Non ci posso credere.

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oriente70

Utente di lunga data
Capisco il gusto di fare caciara e tirare in ballo Etta è una garanzia.
Ma Foglia non ha mai detto di provarci gusto a far fessa la cornuta.
Se
Forse il discrimine sta qua, non lo so, comunque.
@oriente70 : non faccio applausi nemmeno a me stessa, lui è capitato dopo un periodo di astinenza durato 5 anni 😎. Non sono molti i maschi che mi piacciono, in quel senso, la maggior parte lì vedo alla stregua di Puffi blu. Aspettavo altri 5 anni? 😎
Non sto giustificando, sto solo spiegando un punto di vista.
Non ho mai pensato che un'amante ci provi gusto a far passare il tradito/a per fesso/a .
Ma penso che comunque non fa una cosa bella 😎 ne per se ne per chi viene tradito..
 

Foglia

utente viva e vegeta
Però io penso una cosa.

Se l‘infedeltà è qualcosa che si ritiene davvero inaccettabile, nel profondo, non ci si rende complici.

Se lo si fa, la logica è meramente opportunistica, e in questo senso (non certo per tutti gli altri aspetti) del tutto comparabile al traditore stesso.

Poi capisco che la posizione possa stare scomoda.
E capisco anche, quindi, il salvaguardarsi rimarcando di non tradire in prima persona e di essere “a posto”.
Io ho sempre detto che l' infedeltà (sentita ma mai "provata") nella mia relazione, sarebbe comunque stata un "minus". Ho sperimentato cose peggiori di un paio di corna ;)
Vorrei però vedere CHI, nel concreto, dovendosi sposare, ambirebbe a un qualcuno che lo tradisce.
Ho diversi amici maschi che reputo carissime persone, ma che lancerei giù dalla finestra a viverci assieme. Significa che non li apprezzi per altro? Idem l'amante: NON APPREZZO LA SITUAZIONE. Apprezzo LUI. Nella mia situazione, ha prevalso il mio interesse nei suoi confronti. Ma ciò non significa certo che mettere le corna sia cosa buona e giusta per me. Dopo di che, non vedo perché, per essere "coerente ", dovrei dire che si, mi piacerebbe un uomo che mi tradisce, non per una frequentazione "leggera", ma per un progetto di vita. Tra il tradire chi si dice di amare, rispettare, onorare etc, e lo stare nascosta a una sconosciuta, io la differenza la vedo. Il disagio che proverei comunque nell'incontrarla parlerebbe senz'altro di un qualcosa (vergogna credo) che conferma il fatto che non ne vado in ogni caso fiera. Ma.... si ferma lì. Nello scegliere di frequentare questa persona ho fatto i conti con quel tipo di disagio. E se devo dirla proprio tutta, nella scala delle cose "contro ", questo disagio non sta neanche al primo posto. Al primo posto sta l'impossibilità di frequentarlo liberamente, ma per ben altri motivi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Se

Non ho mai pensato che un'amante ci provi gusto a far passare il tradito/a per fesso/a .
Ma penso che comunque non fa una cosa bella 😎 ne per se ne per chi viene tradito..
Il fatto del non fare una cosa bella per sé è il motivo per cui evito di parlarne troppo in giro: so che mi porterebbero riflessioni sul volersi bene, sul non accontentarsi, sul non fare la ruota di scorta, sull'amore proprio, ecc. ecc.
In realtà però a me è andata benissimo così, ovviamente accettando anche i "contro ".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se

