Mi piacerebbe capire cosa provano le amanti ...

perplesso

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Usti...

...e finalmente che qualcuno ci prova anche con me!!!

:danza:

Qua, con 'sta cosa de ipazia prolissa, e ipazia che non si capisce che dice e che filosofeggia...sai che mi han detto che credevano che avessi sui 50/60 anni???? :facepalm::facepalm::rotfl:
è vero
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non so se questa immagine sia più Patetica o triste. Ma tu ti rendi lontanamente conto di come stai paragonando le due situazioni? Ora delle due luna. O tu stai con uno psicopatico violento alcolista che torno a casa e ti prende a bottigliate, però la mattina dopo si dimentica e ti dà due bacetti, oppure dato che hai avuto la grandissima fortuna che quel rincoglionito di tuo marito si è caricato una peggio di te per amante perché evidentemente visto che state insieme da quando siete nati il modello disfunzionale sei tu, e lui ha cercato solo di replicarlo, hai trovato l'unico imbecille che è tornato a casa te.
Ma porca puttana davvero
Adesso uno che ti stupra e uno che ti si carica grandissima rottura di coglioni sono la stessa cosa? Mi sa che hai esagerato con il genepy. Che da padre di figlia femmina certe cose mi disturbano assai.
Avevo iniziato io a stendere un ponte fra le due cose.

Ovviamente non è paragonabile.

Però sai che ci sono alcuni aspetti che si intersecano?

In fondo è un tradimento la violenza.
Un tradimento esponenziale. Che va a toccare non tanto la fiducia in un altro.

Va a toccare la fiducia nel mondo.
Una violenza è un evento dirompente. E cambia proprio la percezione dell'equilibrio fra te e il mondo tutto.

E' come se fosse la Vita stessa a tradirti. Per certi versi.
Nella mia percezione è stato come se fosse l'umano a tradirmi. Indipendentemente dal genere.

Tanto che non riuscivo a trovare vicinanza nè con i carnefici, con cui mi ero identificata (una furbata da nobel :D) nè con le vittime. Che rifiutavo sia in quanto vittima che non riconoscevo in me sia in quanto carnefice che stava facendo le sue vittime.
Ho dovuto passare per l'accettazione della violenza in me, per ri-riconoscere l'umano che era anche in me. Mi spiego?
Avvicinarmi per allontanarmi.

Ma il meccanismo di fondo, il percepire un tradimento da quella sostanza a cui ti eri affidata (la vita, che per vivere serve affidarsi alla vita) rende l'idea.

Le situazioni non sono minimamente paragonabili.
Ma i meccanismi sì.

Non so se mi spiego. E' un discorso delicato e suscettibile di fraintendimenti.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
che a leggerti sembri più vecchia (e rompiballe) di quella che sei in realtà
in realtà so essere pure peggio, per la verità :p

Però dal vivo sono più carina che tutta nera e bendata come nell'avatar :carneval:
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Avevo iniziato io a stendere un ponte fra le due cose.

Ovviamente non è paragonabile.

Però sai che ci sono alcuni aspetti che si intersecano?

In fondo è un tradimento la violenza.
Un tradimento esponenziale. Che va a toccare non tanto la fiducia in un altro.

Va a toccare la fiducia nel mondo.
Una violenza è un evento dirompente. E cambia proprio la percezione dell'equilibrio fra te e il mondo tutto.

E' come se fosse la Vita stessa a tradirti. Per certi versi.
Nella mia percezione è stato come se fosse l'umano a tradirmi. Indipendentemente dal genere.

Tanto che non riuscivo a trovare vicinanza nè con i carnefici, con cui mi ero identificata (una furbata da nobel :D) nè con le vittime. Che rifiutavo sia in quanto vittima che non riconoscevo in me sia in quanto carnefice che stava facendo le sue vittime.
Ho dovuto passare per l'accettazione della violenza in me, per ri-riconoscere l'umano che era anche in me. Mi spiego?
Avvicinarmi per allontanarmi.

Ma il meccanismo di fondo, il percepire un tradimento da quella sostanza a cui ti eri affidata (la vita, che per vivere serve affidarsi alla vita) rende l'idea.

Le situazioni non sono minimamente paragonabili.
Ma i meccanismi sì.

Non so se mi spiego. E' un discorso delicato e suscettibile di fraintendimenti.
No nemmeno i meccanismi. E non c'è da stendere un ponte tra la violenza e il tradimento. È una forzatura dovuta al fatto che hai la sindrome dell'inclusione a tutti i costi.
E comunque il discorso ad minchiam con annesso paragone idiota non era tra il tradimento e la violenza. Vattelo a rileggere.

