spleen
utente ?
La faccenda della responsabilità io la trovo importante (non l'ho esclusa) ma non fondante e ti spiego perchè:Non sono d'accordo sai?
La questione di assunzione di responsabilità io la trovo fondante. E non per niente scontata.
Mi ritrovo giornalmente ad assistere a scene che parlano di un grande ammmore per i figli, ma dal punto di vista della responsabilità e della cura, che discende dall'essersi assunti la responsabilità di farne, non trovano appigli.
E penso sia piuttosto egoistico, e lo ribadisco, fare un figlio perchè s'ha da fare, perchè è un bellissimo cucciolo (con la sequenza di occhi a cuore, sbaciucchiamenti e iphone da 600 euro....) ma poi non assumersene la responsabilità nella concretezza delle piccole cose.
Dai no. Ai sì. Coerenti. Meditati. Solidi. Tanto per partire dalla base.
I figli non sono emanazioni. Per quanto lo divengano molto spesso, intrappolati nei desideri narcisistici dei genitori.
Ma sono esseri che hanno comunque bisogno di essere curati e protetti per qualche annetto prima di essere indipendenti e autonomi.
Ed è in quegli annetti che io vedo la differenza fra buoni sentimenti e responsabilità e cure amorevoli.
Quanto alla natura. Non mi riferivo a specie che non si riproducono. Mi riferivo ad organizzazioni sociali in gruppi in cui non tutte le femmine e non tutti i maschi si riproducono. MA solo alcuni. Penso ai lupi, o agli oranghi. per dire.
Solo qualcuno si riproduce, in questo io vedo la non obbligatorietà alla riproduzione.
E allo stesso modo la vedo in umana. Qualcuno fa bene a riprodursi. Qualcuno farebbe bene ad evitare e darsi all'agricoltura. Qualcun altro può contribuire al futuro della specie com-partecipando indirettamente alla cura della prole.
Se la riproduzione è una questione di specie, e lo è, allora è della specie che si parla e non dei singoli. E ogni singolo dovrebbe essere attento alla cura.
Cosa che nei gruppi umani non avviene. Per esempio.
Perchè un figlio è "mio" e guai a chi si azzarda a compartecipare alla sua crescita. Riguardo a questo basti osservare la conflittualità crescente fra l'istituzione educativa scolastica e le famiglie....giusto per lanciare un'altro spunto.
E pongo un'altra questione: come può una società pensare di proseguire a se stessa se vive contemporaneamente l'individualità della scelta di fare un figlio ma non può contare sulla collettività nella gestione del figlio?
E la mia non è una ode ai bei tempi andati in cui si andava spensierati a giocare nei campi di grano...constato il fatto che le famiglie sono cellule tendenzialmente isolate...nel senso che socialmente l'uso della collaborazione fra famiglie spetta agli individui e non ad un'organizzazione di rete sociale.
In un contesto del genere a me pare ovvio che si colpevolizzi la questione economica...ma è un falso problema. Per come la vedo io.
Penso che invece sia carente la consapevolezza che i figli sono futuro sociale e non familiare. E che questo derivi anche dal non sentirsi parte di un gruppo sociale.
Come facciamo a stabilire chi possa fare figli e chi no?
Secondo me non dobbiamo caricare più di tanto, nella sostanza la maternità e la paternità di significati etico - sociale - razionale.
Perchè dietro l'angolo, se lo facciamo c'è sempre la nostra inadeguatezza, come minimo e autentiche mostruosità come massimo. (Il Fuhrer dei tedeschi che decideva chi si e chi no e che ne voleva molti perchè aveva bisogno di soldati).
Se solo le persone che sono in grado di ottemperare quello che abbiamo in mente facessero figli l'umanità si sarebbe del resto estinta da tempo.
Se parliamo di società animali attenzione, non ci sono individui che "scelgono" di non riprodursi, nella società dei lupi non lo fanno perchè la coppia dominante lo impedisce, la spinta a riprodursi c'è in ogni individuo possessore di capacità sessuale. Se etologicamente non succede è perchè è il gruppo sociale o compagine che pone dei limiti, mai ripeto per scelta individuale. E ribadisco che comunque parlare di natura in parallelo con noi è sempre scivoloso e puo essere fuorviante.
Non riesco a scrivere più di tanto, sono at work, magari stasera mi spiego meglio.......