Io capisco il tuo punto di vista, che ho approvato, ma capisco anche di più che la confessione postuma è scaricare il peso sul tradito.
Io ho sostenuto più volte che invece avrei voluto sapere prima, perché (INGENUAMENTE) pensavo che una “tentazione“ avrebbe potuto essere gestita in due o che il problema originario avrebbe potuto essere risolto insieme.
Sono stata massacrata in più discussioni.
E ora capisco che non ha senso la mia “fantasia“. Non ha senso perché tutto ciò che attiene al tradimento nulla ha a che vedere con il partner, che non merita e non demerita.
Il traditore lo vive come uno spazio individuale di libertà. Lo vede come la cena o il cinema con le amiche, che non sottraggono cibo o uno spettacolo che al partner non interessa.
In questa discussione pare che io mi stia accanendo, ma in realtà mi sembra paradossale che ci sia la pretesa di non voler riconoscere che NON è come la pizzata con le amiche, di cui poi infatti si parla, tornati a casa.