L'autocritica

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Bruja

Utente di lunga data
Micio...

Dici che lei possa avere paura.
Può essere, ma bisognerebbe che immaginasse cosa spaventa lui. Io credo che lei sia più propensa a cercare qualcosa per sè stessa, visto che lui è impegnato a ragionare soprattutto su cosa non va in lei!
E se le cause della sua crisi fossero nella miopia dell'analisi fatta?
E se lei fosse una causale/pretesto. Forse il muro lo innalza perchè trova sia più semplice che parlare con lui.
Lui la razionalità l'ha avuta prima, e l'ha ritrovata dopo, solo nell'interregno ha giocato con la sua irrazionalità e temo si sia reso conto che anche quella non ha dato i frutti sperati.
Il problema non credo sia il razionale e l'irrazionale, quanto l'abitudine ad andare a 100 all'ora, decidere di uscire dalla noia e provare i 200, avere un incidente e tornare a 100 senza aver capitalizzato l'esperienza dei 200, e non tanto nelle sue compensazioni, ma nei rapporti con gli altri.
Se ha delle paure, dubito siano tutte indotte, forse ha paura di guardarsi dentro perchè non riconosce la persona che sperava e non gli èriuscito di essere, oppure che sapeva di non essere ed ha fortissimamente cercato di diventare.
La paura oggettiva che avrebbe dovuto avere, di aver deluso, ha lasciato forse il passo alla considerazione che ha deluso sè stesso, e questo temo lo occupi a tempo pieno.
Se il bersaglio è stato mancato, la colpa potrebbe essere del braccio, dell'arco o della freccia..... ma solo il primo ha potere direzionale.
Apertura significa smettere di pensare come prima e iniziare a rialfabetizzare la comunicazione, se si presume di sapere cosa sia giusto prima di ragionarci, non si è capito cosa significhi aprire un dialogo con presupposti inquinati. Entrambi dovrebbero parlarsi cpme farebbero con la persona che al momento tengono in maggiore simpatia.....
Questo sarebbe razionale...................ti pare lo stiano facendo???
E se la paura vera dipendesse da quello che presume stia nella testa di lei?
Bruja
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
...E SE...

..se lei non avesse voglia di disquisire con uno che le attribuisce responsabilità per una "crisi di mezza età", che, se esiste come definizione, è frequente e diffusa e per ciò stesso indipendente dalle colpe o responsabilità e non determinata da fascinizioni esterne? ..e se le sembra già di aver fatto la sua parte e non avesse nessuna intenzione di sondare le profonde ragioni di un malessere per cui LUI ha detto cose atroci e inaccettabili e poi si aspetta di essere curato per la SUA convalescenza?
..e se se dovesse parlare rischierebbe di mandarlo a ....?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data

