Non ho parole

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Nobody

Utente di lunga data
:D
statisticamente è molto probabile
molto spesso è così
però mi è capitato di conoscere anche persone molto vicino a me che hanno usato l'enunciazione di principi morali per consolidare la propria carriera
e, per motivi professionali, mendicanti con animo delicato, accasciati per sensi di colpa o altre disgrazie personali
scusami, sto sicuramente dicendo delle ovvietà, ma ho visto delle cose ultimamente che mi hanno colpita
e mi hanno fatto pensare
a volte nelle "migliori famiglie" c'è una grande violenza relazionale
sembra che abbiano tutto
tuti gli strumenti per essere belle persone...
invece questi strumenti vengono usati per essere visti più belli, non per diventarlo
è esattamente ciò che penso io... le variabili esterne (ambiente, educazione, tutto ciò che ti circonda e in cui cresci) contano, ma contano solo fino ad un certo punto.
E' evidente che se prendi un essere umano e lo scaraventi in una guerra infernale, tutti i suoi comportamenti subiranno un reset e una riprogrammazione... ammesso che abbia il tempo necessario per farlo. Eppure anche in situazioni così al limite c'è chi ha saputo trattenere dentro di sè una qualche umanità. Il che fa ben sperare :)
 

brenin

Utente
Staff Forum
E' cosa buona e giusta che ti turbi :) Educazione e ambiente in questo c'entrano poco o niente... la qualità di una persona e la sua consapevolezza non derivano da essi.
Accattone vale più di un Bertone... eppure educazione ed ambiente stanno tutte dalla parte del secondo.
A mio avviso il caso del cardinale è "estraneo" al discorso barbarie/violenza fine a se stessa..... qui entra in discussione la smodata ambizione,il tradimento ai valori da sempre dichiarati,difesi,sostenuti,l'ipocrisia ( a proposito dei vizi capitali,vi ricordate il film "Seven" ? ) ..... penso però che educazione ed ambiente possano contare molto in situazioni personali poi degenerate in comportamenti abominevoli..... ed allora c'è da chiedersi perchè,in taluni popoli,prende talvolta il sopravvento " il sonno della ragione " .
 

Ecate

Utente di lunga data
A mio avviso il caso del cardinale è "estraneo" al discorso barbarie/violenza fine a se stessa..... qui entra in discussione la smodata ambizione,il tradimento ai valori da sempre dichiarati,difesi,sostenuti,l'ipocrisia ( a proposito dei vizi capitali,vi ricordate il film "Seven" ? ) ..... penso però che educazione ed ambiente possano contare molto in situazioni personali poi degenerate in comportamenti abominevoli..... ed allora c'è da chiedersi perchè,in taluni popoli,prende talvolta il sopravvento " il sonno della ragione " .
È sempre un piacere leggerti
 

Nobody

Utente di lunga data
A mio avviso il caso del cardinale è "estraneo" al discorso barbarie/violenza fine a se stessa..... qui entra in discussione la smodata ambizione,il tradimento ai valori da sempre dichiarati,difesi,sostenuti,l'ipocrisia ( a proposito dei vizi capitali,vi ricordate il film "Seven" ? ) ..... penso però che educazione ed ambiente possano contare molto in situazioni personali poi degenerate in comportamenti abominevoli..... ed allora c'è da chiedersi perchè,in taluni popoli,prende talvolta il sopravvento " il sonno della ragione " .
Non farei mai un discorso di popoli o etnie, anche perchè vale sempre il chi è senza peccato. La lista delle barbarie geograficamente e temporalmente distribuite è piuttosto lunga. Parlerei semmai dell'intero genere umano.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Non farei mai un discorso di popoli o etnie, anche perchè vale sempre il chi è senza peccato. La lista delle barbarie geograficamente e temporalmente distribuite è piuttosto lunga. Parlerei semmai dell'intero genere umano.
Concordo, il "taluni" lo intendo come ciclo storico di "avvicendamento" di vari popoli che si sono abbandonati al sonno della ragione.
 

