L'angolo della SFIGA

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
...un abbraccio .... Compagna mia ...

Come spesso capita, ultimamente tutti i giorni, ieri mattina ero in ospedale ed ero seduta in DH mentre mi somministravano la mia terapia.

una compagna di sventura entra e resta ad aspettare l'infermiera, l'accompagna una donna più adulta.

ci salutiamo con un sorriso, non l'ho mai vista e capisco dalle poche parole concitate che dice che deve esser una delle prime volte che è qui.

è quasi intimidita nel parlare, mi chiede da quanto tempo vengo qui, io rispondo circa due anni, sbianca e dice " oddio"

mi fa tanta tenerezza memtre mi racconta della sua recente scoperta della malattia, che si sente tremare tutta, la voce, le mani, E si sente strana come emozionata, ha paura di affrontare cure che non conosce, che sa saranno temibili ma che dovra' necessariamente fare, ha paura di non sapere cosa le accadrà

la rassicuro, le mie cure stanno facendo il loro buon lavoro, c'è tanta speranza e serenità, in fondo.

questa frase la sblocca è come se cercasse disperatamente qualcuno come lei, nelle stesse condizioni, quando l'ago è infilato e le gocce lentamente entrano nel tuo corpo.

Prosegue come un fiume in piena, mi parla di se, delle persone che conosce e che in questi giorni la cercano e le danno tanto coraggio, del suo sgomento, dell'emozione di affrontare questa nuova vita e della paura di cedere allo sconforto

la lascio sfogare, non la interrompo, le sorrido e annuisco quando mi dice che si capisce che la comprendo.

alla fine tace, come svuotata, e comincia a piangere, sommessamente e pudicamente si asciuga con le mani le lacrime che scendono

le offro un fazzoletto e le parlo di me in generale, non solo della malattia, non le dico "non piangere" perché non avrebbe senso, non in quel momento, le racconto anche del Natale che verrà dei preparativi che faccio, la faccio ridere un po' con gli aneddoti del mio passato.

la vedo così fragile e spaventata ma al tempo stesso desiderosa di confrontarsi per capire e affrontare al meglio.

la parole continuano e riusciamo a sdrammatizzare un po', lei sorride e la sua amica le dice " vedi che bella gente incontri qui "

la mia terapia è finita Annalisa ( l'infermiera ) viene a staccarmi il tubicino che mi lega alla macchina della terapia, mi alzo e mi giro per salutare la compagna accanto a me

lei tira su col naso, e si affretta ad asciugare altre lacrime, mi avvicino e la abbraccio, quando mi scosto lei sorride e mi accarezza la guancia, sussurra " buon Natale"

buon natale a te, cara compagna.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Il dramma di avere amiche che non capiscono un cazzo. :dito:
ScIemo!!!!! :rotfl:

Comunque te ci scherzi ma l'amica si comportava come se fosse ad un incontro conviviale (yeahhh) :D Secondo me era schioccata però ... Spero
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però è vero che ha incontrato una bella persona: te.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

Brunetta

Utente di lunga data
Viene spontaneo in certi ambienti ed in certi momenti
Non lo so.
Purtroppo, come sai, non è una malattia rara. L'altra sera parlavo con due colleghe, una ha avuto tumore ovarico due anni fa e l'altra un figlio con linfoma sei anni fa, di un'altra collega da poco rientrata al lavoro. Quest'ultima è tutta sulle sue e non accetta un abbraccio, ma neanche discorsi da macchinetta del caffè. Perfino con le colleghe che ci sono passate dimostra chiusura.
Abbiamo concluso che è questione di carattere.
Neanche avesse messo le cimici, stamattina è stata cordiale.
Però non ce la vedo a distribuire cose belle come te.


