Noi i Ragazzi dello Zoo di Berlino

Paolo78mi

Milano :-)
In effetti a quei tempi, visionare quel film e leggere quel libro soprattutto (e chissà dove diavolo sarà finito), mi catapultò in una realtà molto lontana dalla mia realtà del paesello !!! A pensare a quei due giornalisti che intervistavano Cristian F, a soli 13 anni strafatta di eroina e costretta a prostituirsi nei bagni della stazione, che dovevano fare una semplice intervista e poi ne saltò fuori un libro.

Eccovi il dramma dell'Eroina :

La curiosità l'ho sempre avuta, la paura degli aghi anche !!!
Ma a parte qualche canna e forse qualche sniffata di roba tagliata pure male, la mia carriera da tossicodipendente iniziò e finì a cavallo del 2000...
Adesso come adesso quando sento fumare sigarette mi giro con la faccia da schifato...
Un po' meno quando sento gente che si fuma una canna !!!
 

Banana18

Utente di lunga data
A sentire certe cose mi escono le mani dal naso. 🤬
 

Etta

Utente di lunga data
In effetti a quei tempi, visionare quel film e leggere quel libro soprattutto (e chissà dove diavolo sarà finito), mi catapultò in una realtà molto lontana dalla mia realtà del paesello !!! A pensare a quei due giornalisti che intervistavano Cristian F, a soli 13 anni strafatta di eroina e costretta a prostituirsi nei bagni della stazione, che dovevano fare una semplice intervista e poi ne saltò fuori un libro.

Eccovi il dramma dell'Eroina :

La curiosità l'ho sempre avuta, la paura degli aghi anche !!!
Ma a parte qualche canna e forse qualche sniffata di roba tagliata pure male, la mia carriera da tossicodipendente iniziò e finì a cavallo del 2000...
Adesso come adesso quando sento fumare sigarette mi giro con la faccia da schifato...
Un po' meno quando sento gente che si fuma una canna !!!
Fa schifo tutti. Dal fumo di sigaretta all’eroina che sia tagliata bene o male sempre merda e’.

A sentire certe cose mi escono le mani dal naso. 🤬
Hai narici grandi oppure mani troppo piccole?
 

Andromeda4

Utente di lunga data
In effetti a quei tempi, visionare quel film e leggere quel libro soprattutto (e chissà dove diavolo sarà finito), mi catapultò in una realtà molto lontana dalla mia realtà del paesello !!! A pensare a quei due giornalisti che intervistavano Cristian F, a soli 13 anni strafatta di eroina e costretta a prostituirsi nei bagni della stazione, che dovevano fare una semplice intervista e poi ne saltò fuori un libro.

Eccovi il dramma dell'Eroina :

La curiosità l'ho sempre avuta, la paura degli aghi anche !!!
Ma a parte qualche canna e forse qualche sniffata di roba tagliata pure male, la mia carriera da tossicodipendente iniziò e finì a cavallo del 2000...
Adesso come adesso quando sento fumare sigarette mi giro con la faccia da schifato...
Un po' meno quando sento gente che si fuma una canna !!!
L'ho visto a 14 anni, non esattamente l'età giusta per vederlo, tra l'altro in prima serata su raiuno. Erano altri tempi. Quella sera a cena avevamo anche ospiti, la figlia, mia coetanea, volle vederlo. Ti avrei fatto vedere come mio padre si contorceva sulla sedia e le occhiate che ci faceva.
Come ti ho detto, era diversi anni fa. Non avevamo gli strumenti che si hanno adesso per affrontare certi temi, il dialogo con i genitori non esisteva, figurati se c'era la possibilità di filtrare il tutto.
 

danny

Utente di lunga data
Comunque è uno dei miei film preferiti e la passione per Bowie è nata lì.
L'attrice era il mio tipo fisico.
La storia non mi colpì in maniera particolare, era una versione avvincente della vita dei ragazzi di periferia di allora.
 
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bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Io dopo aver letto il libro ho avuto una voglia matta di drogarmi in modo serio
Mai fatto per la paura fottuta dell ago
Ma il libro mi ha aperto porte infinite
Secondo me con quel libro sono più i ragazzi che si sono avvicinati alla droga di quelli che hanno deciso di smettere
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io dopo aver letto il libro ho avuto una voglia matta di drogarmi in modo serio
Mai fatto per la paura fottuta dell ago
Ma il libro mi ha aperto porte infinite
Secondo me con quel libro sono più i ragazzi che si sono avvicinati alla droga di quelli che hanno deciso di smettere
È una storia di degrado. Come è possibile esserne affascinati?
È come vedere Breaking Bad e aver voglia di spacciare.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non l'ho mai visto. Quando ero bambina io c'erano i tappeti di siringhe, da allora ho sempre provato repulsione per le droghe, la gente buttata a terra per strada, non mi attira neppure nei film.
Poi so che esistono tante droghe, ma a me l'idea di qualcosa che altera il proprio funzionamento, se il funzionamento va bene, fa paura.
 