Bruja

Utente di lunga data
lancy

L'ho già detto, dovete rialfabetizzare la vostra comunicazione............ cosa tu intenda per aver espiato forse non è quello che intende lei.
Non sò se ho ben inteso, ma dici di aver partecipato al suo dolore.............come???
Non è stato un dolore, non un tradimento, ma una dittatura violenta dei sentimenti.
Dopo di che possiamo intenderci sul fatto che tutto si può discutere, ma devi capire che se qualcuno lo avesse fatto a te, dal carattere che mostri, dubito che avrebbe potuto aver vita facile, o semplicemente vita con te. E non parlo del tradimento ovviamente, ma dell'imposizione!!
Aprirsi al dialogo significa non andarsene se viene detto qualcosa che non ti piace o non riconosci abbia dignità di dialogo.......... chi ci sta provando, come dici tu, ci prova, ci prova, ci prova, cercando di capire cosa non va o serve all'altra persona.
Che ne sai se lei ha provato e non è mai riuscita a parlarti del suo disagio perchè tu lo liquidavi dicendo "ma io so di aver sbagliato".............. bastasse questo non servirebbe questo forum per le persone che qui si confidano.
Mi pare che tu non prosegui perchè lei alza un muro, forse lei si irrita perchè tu non ascolti anche quello che ti secca sentire.
Forse lei di te ha una ben precisa idea e se non la dice, forse è perchè non dai segnali di poter cambiare perchè credi di non dover cambiare. Ma cambiare non per piacere a lei, ma a te stesso, perchè credo che questo sia il centro di tutto.
E se non piaci a te stesso non è detto che sia a causa di lei.
Ecco perchè credo che anche se vi lasciaste tu non risolveresti i tuoi problemi, anzi forse ti mancherebbe tutto quello che di lei ora non vedi ma che non ritroveresti altrove, e questo naturalmente vale anche per lei.
Ha usato un bellissimo esempio "The Cube", tu lamenti di avere teorie di stanze con trabocchetti, ma quel cubo lo ha vissuto anche lei........ quando cercava di capire, di confrontarsi e tu dicevi che doveva farsi stare bene quello che stava bene a te.
Sei confuso e lo credo.............. e temo che lo sia stata tanto anche lei.
Non sarebbe il caso che ti togliessi quell'armatura che più che le virtù di un cavaliere, crea una barriera al calore umano che dovreste ritrovare?
Io credo di aver dato degli spunti, ma sono fallibile come tutti, quindi intervengano pure altri, perchè dalle tue risposte, dal primo all'ultimo tuo post, trovo poche differenze.
Forse non sono in grado di farti passare le mie elaborazioni e le mie opinioni, o forse non mi è del tutto chiaro se è della tua coppia o della tua vita che ti lamenti di più.
Se è della tua vita, lei conta per la sua parte, per tutto il resto cosa conteresti di fare o con chi pensi di prendertela?
Bruja
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Lancillotto , ma non è che un profondissimo senso del dovere ,morale, senso delle responsabilità , degli impegni presi con tutto quello che ti circonda ti impedisce di leggere quello che in realtà è accaduto in te?

La parola regole ,razionalità ..sono termini che spesso usi. E' evidente che da queste tu ti senta tutelato...come se le invocassi in continuazione per paura che la parte emotiva in te stesso prenda un sopravvento che senti di non potere controllare.


Parli di un tuo malessere e dici che lei non puo' esserne responsabile.


E quale sarebbe?

Non è che stai nascondendo l'autentico motivo di questo malessere che nemmeno a te stesso vuoi ammettere..proprio per questo altissimo senso del dovere, morale..etc.... che ti caratterizza...

E intanto questo peso pesa sempre di piu'...e il malessere cresce...il tuo senso del dovere rimane alto..ma fino a quando?

lancillotto...le mie sono impressioni personalissime, mandale a quel paese se le ritieni sciocchezze ...sia chiaro.


Dico questo perchè se questi fossero i motivi ( accettare che l'amore per tua moglie si sia trasformato in qualcosa di diverso) è ovvio che lei si difenda da questo. E si difende rinfacciandoti del tuo innammoramento proprio perchè ha paura, come te, di andare a scoprire le cause e i perchè di questa crisi .

lei fa muro per paura .

Tu invochi la ragione e neghi l'irrazionalità, o il tuo presunto atteggiamento irrazionale che ti ha spostato da lei, sempre per la stessa paura.

Ripeto Lanci, solo ipotesi
Intanto ti chiedo perchè temi sempre di contrariarmi o ferirmi. Ogni volta ch esprimi un'opinione basata su ciò che puoi percepire dalla mia parole, temi di "osare" troppo. Se temessi il confronto con persone come quelle presenti sul forum, non sarei qui a mettermi in discussione.

Il fatto che qualcuno possa toccare punto delicati ci può stare, sta ovviamente a me filtrare i messaggi che ricevo. Certo, se certe frasi le pronuncia mia moglie, spesso la prima reazione è di reagire perchè percepisco l'appuno come un aggressiona, ma anche in quel caso ti assicuro che quando poi mi sono rilassato, ritorno a pensare alle sue parole. Ecco perchè alla fine sto cercando un confronto con persone che non sono coinvolte, solo voi potete essere arbitri imparziale, benchè condizionati dalla mie sole parole.

Per tornare al tuo post, sono sicuro di aver paura. Ho paura perchè tante volte mi sono rifiutato di leggere dentro di me per non conoscere la verità. Ci sono stati momenti, soprattutto quando ero molto arrabbiato con la vita, in cui temevo di trovare dentro di me delle risposte contrarie ai miei pensieri, quindi ho costruito un involucro dove ho nascosto i miei pensieri più profondi.

Oggi sto cercando di scartare quell'involucro perchè ho bisogno di conoscere la verità.

