Non ero intervenuto prima perché non avevo nulla di meglio o di nuovo da dire rispetto agli interessanti contributi degli altri ma ora ha preso una piega che rientra in tematiche che mi interessano molto quindi provo a dire la mia
Analisi impeccabile e condivisibile a tutto tondo. L'uomo porta dentro da migliaia di anni le regole base del comportamento. Fondamentalmente siam rimasti i predatori che andavano a caccia per garantire la sopravvivenza del proprio branco (prima) e tribù (poi). Quindi a prescindere dal tipo di educazione e ambiente in cui cresciamo abbiamo dentro di noi tutti gli ingredienti per reagire a determinate situazioni nei modi più disparati.
Pienamente daccordo. Come dicevo poco su ambiente e cultura rappresentano il 50% del mix. Il restante 50% resta genetico (e quindi strettamente personale) secondo me.
Mi viene in tal proposito un esempio che studiai per l'esame di genetica che forse centra e forse no (anzi conoscendo gli esempi del cavolo che faccio sempre sicuramente no

). Due gemelli son cresciuti in due ambienti completamente diversi con abitudini diverse per quanto riguarda alimentazione e stile di vita. Alla stessa età entrambi si sono ammalati di cancro. Grazie al cavolo direte, se nel nostro dna c'è scritto che prima o poi ci ammaleremo c'è poco da fare e poco conta lo stile di vita adottato. Questi gemelli erano stati separati alla nascita e confrontandosi dopo aver scoperto la malattia scoprirono di avere risposte simili a determinate stimolazioni. Eppure erano cresciuti in ambienti e in condizioni educative differenti. E cosa è meglio di due gemelli omozigoti per avvalorare la tesi che se una persona ha una determinata indole non è l'ambiente in cui cresce ad alterarne il comportamento.
ps: in questo caso la malattia non è l'aspetto importante, lo è stata solo perché se non si fossero ammalati non si sarebbero mai reincontrati non facendo risaltare le somiglianze comportamentali.
Concordo. Conosco persone che hanno successo professionale millantando alti ideali e investimento nel patrimonio umano della propria azienda salvo poi trattarli come servi della gleba e farli lavorare in condizioni ai limiti dell'osceno.
E mi verrebbe voglia ogni volta che li sento predicare bene andar li e sconfessarli davanti a tutti.
Daccordo al 100%. Il mio prof di antropologia diceva sempre che l'uomo lo si può fondamentalmente ridurre a due aspetti: cultura e biologia. Biologia è l'uomo spogliato di ogni orpello mostrandolo nudo e crudo per ciò che è. cultura è tutto il costrutto che l'uomo adopera nella sua vita. Ovviamente le prime manifestazioni "culturali" dei primi uomini son stati abbigliamento e strumenti da caccia. Ora costruiamo navette spaziali e microchip ma se denudati da tutto, restiamo fondamentalmente "macchine" che a livello biologico hanno una
programmazione da cui è difficile sfuggire. Non so se riesco a trasmettere per bene questo concetto
Ancora sono costretto a esser daccordo
Il sonno della ragione secondo me rientra in quella legge biologica fondamentale che è la conservazione di se stessi. L'uomo è un animale e a livello zoologico ogni animale ha tre esigenze di base da cui non si scappa.
Nutrirsi, non nutrire e riprodursi.
L'uomo ha occupato nel corso dell'evoluzione una posizione nella scala gerarchica che gli ha permesso di modificare il modo di rispondere a queste tre esigenze fondamentali ma la conservazione di se stesso resta la fondamentale. In alcune popolazioni la paura che reagire a determinate tirannie o vessazioni porti all'annientamento di se e della propria famiglia fa si che si subisca a capo chino qualsiasi cosa. Poi per fortuna ci sono i
minus e i plus varianti che sono da sempre i gradini evolutivi e portano cambiamenti. Ma qua entriamo in ambiti che non c'entrano con la discussione
Mamma mia che papiello che ho scritto, sorry