Senti giobbe...tolkien è stato uno studioso serio......ma da qui..a sostenere che con quell a meravigliosa opera letteraria il Signore abbia voluto riscrivere la Bibbia..davvero rendi ridicola la Parola del Vangelo.
Non l'ho detta io questa cosa, io non ho neppure letto il libro.
Avevo iniziato a leggerlo, ma poi mi sono stufato (ma ho visto tutti i film
) .
L'ho letta in un articolo che parlava del rapporto tra C.S. Lewis e Tolkien e la religione.
http://www.bombacarta.org/files/tolkien-lewis.pdf
[FONT=ArialMT, sans-serif]Penso invece che di questi due autori si possa e si debba parlare. Non[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]fosse altro che per il successo enorme che le loro opere hanno ottenuto in[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]tutto il mondo: C.S.Lewis, grazie soprattutto alle «[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]Lettere di Berlicche[/FONT]» e[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]alle «[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]Cronache di Narnia[/FONT]», nei paesi di lingua inglese è uno degli autori[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]più noti ed amati, mentre di Tolkien si può semplicemente dire che il suo[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]capolavoro, «[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]Il signore degli anelli[/FONT]», secondo alcune statistiche, è il libro[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]più letto al mondo dopo la Bibbia.[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Questo dato è sorprendente e spinge a riflettere, non solo perché è un[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]successo ottenuto malgrado il silenzio o addirittura l’ostilità della critica,[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]ma anche per un altro motivo.[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Mi sembra infatti giusto sottolineare che i primi due libri letti al mondo[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]sono simili, profondamente simili, sotto moltissimi aspetti. Chi non ha letto[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]o voluto leggere la Bibbia e si è buttato a capofitto nell’epica del «[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]Signore[/FONT][/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif][FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]degli anelli[/FONT]», ha finito, a mio avviso, spesso senza saperlo, per leggere la[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Bibbia! E’ questo uno dei punti chiave della poetica di Tolkien, che come[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]vedremo lo distanzierà dall’amico Lewis: il tema del D[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]i o nascosto[/FONT],[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]dell’occultamento o paludamento del messaggio spirituale all’interno della[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]trama narrativa …[/FONT]
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Lewis ha sempre presente di fronte a sé,[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]la Bibbia, il libro che più di ogni altro interroga, trasforma chi gli si[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]avvicina. In un saggio sulla critica letteraria Lewis afferma: «[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]Leggendo le[/FONT][/FONT]
[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]grandi opere della letteratura divento migliaia di uomini e allo stesso[/FONT]
[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]tempo rimango me stesso. Come il cielo notturno della poesia greca vedo[/FONT]
[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]con una miriade di occhi ma sono sempre io a vedere, qui come nella[/FONT]
[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]religione, nell’amore, nell’azione morale e nella conoscenza, supero me[/FONT]
[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]stesso; eppure, quando lo faccio, sono più me stesso che mai».[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Per Tolkien le cose sono un po’ diverse. Anche lui tiene ben presente, di[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]fronte a sé, la Bibbia come principale modello letterario. E’ un testo, quello[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]sacro, che conosce anche meglio di Lewis, visto che, tra l’altro, ha[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]contribuito, anche se in piccolissima parte, alla realizzazione della «Bibbia[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]di Gerusalemme». Lo ha così ben presente che, come ho accennato[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]all’inizio, se sovrapponiamo i contenuti della Bibbia e quelli del «[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]Signore[/FONT][/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif][FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]degli anelli[/FONT]», e li guardiamo in controluce, troveremo una sostanziale e[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]sorprendente affinità. Una somiglianza appunto di contenuti, perché le[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]forme sono diverse, e quanto diverse! Tanto diverse che questa lettura[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]«biblica» dell’opera di Tolkien, non è accettata da alcuni critici né avvertita[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]da molti lettori.[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Tolkien invece, nelle due opere principali che ha scritto, «[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]Il silmarillion[/FONT]» e[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]«[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]Il signore degli anelli[/FONT]», ripercorre, precisamente, il cammino delle Sacre[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Scritture: Antico e Nuovo Testamento.[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Lo ha fatto volutamente? Certamente no. Ricordiamoci la frase di Borges[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]che ho messo in apertura: Tolkien scrive per sé e per qualche amico[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]come Lewis, non certo per gli «specialisti» o gli intellettuali, né tantomeno[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]per le masse (che poi, con grande sorpresa dell’autore divoreranno i suoi[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]libri istituendo quello che lui stesso bollò come un «[FONT=Arial-ItalicMT, sans-serif]deplorevole culto[/FONT]»).[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Lo ha fatto coscientemente? Ha consapevolmente riprodotto, con una[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]nuova veste ed un nuovo linguaggio (che poi è quello antico dell’epica) i[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]contenuti e le suggestioni delle Sacre Scritture?[/FONT]
[FONT=ArialMT, sans-serif]Qui forse il critico si deve arrestare. Deve avere la forza di non invadere il[/FONT]
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campo più privato ed interiore dell’artista.[/FONT]