Tu parli del senso del dovere, in effetti quello è stato la causa della mia vita razionale.

Ho perso il padre che avevo solo 12 anni e mia madre è entrata in una depressione (che allora non si curava perchè non era considerata una malattia) tale che si è dimenticata di me. Avevo un fratello maggiore, ma era già sposato da un anno e quindi fuori di casa. Ho dovuto crescere da solo e da allora tutte le scelte della mia vita le ho fatte e pagate da solo; la scuola, il lavoro, il cambio del lavoro e andare a vivere solo quando avevo solo vent'anni. Il mio lavoro poi mi ha da sempre caricato di responsabilità all'inizio perchè ho trovato una persona formidabile che mi ha dato grande fiducia, poi perchè sono entrato in una società che valutate le mie capacità attitudinali, mi ha assegnato dei progetti da seguire in completa autonomia già a diciannove anni. E' difficile vivere così senza farsi carico di enormi responsabilità e queste sono state solo l'inizio. Tutta la mia vita è stata una lotta costante perchè ho sempre creduto nelle mie idee ed esclusa mia moglie, tutti erano contrari, tra cui mia madre e mio fratello.

Quando parlo di razionalità definisco uno stile di vita che ho assunto perchè era indispensabile per vincere quelle sfide.

Ma per riprendere un esempio di Bruja, io non ho tenuto i 100kmh e poi ho puntato a 200, in effetti il ho viaggiato sempre oltre i limiti consentiti, tenevo il 180kmh con un auto che non era omologata per andare oltre i 150. Questo stile di vita mi ha consumato dentro, non perchè abbia perso stimoli o perchè siano cambiate le aspettative, purtroppo è successo che tutti i progetti che avevo intrapreso per situazione quasi sempre indipendenti da me, hanno avuto esiti negativi.

Nella mia vita l'unica cosa che ho sempre salvato sono stati mia moglie e mia figlia perchè mi hanno sempre supportato e mi hanno fatto sentire un DIO.

Gli anni però passano, le sconfitte si sentono, la forza per correre sempre a 180 non sempre la trovi, e i figli crescono. Mia figlia, come tutti i ragazzi che superano una certa età iniziano l'era della contestazione e si crea la frattura generazionale. Io così razionale e formale, non posso accettare una figlia "artista" che vive nelle fiabe, quindi discussioni a non fine. Mia moglie ovviamente, con l'amore di mamma cerca di proteggere lei e le sue idee, dalla mia rigidità mentale (tengo a precisare che nonostante quel periodo, ancora oggi io e mia figlia ci amiamo, ci coccoliamo e ci scontriamo per troppo amore)

Altra cosa che si modifica nel rapporto famigliare è mia moglie che forse inizia ad accusare la stanchezza di una vita sempre alla rincorsa di qualcosa che sembra sempre sfuggirci, ogni volta che stiamo per raggiungere un obiettivo, capita un imprevisto che ci obbliga a ricominciare da capo.

Probabilmente è qui che inizia il problema, la mia benzina speciale era la famiglia, ma la famiglia aveva esaurito l'energia per rifornirmi. Da li è iniziata la mia stanchezza, l'incapacità di sognare nuovi obiettivi ed orizzonti perchè diventavano sempre più lontani, sempre più fatui. Questo deve aver inaridito tutto, solo che il declino non poteva essere percepito perchè esisteva sempre la scuola, il lavoro, il gatto, l'auto da pagare/riparare, la mamma, gli amici........... tutti quegli impegni che ti impediscono di cogliere il degrado delle cose che è sfociato poi nel mio tradimento. Quel tradimento è stato per me una nuova fonte di energia per riprendere a correre, ma ero consapevole che quella era energia sporca, era rubata e ho cercato di trasformarla prima di portarla in casa.

Ovvio che questa energia non fosse accettabile, ma a me è servita per rimettermi in moto.

Da allora ho imparato ad autogenerarmi e questo stato di autosufficienza mi ha dato la presunzione di poter fare a meno di tutti. Non so quanto sia vero, ma mi permette di difendermi dalla paura di rimanere solo.

Vedi il bello di scrivere..... Ho iniziato con una domanda e forse ora sto trovano la vera causa di tutto.

