Lasciarlo cuocere nel suo brodo

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danny

Utente di lunga data
Non oggi, speriamo un giorno..
Ci sono persone che purtroppo a fronte di eventi anche banali, tipo un compito a scuola fatto male, scelgono il suicidio.
È agghiacciante, eppure per loro appare la scelta migliore possibile...
Non è una scelta, perdonami.
Non lo è mai.
 

oscuro

Utente di lunga data
Diletta

Diletta se ne frega del nostro pensiero,è propensa ad assocondare solo i soggetti che scrivono le cose che a lei paice veder scritte.
Diellta viene quei solo a sfogarsi,a scaricare la sua impotenza.
Diletta non ci pensa neanche lontanamente a lasciare il marito,a tradirlo,a reagire.
Quello che gli si scrive non gli fa ne clado ne freddo!
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Diletta se ne frega del nostro pensiero,è propensa ad assocondare solo i soggetti che scrivono le cose che a lei paice veder scritte.
Diellta viene quei solo a sfogarsi,a scaricare la sua impotenza.
Diletta non ci pensa neanche lontanamente a lasciare il marito,a tradirlo,a reagire.
Quello che gli si scrive non gli fa ne clado ne freddo!
straquoto
 

Brunetta

Utente di lunga data
Diletta se ne frega del nostro pensiero,è propensa ad assocondare solo i soggetti che scrivono le cose che a lei paice veder scritte.
Diellta viene quei solo a sfogarsi,a scaricare la sua impotenza.
Diletta non ci pensa neanche lontanamente a lasciare il marito,a tradirlo,a reagire.
Quello che gli si scrive non gli fa ne clado ne freddo!
Però chi non se lo sente di fare il viaggio guidando e decidendo la strada, non lo farà se le si dice che non sa guidare.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Però chi non se lo sente di fare il viaggio guidando e decidendo la strada, non lo farà se le si dice che non sa guidare.
si ma se ti dico per 4 anni che sai guidare e non sali in auto posso anche pensare che di guidare non te ne freghi un cazzo
 

patroclo

Utente di lunga data
prendiamo l'ormai strabusato aforisma : "l'importante è il viaggio non la meta" .... adesso come la mettiamo?
...ad ogni tornante sembra che qualcuno vomiti
 

spleen

utente ?
Trovo strano che a un certo punto la domanda sia: -Si vuole far aiutare o non si vuole fare aiutare?- Questo è un segnale di come la vicenda ormai si sia vista e rivista e analizzata allo sfinimento.
(Senza che le cose siano cambiate nella sostanza).
 

Skorpio

Utente di lunga data
Aspetta pero SKorpiuccio, calma e gesso.
La complicità è qualcosa che unisce due persone, è l'instaurarsi di una comunicazione sottesa e di un mutuo aiuto per
raggiungere un fine comune di cui entrambi fruiscono.
Quella che hai descritto tu è la sindrome di Stoccolma o qualcosa del genere.
Nel senso: è una persona che passivamente accetta e favorisce le azioni di un'altra anche se non le piacciono perchè una serie di condizionamenti psicologici o ambientali l'hanno portata a farlo.
Eh, no, complicità no.
Ma perchè lei non fruisce, lei non sceglie: parlo proprio del tuo esempio, oltre che della situazione di Diletta. Prova dire ad uno: fammi il palo mentre faccio una rapina, poi però quando ho fatto non ti dò un ghello e vedi come ti diventa complice.
Non è una coppia aperta quella, e non è nemmeno complice.
Quello che io penso è che la complicità che descrivi è certamente un modo di essere complici, ma non è l'unico, probabilmente nemmeno il più importante.. molto spesso la complicità non si forma su esplicita richiesta e successivo assenso, ma si forma automaticamente, senza accordi di tavolino, in modo naturale e istintivo.

Molto spesso è il complice che, senza che gli sia stata fatta alcuna richiesta, DECIDE di rendersi complice.

Per tutto questo, il complice non è mai “passivo” ma sceglie liberamente.

La libertà, e non la spartizione del godimento, è quella che forma la complicità vera.

L’altro giorno mio figlio aveva lasciato i quaderni a trasando sul tavolo, e si era messo a giocare, quando è rientrata mia moglie, gli si è imbufalita contro, accusandolo giustamente di sprecisione e sciatteria.