Ai suoi occhi io ero quella che non apprezzava abbastanza di lui.Pretendeva senza manco accorgersi che una sua azione positiva ne neutralizzasse 10 negative .In realtà non voleva ammettere le cazzate che faceva per le quali avevo tutto il diritto di avercela con lui.Come se quello che ti ha violentata ,una volta finito ti avesse dato una caramella e con quel gesto avesse preteso di rimettere in pari la situazione.
Macristoddio...
 
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danny

Utente di lunga data
Buttarsi nelle braccia dell'amante come sfogatoio è un errore madornale per il semplice motivo scontato che chi ti si avvicina quando sei in difficoltà non lo fa mai in modo limpido. Magari vuole solo sentirsi importante, magari vuole soltanto sentirsi meglio di te per quanto sei sfigato, ma l'aiuto disinteressato al di là dei parenti stretti non l'ho visto mai. Quando sei forte attiri persone forti, quando sei debole attrae avvoltoi. Motivo per cui bisogna farsi vedere forti anche quando non lo si è.
Assolutamente vero.
 

danny

Utente di lunga data
L'amante, specie se donna, va gestita sempre perchè raramente (parlo per quello che so, ovviamente) sta in un cassetto e si fa spolverare al bisogno. Cioè all'inizio funziona così, poi, timidamente, chiede di prendere aria. Anche quella più riservata e rispettosa e consapevole del proprio ruolo prima o poi chiede qualcosa in più. Esempio: cara amica con storia classica uomo sposato-figli-personaggio in vista in città etc. Lei sempre al suo posto, mai una richiesta fuori dalle righe, lui conduce il gioco in ogni dettaglio. Perfetto finchè dura. Poi qualcosa piano piano cambia; lei dal non fare nessuna domanda azzarda qualcosina di microscopico, che riguarda loro eh, per carità la famiglia e la vita di lui sono sacre e inviolabili, e lui nicchia, sfugge, inizia a sentire lo scricchiolio del giochino che invecchia. E bon, game over. Tanto per sintetizzare al massimo.
Questa è probabilmente la visione dell'amante secondo te, ovvero quella che rispecchia il tuo carattere, le tue esigenze.
Non credo affatto che identifichi tutte le persone che hanno relazioni extraconiugali.
 

danny

Utente di lunga data
Non solo, non sempre. Anzi.
Non sempre, cioè talvolta, mai o quasi mai non sono termini per definire regole.
L'amante di mia moglie voleva quel qualcosa in più: che lei mollasse me e sposasse lui.
Mia moglie voleva solo un amante.
Lui si teneva in canna un'altra o forse altre due donne, e alla fine si è sposato quella che gli ha detto sì.
Mettiamo come regola allora che anche gli uomini vogliono qualcosa in più quando sono amanti o che per arrivare a sposarsi è meglio tenersi in canna due o tre donne perché statisticamente aumenti le probabilità?
Direi di no, non credi?
 
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danny

Utente di lunga data
Purtroppo succede e senza consapevolezza. Si piazzano le persone nel proprio teatrino e poi si è delusi che non sanno interpretare bene la parte.
Sì, soprattutto il neretto.
Dall'altra parte non si è altrettanto consapevoli, noti alcuni comportamenti ma non riesci a inquadrarli in una visione generale, fino a che non ti abitui lentamente, ma a quel punto e dopo anni la tua autostima è finita sotto i piedi, annullata da un continuo confronto con un modello inarrivabile che ti fa sentire inadeguato.
Quando sono stato tradito è crollato tutto e non ho avuto la forza di farcela da solo anche per questo.
E' comunque servito per riuscire a staccarmi e vedere le cose sotto una prospettiva più ampia, da una distanza sufficiente per coglierle.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Sì, soprattutto il neretto.
Dall'altra parte non si è altrettanto consapevoli, noti alcuni comportamenti ma non riesci a inquadrarli in una visione generale, fino a che non ti abitui lentamente, ma a quel punto e dopo anni la tua autostima è finita sotto i piedi, annullata da un continuo confronto con un modello inarrivabile che ti fa sentire inadeguato.
Quando sono stato tradito è crollato tutto e non ho avuto la forza di farcela da solo anche per questo.
E' comunque servito per riuscire a staccarmi e vedere le cose sotto una prospettiva più ampia, da una distanza sufficiente per coglierle.
Capito perché la monogamia fa male? Scopare in giro È un ottimo modo per raccattare consapevolezza:mexican:
 

