MariLea
Utente di lunga data
Allora... come procede???
Allora... come procede???
Stasera continuoAllora... come procede???
Ok! Non ci vorremmo affezionare troppo a Ciccio e Salvatore eh?Stasera continuo![]()
No, no, per caritàOk! Non ci vorremmo affezionare troppo a Ciccio e Salvatore eh?![]()
Non farmi spoilerare :rotfl::rotfl:P.S. senza offesa eh!
Ma son tipi da usare e poi mollare, spero![]()
Eehhh pensavo di aver abusato troppo ed aver fatto danno sul serio, che il rischio paralisi era li dietro l'angolo ed io ormai lo associavo al dolore :singleeye:E quante te ne sarai dette da sola per aver abusato di Ciccio e Salvatore...:sbatti:
e immagino la strizza... :abbraccio:Eehhh pensavo di aver abusato troppo ed aver fatto danno sul serio, che il rischio paralisi era li dietro l'angolo ed io ormai lo associavo al dolore :singleeye:
non me ne parli cara, terrrrribili ricordi :singleeye:Leggendo mi si è contratta la schiena.
:abbraccio:
Adesso devo uscire, ma quando torno lo leggo con calma...Complimenti per il coraggio, tema non facile..o per chi non ha paura di morire ....
incipit fonte: widepwak.worpress.com
" Il cancro è il Voldemort delle malattie. Meno si nomina e meglio si pensa di evitarlo. Come nel caso di potteriana derivazione, anche questa è una cazzata. Ce lo siamo detto già altrove. Ci abbiamo aperto un portale apposta chiamato così. Ma il motivo di tanta paura è che legata alla parola cancro c’è la parola morte.
E, nella nostra cultura, non si muore.
Morire è peccato.
Morire è essere sconfitti.
Morire è vergognoso.
Abbiamo tutti paura di morire, ma guai a dirlo. Lo fai solo se stai lì lì. Altrimenti, non si sa mai, portasse sfiga.
Ma è vero, di cancro si muore. Eh già. E adesso vi parlo di questo."
quando lessi wide non avevo ancora provato direttamente cosa volesse dire incappare in Mister C.
Mi colpì comunque la franchezza e limpidezza di Wide non solo in questo messaggio ma in tutti quelli che scrisse sul suo blog (poi diventato un libro postumo).
Ora a distanza di anni direi che quello che scrisse wide, parlando della morte associata al cancro, è vero, reale.
faccio una precisazione, non sto per tirare le calzette, manco per idea, quindi abbassate le trombe e riponete i fazzoletti, tutto sommato sto benone, come spiegavo a qualcuno di voi in pvt ( manco mi ricordo chi ...aiuto!!!!!!sto a diventa vecchia anzitempo ) ... per ora ha fatto diversi goal io, diciamo che sono sul 4-0, 4 pappine schiaffate a Mister C. sicchè
mi permetto di affrontare questo argomento per alcuni forse spinoso con assoluta tranquillità'
primo punto: Nessun malato di cancro sfugge al pensiero della morte, nemmeno i più coraggiosi, quelli per intenderci che tirano dritto e affilano tutte le armi possibili ed immaginabili per superare una fase della vita certo non semplice perchè restano comunque fiduciosi in se stessi, forti del fatto che ora molte cure si rivelano efficaci e se non guariscono permettono la cosidetta cronicizzazione della malattia che allunga di molto la possibilità di rompere gli zebedei al prossimo per diversi anni ancora...
secondo punto: c'è un errore di fondo che riguarda l'atteggiamento di chi si approccia a queste persone:
i malati di cancro non hanno paura a parlare della morte e soprattutto della loro morte, anzi.
dirò di più ne conosco alcuni ( me compresa) che ci scherzano su consapevoli di generare un sottile terrore in chi assiste a queste battute ironiche ma certi che questa terapia d'urto sia efficace proprio a chi ascolta, e credetemi non è crudeltà ma amore. Pertanto non abbiate timore di affrontare questo argomento con chi ha questa malattia, sopratutto se è lui a cominciare a parlarne ...keep and calm, please
terzo punto: la morte non deve essere un tabù, chiariamolo, è un evento naturale, fa parte della vita, cercare di scansare il suo pensiero con timore serve sostanzialmente ad un cazzo, non è che se ti capita di pensarci ti accorci la vita, quindi evitate "ssshhh non ditegli che tizio è morto di cancro, sai vista la sua malattia ... di solito questo atteggiamento lo assumono gli sfigati che si sentono superiori al resto del mondo, quelli che "poveraccio, sta messo male ..." per capirci... e che usano questo tipo di compassione perchè hanno una fottuta, indescrivibile paura di schiattare.