Io sono intervenuto, e ho detto che era colpa mia che lo avevo distratto, chiamandolo a vedere su youtube un video di calcio. Non era vero.

Mi sono beccato io i rimbrotti di mia moglie, poi mio figlio è venuto a parte e mi ha sussurrato: “grazie papà!” – io gli ho risposto: “si, però cazzo metti a posto la prossima volta, mamma ha ragione!”

Non ho goduto affatto.. anzi mi sono beccato io i rimbrotti di mia moglie.

Non mi è stato chiesto di esser complice, l’ho scelto io al momento… liberamente, l’ho scelto per proteggere mio figlio da una brontolata della sua mamma, che in questo periodo della sua vita mostra di subire in modo eccessivamente affliggente.

Quando venni a suo tempo tradito, mia moglie era a pezzi, disperata, stette chiusa in casa per giorni.

Mia madre, miei suoceri mi chiedevano cosa avesse: dissi che aveva un brutto raffreddore.. e che ci voleva pazienza..

Potevo dirgli: chiedetelo a quella troiona di vostra figlia cosa ha!!! E sfogarmi, e ROMPERE il segreto.

Le fui complice, ma l’ho scelto io, liberamente, e ti dirò che non mi sono assolutamente divertito...

Il complice molto spesso ha un ruolo scomodo e difficile.. paga in prima persona, ma lo sceglie lui, liberamente, e ovviamente lo fa con una finalità precisa..

E se l’altro comprende la complicità ricevuta, la complicità si perfeziona, e ne può nascere qualcosa di nuovo e positivo, per entrambi
 

Diletta

Utente di lunga data
Questo è quello di cui ti sei convinta tu, su quell'auto ci sei, non puoi fare finta di essere scesa. L'importante è che tu riesca ad ammetterlo a te stessa.

Su quell'auto ci sono ancora sopra, ma mi ci vedo senza corpo e senza anima, ci sono "formalmente" ma, ti assicuro che non è la stessa cosa, né per me né per lui.
E ti assicuro anche che vedo il viaggio attuale come qualcosa di molto provvisorio e temporaneo.
 

Diletta

Utente di lunga data
Diletta se ne frega del nostro pensiero,è propensa ad assocondare solo i soggetti che scrivono le cose che a lei paice veder scritte.
Diellta viene quei solo a sfogarsi,a scaricare la sua impotenza.
Diletta non ci pensa neanche lontanamente a lasciare il marito,a tradirlo,a reagire.
Quello che gli si scrive non gli fa ne clado ne freddo!

Non è vero!!
Rifletto su tutti i vostri interventi, cioè su tutti quelli che danno spunti di riflessione.
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
prendiamo l'ormai strabusato aforisma : "l'importante è il viaggio non la meta" .... adesso come la mettiamo?
...ad ogni tornante sembra che qualcuno vomiti
Un giorno capirai che ciò che per te è strabusato per altri non lo è .... ciò che per te è semplice per altri è difficile ... ciò che per te è un aforisma per altri è una filosofia di vita, un modo di essere. Ciò che tu vedi bianco altri potrebbero vederlo nero ... e quand'anche l'altro lo vedrebbe bianco ... non sapresti mai se ciò che vedi tu è uguale a ciò che vede l'altro. Non cercare di far emergere la tua idea o il tuo modo di essere e di fare come migliore, pensa piuttosto che esistono idee, modi di essere, modi di fare diversi.
 

Diletta

Utente di lunga data
Quello che io penso è che la complicità che descrivi è certamente un modo di essere complici, ma non è l'unico, probabilmente nemmeno il più importante.. molto spesso la complicità non si forma su esplicita richiesta e successivo assenso, ma si forma automaticamente, senza accordi di tavolino, in modo naturale e istintivo.

Molto spesso è il complice che, senza che gli sia stata fatta alcuna richiesta, DECIDE di rendersi complice.

Per tutto questo, il complice non è mai “passivo” ma sceglie liberamente.

La libertà, e non la spartizione del godimento, è quella che forma la complicità vera.

L’altro giorno mio figlio aveva lasciato i quaderni a trasando sul tavolo, e si era messo a giocare, quando è rientrata mia moglie, gli si è imbufalita contro, accusandolo giustamente di sprecisione e sciatteria.

Io sono intervenuto, e ho detto che era colpa mia che lo avevo distratto, chiamandolo a vedere su youtube un video di calcio. Non era vero.