Quando senti il gallo alza la testa... 🌟






C'era una volta una mamma che aveva una figlia ed una figliastra, figlia della prima moglie del marito. Un giorno la matrigna disse alla figliastra: "Va a gettare queste immondizie nel fossato".
Qui c'era una strega, che alzò la testa e ordinò: "Vieni giù". La ragazza scese e la strega la portò nella sua camera dicendole: "Pettinami e cerca di togliermi i pidocchi". La ragazza mise la testa della strega in grembo e cominciò a ripulirle i capelli. La strega le diceva: "Piccola, piccola che trovi i pidocchi e le loro uova, ti devo vestire come una bella donna quale tu sei". Quando la strega fu pettinata portò la fanciulla in una camera in cui erano conservate vesti di seta e di tela iuta. "Figlia", domandò, "cosa vuoi, un vestito di seta o di tela iuta?". La ragazza rispose: "Dammi quello di tela iuta". "No", interruppe la strega:
"Prendi quello di seta. Ora ascoltami: quando tu salirai raglierà l'asino e tu subito abbassa la testa. E quando canterà il gallo, invece, alza subito il capo."
Così fece la ragazza. Appena fuori, sentì ragliare l'asino e subito abbassò il capo; poi sentì cantare il gallo e subito lo alzò. In breve le spuntò una stella di brillanti in fronte. La ragazza ne gioì e ritornò dalla matrigna, che quando la vide così bella, le chiese: "Dove sei stata finora?" "Dalla strega" le rispose la figliastra. La matrigna si rivolse allora alla propria figlia e le ordinò: "Ora va tu".
La ragazza prese le immondizie e andò a gettarle nel fossato. La strega alzò la testa, disse alla fanciulla di scendere e le ordinò: "Pettinami ". E le domandò: "Cosa ci trovi?". "Pidocchi come una brutta donna che tu sei", rispose la ragazza. "Ascoltami, riprese la strega, quando salirai, se canta il gallo abbassa la testa, se raglia l'asino, sollevala". Così fece la ragazza. Quando cantò il gallo abbassò la testa, quando ragliò l'asino subito l'alzò. Così facendo ebbe una coda d'asino in fronte.
Tornata a casa, la ragazza trovò la madre che trasecolò nel vedere la figlia così brutta e la figliastra bellissima tanto da sposare poi il figlio del re. Sia la matrigna che la figlia rimasero con un palmo di naso.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non lo so.
Purtroppo, come sai, non è una malattia rara. L'altra sera parlavo con due colleghe, una ha avuto tumore ovarico due anni fa e l'altra un figlio con linfoma sei anni fa, di un'altra collega da poco rientrata al lavoro. Quest'ultima è tutta sulle sue e non accetta un abbraccio, ma neanche discorsi da macchinetta del caffè. Perfino con le colleghe che ci sono passate dimostra chiusura.
Abbiamo concluso che è questione di carattere.
Neanche avesse messo le cimici, stamattina è stata cordiale.
Però non ce la vedo a distribuire cose belle come te.


Quando senti il gallo alza la testa... 🌟






C'era una volta una mamma che aveva una figlia ed una figliastra, figlia della prima moglie del marito. Un giorno la matrigna disse alla figliastra: "Va a gettare queste immondizie nel fossato".
Qui c'era una strega, che alzò la testa e ordinò: "Vieni giù". La ragazza scese e la strega la portò nella sua camera dicendole: "Pettinami e cerca di togliermi i pidocchi". La ragazza mise la testa della strega in grembo e cominciò a ripulirle i capelli. La strega le diceva: "Piccola, piccola che trovi i pidocchi e le loro uova, ti devo vestire come una bella donna quale tu sei". Quando la strega fu pettinata portò la fanciulla in una camera in cui erano conservate vesti di seta e di tela iuta. "Figlia", domandò, "cosa vuoi, un vestito di seta o di tela iuta?". La ragazza rispose: "Dammi quello di tela iuta". "No", interruppe la strega:
"Prendi quello di seta. Ora ascoltami: quando tu salirai raglierà l'asino e tu subito abbassa la testa. E quando canterà il gallo, invece, alza subito il capo."
Così fece la ragazza. Appena fuori, sentì ragliare l'asino e subito abbassò il capo; poi sentì cantare il gallo e subito lo alzò. In breve le spuntò una stella di brillanti in fronte. La ragazza ne gioì e ritornò dalla matrigna, che quando la vide così bella, le chiese: "Dove sei stata finora?" "Dalla strega" le rispose la figliastra. La matrigna si rivolse allora alla propria figlia e le ordinò: "Ora va tu".
La ragazza prese le immondizie e andò a gettarle nel fossato. La strega alzò la testa, disse alla fanciulla di scendere e le ordinò: "Pettinami ". E le domandò: "Cosa ci trovi?". "Pidocchi come una brutta donna che tu sei", rispose la ragazza. "Ascoltami, riprese la strega, quando salirai, se canta il gallo abbassa la testa, se raglia l'asino, sollevala". Così fece la ragazza. Quando cantò il gallo abbassò la testa, quando ragliò l'asino subito l'alzò. Così facendo ebbe una coda d'asino in fronte.
Tornata a casa, la ragazza trovò la madre che trasecolò nel vedere la figlia così brutta e la figliastra bellissima tanto da sposare poi il figlio del re. Sia la matrigna che la figlia rimasero con un palmo di naso.
.
come in tutte le situazioni io credo che ognuno di noi si fa un'idea poi si comporta magari in maniera diversa
Se penso a me ora davanti a una situazione così mi chiuderei a riccio (cosa ben lontana da quello che sono) e mi farebbero incazzare parole che mi danno speranza. Non me ne fregherebbe nulla se ci sono passati in tanti, e come ne sono usciti io non vedrei il futuro e il domani. Non esisterebbe. Un po' come quando prendo l'aereo. Per me la vita è sicuramente finita nel momento in cui salgo e mi sembra impossibile che sia riuscita ad atterrare.
Tutti quelli che mi dicono che non ha senso avere paura o che mi parlano della vacanza che sto per fare non mi spostano di un millimetro nel mio sentire. Non mi danno speranza. Capisco le buone intenzioni anche perchè arrivano dal fatto che ho esposto la mia paura ma mi rendo conto che non mi aiutano. A volte mi indispongono anche.
Penso che da malata sarei una vera stronza con il mio lato egoistico elavato alla potenza. Cosa che non aiuterebbe sicuramente.
Per questo ammiro così tanto [MENTION=4905]Fiammetta[/MENTION] e [MENTION=5308]marietto[/MENTION]
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Non lo so.
Purtroppo, come sai, non è una malattia rara. L'altra sera parlavo con due colleghe, una ha avuto tumore ovarico due anni fa e l'altra un figlio con linfoma sei anni fa, di un'altra collega da poco rientrata al lavoro. Quest'ultima è tutta sulle sue e non accetta un abbraccio, ma neanche discorsi da macchinetta del caffè. Perfino con le colleghe che ci sono passate dimostra chiusura.
Abbiamo concluso che è questione di carattere.
Neanche avesse messo le cimici, stamattina è stata cordiale.
Però non ce la vedo a distribuire cose belle come te.