La paura di rimanere solo! E' un concetto che non ho mai espresso, ma sempre più spesso mi ritrovo ad ipotizzare la mia vita futura da solo, forse sto esorcizzando questo momento. Premetto che non penso di separarmi, ma considerata la differenza di età che intercorre tra me e mia moglie, se non sopravvengono fattori imprevedibili (incidenti, malattie incurabili) è normale pensare che io finisca la vita da solo. Mia figlia ama la città e io la campagna, quindi questo crea ulteriore motivo di lontananza (fisica) e io non sono mai riuscito ad immaginare un nuovo rapporto dopo questo vissuto tanto a lungo. Non ho altri parenti perchè mio fratello è morto da 10 anni e con la sua famiglia si sono rotti i rapporti.............

Non ho mai avuto paura di nulla, ma forse questa cosa la temo e sto cercando di difendermi............. vado a riflettere
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
non è il caso di preoccuparsi...

...il mondo è pieno di vedove

..o sei il fidanzato della Lollo?


Cerco di alleggerire e ..provocare...

Seriamente l'angoscia di morte è il perché di tante azioni ...perché causale ..e perché finale


Da allora ho imparato ad autogenerarmi e questo stato di autosufficienza mi ha dato la presunzione di poter fare a meno di tutti. Non so quanto sia vero, ma mi permette di difendermi dalla paura di rimanere solo.

Vedi il bello di scrivere..... Ho iniziato con una domanda e forse ora sto trovano la vera causa di tutto.

La paura di rimanere solo! E' un concetto che non ho mai espresso, ma sempre più spesso mi ritrovo ad ipotizzare la mia vita futura da solo, forse sto esorcizzando questo momento. Premetto che non penso di separarmi, ma considerata la differenza di età che intercorre tra me e mia moglie, se non sopravvengono fattori imprevedibili (incidenti, malattie incurabili) è normale pensare che io finisca la vita da solo. Mia figlia ama la città e io la campagna, quindi questo crea ulteriore motivo di lontananza (fisica) e io non sono mai riuscito ad immaginare un nuovo rapporto dopo questo vissuto tanto a lungo. Non ho altri parenti perchè mio fratello è morto da 10 anni e con la sua famiglia si sono rotti i rapporti.............

Non ho mai avuto paura di nulla, ma forse questa cosa la temo e sto cercando di difendermi............. vado a riflettere
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Certo che ne avete di pazienza per leggere i miei chilometrici interventi.........

Con il fatto che scrivo senza guardare la tastiera, non mi accordo di quanto metto giù, solo dopo aver inviato il post mi accorgo di aver riepito la videata di parole.

Devo farvi i complimenti, nonchè dei sentiti ringraziamenti
 

dererumnatura

Utente di lunga data
L'ho già detto, dovete rialfabetizzare la vostra comunicazione............ cosa tu intenda per aver espiato forse non è quello che intende lei.
Non sò se ho ben inteso, ma dici di aver partecipato al suo dolore.............come???
Non è stato un dolore, non un tradimento, ma una dittatura violenta dei sentimenti.
Dopo di che possiamo intenderci sul fatto che tutto si può discutere, ma devi capire che se qualcuno lo avesse fatto a te, dal carattere che mostri, dubito che avrebbe potuto aver vita facile, o semplicemente vita con te. E non parlo del tradimento ovviamente, ma dell'imposizione!!
Aprirsi al dialogo significa non andarsene se viene detto qualcosa che non ti piace o non riconosci abbia dignità di dialogo.......... chi ci sta provando, come dici tu, ci prova, ci prova, ci prova, cercando di capire cosa non va o serve all'altra persona.
Che ne sai se lei ha provato e non è mai riuscita a parlarti del suo disagio perchè tu lo liquidavi dicendo "ma io so di aver sbagliato".............. bastasse questo non servirebbe questo forum per le persone che qui si confidano.
Mi pare che tu non prosegui perchè lei alza un muro, forse lei si irrita perchè tu non ascolti anche quello che ti secca sentire.
Forse lei di te ha una ben precisa idea e se non la dice, forse è perchè non dai segnali di poter cambiare perchè credi di non dover cambiare. Ma cambiare non per piacere a lei, ma a te stesso, perchè credo che questo sia il centro di tutto.
E se non piaci a te stesso non è detto che sia a causa di lei.
Ecco perchè credo che anche se vi lasciaste tu non risolveresti i tuoi problemi, anzi forse ti mancherebbe tutto quello che di lei ora non vedi ma che non ritroveresti altrove, e questo naturalmente vale anche per lei.
Ha usato un bellissimo esempio "The Cube", tu lamenti di avere teorie di stanze con trabocchetti, ma quel cubo lo ha vissuto anche lei........ quando cercava di capire, di confrontarsi e tu dicevi che doveva farsi stare bene quello che stava bene a te.
Sei confuso e lo credo.............. e temo che lo sia stata tanto anche lei.
Non sarebbe il caso che ti togliessi quell'armatura che più che le virtù di un cavaliere, crea una barriera al calore umano che dovreste ritrovare?
Io credo di aver dato degli spunti, ma sono fallibile come tutti, quindi intervengano pure altri, perchè dalle tue risposte, dal primo all'ultimo tuo post, trovo poche differenze.
Forse non sono in grado di farti passare le mie elaborazioni e le mie opinioni, o forse non mi è del tutto chiaro se è della tua coppia o della tua vita che ti lamenti di più.
Se è della tua vita, lei conta per la sua parte, per tutto il resto cosa conteresti di fare o con chi pensi di prendertela?
Bruja