Mi sono beccato io i rimbrotti di mia moglie, poi mio figlio è venuto a parte e mi ha sussurrato: “grazie papà!” – io gli ho risposto: “si, però cazzo metti a posto la prossima volta, mamma ha ragione!”

Non ho goduto affatto.. anzi mi sono beccato io i rimbrotti di mia moglie.

Non mi è stato chiesto di esser complice, l’ho scelto io al momento… liberamente, l’ho scelto per proteggere mio figlio da una brontolata della sua mamma, che in questo periodo della sua vita mostra di subire in modo eccessivamente affliggente.

Quando venni a suo tempo tradito, mia moglie era a pezzi, disperata, stette chiusa in casa per giorni.

Mia madre, miei suoceri mi chiedevano cosa avesse: dissi che aveva un brutto raffreddore.. e che ci voleva pazienza..

Potevo dirgli: chiedetelo a quella troiona di vostra figlia cosa ha!!! E sfogarmi, e ROMPERE il segreto.

Le fui complice, ma l’ho scelto io, liberamente, e ti dirò che non mi sono assolutamente divertito...

Il complice molto spesso ha un ruolo scomodo e difficile.. paga in prima persona, ma lo sceglie lui, liberamente, e ovviamente lo fa con una finalità precisa..

E se l’altro comprende la complicità ricevuta, la complicità si perfeziona, e ne può nascere qualcosa di nuovo e positivo, per entrambi

Certo, è questo il significato che io ed altri attribuiscono al temine complicità, ed è un significato positivo che ha a che fare con i rapporti affettivi.
Si è complici fra marito e moglie, si è complici fra fratelli e sorelle.
Tu sei stato complice di tuo figlio perché hai con lui un rapporto d'affetto.
Sei stato complice di tua moglie e qui probabilmente hai ragionato sulla cosa perché la spontaneità avrebbe portato altra situazione, ma il motivo per cui l'hai fatto è sempre quello: perché era tua moglie.

La complicità di cui hai parecchio parlato nei miei riguardi non c'entra nulla con l'affetto, al contrario: è sudditanza per opportunismo, non vedo proprio altri motivi per cui una moglie dovrebbe essere "complice" in quel senso.
Ed ha un'accezione negativa e triste, anche se viene condotta per convenienza.
E' sempre triste e squallida e credimi, non fa per me.
 

Diletta

Utente di lunga data
Cambia che ti preclusi la chance di rimetterti in gioco, però.. Di provare a tornare a sognare, di vivere le tue giornate con ottimismo, e non occupata a pensare cosa starà combinando tuo marito.. Qualcosa cambierebbe, a questo punto non trovi?...


Se Dio vuole, il pensiero non mi attraversa nemmeno, e se proprio a volte succede, se ne va alla velocità della luce.
Quando uno casca dal cuore è cascato, fine, non c'è più...
 

Sbriciolata

Escluso
Quello che io penso è che la complicità che descrivi è certamente un modo di essere complici, ma non è l'unico, probabilmente nemmeno il più importante.. molto spesso la complicità non si forma su esplicita richiesta e successivo assenso, ma si forma automaticamente, senza accordi di tavolino, in modo naturale e istintivo.

Molto spesso è il complice che, senza che gli sia stata fatta alcuna richiesta, DECIDE di rendersi complice.

Per tutto questo, il complice non è mai “passivo” ma sceglie liberamente.

La libertà, e non la spartizione del godimento, è quella che forma la complicità vera.

L’altro giorno mio figlio aveva lasciato i quaderni a trasando sul tavolo, e si era messo a giocare, quando è rientrata mia moglie, gli si è imbufalita contro, accusandolo giustamente di sprecisione e sciatteria.

Io sono intervenuto, e ho detto che era colpa mia che lo avevo distratto, chiamandolo a vedere su youtube un video di calcio. Non era vero.

Mi sono beccato io i rimbrotti di mia moglie, poi mio figlio è venuto a parte e mi ha sussurrato: “grazie papà!” – io gli ho risposto: “si, però cazzo metti a posto la prossima volta, mamma ha ragione!”

Non ho goduto affatto.. anzi mi sono beccato io i rimbrotti di mia moglie.

Non mi è stato chiesto di esser complice, l’ho scelto io al momento… liberamente, l’ho scelto per proteggere mio figlio da una brontolata della sua mamma, che in questo periodo della sua vita mostra di subire in modo eccessivamente affliggente.