danny

Utente di lunga data
Capito perché la monogamia fa male? Scopare in giro È un ottimo modo per raccattare consapevolezza:mexican:
Non hai affatto torto, anche se l'affermazione può essere vista come amorale da qualcuno.
Interrompere meccanismi funzionali alla conservazione di limiti ed equilibri votati alla debolezza creando altri punti di vista non può che migliorare la qualità e la consapevolezza delle proprie scelte.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Non hai affatto torto, anche se l'affermazione può essere vista come amorale da qualcuno.
Interrompere meccanismi funzionali alla conservazione di limiti ed equilibri votati alla debolezza creando altri punti di vista non può che migliorare la qualità e la consapevolezza delle proprie scelte.
La morale ha senso della misura in cui è funzionale al nostro benessere. Proprio in virtù del fatto che esiste in quanto valore negoziato oppure se preferisci lubrificante di sistema. Dando certi valori per presupposti, si riesce a scambiare senza dovere di volta in volta accertare la credibilità dell'interlocutore. Il che è un suicidio ovviamente, ma è anche lo scotto che si paga per essere giocatori neofiti.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Anche solo per il fatto che tu sei la moglie, con te ha famiglia. E quel che c'è in gioco nella relazione con te, è ben più ampio di quel che giocava nella relazione extra.
E nel gioco della famiglia entrano anche le idee di famiglia, di sè nella famiglia, di ruoli e funzioni di ruolo.

.
questo credo.. è l'aspetto difficile da spiegare, così come da comprendere.

specialmente ritornando al discorso della "vacanza" dal sè messo in gioco nella coppia.

e questo aspetto ESISTE secondo me a livello quasi incidentale anche nel tradito, solo che non lo ha semplicemente tramutato in "pensiero, occasione, programmazione, azione"

a volte.. leggendo reazioni di totale distanza e rifiuto anche solo di ascoltare, da parte del tradito, io leggo cose che mi richiamano suoni strani, del tipo

" ANCHE IO MI STO SACRIFICANDO, ANCHE IO HO RINUNCIATO A PARTI DEL ME, ANCHE IO AVREI VOGLIA DI....... PERO' IO HO RESISTITO"

e in questa distanza e in questa refrattarietà a qualsiasi tipo di dialogo e ascolto, leggo quasi una conferma del fatto che si... c'erano OVVIAMENTE parti del "se" che erano depresse nella coppia, nel progetto familiare.... e per entrambi

solo che il punto era semplicemente: "resistere, resistere, resistere...."

e la colpa imperdonabile vs il traditore è non tanto il non aver comunicato, parlato...

quanto il NON aver resistito, e ingollato, in ossequio a una firmetta, o a una promessa, solenne, formale, rituale, implicita che fosse
 
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mistral

Utente di lunga data
Non so se questa immagine sia più Patetica o triste. Ma tu ti rendi lontanamente conto di come stai paragonando le due situazioni? Ora delle due luna. O tu stai con uno psicopatico violento alcolista che torno a casa e ti prende a bottigliate, però la mattina dopo si dimentica e ti dà due bacetti, oppure dato che hai avuto la grandissima fortuna che quel rincoglionito di tuo marito si è caricato una peggio di te per amante perché evidentemente visto che state insieme da quando siete nati il modello disfunzionale sei tu, e lui ha cercato solo di replicarlo, hai trovato l'unico imbecille che è tornato a casa te.
Ma porca puttana davvero
Adesso uno che ti stupra e uno che ti si carica grandissima rottura di coglioni sono la stessa cosa? Mi sa che hai esagerato con il genepy. Che da padre di figlia femmina certe cose mi disturbano assai.
Ma che cazzo ne sai?Non ci arrivi al paragonare il meccanismo?( per la cronaca mio marito è un animo gentile e sensibile,non si è mai sognato di usare violenza verbale e men che meno fisica con me)
Ho forse mai scritto a che cosa mi riferisco con comportamenti e casini che ha combinato nei decenni che lui pensava di neutralizzare con i ti amo ed i regalini?Pensi che ci siano solo le corna che fanno girare le scatole nella vita?Sei al corrente della gravità di alcuni fatti ?
Quindi,visto che non lo sai e che non ho mai l'ho scritto qui per che cosa avrei strangolato mio marito,fammi la cortesia di non rompere ì coglioni con la tua legge universale che tu ritrovi te stesso ed il tuo mondo interiore in tutte le tue pedine del risiko portatrici di vagina che te la danno .Il tradimento per certi versi è stato meno peggio perché almeno gli ha dato un bello schiaffo in faccia al suo ego che ti assicuro non esagero se dico che tu,all'ego di mio marito non potevi allacciare una scarpa.Pure lui aveva la stessa opinione di se che hai tu.Poi ha toppato e gli è tornato tutto indietro con gli interessi e il suo ego gli è finito su per il culo.La cosa che lo ha fregato è che lui per fortuna non è un essere anaffettivo come te ,calcolatore cinico .Ha dei sentimenti i quali lo hanno indotto a pensare e anche a provare rimorso e paura di perdere i suoi affetti .Dopo ciò che ha fatto,non si è cagato sotto al pensiero di accettare di essere il mio sacco da boxe finché ce ne fosse stato il bisogno,la rabbia l'ho sfogata su quel sacco da boxe e non facendomi trombare dal cassiere della Lidl.Tu te la saresti data a gambe perché TU devi stare bene e tutti gli altri vaffanculo,ma non tutti sono dei vili incapaci di stare a guardare le macerie.
Ma pensi proprio di sapere tutto?
Il tuo mondo ruota attorno ad una vagina ed alle minchiate che devi raccontare per fartela dare.
Ma ti leggi? Scopare in giro con persone che vedi come oggetti funzionali lo vuoi far passare come aspirina panacea per tutti i mali. Ma chi ti legge pensa solo che sei messo male male.Una macchietta di te stesso che proporne sempre la stessa soluzione a tutti i problemi ma visto che di te non hai risolto un cazzo,limitati a raccontare per te.
 
