sarà il millesimo thread che leggo della millesima moglie che ha tradito il marito, nonostante il marito fosse la persona migliore del mondo e non se lo meritasse, e lo amasse, e bla bla bla.
E nonostante l'amante occasionale alla fine fosse pure più brutto/stupido/sessualmente più scarso ... ecc.. ecc..
io ho una mentalità molto razionale. il fatto che non non sono mai riuscito a capire PERCHE' le donne facessero delle scelte del genere, mi ha sempre portato a disprezzare (ebbene sì) certe scelte, perchè dettate non dalla Logica.
però:
in questo periodo sto leggendo dei trattati di antropologia culturale e sociologia (cose che ho sempre ritenuto tutte stronzate). E invece, ho scoperto che quelle scelte che io disprezzo, sono in realtà ALTAMENTE LOGICHE. Ve la faccio breve. Pare che la donna si accoppi sempre con chi ritiene essere il Maschio Dominante (o maschio alfa). L'essere il maschio dominante prescinde totalmente dall'essere belli/intelligenti/simpatici ma dipende invece dall'avere successo/potere/denaro/posizione sociale/savoir faire o, più localmente, che questa "posizione di dominio" sia percepita anche solo da una ristretta cerchia di persone. Pare che un machio dominante possa avere ogni donna del mondo (anche se sposata o fidanzata - questo sito ne è la riprova).
in conclusione, chiedo alle traditrici:
Quando non sapete capacitarvi del "Perchè" avete tradito vostro marito sebbene fosse perfetto, non è che per caso la verità e che siete state attratte dal senso di "dominanza" emanato dall'amante/collega di turno?
siate sincere, please.
spero di essere stato chiaro.
In tempi antichi c'era l'esigenza da parte della donna di selezionare il maschio( dominante?) che fosse capace con la sua caccia, il suo potere, la sua arte nell'agricoltura di poter efficacemente contribuire al mantenimento e alla protezione della femmina e dei figli che venivano generati dall'unione.
Era una questione di soppravvivenza.
Poi se si vuole ancor più essere ancestrali, il maschio doveva anche avere in se caratteristiche genetiche, psico_fisiche atte a generare stirpe sana e forte.
Come pur vero che antropologicamente parlando l'uomo ha sempre avuto l'istinto di possedere più donne per diffondere il più possibile il suo seme a dispetto di possibii altri maschi della stessa specie.
Al giorno d'oggi c'è un visibile conflitto su cosa è ancestralmente inscritto nel nostro dna e il comportamento indotto dalla società moderna.
Nel caos più totale tra l'istinto, la ragione, la convenienza che chi sa cos'altro , sia uomini che donne commettono azioni nella scelta dei patner non sempre apparentemente logiche.
hai ragione Insonne...... molte scelte emotive sono illogiche, siamo in un momento di passaggio, c'è evoluzione della specie e non si sa se si degenererà o meno.
In un nemmeno tanto lontano futuro le donne potrebbero anche magari scegliere di non scegliere nemmeno più un patner dell'altro sesso: che gli serve? Non serve più a proteggere la prole e loro stesse ( le donne sono sempre più inclini all'indipendenza), il seme stesso potrà essere " acquistato" in una banca apposita o diversamente la clonazione potrebbe sviluppare scenari poco immaginabili ora.
Willy Pasini ha scritto di recente ( condiviso da Veronesi) che le linee di demarcazione dei due sessi si stanno sempre più afflievolendo.
Veronesi va oltre, ipotizza una futura società di esseri umani androgeni nell'aspetto e nei comportamenti sessuali oltre che negli ormoni.