Non ho mai pensato che un'amante ci provi gusto a far passare il tradito/a per fesso/a .
Ma penso che comunque non fa una cosa bella 😎 ne per se ne per chi viene tradito..
E hai pensato male.
Ne ho conosciute che ridacchiavano parlando della cornuta o che si vantavano di essere più giovani e/o magre ecc.
Etta stessa ha detto che lo trovava eccitante fare sesso sotto il naso della moglie.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il fatto del non fare una cosa bella per sé è il motivo per cui evito di parlarne troppo in giro: so che mi porterebbero riflessioni sul volersi bene, sul non accontentarsi, sul non fare la ruota di scorta, sull'amore proprio, ecc. ecc.
In realtà però a me è andata benissimo così, ovviamente accettando anche i "contro ".
Ma i discorsi che definiscono l’amante come una povera illusa fanno ridere i polli.
Ognuno sta dove vuole stare, finché vuole.
A volte una relazione che è in sé limitata è una palestra per rimettersi in gioco con dei limiti.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ma i discorsi che definiscono l’amante come una povera illusa fanno ridere i polli.
Ognuno sta dove vuole stare, finché vuole.
A volte una relazione che è in sé limitata è una palestra per rimettersi in gioco con dei limiti.
Ecco: per me è un po' quello.
Però credo sia abbastanza inevitabile finire nello stereotipo della poveretta innamorata, illusa e "ingannata". Che poi (certamente avendo la responsabilità di non uscirne, o di farsi intortare) non è che comunque lo stereotipo sia sempre campato per aria. Ma a volte non ho voglia di fare queste discussioni, perché so già le "prediche"....
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Se

Non ho mai pensato che un'amante ci provi gusto a far passare il tradito/a per fesso/a .
Ma penso che comunque non fa una cosa bella 😎 ne per se ne per chi viene tradito..
Non hai mai letto @Etta allora
 

oriente70

Utente di lunga data
E hai pensato male.
Ne ho conosciute che ridacchiavano parlando della cornuta o che si vantavano di essere più giovani e/o magre ecc.
Etta stessa ha detto che lo trovava eccitante fare sesso sotto il naso della moglie.
Penso sempre male 😎. Per il neretto non ho parole 😟. Infelici forse 😎.
 

Lostris

Utente Ludica
Io ho sempre detto che l' infedeltà (sentita ma mai "provata") nella mia relazione, sarebbe comunque stata un "minus". Ho sperimentato cose peggiori di un paio di corna ;)
Vorrei però vedere CHI, nel concreto, dovendosi sposare, ambirebbe a un qualcuno che lo tradisce.
Ho diversi amici maschi che reputo carissime persone, ma che lancerei giù dalla finestra a viverci assieme. Significa che non li apprezzi per altro? Idem l'amante: NON APPREZZO LA SITUAZIONE. Apprezzo LUI. Nella mia situazione, ha prevalso il mio interesse nei suoi confronti. Ma ciò non significa certo che mettere le corna sia cosa buona e giusta per me. Dopo di che, non vedo perché, per essere "coerente ", dovrei dire che si, mi piacerebbe un uomo che mi tradisce, non per una frequentazione "leggera", ma per un progetto di vita. Tra il tradire chi si dice di amare, rispettare, onorare etc, e lo stare nascosta a una sconosciuta, io la differenza la vedo. Il disagio che proverei comunque nell'incontrarla parlerebbe senz'altro di un qualcosa (vergogna credo) che conferma il fatto che non ne vado in ogni caso fiera. Ma.... si ferma lì. Nello scegliere di frequentare questa persona ho fatto i conti con quel tipo di disagio. E se devo dirla proprio tutta, nella scala delle cose "contro ", questo disagio non sta neanche al primo posto. Al primo posto sta l'impossibilità di frequentarlo liberamente, ma per ben altri motivi.
Però, vedi, io in poche parole ho detto che essere compartecipe di un tradimento mette comunque in una posizione sbagliata in relazione al valore di fedeltà (per chi ce l’ha, ovviamente).
Che di solito lo si sente e infatti tendenzialmente ci si giustifica, in qualche modo.

Tu mi hai risposto che ci sono cose peggiori dell’infedeltà (?) ma non ho capito cosa c’entra, non ho certo parlato del male assoluto.
La trovo un’argomentazione distraente ma debole.