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mistral

Utente di lunga data
Sai la cosa che ancora mi lascia basita?

Che quel lui che ha violentato me, è anche un uomo amorevole. E amabile.
E' contemporaneamente entrambe le cose.

Una non esclude l'altra.

Questa cosa mi ha sempre dato da pensare. Anche incontrando altri violentatori.
E maschi che agivano violenza sulle loro donne.
Convivono nello stesso individuo questioni che sembrano stare agli antipodi.

Non sono identità diverse. Sono sfaccettature.
E' sempre lo stesso individuo.

E quello che emerge a seconda, non è nuovo. Non è una creazione dal nulla.
Affonda internamente le sue radici. Anche scindendo...è un tutt'uno.

Non avere consapevolezza di questo è un problema. Forse il problema.

E' la cosa che quando parli di tuo marito mi lascia sempre un po' così. Il fatto che lo descrivi come se con l'amante lui avesse fatto emergere un qualcosa che prima non c'era e poi è stato lasciato là.
E invece è sempre lui.

Non è una identità alternativa quella che è emersa con l'amante. E' sempre lui.
Con lei, che non casualmente era molto lontana da quella che sei tu, era probabilmente più semplice per lui lasciar emergere parti che con te non emergevano.
Nella relazione con lei si attivavano "spontaneamente" questioni che con te richiedono forse uno sforzo maggiore di espressione, svelamento.

Anche solo per il fatto che tu sei la moglie, con te ha famiglia. E quel che c'è in gioco nella relazione con te, è ben più ampio di quel che giocava nella relazione extra.
E nel gioco della famiglia entrano anche le idee di famiglia, di sè nella famiglia, di ruoli e funzioni di ruolo.

L'ora d'aria...ha anche questa funzione.
Prender aria da quel sè che finisce pressato fra immagini e realtà. E che non piace, o vien ritenuto monco per un motivo o per l'altro.

Ed è per questo che dico che nel tradimento il partner ufficiale praticamente non esiste. Il sè che si decide di giocare solo di conseguenza e nella relazione con l'altro. Perchè la scelta del sè da giocare è innanzitutto interna, e governata anche da fattori non direttamente governabili perchè non evidenti o silenti.
Se a questo si aggiunge incomunicabilità di coppia...il gioco è fatto.

L'ora d'aria diventa il miglior modo di tutelare, paradossalmente.

Solo che se non si è più che razionali, poi si fanno i casini che si leggono. Con tanto di corollario dell'ammore.

Se si è troppo razionali, si finisce per scindere troppo e finire nell'intellettualizzazione.

Credo che il fulcro riguardi il capire se quello che si sente monco di sè in coppia può essere completato in coppia o no.
E dopo una valutazione anche fredda si decide che fare.