Loro, mica tu.
per quanto mi riguarda penso al mio futuro con serenità, certo so bene che statisticamente, dati alla mano, difficilmente diverrò un'anziana e rincoglionita signora che avrà come hobbies mandare a quel paese il prossimo, agitando un ipotetico bastone, per mandare a quel paese qualcuno dovrò pensarci un pò prima, giusto un pò ma questo non è che mi sgomenti.
l'unico vero pensiero che mi pone angoscia è per coloro che lascerei, per le persone a me care che so per certo soffrirebbero,... ecco se si potesse evitare questo lo farei volentieri ma pare sia pressochè impossibile, anche i lutti fanno parte del gioco della vita, crudelmente si può affermare : a chi tocca nun se ingrugna.
peraltro mi rendo conto che non posso preoccuparmi di chi dovesse restare cercando di parare ogni colpo che possa colpirli dolorosamente, la vita è di chi resta e sono fiduciosa che chiunque esso sia saprà cavarsela egregiamente.
ora che ho sfiorato questo argomento ...vado a fare testamento...nnoooo dai sto solo alleggerendo sta pappina che vo' rifilato ...tranqui.
chiudo però con un messaggio di Alessio (fonte oltreilcancro.it)
"La VETTA!
La VETTA !!!!!
omissis... un soldato già se li sente prima e non si stupisce se entra il PRIMARIO,
Esordisce con un " dobbiamo parlare" e prosegue con testuali parole: " ABBIAMO FATTO IL POSSIBILE ". ....
È vero avete fatto il possibile come io ho fatto il possibile. È stata una guerra lunga dura ed una scalata estenuante, ma sapete cosa??? Io una VETTA l'ho raggiunta.
Ok, non è la VETTA Per cui ho combattuto ma vi assicuro che è una VETTA BELLISSIMA
Una vetta che CHIUNQUE DOVREBBE VEDERE.....
... to be continued ...
La VETTA !!!!!
un soldato già se li sente prima e non si stupisce se entra il PRIMARIO,
Esordisce con un " dobbiamo parlare" e prosegue con testuali parole: " ABBIAMO FATTO IL POSSIBILE ". ....
È vero avete fatto il possibile come io ho fatto il possibile. È stata una guerra lunga dura ed una scalata estenuante, ma sapete cosa??? Io una VETTA l'ho raggiunta.
Ok, non è la VETTA Per cui ho combattuto ma vi assicuro che è una VETTA BELLISSIMA
Una vetta che CHIUNQUE DOVREBBE VEDERE.....
...to be continued..
Ecco vedi io invece credo di avere una fobia, si può definire così?Come avevo raccontato anche io mi sono trovata davanti a chi mi disse "non arrivi a 30 anni".
Le mie problematiche erano ben altre, ma alla fin fine se uno deve tirare le cuoia le tira a prescindere dalle cause.
Capisco perfettamente la paura. La paura per gli altri e non per se stessi.
Ti trovi lì e dici "vabbè, alla fine io me ne vado e amen, ma chi rimane?". Quella è la più grande preoccupazione di chi si trova davanti un esito negativo. Non è paura per sè, il dolore lo si impara a gestire, a volte la morte (per chi la sfiora e la accarezza) la si vede come una liberazione. O si arriva a vederla tale.
E' ovvio che la cosa non faccia affatto piacere, è ovvio che spaventi, è ovvio che faccia anche girare i cosiddetti coglioni.
Però è vero, la morte fa paura a chi resta. La paura io l'ho vista negli occhi dei miei cari.
Ce l'avevo anche io, quando poi me l'hanno prospettata la mia reazione non è stata quella che mi aspettavo...Ecco vedi io invece credo di avere una fobia, si può definire così?
Se penso alla mia morte, nonostante io sia madre, non riesco a pensare a cosa faranno i miei figli o i miei cari. Io ho proprio il terrore di morire io
A me piacque la battuta che fece un medico ad un malato ( più ipocondriaco che altro, preciso) che girava ogni tipo di specialista perché convinto di soffrire di qualche malattia gravissima :Ecco vedi io invece credo di avere una fobia, si può definire così?
Se penso alla mia morte, nonostante io sia madre, non riesco a pensare a cosa faranno i miei figli o i miei cari. Io ho proprio il terrore di morire io