende dalle cure e il restante 50% dalla nostra testa, da come si affonda la malattia....mi riprendo il mio corpo ...mi riprendo la mia vita ....
era ora questo il mio primo obiettivo, tornare ad essere autonoma, autosufficiente, niente Ciccio, Rossella, Salvatore ...
nessun aiuto da parte di nessuno, tornare alla mia quotidianità.![]()
Con l'inizio delle cure e dopo aver abbandonato il cortisone ma non la calcio- eparina, cominciai ad impegnarmi, day by day, per tornare quella di sempre.
ogni giorno volevo ottenere una piccola conquista, qualcosa in più che riuscivo a fare, faticoso all'inizio sempre più semplice via via che passavano i giorni, la fiducia in me stessa non mi difetta e sono convinta che questo atteggiamento abbia avuto un peso, un valore, un quid in più.
dal rientro a casa i primi di aprile a metà settembre le giornate furono scandite da piccoli esercizi per tornare a camminare senza nessun aiuto
sapevo che fino ad agosto dovevo tenere il busto perché la mia vertebra era "sospesa" che in medichese significa che c'è ma è fratturata "patologicamente " e quindi non fa da raccordo tra le altre vertebre.
come se un mago mi avesse tagliata in due, due parti scollegate : sopra, sotto
quindi evitare sforzi eccessivi, carichi di lavoro per la schiena, e movimenti improvvisi, evitare cadute, evitare ...
devo dire che tutto è filato liscio, a parte una notte che mi sono svegliata di soprassalto al suono dell'antifurto e l'abbaiare forsennato del mio cane e mi sono ritrovata seduta sul letto senza busto :embolo: ho subito realizzato che no, cazzo non potevo stare così, mi sono distesa di nuovo, con il cuore in gola, sperando di non aver aggravato la situazione
intorno a me, in quei mesi, i miei familiari e i miei amici che hanno continuato a starmi sempre vicino :inlove:
la fatica psicologica più impegnativa è stata ( ed è ancora ) la gestione di mio padre e mia madre
La mia famiglia ha già, in passato, affrontato un lutto, la morte della mia sorella gemella ( monozigote) sicché per i miei genitori la mia malattia è stata una bella botta.
Paura, incredulità, preoccupazione sono stati i sentimenti dei primi tempi per loro due
so che piangevano di nascosto da me, si confidavano con i vicini, che li confortavano.
Mio padre in media 2 volte alla settimana mi chiedeva : " cosa ti ha detto l'oncologo?" - " che cure devi fare" - " come ti senti "
io pazientemente ripetevo tutto, per cercare di accontentarlo, lo stringevo a me e poi scherzavo :" oh babbo non ho mica l'influenza che mi chiedi come sto ogni due giorni !!"" non passa mica in una settimana, un mese, suvvia, lo vedi son Serena
stai tranquillo, che sono coriacea e chi m'ammazza a me !!!"
e lui : " finché non guarisci non muoio !" Ed io " ah beh allora vuoi campare ancora per un bel po', arrivi ai cent'anni !!"è così riuscivo a strappargli un lieve sorriso
![]()
Piano, piano anche lui e mamma hanno cominciato a convivere con la mia malattia, con più serenità e meno paura, una piccola conquista![]()
Ed io mano a mano tornavo ad essere padrona del mio corpo e della mia vita
... To be continued...
:risata: nessuno mi ha definita così ... Mi piace (cit. Faccialibro :rotflSi dice (anche tra i medici) che il 50% della guarigione dipende dalle cure e il restante 50% dalla nostra testa, da come si affonda la malattia.
E chi la ferma una come te? :up::up:
Sei un dispenser automatico di vita
Buscopann
:kiss:![]()
Non sai quanto ti sono grata di questo racconto.
....recensioni...
Visto che sto navigando su questa barca che per ora resta ben salda e segue una rotta piuttosto tranquilla, interrompo un attimo di parlare di me e per me e vi segnalo due libri di due donne fantastiche che hanno percorso questa strada faticosamente ma coraggiosamente
il loro viaggio si è purtoppo interrotto ma la forza che hanno trasmesso a tante persone che seguivano i loro blog resterà indelebile nel tempo.
il primo libro è "on the widepeak" le mie cellule impazzite, la mia vita, il mio mondo di Anna Gianesini
Il secondo è " toglietemi tutto ma non il mio sorriso " di Anna Lisa Russo
so che non sono letture amene ma comunque sia arricchiscono sicuramente l'animo![]()
... Imprevisti ...
eh niente, avrei dovuto sottopormi ad un altro piccolo intervento ambulatoriale, sempre per la mia malattia, nulla di che, sciocchezze... Solo che sticazzi, il primo giorno sono stata in ospedale ad aspettare più di 3 ore per poi sentirmi dire che no, c'erano emergenze e non se ne faceva nulla, tanti saluti e baci![]()
dopodiche da lunedì sto aspettando sta chiamata al cellulare da parte del reparto per vedere se mi chiamano ( così hanno stabilito " sai farti aspettare ancora, facciamo così quando siamo liberi ti chiamiamo, così entro un'ora vieni in ospedale e ti si opera ").
vivo con il cellulare attaccatto al culo e non è da me, sinceramente, qualche volta rispondo agli
WA con 3 ore di ritardo per dire :risata:, ora invece sempre con lui, il caro cellulare, anche quando vado in bagno me lo porto dietro, manco avessi l'amante :risata:
vabbè era solo uno sfogo per una cazzata, l'attesa che a me fa girare allegramente i coglioni
buona giornata![]()
Si, li ho scassati oggi , giovedì è il mio turno ( sperem ).
Ti conviene richiamarli perchè come dice la mia signora i furbi passano sempre avanti , pensa mio fratello deve fare una operazione e come a te gli anno detto ti chiamiamo noi ed io ha ripetergli chiamali che o si sono dimenticati oppure ti passano sempre avanti e con sta tiritera è passato un anno ma tanto lui non gli frega niente quindi sono cavoli suoi![]()