Se chiudere la coppia.
Se tenerla aperta perchè sulla bilancia il peso va sulla famiglia.
SE tenerla aperta trovando compromessi interni con la propria onestà ma senza rinunciare a quel che di sè non ha spazio.
Se tenerla aperta provando a tener chiuse quelle parti che si percepiscono monche sublimando

Se correre il rischio di mettere tutte le carte sul tavolo e vedere che succede.

Credo che chi va per agito, tutti questi pensieri non li faccia. E si limiti a fare. E poi vedere che succede.
Solo che poi si affida nelle mani di qualcun altro (amante, moglie o chicchessia) per la risoluzione.

E credo sia questa una variabile importante per chi vien tradito da considerare.
Come, una volta fatto il danno, l'altro si pone di fronte al danno.

L'amante in tutto questo, è un accessorio relativo.
E fa poco testo. In sè.

Fa testo semmai il capire perchè uno o una si scelgano come amante un una cagazzi che mette in piedi gran casini.

Per paradosso, per esempio, l'amante di tuo marito, vi ha permesso di ricostruire una sorta di alleanza fra di voi avendo lei come nemico comune.
Per certi versi è un bene, per altri un male.

Sinceramente, mistral, se il mio uomo dopo aver fatto danno viene da me a piangere e a cercar aiuto per il danno che lui ha fatto, lo prendo a calci nel culo.
Poi però io non ho famiglia e la mia bilancia ha pesi diversi da chi ha famiglia e figli.

Però, porca puttana, io al tuo posto sarei davvero imbufalita per questa cosa con lui.
Anche se capisco la tenerezza che provi per lui e per il percorso che ha fatto e sta facendo. Si sente il tuo calore nei suoi confronti.

Ma, se posso essere molto sincera, ti ho letta quando dicevi che hai costruito una sorta di distanza diversa dopo il tradimento. E penso che non sia il tradimento in sè ad averla creata...ma il suo modo di porsi correndo a praticamente piangere da te quando la bomba gli è esplosa in mano ad averla nutrita.

Credo che nella distanza di cui hai scritto, ci sia una ritrosia (che comprendo più che bene) da parte tua ad affidarti di nuovo a lui.
Perchè va bene rompermi i coglioni in coppia. Ma che mi rompi i coglioni in coppia, mi scarichi addosso cose tue, ed inoltre scopi a giro e poi vieni pure a piangere...per la puttana...prima di affidarmi di nuovo a te, te la sudi.
E non basta il percorso di rivisitazione degli antichi filtri. C'è anche tutta una questione di "potenza" che, se fossi al tuo posto, credo farei molta fatica a riconoscere.

E se non sento che dall'altra parte, seppur con tutti i difetti e le mancanze, c'è un maschio che considero abbastanza potente da sostenermi, col cazzo che mi affido.
Gli sto vicina. Mi lascio stare vicina.
Ma non mi affido.
Mi pare di averlo scritto mille volte che il tradimento in quei termini non ha creato nulla di nuovo in lui ma ha alimentato cio che già prima era e per il quale più volte avevo chiesto di farci i conti.Ha cercato esattamente ciò che l'altra offriva più o meno sinceramente.Non si è scoperto lì che lui aveva questo ego frustrato ma torno a ripetere che con me non puoi raccontarmi che sei biondo con gli occhi azzurri ,perché so che sei moro e non posso dirti che sei un biondino.Se esci di casa,ti tingi i capelli e metti le lentine è più facile che qualcuna sospiri per i tuoi tratti vikinghi.Ma non ti puoi incazzare con me perché io non ti vedo biondo.Poi possiamo lavorare su mille altri aspetti positivi ed amabili che hai ma io ti conosco molto bene,non puoi raccontarmela.La botta l'ha presa anche perché finché c'era il gioco l'altra lo ha trattato da biondo,a gioco finito mi ha praticamente detto che lei non è cretina e si capiva benissimo che lui era moro.
É stato un test per vedere cosa poteva raccogliere per se fuori? Forse.Non gli è andata benissimo ma lo ha aiutato a capire che si può agire concretamente affinché la stima sia meritata e che pretenderla a priori è impossibile.

Se la suda .Lui ha chiesto di dargli la possibilità di sudrasela .Sta mantenendo le promesse.
Per quanto riguarda l'affidarmi la vedo dura ,non mi sono mai affidata veramente a nessuno e questo episodio mi ha convinta che sia meglio così.Mi hanno buttata in prima linea presto e ho tanti che si affidano a me,do l'idea di sapere bene la strada ....
 