spleen

utente ?
È una storia di degrado. Come è possibile esserne affascinati?
È come vedere Breaking Bad e aver voglia di spacciare.
E' il fascino del proibito, dell'alternativo, del diverso rispetto al vissuto quotidiano.
E' da incoscienti ovviamente, del resto nell'adolescenza manca la consapevolezza di cosa sia la vita reale.
Nei drogati che conosco, o meglio, che ho conosciuto perchè adesso non ci sono più, mi ha sempre colpito l'assoluta mancanza di volontà di promuovere se stessi, l'assoluta assenza di un qualsiasi atteggiamento autonomo. Sembrava fosse la droga a comandarli ,l'unica cosa che contava, l'unica faccenda attorno cui spendersi, impegnarsi (spesso in attività illegali), una specie di altare, di religione su cui sacrificare tutto, vita, affetti, denaro.
Il tutto era condito di solito ad una debolezza caratteriale allucinante.
Per me era insopportabile il solo pensiero della dipendenza, l'orgoglio spesso salva.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' il fascino del proibito, dell'alternativo, del diverso rispetto al vissuto quotidiano.
E' da incoscienti ovviamente, del resto nell'adolescenza manca la consapevolezza di cosa sia la vita reale.
Nei drogati che conosco, o meglio, che ho conosciuto perchè adesso non ci sono più, mi ha sempre colpito l'assoluta mancanza di volontà di promuovere se stessi, l'assoluta assenza di un qualsiasi atteggiamento autonomo. Sembrava fosse la droga a comandarli ,l'unica cosa che contava, l'unica faccenda attorno cui spendersi, impegnarsi (spesso in attività illegali), una specie di altare, di religione su cui sacrificare tutto, vita, affetti, denaro.
Il tutto era condito di solito ad una debolezza caratteriale allucinante.
Per me era insopportabile il solo pensiero della dipendenza, l'orgoglio spesso salva.
Figurati io.
 

Paolo78mi

Milano :-)
L'ho visto a 14 anni, non esattamente l'età giusta per vederlo, tra l'altro in prima serata su raiuno. Erano altri tempi. Quella sera a cena avevamo anche ospiti, la figlia, mia coetanea, volle vederlo. Ti avrei fatto vedere come mio padre si contorceva sulla sedia e le occhiate che ci faceva.
Come ti ho detto, era diversi anni fa. Non avevamo gli strumenti che si hanno adesso per affrontare certi temi, il dialogo con i genitori non esisteva, figurati se c'era la possibilità di filtrare il tutto.
Quel film è bello CRUDO !!!

Io dopo aver letto il libro ho avuto una voglia matta di drogarmi in modo serio
Mai fatto per la paura fottuta dell ago
Ma il libro mi ha aperto porte infinite
Secondo me con quel libro sono più i ragazzi che si sono avvicinati alla droga di quelli che hanno deciso di smettere
Ahahahaahah No dai non dire così....
E' troppo crudo quel FILM, Si, forse un po' la voglia di EVADERE te la dà, ma poi a pensarci bene tra siringhe pompini e degrado....
io invece mi sono intrippato con TRAINSPOTTING... eheheheheheh quante belle canne !!!

Non l'ho mai visto. Quando ero bambina io c'erano i tappeti di siringhe, da allora ho sempre provato repulsione per le droghe, la gente buttata a terra per strada, non mi attira neppure nei film.
Poi so che esistono tante droghe, ma a me l'idea di qualcosa che altera il proprio funzionamento, se il funzionamento va bene, fa paura.
Ho ancora la visione di un Drogato 25anni fa in Stazione Centrale a Milano che imperterrito seduto sulle scale (che dai binari scendono verso il metrò), che si era tolto una manica della giacca per bucarsi...All'interno della Stazione....
 

danny

Utente di lunga data
Io dopo aver letto il libro ho avuto una voglia matta di drogarmi in modo serio
Mai fatto per la paura fottuta dell ago
Ma il libro mi ha aperto porte infinite
Secondo me con quel libro sono più i ragazzi che si sono avvicinati alla droga di quelli che hanno deciso di smettere
Anche a me ha dato quella sensazione.
Attorno a me era una merda.
La droga di periferia era orribile, nei libro e nel film soprattutto invece si colorava.
C'erano amore, amicizia, sesso, e le spade erano meglio dell'orgasmo
C'erano avventura, musica e Bowie.
E il libro finiva con la speranza
Tutto questo era meglio della merda della droga vera dell'epoca.
Poi lei era figa.

Ti piacciono così secche?
Mi piacevano.
Ero ragazzino all'epoca.
Adesso... Ci vedo una figlia.