E' quello che imi chiedevo io ieri quando dicevo che leggevo in te insoddisfazione per frustrazioni che andavano oltre il rapporto di coppia...
e lo stesso penso che valga per lei.
 

dererumnatura

Utente di lunga data
Intanto ti chiedo perchè temi sempre di contrariarmi o ferirmi. Ogni volta ch esprimi un'opinione basata su ciò che puoi percepire dalla mia parole, temi di "osare" troppo. Se temessi il confronto con persone come quelle presenti sul forum, non sarei qui a mettermi in discussione.

Il fatto che qualcuno possa toccare punto delicati ci può stare, sta ovviamente a me filtrare i messaggi che ricevo. Certo, se certe frasi le pronuncia mia moglie, spesso la prima reazione è di reagire perchè percepisco l'appuno come un aggressiona, ma anche in quel caso ti assicuro che quando poi mi sono rilassato, ritorno a pensare alle sue parole. Ecco perchè alla fine sto cercando un confronto con persone che non sono coinvolte, solo voi potete essere arbitri imparziale, benchè condizionati dalla mie sole parole.

Per tornare al tuo post, sono sicuro di aver paura. Ho paura perchè tante volte mi sono rifiutato di leggere dentro di me per non conoscere la verità. Ci sono stati momenti, soprattutto quando ero molto arrabbiato con la vita, in cui temevo di trovare dentro di me delle risposte contrarie ai miei pensieri, quindi ho costruito un involucro dove ho nascosto i miei pensieri più profondi.

Oggi sto cercando di scartare quell'involucro perchè ho bisogno di conoscere la verità.

Tu parli del senso del dovere, in effetti quello è stato la causa della mia vita razionale.

Ho perso il padre che avevo solo 12 anni e mia madre è entrata in una depressione (che allora non si curava perchè non era considerata una malattia) tale che si è dimenticata di me. Avevo un fratello maggiore, ma era già sposato da un anno e quindi fuori di casa. Ho dovuto crescere da solo e da allora tutte le scelte della mia vita le ho fatte e pagate da solo; la scuola, il lavoro, il cambio del lavoro e andare a vivere solo quando avevo solo vent'anni. Il mio lavoro poi mi ha da sempre caricato di responsabilità all'inizio perchè ho trovato una persona formidabile che mi ha dato grande fiducia, poi perchè sono entrato in una società che valutate le mie capacità attitudinali, mi ha assegnato dei progetti da seguire in completa autonomia già a diciannove anni. E' difficile vivere così senza farsi carico di enormi responsabilità e queste sono state solo l'inizio. Tutta la mia vita è stata una lotta costante perchè ho sempre creduto nelle mie idee ed esclusa mia moglie, tutti erano contrari, tra cui mia madre e mio fratello.

Quando parlo di razionalità definisco uno stile di vita che ho assunto perchè era indispensabile per vincere quelle sfide.

