non ci si riesce, a prendere una posizione, se non si accetta che semplicemente non si è adeguati rispetto all'idea assoluta di adeguatezza...secondo me.Ma se ci si sente inadeguati non si riesce.
Be' tanto bene non sta e non perché non vuole figli.
Quando ero incinta di mia figlia ho conosciuto una tizia che mi guardava come se avessi dentro Alien.
Non stava bene.
Be' tanto bene non sta e non perché non vuole figli.
Quando ero incinta di mia figlia ho conosciuto una tizia che mi guardava come se avessi dentro Alien.
Non stava bene.
beh..ma se una vede alien nel pancione, per questioni sue e non fa figli, sta comunque assumendosi se stessa. In libertà. Anche nel suo non stare bene.Una mia collega era così, davanti ad un bellissimo bimbo neonato sembrava vedesse un topo o un serpente, poi si e' decisa a farne due, credo ultimatum del marito da vari fatti, quando mi ha detto che era incinta piangeva. Mah.
(Ho letto l'articolo).non ci si riesce, a prendere una posizione, se non si accetta che semplicemente non si è adeguati rispetto all'idea assoluta di adeguatezza...secondo me.
Non penso riguardi l'adeguatezza o l'inadeguatezza, quanto l'accettazione di come si è. E dei propri desideri. O non desideri. Inserendoli nello scorrere del tempo e nella propria finitezza.
Al netto di quello che si decide poi per sè.
Ieri sera ho letto questa cosa...è una provocazione...l'ho trovata interessante...sempre per uscire dall'assolutezza e guardare le diverse facce del prisma del sentire
https://abbattoimuri.wordpress.com/2016/02/20/madre-non-si-nasce-si-diventa-o-anche-no/
(provocatorio, secondo me..e forte nel sentire che esprime,al netto della storia...)(Ho letto l'articolo).
Io non ho ben così chiaro come sono. Ho sempre dei forti sospetti nei confronti delle persone che per una vita intera non si interrogano in proposito.
Generalmente i "tagli netti" nascondono insicurezza.
Ipazia sei madre?Come fa un genitore a essere contento di come E' un figlio, se non è contento di sè?
Le implicazioni della scontentezza, inquietudine, di fondo sono profondissime...secondo me...e unito a questo la percezione di essere in un periodo di forte mutamento, ad ogni livello, senza averne piena conoscenza e senza essere allenati al dominio di sè invece che al dominio territoriale...e anche in questo le implicazioni sono profondissime e antiche...a partire dalla fede e dalla speranza...così come le si è pensate fino ad una 50ina di anni fa...
Spetta eh .... che mi devo concentrare.(provocatorio, secondo me..e forte nel sentire che esprime,al netto della storia...)
credo che sia il mettere l'accettazione di sè come Essere e non come idea, e quindi stari vicini e presenti nello scorrere del tempo che faccia la differenza fra un taglio netto e, di nuovo, assoluto e la conferma o disconferma nell'ascolto quotidiano...
che è un po' lo spazio che corre fra il mai e il sempre e la dinamicità del Presente...
cosa non si porrebbero?Ipazia sei madre?
Perché ti assicuro che tutte le madri che conosco io non se la porrebbero.
Spetta eh .... che mi devo concentrare.![]()
OK, allora:(provocatorio, secondo me..e forte nel sentire che esprime,al netto della storia...)
credo che sia il mettere l'accettazione di sè come Essere e non come idea, e quindi stari vicini e presenti nello scorrere del tempo che faccia la differenza fra un taglio netto e, di nuovo, assoluto e la conferma o disconferma nell'ascolto quotidiano...
che è un po' lo spazio che corre fra il mai e il sempre e la dinamicità del Presente...
Come fa un genitore a essere contento di come E' un figlio, se non è contento di sè?cosa non si porrebbero?
Come fa un genitore a essere contento di come E' un figlio, se non è contento di sè?
Questa domanda se la potrebbe porre solo una persona che non ha figli.
Parlo delle persone come noi e di quelle che conosciamo.
più che altro se sei "matto" e provi ad essere "normale" non la vedo bella...Sinteticamente si può anche essere matte come cavalli e farlo passare per accettazione di sé.
più che altro se sei "matto" e provi ad essere "normale" non la vedo bella...
uno dei cardini della cura è l'accettazione del problema che richiede cura...![]()
ok....sul grassetto ci sono! l'insicurezza esposta sotto forma di dubbio e interrogazione mi rassicura in effetti, mi sa di affidabilità (ovviamente se non cade nell'ossessione).OK, allora:
(Ho letto l'articolo).
Io non ho ben così chiaro quello che sento di me. Ho sempre dei forti sospetti nei confronti delle persone che per una vita intera non si interrogano in proposito.(Su quello che sentono e ascoltano di se stessi).
Generalmente poi i "tagli netti" nascondono insicurezza.
Ecco, così va meglio.![]()
sì..ho visto anche io questa parte....Ma quella ha avuto due gravidanze e un figlio per provare a se stessa di potere, ma non volere.
E la follia o anzi la grave responsabilità, come dicevi, è giocare con la vita degli altri.
No. È matta :carneval:sì..ho visto anche io questa parte....
ma ho visto anche la parte della compiacenza, che mi ha colpita ancora di più...potere ma non volere, affermato duramente due volte, per finire la terza a volere il non volere per compiacere un uomo....
è incredibilmente paradossale...