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È una storia di degrado. Come è possibile esserne affascinati?
È come vedere Breaking Bad e aver voglia di spacciare.
A me sembrava meglio del Corvetto di allora.
Ricordo un sottopasso da bambino, pieno di centinaia di siringhe e schizzi di sangue alle pareti, io andavo alle elementari.
Nel film c'è tanta amicizia.
Nella droga vera col cazzo.
Noi avevamo gli spacciatori sotto casa e non erano quelli delle serie TV.
E dentro casa.
Un mio amico morì, prima della droga era bello, dopo tre anni era un disastro.
All'epoca se non ti drogavi eri solo, non esistevano alternative in zona, allora andavo in altri quartieri, che però mi sembravano alieni a loro volta.
Col risultato che non stavi bene da nessuna parte .

Ho ancora la visione di un Drogato 25anni fa in Stazione Centrale a Milano che imperterrito seduto sulle scale (che dai binari scendono verso il metrò), che si era tolto una manica della giacca per bucarsi...All'interno della Stazione....
Io sono stato recentemente, qualche anno fa, al boschetto di Rogoredo.
Lì erano centinaia.
Un accampamento.
Siringhe ovunque.
Ragazzi ammassati tra la pattumiera.
C'erano anche belle ragazzine, che brutta fine.
Leggi Alice e le regole del bosco

E' il fascino del proibito, dell'alternativo, del diverso rispetto al vissuto quotidiano.
E' da incoscienti ovviamente, del resto nell'adolescenza manca la consapevolezza di cosa sia la vita reale.
Nei drogati che conosco, o meglio, che ho conosciuto perchè adesso non ci sono più, mi ha sempre colpito l'assoluta mancanza di volontà di promuovere se stessi, l'assoluta assenza di un qualsiasi atteggiamento autonomo. Sembrava fosse la droga a comandarli ,l'unica cosa che contava, l'unica faccenda attorno cui spendersi, impegnarsi (spesso in attività illegali), una specie di altare, di religione su cui sacrificare tutto, vita, affetti, denaro.
Il tutto era condito di solito ad una debolezza caratteriale allucinante.
Per me era insopportabile il solo pensiero della dipendenza, l'orgoglio spesso salva.
In realtà non c'era nulla di proibito nella droga.
Era la normalità, che sembrava meglio della realtà.
La realtà faceva anche un po' schifo, a dispetto di tutti quelli che rimpiangono gli anni 80.
Schifo con gli occhi di un adolescente.
La realtà delle periferia era degrado umano e in qualche modo drogarsi ti faceva stare meglio.
Io non l'ho mai fatto e tutte quelle sensazioni di malessere le ho vissute senza spade.
I miei nonni mi hanno isolato, e questo mi ha salvato.
La droga era tutto meno che proibito.
Non parlo di canne.

Ascolta a me ha dato.quell effetto
Ma io ho sempre amato gli ambienti...degradati
Il fatto è che la droga è in realtà sballo.
Era così.
Ti portava facilmente lontano, e ti abbracciava, ti dava delle sensazioni così piacevoli, all'inizio.
Il degrado spariva.
Per sempre.
Perché quando sei tu il degrado mica te ne accorgi.
Finisci sempre più giù.
E non capisci...
Ci ho scritto tre canzoni su questo.
È terribile stare in un mondo di tossici della tua età non essendo sballato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A me sembrava meglio del Corvetto di allora.
Ricordo un sottopasso da bambino, pieno di centinaia di siringhe e schizzi di sangue alle pareti, io andavo alle elementari.
Nel film c'è tanta amicizia.
Nella droga vera col cazzo.
Noi avevamo gli spacciatori sotto casa e non erano quelli delle serie TV.
E dentro casa.
Un mio amico morì, prima della droga era bello, dopo tre anni era un disastro.
All'epoca se non ti drogavi eri solo, non esistevano alternative in zona, allora andavo in altri quartieri, che però mi sembravano alieni a loro volta.
Col risultato che non stavi bene da nessuna parte .
Quindi, conoscendo la realtà del degrado, ti affascinava la rappresentazione drammatica e affascinante del degrado?
 

hammer

Utente di lunga data
E' il fascino del proibito, dell'alternativo, del diverso rispetto al vissuto quotidiano.
E' da incoscienti ovviamente, del resto nell'adolescenza manca la consapevolezza di cosa sia la vita reale.
Nei drogati che conosco, o meglio, che ho conosciuto perchè adesso non ci sono più, mi ha sempre colpito l'assoluta mancanza di volontà di promuovere se stessi, l'assoluta assenza di un qualsiasi atteggiamento autonomo. Sembrava fosse la droga a comandarli ,l'unica cosa che contava, l'unica faccenda attorno cui spendersi, impegnarsi (spesso in attività illegali), una specie di altare, di religione su cui sacrificare tutto, vita, affetti, denaro.
Il tutto era condito di solito ad una debolezza caratteriale allucinante.
Per me era insopportabile il solo pensiero della dipendenza, l'orgoglio spesso salva.
Hai descritto molto bene.
 
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