Nobody

Utente di lunga data
Concordo, il "taluni" lo intendo come ciclo storico di "avvicendamento" di vari popoli che si sono abbandonati al sonno della ragione.
ah ok :)

Che poi questa ragione ho paura sia un po' sopravvalutata... alla fin fine i grandi massacri di gruppo si sono fatti con la ragione ben sveglia.
Alla fine forse è meglio che dorma :singleeye:
 

Falcor

Escluso
Non ero intervenuto prima perché non avevo nulla di meglio o di nuovo da dire rispetto agli interessanti contributi degli altri ma ora ha preso una piega che rientra in tematiche che mi interessano molto quindi provo a dire la mia :)

Mettiamola così:
Una persona vive in una società di m.... dove odio, violenza e sopraffazione sono all' ordine del giorno.

Un' altra persona vive in una società ideale, dove lo sfondo sono i valori di solidarietà e comprensione, anche in famiglia vigono rispetto e mutualità.

Puo qualcuno affermare con certezza che il primo praticherà sempre e comunque la violenza ed il secondo invece vivrà una vita totalmente proba?
No, perchè fior di delinquenti vengono da situazioni agiate e ci sono anche brave persone che provengono da situazioni molto difficili. (Non è certo una regola, ma succede e anche di frequente).
Non possiamo affermarlo, secondo me, perchè se pur sussistono i germi della violenza dentro di noi, è altrettanto vero che non ci sono solo quelli, c'è la capacità innata di provare oltre all' odio, amore, pietà, di immedesimarsi nel prossimo. (Non sto usando la parola -prossimo- a caso).E come ho già scritto c'è anche la responsabilità -personale- in questo. Personale perchè al netto della influenza delle situazioni ognuno di noi, nella vita puo ignorare per comodità o accogliere i propri dubbi.
Analisi impeccabile e condivisibile a tutto tondo. L'uomo porta dentro da migliaia di anni le regole base del comportamento. Fondamentalmente siam rimasti i predatori che andavano a caccia per garantire la sopravvivenza del proprio branco (prima) e tribù (poi). Quindi a prescindere dal tipo di educazione e ambiente in cui cresciamo abbiamo dentro di noi tutti gli ingredienti per reagire a determinate situazioni nei modi più disparati.

Educazione e ambiente in questo c'entrano poco o niente... la qualità di una persona e la sua consapevolezza non derivano da essi.
Pienamente daccordo. Come dicevo poco su ambiente e cultura rappresentano il 50% del mix. Il restante 50% resta genetico (e quindi strettamente personale) secondo me.

Non è detto
probabilmente per quanto riguarda la cultura sì, ma magari per altri aspetti no
Mi viene in tal proposito un esempio che studiai per l'esame di genetica che forse centra e forse no (anzi conoscendo gli esempi del cavolo che faccio sempre sicuramente no :D). Due gemelli son cresciuti in due ambienti completamente diversi con abitudini diverse per quanto riguarda alimentazione e stile di vita. Alla stessa età entrambi si sono ammalati di cancro. Grazie al cavolo direte, se nel nostro dna c'è scritto che prima o poi ci ammaleremo c'è poco da fare e poco conta lo stile di vita adottato. Questi gemelli erano stati separati alla nascita e confrontandosi dopo aver scoperto la malattia scoprirono di avere risposte simili a determinate stimolazioni. Eppure erano cresciuti in ambienti e in condizioni educative differenti. E cosa è meglio di due gemelli omozigoti per avvalorare la tesi che se una persona ha una determinata indole non è l'ambiente in cui cresce ad alterarne il comportamento.

ps: in questo caso la malattia non è l'aspetto importante, lo è stata solo perché se non si fossero ammalati non si sarebbero mai reincontrati non facendo risaltare le somiglianze comportamentali.

:D
statisticamente è molto probabile
molto spesso è così
però mi è capitato di conoscere anche persone molto vicino a me che hanno usato l'enunciazione di principi morali per consolidare la propria carriera
e, per motivi professionali, mendicanti con animo delicato, accasciati per sensi di colpa o altre disgrazie personali
Concordo. Conosco persone che hanno successo professionale millantando alti ideali e investimento nel patrimonio umano della propria azienda salvo poi trattarli come servi della gleba e farli lavorare in condizioni ai limiti dell'osceno.