Ma per riprendere un esempio di Bruja, io non ho tenuto i 100kmh e poi ho puntato a 200, in effetti il ho viaggiato sempre oltre i limiti consentiti, tenevo il 180kmh con un auto che non era omologata per andare oltre i 150. Questo stile di vita mi ha consumato dentro, non perchè abbia perso stimoli o perchè siano cambiate le aspettative, purtroppo è successo che tutti i progetti che avevo intrapreso per situazione quasi sempre indipendenti da me, hanno avuto esiti negativi.

Nella mia vita l'unica cosa che ho sempre salvato sono stati mia moglie e mia figlia perchè mi hanno sempre supportato e mi hanno fatto sentire un DIO.

Gli anni però passano, le sconfitte si sentono, la forza per correre sempre a 180 non sempre la trovi, e i figli crescono. Mia figlia, come tutti i ragazzi che superano una certa età iniziano l'era della contestazione e si crea la frattura generazionale. Io così razionale e formale, non posso accettare una figlia "artista" che vive nelle fiabe, quindi discussioni a non fine. Mia moglie ovviamente, con l'amore di mamma cerca di proteggere lei e le sue idee, dalla mia rigidità mentale (tengo a precisare che nonostante quel periodo, ancora oggi io e mia figlia ci amiamo, ci coccoliamo e ci scontriamo per troppo amore)

Altra cosa che si modifica nel rapporto famigliare è mia moglie che forse inizia ad accusare la stanchezza di una vita sempre alla rincorsa di qualcosa che sembra sempre sfuggirci, ogni volta che stiamo per raggiungere un obiettivo, capita un imprevisto che ci obbliga a ricominciare da capo.

Probabilmente è qui che inizia il problema, la mia benzina speciale era la famiglia, ma la famiglia aveva esaurito l'energia per rifornirmi. Da li è iniziata la mia stanchezza, l'incapacità di sognare nuovi obiettivi ed orizzonti perchè diventavano sempre più lontani, sempre più fatui. Questo deve aver inaridito tutto, solo che il declino non poteva essere percepito perchè esisteva sempre la scuola, il lavoro, il gatto, l'auto da pagare/riparare, la mamma, gli amici........... tutti quegli impegni che ti impediscono di cogliere il degrado delle cose che è sfociato poi nel mio tradimento. Quel tradimento è stato per me una nuova fonte di energia per riprendere a correre, ma ero consapevole che quella era energia sporca, era rubata e ho cercato di trasformarla prima di portarla in casa.

Ovvio che questa energia non fosse accettabile, ma a me è servita per rimettermi in moto.

Da allora ho imparato ad autogenerarmi e questo stato di autosufficienza mi ha dato la presunzione di poter fare a meno di tutti. Non so quanto sia vero, ma mi permette di difendermi dalla paura di rimanere solo.

Vedi il bello di scrivere..... Ho iniziato con una domanda e forse ora sto trovano la vera causa di tutto.

La paura di rimanere solo! E' un concetto che non ho mai espresso, ma sempre più spesso mi ritrovo ad ipotizzare la mia vita futura da solo, forse sto esorcizzando questo momento. Premetto che non penso di separarmi, ma considerata la differenza di età che intercorre tra me e mia moglie, se non sopravvengono fattori imprevedibili (incidenti, malattie incurabili) è normale pensare che io finisca la vita da solo. Mia figlia ama la città e io la campagna, quindi questo crea ulteriore motivo di lontananza (fisica) e io non sono mai riuscito ad immaginare un nuovo rapporto dopo questo vissuto tanto a lungo. Non ho altri parenti perchè mio fratello è morto da 10 anni e con la sua famiglia si sono rotti i rapporti.............

Non ho mai avuto paura di nulla, ma forse questa cosa la temo e sto cercando di difendermi............. vado a riflettere

A me sembra che sia più comune di quanto pensi avere delle vite non 'lineari'..dove occorre procedere a 180 KMH e dove gli obiettivi che ci prefiggiamo non sempre vengono raggiunti e dove si fa una gran fatica a tirare avanti tutti i giorni con i problemi gli impegni le difficoltà di comunicazione con chi ci sta accanto e la non voglia di essere sempre e tutti i giorni pronti ad ascoltare e ad essere ben disposti....