Quando senti il gallo alza la testa... 🌟






C'era una volta una mamma che aveva una figlia ed una figliastra, figlia della prima moglie del marito. Un giorno la matrigna disse alla figliastra: "Va a gettare queste immondizie nel fossato".
Qui c'era una strega, che alzò la testa e ordinò: "Vieni giù". La ragazza scese e la strega la portò nella sua camera dicendole: "Pettinami e cerca di togliermi i pidocchi". La ragazza mise la testa della strega in grembo e cominciò a ripulirle i capelli. La strega le diceva: "Piccola, piccola che trovi i pidocchi e le loro uova, ti devo vestire come una bella donna quale tu sei". Quando la strega fu pettinata portò la fanciulla in una camera in cui erano conservate vesti di seta e di tela iuta. "Figlia", domandò, "cosa vuoi, un vestito di seta o di tela iuta?". La ragazza rispose: "Dammi quello di tela iuta". "No", interruppe la strega:
"Prendi quello di seta. Ora ascoltami: quando tu salirai raglierà l'asino e tu subito abbassa la testa. E quando canterà il gallo, invece, alza subito il capo."
Così fece la ragazza. Appena fuori, sentì ragliare l'asino e subito abbassò il capo; poi sentì cantare il gallo e subito lo alzò. In breve le spuntò una stella di brillanti in fronte. La ragazza ne gioì e ritornò dalla matrigna, che quando la vide così bella, le chiese: "Dove sei stata finora?" "Dalla strega" le rispose la figliastra. La matrigna si rivolse allora alla propria figlia e le ordinò: "Ora va tu".
La ragazza prese le immondizie e andò a gettarle nel fossato. La strega alzò la testa, disse alla fanciulla di scendere e le ordinò: "Pettinami ". E le domandò: "Cosa ci trovi?". "Pidocchi come una brutta donna che tu sei", rispose la ragazza. "Ascoltami, riprese la strega, quando salirai, se canta il gallo abbassa la testa, se raglia l'asino, sollevala". Così fece la ragazza. Quando cantò il gallo abbassò la testa, quando ragliò l'asino subito l'alzò. Così facendo ebbe una coda d'asino in fronte.
Tornata a casa, la ragazza trovò la madre che trasecolò nel vedere la figlia così brutta e la figliastra bellissima tanto da sposare poi il figlio del re. Sia la matrigna che la figlia rimasero con un palmo di naso.
Bella favola !!!