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mistral

Utente di lunga data
questo credo.. è l'aspetto difficile da spiegare, così come da comprendere.

specialmente ritornando al discorso della "vacanza" dal sè messo in gioco nella coppia.

e questo aspetto ESISTE secondo me a livello quasi incidentale anche nel tradito, solo che non lo ha semplicemente tramutato in "pensiero, occasione, programmazione, azione"

a volte.. leggendo reazioni di totale distanza e rifiuto anche solo di ascoltare, da parte del tradito, io leggo cose che mi richiamano suoni strani, del tipo

" ANCHE IO MI STO SACRIFICANDO, ANCHE IO HO RINUNCIATO A PARTI DEL ME, ANCHE IO AVREI VOGLIA DI....... PERO' IO HO RESISTITO"

e in questa distanza e in questa refrattarietà a qualsiasi tipo di dialogo e ascolto, leggo quasi una conferma del fatto che si... c'erano OVVIAMENTE parti del "se" che erano depresse nella coppia, nel progetto familiare.... e per entrambi

solo che il punto era semplicemente: "resistere, resistere, resistere...."

e la colpa imperdonabile vs il traditore è non tanto il non aver comunicato, parlato...

quanto il NON aver resistito, e ingollato, in ossequio a una firmetta, o a una promessa, solenne, formale, rituale, implicita che fosse
Se si passa tutta la vita a resistere e sacrificarsi,mi trovi d'accordo sul fatto che sia più cosa d'altri tempi.
Se il sacrificarsi ed il resistere lo si contempla in un ragionevole lasso di tempo ,io lo vedo come una virtù.
Si possono attraversare molte crisi in un matrimonio .Con i figli piccoli,con i figli adolescenti,con i genitori anziani.Sono situazioni frustranti che comunque vanno a far parte della vita a meno che si muoia adolescenti.
Credo che il resistere lo si intenda proprio in questi frangenti .
Se hai avuto due gravidanze ravvicinate e tuo marito si prende la vacanza perché hai messo su kili,non hai voglia di scopare tutte le sere e hai un neonato appeso alle tette ,non vedo così sbagliato credere che l'una abbia resistito anche quando avrebbe buttato il neonato dalla finestra per poter tornare a pensare solo a se stessa .Quello non all'altezza della situazione è lui che non ha valutato che fare un figlio è anche accettare questa fase.
Non puoi andare per margherite perché due mesi di incomprensioni in casa pensi di risolverli con un'altra.Diamo un lasso ragionevole di tempo alla resistenza.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Se si passa tutta la vita a resistere e sacrificarsi,mi trovi d'accordo sul fatto che sia più cosa d'altri tempi.
Se il sacrificarsi ed il resistere lo si contempla in un ragionevole lasso di tempo ,io lo vedo come una virtù.
Si possono attraversare molte crisi in un matrimonio .Con i figli piccoli,con i figli adolescenti,con i genitori anziani.Sono situazioni frustranti che comunque vanno a far parte della vita a meno che si muoia adolescenti.
Credo che il resistere lo si intenda proprio in questi frangenti .
Se hai avuto due gravidanze ravvicinate e tuo marito si prende la vacanza perché hai messo su kili,non hai voglia di scopare tutte le sere e hai un neonato appeso alle tette ,non vedo così sbagliato credere che l'una abbia resistito anche quando avrebbe buttato il neonato dalla finestra per poter tornare a pensare solo a se stessa .Quello non all'altezza della situazione è lui che non ha valutato che fare un figlio è anche accettare questa fase.
Non puoi andare per margherite perché due mesi di incomprensioni in casa pensi di risolverli con un'altra.Diamo un lasso ragionevole di tempo alla resistenza.
Quoto. Parlo per me. Sentirsi rimproverare di mancanze da un marito che non si alza dalla sedia, è deprimente. Capisco quelle donne che mi dicono di non sapere come fare.
E capisco che si trascurino, diventino di cattivo umore (si inacidiscono) perchè ti sembra di essere in un tunnel senza via d'uscita.
Ma dalla parte del maschio tutto questa sofferenza non viene vista, soprattuto se hanno l'esempio di una mamma casalinga che si è sempre occupata di tutto.
L'incompresione del maschio in quei momenti fa mettere in dubbio di aver fatto la scelta giusta o se ne vale la pena continuare.
Però capisco anche quelle donne, lasciate per i motivi sopra elencati che in fase di separazione fanno la guerra al marito. Non è giusto usare i figli come arma, su questo non ci piove. Ma uno che si comporta male nei confronti della famiglia non merita neanche un pizzico di compassione.
 
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