Non ho parole

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brenin

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Staff Forum
Concordo, la maggior parte del male fatto nasce da leggerezza, incoscienza, mancata consapevolezza di sè e degli altri. Il male consapevole, orchestrato con cattiveria, architettato e voluto, fortunatamente è più raro.
Non sono d'accordo. Il male come aberrazione è subdolo,quasi invisibile ( se non casi eclatanti ),strisciante,si annida ovunque, è tra di noi,e magari coinvolge persone che vediamo tutti i giorni magari in giacca e cravatta e che mai immagineremmo capaci di simili barbarie ( penso ai pedofili ad esempio,che arrivano anche ad uccidere ). La mente umana è diabolica,penso che nonostante tutto quello letto di tragedie,violenze e quant'altro ancora non abbia raggiunto il punto più basso dei peggiori istinti umani. E quello che rende sgomenti, è che non si vede la luice in fondo al "tunnel" .
Mi viene in mente un bambino picchiato dal padre,ripetutamente,finchè un giorno interviene la polizia e quando chiesero al bimbo:" perchè non l'hai mai detto a nessuno ? " il bimbo rispose " Perchè gli volevo bene ". Non è questione di razza,religione,etnia e quant'altro,si tratta - a mio avviso - di un progressivo inesorabile imbarbarimento dell "uomo" se ancora si può cos' definirlo.
 

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Non sono d'accordo. Il male come aberrazione è subdolo,quasi invisibile ( se non casi eclatanti ),strisciante,si annida ovunque, è tra di noi,e magari coinvolge persone che vediamo tutti i giorni magari in giacca e cravatta e che mai immagineremmo capaci di simili barbarie ( penso ai pedofili ad esempio,che arrivano anche ad uccidere ). La mente umana è diabolica,penso che nonostante tutto quello letto di tragedie,violenze e quant'altro ancora non abbia raggiunto il punto più basso dei peggiori istinti umani. E quello che rende sgomenti, è che non si vede la luice in fondo al "tunnel" .
Mi viene in mente un bambino picchiato dal padre,ripetutamente,finchè un giorno interviene la polizia e quando chiesero al bimbo:" perchè non l'hai mai detto a nessuno ? " il bimbo rispose " Perchè gli volevo bene ". Non è questione di razza,religione,etnia e quant'altro,si tratta - a mio avviso - di un progressivo inesorabile imbarbarimento dell "uomo" se ancora si può cos' definirlo.

Io questa non me la perdo, passatemela perchè per me e solo per me è fantastica. Si che si può definire, si che ha un nome il male, jiebbino! :D:D:D
 

Fantastica

Utente di lunga data
Ciao spleen :)
Non vi ho seguiti passo passo nel discorso, ma mi hai fatto ricordare una cosa.

Quel che ora penso veramente è che il male non è mai radicale, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo. Esso sfida come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua banalità. Solo il bene è profondo e può essere radicale.

La Arendt parlava del male, o almeno di certi tipi di male, come inconsapevolezza di sè e del proprio agire.
Grazie, Spotless per questo preziosissimo rimando a un libro stupendo.. Nel momento in cui cerchi il male, non trovi nulla. E quello è, PRECISAMENTE, il male.
 

Falcor

Escluso
Io stasera davvero non ho parole. Solo tanta, tanta rabbia.
 
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