Si, ho una collega che si è incattivita con la malattia, può capitare di esser arrabbiati con il mondo e non riuscire a trovare una via d'uscita
ma devo ammettere che quando vado in DH di persone così rabbiose a causa della malattia ne ho trovate veramente pochine per fortuna
 

ologramma

Utente di lunga data
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come in tutte le situazioni io credo che ognuno di noi si fa un'idea poi si comporta magari in maniera diversa
Se penso a me ora davanti a una situazione così mi chiuderei a riccio (cosa ben lontana da quello che sono) e mi farebbero incazzare parole che mi danno speranza. Non me ne fregherebbe nulla se ci sono passati in tanti, e come ne sono usciti io non vedrei il futuro e il domani. Non esisterebbe. Un po' come quando prendo l'aereo. Per me la vita è sicuramente finita nel momento in cui salgo e mi sembra impossibile che sia riuscita ad atterrare.
Tutti quelli che mi dicono che non ha senso avere paura o che mi parlano della vacanza che sto per fare non mi spostano di un millimetro nel mio sentire. Non mi danno speranza. Capisco le buone intenzioni anche perchè arrivano dal fatto che ho esposto la mia paura ma mi rendo conto che non mi aiutano. A volte mi indispongono anche.
Penso che da malata sarei una vera stronza con il mio lato egoistico elavato alla potenza. Cosa che non aiuterebbe sicuramente.
Per questo ammiro così tanto @Fiammetta e @marietto
.
pensa se non lo facessero almeno così si vede l'interessamento delle persone che tengono a te , il menefreghismo o il non percepire le brutte situazioni ti fa sentire sola quindi ben vengano le parole di conforto ci fanno divagare e chissà ti creano ottimismo che è la cosa che più ci fa desiderare di continuare a vivere
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
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pensa se non lo facessero almeno così si vede l'interessamento delle persone che tengono a te , il menefreghismo o il non percepire le brutte situazioni ti fa sentire sola quindi ben vengano le parole di conforto ci fanno divagare e chissà ti creano ottimismo che è la cosa che più ci fa desiderare di continuare a vivere
.
Ma certo, che apprezzo e so che lo fanno per il mio bene
Ma non mi smuovono di un millimetro. Non è che riescono a farmi ragionare, questo intendo.
 

Fiammetta

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come in tutte le situazioni io credo che ognuno di noi si fa un'idea poi si comporta magari in maniera diversa
Se penso a me ora davanti a una situazione così mi chiuderei a riccio (cosa ben lontana da quello che sono) e mi farebbero incazzare parole che mi danno speranza. Non me ne fregherebbe nulla se ci sono passati in tanti, e come ne sono usciti io non vedrei il futuro e il domani. Non esisterebbe. Un po' come quando prendo l'aereo. Per me la vita è sicuramente finita nel momento in cui salgo e mi sembra impossibile che sia riuscita ad atterrare.
Tutti quelli che mi dicono che non ha senso avere paura o che mi parlano della vacanza che sto per fare non mi spostano di un millimetro nel mio sentire. Non mi danno speranza. Capisco le buone intenzioni anche perchè arrivano dal fatto che ho esposto la mia paura ma mi rendo conto che non mi aiutano. A volte mi indispongono anche.
Penso che da malata sarei una vera stronza con il mio lato egoistico elavato alla potenza. Cosa che non aiuterebbe sicuramente.
Per questo ammiro così tanto @Fiammetta e @marietto
Non posso risponderti se non che a me non sembri così come ti descrivi però se lo dici tu mi fido :p
 

ologramma

Utente di lunga data
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Ma certo, che apprezzo e so che lo fanno per il mio bene
Ma non mi smuovono di un millimetro. Non è che riescono a farmi ragionare, questo intendo.
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non ti smuveranno di un millimetro però anche se hai la morte nel cuore , ti ci fiondi perchè è l'unico modo di partire .
Racconto di un amico : conviveva con una ragazza delle Mauritius , fatto un figlio e lei ritorna per le feste , lui va in questura per fare la dichiarazione del permesso del bambino e li il poliziotto dopo varie spiegazioni gli ha chiesto : ma se lei è il padre a che serve sto permesso e lui ma io non parto perchè ho paura dell'aeroplanino, al che il poliziotto gli disse ma di questi tempi hai paura e lui di rimando :ma lei signor non ha paura di niente.
il poliziotto dopo un po gli dice riflettendo che c'era qualcosa che lo terrorizzava . i serpenti , allora il mio amico gli disse sorridente che lui se li magnava:up:.
é morto senza aver mai preso l'aereo e pensare che li aveva una casa dove poteva passare vacanze indimenticabili e io gli avevo proposto un incontro con persone all'aeroporto di Fiumicino che lo avrebbero aiutato credo ci sia anche a Milano
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non posso risponderti se non che a me non sembri così come ti descrivi però se lo dici tu mi fido :p
.
Infatti ho detto che non sono io questa ma davanti ad aereo e malattie mi trasformo
Vuoi il livello di egoismo? se la stessa malattia colpisse una persona a me vicina, figli compresi, la mia reazione sarebbe molto diversa
Esempio banale: hanno operato me, operazione da me voluta e ho pianto settimane prima e ho iniziato con gli attacchi di panico
Hanno operato mio figlio la donna più calma e serena del mondo
Prendo l'aereo io: muoio
Prende l'aereo mio figlio: realizzo che è atterrato dopo due ore da quando è atterrato perchè mi sono persa in altre faccende
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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.
Infatti ho detto che non sono io questa ma davanti ad aereo e malattie mi trasformo
Vuoi il livello di egoismo? se la stessa malattia colpisse una persona a me vicina, figli compresi, la mia reazione sarebbe molto diversa
Esempio banale: hanno operato me, operazione da me voluta e ho pianto settimane prima e ho iniziato con gli attacchi di panico
Hanno operato mio figlio la donna più calma e serena del mondo
Prendo l'aereo io: muoio
Prende l'aereo mio figlio: realizzo che è atterrato dopo due ore da quando è atterrato perchè mi sono persa in altre faccende
Beh almeno non sei apprensiva per gli altri

