Se mi vedi come se fossi distante da me stessa è perché in questi giorni non sono inquadrata perfettamente con me. Lo svelamento (lo chiamate così no?) Mi ha destabilizzato e anche a me pare di osservarmi da fuori.no no...nessuna seduta!!!
Si fa per parlare
Io ho trovato semplicemente interessante il tuo affermare di "volerti sfogare" (che nella mia testa è la versione umana del vomitare boli dei gatti...presente?) e il glissare sul bolo.
Poi penso che a volte sia un modo per arrivarci.
Quando sono arrivata qui, credo una decina di anni fa, ero tutta una architettura di razionalità...(non che adesso, come tu stessa rilevi, la mia architettura si sia snellita...anzi)
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Sai che da come scrivi passa una "distanza" da quello che descrivi nel grassetto?
A me perlomeno.
Ti leggo, e ho la sensazione che è come se (tu) ti guardassi spostata un po' più in là rispetto a te.
Complicità è una bellissima parola.
cum - plico, piegare insieme.
cosa piegavate insieme?
EDIT: ma anche un risvolto, come dire, oscuro...il complice si differenzia dall'agente. Scostandosi. Distinguendosi. Ma non nel senso di individualizzarsi, bensì nel significato legato alla colpa.
Hai mai discusso, con te stessa intendo, il concetto di "naturale"?
Io ho la sensazione, leggendoti, che in quel naturale ci siano parecchi condizionamenti legati al poco che hai lasciato intravedere. A partire dall'indipendenza economica, o meglio, dalla provenienza di quel principio per te. Viene dalla mamma, e non semplicemente dalla mamma, ma dalla sofferenza che tu, impotente, hai guardato in tua madre.
Ma chi? Ma dove? Ma quando?Se mi vedi come se fossi distante da me stessa è perché in questi giorni non sono inquadrata perfettamente con me. Lo svelamento (lo chiamate così no?) Mi ha destabilizzato e anche a me pare di osservarmi da fuori.
Cosa piegavamo insieme? Quando eravamo complici era sorprendente come con lo sguardo raccontavano i nostri pensieri, ci capivamo al volo....è ridicolo magari ma potevamo finire il concetto dell'altro ed era piacevole perché ci si sentiva capiti e accolti vicendevolmente.
È ovvio che la situazione di mia mamma si è riversata emotivamente anche su di me e mi ha interessato per molto tempo. Ma non è solo per quello che ho ricercato la mia indipendenza. È un concetto di donna che ho sempre stimato, quella che provvede alla famiglia unitamente al partner. So che ora verrò aggredita perché il pensiero è ancora molto sentito, ma per me è fondamentale la compartecipazione all'aspetto economico di una famiglia. Quando lo fa solo uno non sempre vi è la maturità di riconoscere comunque l'equilibrio di prestazioni perché magari uno dei due si occupa prevalentemente della casa o della gestione dei figli. Ma ripeto, per chi se lo fosse perso, il mio compagno si è sempre mostrato orgoglioso di me per questo e io parimenti gli ho riconosciuto la sua abilità professionale e il fatto di aver comprato da solo ciò che ha comprato.
Non avevamo scelta. La posta in palio (figli piccoli compresi), era troppo alta.e come avete risolto?
E comunque, ad ogni azione c’è sempre una reazione, come l’omicidio o la delazione in ambito lavorativo, la violenza su parenti, ma questi sono solo esempi molto reali che accadono quotidianamente. Oggi a Fossombrone un tizio ha sparato a sua cognata ad esempio.Non ho mai trovato ne utili ne inteligenti queste vendette. Il problema è il rapporto col tuo lui ...
A lui puoi rigare la macchia ...se hai proprio voglia di sfogarti
Chi: donnaMa chi? Ma dove? Ma quando?