Non penso affatto che per essere coerente tu debba dichiarare una scemenza, né ho assimilato la tua posizione a quella del traditore se non (e l’ho specificato bene) nell’opportunismo.

Io ricordo che all’inizio della tua frequentazione tu per prima ti sei posta la cosiddetta “questione morale”, che evidentemente c’è.
Credo che sia corretto rispetto alla tua posizione, e pure molto umano.

Mentre non capisco la tua necessità di giustificarti quasi negando che questa frequentazione ti faccia fare i conti costantemente con qualcosa di “sbagliato”, peraltro non corrispondendo nemmeno in toto al tuo bisogno relazionale.

Poi è chiaro che se vai avanti i pro saran sicuramente superiori ai contro, non lo metto certo in dubbio.
 

oriente70

Utente di lunga data
Il fatto del non fare una cosa bella per sé è il motivo per cui evito di parlarne troppo in giro: so che mi porterebbero riflessioni sul volersi bene, sul non accontentarsi, sul non fare la ruota di scorta, sull'amore proprio, ecc. ecc.
In realtà però a me è andata benissimo così, ovviamente accettando anche i "contro ".
Se va bene a te 😎 va bene a tutti 😬.
Ma non dire che non fai parte del problema di quella famiglia 😎.
 

Etta

Utente di lunga data
E hai pensato male.
Ne ho conosciute che ridacchiavano parlando della cornuta o che si vantavano di essere più giovani e/o magre ecc.
Etta stessa ha detto che lo trovava eccitante fare sesso sotto il naso della moglie.
Eccitante sì ma non mi pare di aver ridacchiato assolutamente.

Penso sempre male 😎. Per il neretto non ho parole 😟. Infelici forse 😎.
Non credo che sia questione di infelicita’.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Però, vedi, io in poche parole ho detto che essere compartecipe di un tradimento mette comunque in una posizione sbagliata in relazione al valore di fedeltà (per chi ce l’ha, ovviamente).
Che di solito lo si sente e infatti tendenzialmente ci si giustifica, in qualche modo.

Tu mi hai risposto che ci sono cose peggiori dell’infedeltà (?) ma non ho capito cosa c’entra, non ho certo parlato del male assoluto.
La trovo un’argomentazione distraente ma debole.

Non penso affatto che per essere coerente tu debba dichiarare una scemenza, né ho assimilato la tua posizione a quella del traditore se non (e l’ho specificato bene) nell’opportunismo.

Io ricordo che all’inizio della tua frequentazione tu per prima ti sei posta la cosiddetta “questione morale”, che evidentemente c’è.
Credo che sia corretto rispetto alla tua posizione, e pure molto umano.

Mentre non capisco la tua necessità di giustificarti quasi negando che questa frequentazione ti faccia fare i conti costantemente con qualcosa di “sbagliato”, peraltro non corrispondendo nemmeno in toto al tuo bisogno relazionale.