hai solo paura di schiattare come tutti noi, solo che la trasformi in fobia :p
 

Nocciola

Super Moderatore
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Beh almeno non sei apprensiva per gli altri

hai solo paura di schiattare come tutti noi, solo che la trasformi in fobia :p
esatto
Però quando riguarda le persone a cui voglio bene questa paura non c'è, o meglio do il peso giusto alla situazione
Per cui, l'aereo non cade con su mio figlio perchè è il mezzo più sicuro
Mio figlio non muore sotto anestesia perchè sono casi rarissimi e non ci sono motivi per pensare che capiti a lui
 

Piperita

Sognatrice
.
Infatti ho detto che non sono io questa ma davanti ad aereo e malattie mi trasformo
Vuoi il livello di egoismo? se la stessa malattia colpisse una persona a me vicina, figli compresi, la mia reazione sarebbe molto diversa
Esempio banale: hanno operato me, operazione da me voluta e ho pianto settimane prima e ho iniziato con gli attacchi di panico
Hanno operato mio figlio la donna più calma e serena del mondo
Prendo l'aereo io: muoio
Prende l'aereo mio figlio: realizzo che è atterrato dopo due ore da quando è atterrato perchè mi sono persa in altre faccende
Se ti può consolare sono come te, forse un tantino peggio. Sono catastrofista e non solo nei miei riguardi ma anche nei riguardi dei miei cari. Devo usare violenza contro me stessa per placare la mia mania di controllo e il terrore che ne deriva e a volte è devastante:eek:
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Se ti può consolare sono come te, forse un tantino peggio. Sono catastrofista e non solo nei miei riguardi ma anche nei riguardi dei miei cari. Devo usare violenza contro me stessa per placare la mia mania di controllo e il terrore che ne deriva e a volte è devastante:eek:
Ecco rispetto alle persone a me care posso andare in ansia facilmente :)
 

marietto

Heisenberg
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Infatti ho detto che non sono io questa ma davanti ad aereo e malattie mi trasformo
Vuoi il livello di egoismo? se la stessa malattia colpisse una persona a me vicina, figli compresi, la mia reazione sarebbe molto diversa
Esempio banale: hanno operato me, operazione da me voluta e ho pianto settimane prima e ho iniziato con gli attacchi di panico
Hanno operato mio figlio la donna più calma e serena del mondo
Prendo l'aereo io: muoio
Prende l'aereo mio figlio: realizzo che è atterrato dopo due ore da quando è atterrato perchè mi sono persa in altre faccende
Ecco, per me è l'esatto contrario.... Credo che se questa malattia fosse capitata a qualcuno della famiglia, sarebbe stato difficilissimo affrontare il cammino...

Pensa che io sto male se qualcun altro si affaccia al balcone. Praticamente soffro di vertigini per conto terzi :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco, per me è l'esatto contrario.... Credo che se questa malattia fosse capitata a qualcuno della famiglia, sarebbe stato difficilissimo affrontare il cammino...

Pensa che io sto male se qualcun altro si affaccia al balcone. Praticamente soffro di vertigini per conto terzi :)
Anch'io. Mio figlio mi prende sempre in giro perché ho ancora paura che non sappia stare sul balcone :carneval:.

Credo però che queste paure siano originate da cose complesse e profonde.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Il coraggio di vivere

Perché alcuni giovani sanno insegnare meglio di molti adulti ( che non cresceranno mai de capoccia )

[video=youtube_share;hFNXCuPCbLA]https://youtu.be/hFNXCuPCbLA[/video]
 
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