Che non voglio e' oramai chiaro, ma anche a volerlo fare anonimamente, non credi che si capirebbe la provenienza? Chi mai avrebbe interesse se non io visto che, per quello che mi è stato detto, non è stato riferito neppure agli amici più stretti.....e non è che ho le prove inconfutabili da inviargli, non mi sono mica salvata nulla eh...Se non vuoi ok, scelta tua, ci mancherebbe.
Però dico solo che se vuoi il modo di farlo sapere senza rischi legali si trova.
Credo che per prendere una decisione di far saltare completamente il banco deve esserci una gran voglia di cambiamento.Che poi la cosa che conta è che tuo marito sta con te perché vuole te...non perché non sa più come frequentare l'altra...
Non ho sentito criticare una donna che lavora dal 90, da parte di una donna che mi disse che la suocera avrebbe disprezzato il figlio “incapace di mantenere la moglie”, se avesse saputo del lavoro della nuora. Ma era allibita la nuora stessa.Chi: donna
Dove: nell'ambito familiare
Quando: quando mette su famiglia![]()
Rotolina... tu non devi ridare fiducia, non subito almeno. Secondo me devi fare la tua vita, come se lui fosse presente, ma anche no. Intendo che devi un po' " usarlo" come padre vero e come marito "in affitto". Non deve esserci una rispostaBella domanda. Non ho la risposta...
In questi giorni mi sto anche domandando se in un rapporto che naturalmente non idealizzi più perché ti è arrivata la doccia fredda, la fiducia sarà ancora alla base della relazione che potresti voler costruire?
Infatti non era quello il pensiero e ovviamente non è consuetudine oramai criticare una donna che lavora.Non ho sentito criticare una donna che lavora dal 90, da parte di una donna che mi disse che la suocera avrebbe disprezzato il figlio “incapace di mantenere la moglie”, se avesse saputo del lavoro della nuora. Ma era allibita la nuora stessa.
O una gran voglia di cambiamento o una sopportazione/disagio/ conflitto che è arrivato all'estremo.Credo che per prendere una decisione di far saltare completamente il banco deve esserci una gran voglia di cambiamento.
Si rimane perché tutta sta certezza su una nuova vita mica la si ha
Resto stupita.Infatti non era quello il pensiero e ovviamente non è consuetudine oramai criticare una donna che lavora.
È il concetto inverso che devi valutare e sul quale potrei essere criticata ovvero il fatto che la donna che sta a casa perché offre alla famiglia la sua compartecipazione al menage con lavoro domestico e accudimento dei figli (come tante ancora ne conosco) non si pongono - personalissima opinione e non è un'accusa - in una condizione di uguaglianza rispetto al partner che apporta denaro alla famiglia e il partner deve essere molto maturo per non rinfacciare o semplicemente far pesare ciò alla compagna nei vari step della loro vita insieme. E di uomini così e discorsi sul "cosa mi sono regalato per questo compleanno quando a farle il regalo era lei....." Ne conosco, quindi non è un'ipotesi o una fantasia. Forse ora è più chiaro?
La nuova vita uno se la crea.Credo che per prendere una decisione di far saltare completamente il banco deve esserci una gran voglia di cambiamento.
Si rimane perché tutta sta certezza su una nuova vita mica la si ha
Non sempre si può.La nuova vita uno se la crea.
Ci si prova almeno.Non sempre si può.
Dipende dalla età, condizioni di lavoro, appoggio o no della famiglia di origine eccCi si prova almeno.
Se vuoi capire questo dal concetto che mi pare abbastanza chiaro anche per chi non parla la nostra lingua, accomodati. Chiaramente non rispondo più sul punto perchè non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, dice il detto.Resto stupita.
Anche nel forum ci sono persone residenti in varie parti di Italia e non ricordo nessuna che abbia espresso il concetto che credo di aver capito. Ma tutto può essere. Il punto è che tu hai detto di sapere che saresti stata criticata per aver scelto di lavorare e avere indipendenza economica e che la tua posizione è minoritaria.
È questo che mi sembra da fuori dal tempo.