La mia scelta, come detto, non è esente da sofferenza, come la vita stessa d'altronde. Purtroppo è e rimane per ora una mia scelta. Perché la controparte, la mia lei, sembra non capire e non ricevere la sofferenza che ha generato. Rispetto alla mia apertura vedo un omportamento infantile per alcuni versi, coraggioso per altri versi ed opportunista per altri ancora. Un po' tutti siamo così. E forse nel restare lo sono anche io, soffrendo, ma almeno consapevole e non cieco di chi ho di fronte. Peccato per lei, o fortunata lei perché ha me. Peccato un po' per me perché con la mia disponibilità avrei potuto meritare maggiore considerazione. La mi a autostima si è abbastanza ripresa. Si vede che l'altro, se c'è ancora, merita di più. Io la ruota non la faccio girare... ma poi gira ugualmente per tutti. Come l'orologio.
@Delfi1999 hai ragione: dialogo, manca dialogo e manca rispetto. La cosa un po' se vogliamo triste è che sarebbe facile e banale.