Quando venni a suo tempo tradito, mia moglie era a pezzi, disperata, stette chiusa in casa per giorni.

Mia madre, miei suoceri mi chiedevano cosa avesse: dissi che aveva un brutto raffreddore.. e che ci voleva pazienza..

Potevo dirgli: chiedetelo a quella troiona di vostra figlia cosa ha!!! E sfogarmi, e ROMPERE il segreto.

Le fui complice, ma l’ho scelto io, liberamente, e ti dirò che non mi sono assolutamente divertito...

Il complice molto spesso ha un ruolo scomodo e difficile.. paga in prima persona, ma lo sceglie lui, liberamente, e ovviamente lo fa con una finalità precisa..

E se l’altro comprende la complicità ricevuta, la complicità si perfeziona, e ne può nascere qualcosa di nuovo e positivo, per entrambi
Ma quelli che tu hai descritto, caro crostaceo, è la complicità che si attiva all'interno di un rapporto di reciproco aiuto, protezione... e anche amore. La complicità è un rapporto esclusivo, nel senso che tende a escludere chi non ne faccia parte e a rinsaldare il legame degli attori. Cum plectere. Allacciare con.
Per quello si parla di complicità in ambito criminale: ci si protegge A VICENDA dalla legge.
Ma se su mi togli il CUM, non è più complicità.
L'esempio che hai fatto di te che 'copri' tuo figlio dalla cazziata di tua moglie è complicità.
Pedagogicamente forse discutibile, hai instaurato un rapporto con tuo figlio da cui hai escluso tua moglie: non ne faccio una tragedia, roba che succede nelle migliori famiglie.
Ma l'esempio che avevi fatto del marito che dice che esce e la moglie sa benissimo cosa va a fare e sta zitta: quella è connivenza. C'è sempre il CUM ma il resto è nivere: chiudere gli occhi, inchinarsi, fare finta di nulla.
Se fossero la stessa cosa tu capisci che giuridicamente sarebbe un bel casino.
Ma anche nelle relazioni.
 

Diletta

Utente di lunga data
Però

mi chiedo come si fa...
più di una volta, quando se ne parlava, lui era solito dirmi che:
"ora non ci credi, ma quando saremo nel mondo di là saprai la verità e cioè che ti sto dicendo il vero".

Cazzo (e scusate), queste cose qui le dice chi è in buona fede, chi non lo è come fa a pronunciarle?!

Di qui arrivano i dubbi (e Mary mi capisce) che forse non è come penso...
 

Sbriciolata

Escluso
mi chiedo come si fa...
più di una volta, quando se ne parlava, lui era solito dirmi che:
"ora non ci credi, ma quando saremo nel mondo di là saprai la verità e cioè che ti sto dicendo il vero".

Cazzo (e scusate), queste cose qui le dice chi è in buona fede, chi non lo è come fa a pronunciarle?!

Di qui arrivano i dubbi (e Mary mi capisce) che forse non è come penso...
a Dilè, questo ti spacciava per la zia d'America... essù scetate Dilè, ch'a l'aria è doce..
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
mi chiedo come si fa...
più di una volta, quando se ne parlava, lui era solito dirmi che:
"ora non ci credi, ma quando saremo nel mondo di là saprai la verità e cioè che ti sto dicendo il vero".

Cazzo (e scusate), queste cose qui le dice chi è in buona fede, chi non lo è come fa a pronunciarle?!

Di qui arrivano i dubbi (e Mary mi capisce) che forse non è come penso...
E con questo io esco dal 3d
Ma a una frase del genere come fai a non scoppiare a ridergli in faccia e a mandarlo a fare il culo:eek:
 

Sbriciolata

Escluso
...è vero (però la zia d'America esisteva sul serio), ma quello che dice ora è più grave, trattasi di trascendenza...
Diletta non mi ti far rispondere. Che se questo avesse paura dei peccati ne ha già altri, non sono espertissima ma direi non veniali, di cui deve rispondere.
Sono dieci i comandamenti Dilè, fai presto a verificare.
Nel caso sarebbe una balla in più, tu trascesa saresti anima celeste fatta di carità fede e speranza e un calcio in culo non glielo molleresti.
Preoccupiamoci dei vivi, lo dico sempre io.
 
Stato
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