E mi verrebbe voglia ogni volta che li sento predicare bene andar li e sconfessarli davanti a tutti.

è esattamente ciò che penso io... le variabili esterne (ambiente, educazione, tutto ciò che ti circonda e in cui cresci) contano, ma contano solo fino ad un certo punto.
E' evidente che se prendi un essere umano e lo scaraventi in una guerra infernale, tutti i suoi comportamenti subiranno un reset e una riprogrammazione... ammesso che abbia il tempo necessario per farlo. Eppure anche in situazioni così al limite c'è chi ha saputo trattenere dentro di sè una qualche umanità. Il che fa ben sperare :)
Daccordo al 100%. Il mio prof di antropologia diceva sempre che l'uomo lo si può fondamentalmente ridurre a due aspetti: cultura e biologia. Biologia è l'uomo spogliato di ogni orpello mostrandolo nudo e crudo per ciò che è. cultura è tutto il costrutto che l'uomo adopera nella sua vita. Ovviamente le prime manifestazioni "culturali" dei primi uomini son stati abbigliamento e strumenti da caccia. Ora costruiamo navette spaziali e microchip ma se denudati da tutto, restiamo fondamentalmente "macchine" che a livello biologico hanno una programmazione da cui è difficile sfuggire. Non so se riesco a trasmettere per bene questo concetto :(

A mio avviso il caso del cardinale è "estraneo" al discorso barbarie/violenza fine a se stessa..... qui entra in discussione la smodata ambizione,il tradimento ai valori da sempre dichiarati,difesi,sostenuti,l'ipocrisia ( a proposito dei vizi capitali,vi ricordate il film "Seven" ? ) ..... penso però che educazione ed ambiente possano contare molto in situazioni personali poi degenerate in comportamenti abominevoli..... ed allora c'è da chiedersi perchè,in taluni popoli,prende talvolta il sopravvento " il sonno della ragione " .
Ancora sono costretto a esser daccordo :)

Il sonno della ragione secondo me rientra in quella legge biologica fondamentale che è la conservazione di se stessi. L'uomo è un animale e a livello zoologico ogni animale ha tre esigenze di base da cui non si scappa.

Nutrirsi, non nutrire e riprodursi.

L'uomo ha occupato nel corso dell'evoluzione una posizione nella scala gerarchica che gli ha permesso di modificare il modo di rispondere a queste tre esigenze fondamentali ma la conservazione di se stesso resta la fondamentale. In alcune popolazioni la paura che reagire a determinate tirannie o vessazioni porti all'annientamento di se e della propria famiglia fa si che si subisca a capo chino qualsiasi cosa. Poi per fortuna ci sono i minus e i plus varianti che sono da sempre i gradini evolutivi e portano cambiamenti. Ma qua entriamo in ambiti che non c'entrano con la discussione :)

Mamma mia che papiello che ho scritto, sorry :eek:
 

Nobody

Utente di lunga data
Non ero intervenuto prima perché non avevo nulla di meglio o di nuovo da dire rispetto agli interessanti contributi degli altri ma ora ha preso una piega che rientra in tematiche che mi interessano molto quindi provo a dire la mia :)



Analisi impeccabile e condivisibile a tutto tondo. L'uomo porta dentro da migliaia di anni le regole base del comportamento. Fondamentalmente siam rimasti i predatori che andavano a caccia per garantire la sopravvivenza del proprio branco (prima) e tribù (poi). Quindi a prescindere dal tipo di educazione e ambiente in cui cresciamo abbiamo dentro di noi tutti gli ingredienti per reagire a determinate situazioni nei modi più disparati.



Pienamente daccordo. Come dicevo poco su ambiente e cultura rappresentano il 50% del mix. Il restante 50% resta genetico (e quindi strettamente personale) secondo me.