E se fosse solo una voglia di essere...SCAZZATI?( perdonatemi il termine)

Dopo tutte queste corse...queste lotte...questi tentativi il più delle volte riusciti di tirare avanti e .....che una abbia persona anche il diritto di essere per un po'...scazzata no????
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
A me sembra che sia più comune di quanto pensi avere delle vite non 'lineari'..dove occorre procedere a 180 KMH e dove gli obiettivi che ci prefiggiamo non sempre vengono raggiunti e dove si fa una gran fatica a tirare avanti tutti i giorni con i problemi gli impegni le difficoltà di comunicazione con chi ci sta accanto e la non voglia di essere sempre e tutti i giorni pronti ad ascoltare e ad essere ben disposti....


E se fosse solo una voglia di essere...SCAZZATI?( perdonatemi il termine)

Dopo tutte queste corse...queste lotte...questi tentativi il più delle volte riusciti di tirare avanti e .....che una abbia persona anche il diritto di essere per un po'...scazzata no????

Io credo di essere "scazzato" perchè certi problemi di ripetono di continuo e qualunque cosa io faccia, non trovo soluzione (non parlo in casa, parlo di lavoro, economia, rapporti con le persone). Ovvio poi che le tensioni che si accumulano fuori, si scaricano in casa. Ovvio pure che come io le scarico, lei accumula le sue e le scarica. Ma se torniamo al concetto iniziale, io cercavo di capire quanto noi riusciamo ad essere davvero autocritici.

Se ripensate a ciò che ho scritto, io credo e sottolineo credo di essere stato abbastanza imparziale nel descrivere la situazione. Non penso lei abbia colpe e che i suoi atteggiamenti siano giustificati, ma non riesco a trovare uno spiraglio al dialogo (anche se questa sera c'è stata un'evoluzione notevole anche grazie al post che ho scritto prima di cena) per trovare il nuovo compromesso. Da qui il mio dubbio: sono io che non sono capace di parlare/ascoltare, oppure lei è ancora talmente presa dalla storia che non ce la fa ad accettare un confronto sereno?

Quello che voglia sia chiaro è che non credo/pretendo di aver ragione, ma dal confronto riesco ad avere la vostra visione dei fatti che è certamente diversa dalla mia e posso trovare spunti per comprendere meglio la situazione


p.s.
Vi confesso che questo tema mi ha sfinito, ma ringrazio tutti per aver attivamente partecipato
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
no problem


Io credo di essere "scazzato" perchè certi problemi di ripetono di continuo e qualunque cosa io faccia, non trovo soluzione (non parlo in casa, parlo di lavoro, economia, rapporti con le persone). Ovvio poi che le tensioni che si accumulano fuori, si scaricano in casa. Ovvio pure che come io le scarico, lei accumula le sue e le scarica. Ma se torniamo al concetto iniziale, io cercavo di capire quanto noi riusciamo ad essere davvero autocritici.

Se ripensate a ciò che ho scritto, io credo e sottolineo credo di essere stato abbastanza imparziale nel descrivere la situazione. Non penso lei abbia colpe e che i suoi atteggiamenti siano giustificati, ma non riesco a trovare uno spiraglio al dialogo (anche se questa sera c'è stata un'evoluzione notevole anche grazie al post che ho scritto prima di cena) per trovare il nuovo compromesso. Da qui il mio dubbio: sono io che non sono capace di parlare/ascoltare, oppure lei è ancora talmente presa dalla storia che non ce la fa ad accettare un confronto sereno?

Quello che voglia sia chiaro è che non credo/pretendo di aver ragione, ma dal confronto riesco ad avere la vostra visione dei fatti che è certamente diversa dalla mia e posso trovare spunti per comprendere meglio la situazione


p.s.
Vi confesso che questo tema mi ha sfinito, ma ringrazio tutti per aver attivamente partecipato
Anche noi

Scherzo ci hai coinvolto..ma stasera ho uno spirito ironico/provocatorio/aggressivo

 

Old lancillotto

Utente di lunga data


Anche noi

Scherzo ci hai coinvolto..ma stasera ho uno spirito ironico/provocatorio/aggressivo

Avete retto bene, anche se per me è stata più dura dato che dovevo dare retta a tutti, mi sono cancellato le impronte digitali a furia di battere tasti sul pc.

p.s.
l'ironia penso sia uno dei migliori indici di intelligenza soprattutto se applicata a se stessi
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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