Poi è chiaro che se vai avanti i pro saran sicuramente superiori ai contro, non lo metto certo in dubbio.
Questa relazione, anzitutto, mi presenta i conti dei suoi limiti.
E no, non nego di fare i conti con qualcosa di "sbagliato " nei confronti di un'altra persona. Dico solo che l'assimilazione alla posizione di chi tradisce, oppure l' essere considerata incoerente perché frequento un traditore (stile "eh, ma se pensi che chi tradisce sbagli, allora perché ti piace uno che sbaglia"? ), piuttosto che "se frequenti un traditore, poi dovresti essere disposta ad accettare a tua volta un tradimento " non le considero segnali di incoerenza. Per la sua compagna, mi dispiace. Ma è evidente che prevale quello che questa relazione dà a me, altrimenti non ci starei. E ciò che "è sbagliato ", per me, lo è nella misura in cui vivo la relazione senza la libertà che deriva da una relazione alla luce del sole. Dal fatto di potersi sentire liberamente, al fatto di potergli chiedere "ti va una cena da me?" anche all'ultimo momento, senza dover fare i conti coi famigerati "giorni out", anzitutto, al fatto che non saremo certamente mai prioritari l'uno per l'altra, e al fatto ancora che non è una relazione destinata a crescere (questo per svariati motivi, ma principalmente perché al nostro spazio "interno" non corrisponde altrettanto spazio "esterno, e insomma: questo sì fa un po' sentire ). Resta comunque un bel banco di prova per me, è resta altrettanto una persona a cui (pur coi suoi numerosissimi difetti) voglio bene e so che me ne vuole (o almeno lo spero). Io pago un prezzo, che è quello di non essere libera di frequentarlo, se non quando si può, in clandestinità. Lui paga un tradimento verso quello che é il suo affetto primario. Ho smesso di farmi troppe altre "colpe" ;). Certamente (mi sono posta la questione) se mi trovassi faccia faccia con la sua compagna le direi che mi dispiace ma.... non finirei in ginocchio sui ceci ;)
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Però io penso una cosa.

Se l‘infedeltà è qualcosa che si ritiene davvero inaccettabile, nel profondo, non ci si rende complici.

Se lo si fa, la logica è meramente opportunistica, e in questo senso (non certo per tutti gli altri aspetti) del tutto comparabile al traditore stesso.

Poi capisco che la posizione possa stare scomoda.
E capisco anche, quindi, il salvaguardarsi rimarcando di non tradire in prima persona e di essere “a posto”.
O a volte, il cercare una realtà ufficiale opprimente e “cattiva” per dare alla persona di cui si è amante qualche attenuante, e di riflesso anche a se stessi.

Probabilmente anche nell’essere amante, ci sono diversi gradi (indipendentemente dal genere).
Dal sapere il proprio ruolo all’irridere l’ufficiale e sentirsi migliore, dal voler sempre più spazi a mostrizzare i partner. E così via.
Quindi i gradi si differenziano in base a cosa si dice anche se l‘atto è lo stesso? cioè se lo faccio in silenzio sono al grado uno, se lo faccio parlando di cose che non si vuole sentire sono al grado due? È questo che intendi?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Il fatto del non fare una cosa bella per sé è il motivo per cui evito di parlarne troppo in giro: so che mi porterebbero riflessioni sul volersi bene, sul non accontentarsi, sul non fare la ruota di scorta, sull'amore proprio, ecc. ecc.
In realtà però a me è andata benissimo così, ovviamente accettando anche i "contro ".
Un po’ come a Etta. Lei lo dice da sempre che la sta benissimo così. Anche io quando da single ho fatto l’amante di una donna sposato il cui figlio minore era maggiore di me mi andava benissimo così. Era la soddisfazione di un bisogno di quel periodo, un po’ come per chiunque.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Se va bene a te 😎 va bene a tutti 😬.
Ma non dire che non fai parte del problema di quella famiglia 😎.
Non fa parte lei del problema della famiglia, poiché non è nemmeno detto che quella coppia e non famiglia abbia un problema. Non capiro mai questo perenne desiderio di affermare che chi ha più partner non viene soddisfatto da uno. Non può semplicemente volerne più di uno? È un po’ come avere in garage una Porsche ed una Ferrari. Piacciono entrambe e si tengono entrambe, traendo soddisfazione da entrambe. Tanto sempre una per volta puoi guidare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eccitante sì ma non mi pare di aver ridacchiato assolutamente.


Non credo che sia questione di infelicita’.
Fai analisi logica e trova i soggetti.
“Frase 1) Ne ho conosciute che ridacchiavano parlando della cornuta o che si vantavano di essere più giovani e/o magre ecc.
Frase 2) Etta stessa ha detto che lo trovava eccitante fare sesso sotto il naso della moglie.”
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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