Mi viene in tal proposito un esempio che studiai per l'esame di genetica che forse centra e forse no (anzi conoscendo gli esempi del cavolo che faccio sempre sicuramente no :D). Due gemelli son cresciuti in due ambienti completamente diversi con abitudini diverse per quanto riguarda alimentazione e stile di vita. Alla stessa età entrambi si sono ammalati di cancro. Grazie al cavolo direte, se nel nostro dna c'è scritto che prima o poi ci ammaleremo c'è poco da fare e poco conta lo stile di vita adottato. Questi gemelli erano stati separati alla nascita e confrontandosi dopo aver scoperto la malattia scoprirono di avere risposte simili a determinate stimolazioni. Eppure erano cresciuti in ambienti e in condizioni educative differenti. E cosa è meglio di due gemelli omozigoti per avvalorare la tesi che se una persona ha una determinata indole non è l'ambiente in cui cresce ad alterarne il comportamento.

ps: in questo caso la malattia non è l'aspetto importante, lo è stata solo perché se non si fossero ammalati non si sarebbero mai reincontrati non facendo risaltare le somiglianze comportamentali.



Concordo. Conosco persone che hanno successo professionale millantando alti ideali e investimento nel patrimonio umano della propria azienda salvo poi trattarli come servi della gleba e farli lavorare in condizioni ai limiti dell'osceno.

E mi verrebbe voglia ogni volta che li sento predicare bene andar li e sconfessarli davanti a tutti.



Daccordo al 100%. Il mio prof di antropologia diceva sempre che l'uomo lo si può fondamentalmente ridurre a due aspetti: cultura e biologia. Biologia è l'uomo spogliato di ogni orpello mostrandolo nudo e crudo per ciò che è. cultura è tutto il costrutto che l'uomo adopera nella sua vita. Ovviamente le prime manifestazioni "culturali" dei primi uomini son stati abbigliamento e strumenti da caccia. Ora costruiamo navette spaziali e microchip ma se denudati da tutto, restiamo fondamentalmente "macchine" che a livello biologico hanno una programmazione da cui è difficile sfuggire. Non so se riesco a trasmettere per bene questo concetto :(



Ancora sono costretto a esser daccordo :)

Il sonno della ragione secondo me rientra in quella legge biologica fondamentale che è la conservazione di se stessi. L'uomo è un animale e a livello zoologico ogni animale ha tre esigenze di base da cui non si scappa.

Nutrirsi, non nutrire e riprodursi.

L'uomo ha occupato nel corso dell'evoluzione una posizione nella scala gerarchica che gli ha permesso di modificare il modo di rispondere a queste tre esigenze fondamentali ma la conservazione di se stesso resta la fondamentale. In alcune popolazioni la paura che reagire a determinate tirannie o vessazioni porti all'annientamento di se e della propria famiglia fa si che si subisca a capo chino qualsiasi cosa. Poi per fortuna ci sono i minus e i plus varianti che sono da sempre i gradini evolutivi e portano cambiamenti. Ma qua entriamo in ambiti che non c'entrano con la discussione :)

Mamma mia che papiello che ho scritto, sorry :eek:
Altro che sorry... tutto molto interessante :up:
 

brenin

Utente
Staff Forum
ah ok :)

Che poi questa ragione ho paura sia un po' sopravvalutata... alla fin fine i grandi massacri di gruppo si sono fatti con la ragione ben sveglia.
Alla fine forse è meglio che dorma :singleeye:
Hanno nutrito il cuore di fantasie, e con quel cibo il cuore si è fatto brutale.
( W.B. Yeats )
 

Ecate

Utente di lunga data
Non farei mai un discorso di popoli o etnie, anche perchè vale sempre il chi è senza peccato. La lista delle barbarie geograficamente e temporalmente distribuite è piuttosto lunga. Parlerei semmai dell'intero genere umano.
Le barbarie collettive sono geograficamente e temporalmente circoscritte. Niente mi disgusta come mi disgustano i linciaggi, che per me rappresentano la peggiore abiezione raggiungibile dall'essere umano. In certe zone sono relativamente frequentii, in altre praticamente inesistenti.
 

