Mi turba questa vostra sicurezza a prescindere, che possiate ritenerla innata e non frutto di consapevole o inconsapevole educazione.
Mettiamola così:
Una persona vive in una società di m.... dove odio, violenza e sopraffazione sono all' ordine del giorno.
Un' altra persona vive in una società ideale, dove lo sfondo sono i valori di solidarietà e comprensione, anche in famiglia vigono rispetto e mutualità.
Puo qualcuno affermare con certezza che il primo praticherà sempre e comunque la violenza ed il secondo invece vivrà una vita totalmente proba?
No, perchè fior di delinquenti vengono da situazioni agiate e ci sono anche brave persone che provengono da situazioni molto difficili. (Non è certo una regola, ma succede e anche di frequente).
Non possiamo affermarlo, secondo me, perchè se pur sussistono i germi della violenza dentro di noi, è altrettanto vero che non ci sono solo quelli, c'è la capacità innata di provare oltre all' odio, amore, pietà, di immedesimarsi nel prossimo. (Non sto usando la parola -prossimo- a caso).E come ho già scritto c'è anche la responsabilità -personale- in questo. Personale perchè al netto della influenza delle situazioni ognuno di noi, nella vita puo ignorare per comodità o
accogliere i propri dubbi.
Mi secca molto fare questo paragone perchè non vorrei essere frainteso, il mio è un discorso del tutto laico, laico come io sono ma l'articolo che hai postato in fondo non dice niente di nuovo, se leggi qualche pagina di un qualsiasi vangelo troverai scritte più o meno le stesse cose, che si ripetono nella storia dell' uomo da sempre. (Questo tipo di problemi non sono una cosa di oggi).
La ferocia dell' apparente normalità è sempre appartenuta agli uomini, ma anche l'amore e la pietà.
Non so se hai visto le scene finali del film Fury...