ammiro la tua predilezione per gli animali cosa che io pur rispettandoli non ho ma non tutti siamo eguali forse in me è rimasto un diniego che ho vissuto da bambino avevo paura dei cani .
Dicevo ti ammiro e ammiro chi si comporta come te e ne ho degli esempi da fare come la dedizione e il dolore per la perdita di un bastardino che aveva mia nipote quando è morto dopo 19 anni (taglia piccola) e la tartarughina che ha ora la mia nipotina piccola che prende e lascia come se fosse una bambolina:
Se ci pensi qui sono passate molte persone che amano le bestioline forse perchè loro non tradiscono mai

?
Sono cresciuta in mezzo agli animali...e ho sempre avuto con loro un rapporto stretto, in cui entravano anche questioni di "giustizia"
A 5 anni andavo spesso a trovare un vicino di casa che aveva i conigli. Li teneva nelle gabbie, come si faceva una volta, per mangiarseli.
Fatto sta che a me questa cosa non piaceva. Non ho ricordi precisi.
Ma ricordo con estrema chiarezza la sensazione di sollievo che avevo provato quando un pomeriggio, sapendo benissimo che stavo facendo una cosa ritenuta sbagliata dagli adulti, ma giustissima per me, sono entrata di soppiatto nella stanza dei conigli, ho aperto le gabbie e li ho liberati.
Mi sono presa una super lavata di capo, anche perchè allora in quella zona erano praticamente campi per km, e i conigli se l'erano data.
Ma io ero contenta. Quella lavata di capo non mi aveva neanche sfiorata. Se non per il fatto che pur provando a spiegare che per me non era giusto che loro fossero chiusi in gabbia non venivo neanche presa in considerazione. Mi si rispondeva che i conigli a quello servivano.
Alla fine ricordo che ho mollato la discussione e ho chiesto la punizione. Almeno la smettevano di dirmi cose su cui comunque io non ero d'accordo.
Mia madre si ricorda ancora questo episodio...ogni tanto me lo ricorda a riprova del fatto che fin da bambina ero "matta".
Ecco...per me gli animali sono sempre stati quella roba qui.
Forse essere cresciuta con zie amanti degli animali e rispettose del loro essere animali, in mezzo alla natura, nei boschi con mio padre mi condiziona non poco.
E sai, se resto indifferente io sto male. Quindi non so se sono da ammirare o che altro. Io non lo faccio spinta da chissà quale altruismo. Se tirassi dritto, sarei io a stare male. Quindi fondamentalmente tutelo il mio benessere emotivo.
Quanto al tradimento...per quanto mi riguarda non c'entra niente.
Mia zia aveva un gatto che aveva tre padroni (conosciuti :carneval

e andava a fare il gatto di casa in 3 case diverse.
Un fedifrago in piena regola

Gli animali sono semplici. Non opportunisti. Che è un pensiero/proiezione umano.
Vogliono stare bene. E ubbidiscono a regole istintive.
Il paradosso dei cani che restano coi padroni che li maltrattano...potrebbero sbranarli. Eppure...se ne stanno lì. Perchè quello è il branco. (solo che i branco in natura non funziona come in umana...ma loro non lo sanno).
E, per quanto cattivo possa essere il branco, il branco è meglio della solitudine. Che per una bestia vuol dire morte.
Loro vogliono vivere.
Gli animali non fanno giuramenti di fedeltà, quindi semplicemente il tradimento nel rapporto con loro non esiste.
E' una relazione completamente diversa.
Il tradimento è roba umana. Solo gli umani mentono (ossia tradiscono).
Io fra l'altro sono una traditrice storica. E mi riconosco questa parte di umanità. So che è parte della natura umana. Non cerco sollievo.
A me toccano profondo, la bambina.
L'innocenza e la purezza delle bestie. L'abbandono alla Vita.
Cosa di cui io sono lacunosa...e quando la vedo in loro, mi commuovo...è una forma della tristezza che mi porta nei vuoti in me.
Sono io che sono bisognosa...ecco perchè dico che non so se l'ammirazione ha poi tanto spazio

Se non ci fossero gli animali, io non penso riuscirei a raggiungere quei posti di me che mi fanno piangere ma anche mi fanno sentire sollevata.
Detto questo, io resto profondamente nauseata da chi non ha cura.
Io venerdì sera stavo andando per i cazzi miei.
Un qualche deficiente, ha mollato per strada una bestia.
Mettendo me in condizione di scegliere se essere indifferente o meno. Scelta che non ho. Non ci riesco.
Quindi io ho pagato il prezzo per le azioni di qualche testa di minchia che usa le bestie come oggetti da prendere o lasciare un tanto al kg.
Non è tanto il discorso del gattino in sè. Quella è roba personale, e ognuno la sente a suo modo.
Ma quel gatto mollato a quel modo, è la rappresentazione dell'irresponsabilità di una bestia che si dipinge fra l'altro come la più intelligente sul pianeta. Che si batte il petto in ottemperanza alla bontà, all'altruismo, al pietismo. Alla solidarietà, e tutte quelle belle cose che ci fanno sentire tanto superiori. E potenti.
E mi nausea. La visione degli umani in questi termini.
Ci siamo pure inventati la questione della cura del giardino di dio per giustificarci.
Ecco...io ci vedo questo.
Sono molto cattiva e giudicante in realtà.