Ecate

Utente di lunga data
è esattamente ciò che penso io... le variabili esterne (ambiente, educazione, tutto ciò che ti circonda e in cui cresci) contano, ma contano solo fino ad un certo punto.
E' evidente che se prendi un essere umano e lo scaraventi in una guerra infernale, tutti i suoi comportamenti subiranno un reset e una riprogrammazione... ammesso che abbia il tempo necessario per farlo. Eppure anche in situazioni così al limite c'è chi ha saputo trattenere dentro di sè una qualche umanità. Il che fa ben sperare :)
Molte persone sono state scaraventate nell'inferno fin da bambini e hanno mantenuto grandiosa la loro umanità
Al tempo stesso, oggi, esseri umani che hanno tutte le comodità che la vita oggi offre, in un discorso per passare il tempo attendendo l'uscita dei figli dall'asilo, parlavano di linciaggio come rimedio fai da te per i topi d'appartamento.
Ne deduco che il vissuto reale sia qualcosa di assolutamente relativo
Mi soffermo di più sull'educazione, nel senso etimologico del termine
Senza tralasciare quanto lo stesso patrimonio genetico possa influire su questa
Senza tralasciare anche che una educazione responsabilizzante, stimolando la riflessione sul libero arbitrio, possa educare all'umanità insita in ogni individuo
 

Nobody

Utente di lunga data
Molte persone sono state scaraventate nell'inferno fin da bambini e hanno mantenuto grandiosa la loro umanità
Al tempo stesso, oggi, esseri umani che hanno tutte le comodità che la vita oggi offre, in un discorso per passare il tempo attendendo l'uscita dei figli dall'asilo, parlavano di linciaggio come rimedio fai da te per i topi d'appartamento.

Ne deduco che il vissuto reale sia qualcosa di assolutamente relativo
Mi soffermo di più sull'educazione, nel senso etimologico del termine
Senza tralasciare quanto lo stesso patrimonio genetico possa influire su questa
Senza tralasciare anche che una educazione responsabilizzante, stimolando la riflessione sul libero arbitrio, possa educare all'umanità insita in ogni individuo
Sono pienamente d'accordo. E anche se il libero arbitrio non dovesse esistere, bisogna sempre far finta che ci sia :)
 

brenin

Utente
Staff Forum
Molte persone sono state scaraventate nell'inferno fin da bambini e hanno mantenuto grandiosa la loro umanità
Al tempo stesso, oggi, esseri umani che hanno tutte le comodità che la vita oggi offre, in un discorso per passare il tempo attendendo l'uscita dei figli dall'asilo, parlavano di linciaggio come rimedio fai da te per i topi d'appartamento.
Ne deduco che il vissuto reale sia qualcosa di assolutamente relativo
Mi soffermo di più sull'educazione, nel senso etimologico del termine
Senza tralasciare quanto lo stesso patrimonio genetico possa influire su questa
Senza tralasciare anche che una educazione responsabilizzante, stimolando la riflessione sul libero arbitrio, possa educare all'umanità insita in ogni individuo
Bambini scaravantati nell'inferno.... i delitti ed i crimini più infami, spregevoli ed abietti sono proprio quelli perpetrati nei confronti dei bambini. E quando si assiste ad atrocità tali che una mente umana "normale" nemmeno potrebbe immaginare, ci si rende conto che una devastazione morale sta lentamente ed inesorabilmente penetrando nell'animo umano. E penso alle persone che, ogni giorno,lottano contro questo "male" , che assistono bambini con la morte o il terrore negli occhi, persone che - dopo una giornata di lavoro cercano la "pace" in un sorriso dei loro figlioletti ben sapendo che l'indomani li attenderà un'altra barbarie a testimonianza che la "distruzione" dell'animo umano non è poi così lontana.
 

Ultimo

Escluso
Le barbarie collettive sono geograficamente e temporalmente circoscritte. Niente mi disgusta come mi disgustano i linciaggi, che per me rappresentano la peggiore abiezione raggiungibile dall'essere umano. In certe zone sono relativamente frequentii, in altre praticamente inesistenti.
Quoto.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top