Brunetta
Utente di lunga data
Anche. È vero.
Credo che molte siano frenate dal dubbio di poter effettivamente risolvere qualcosa. Con questo non dico di non andare a denunciare. Solo che magari cresce la paura che facendolo si alimenta la cattiveria del soggetto in questione prima di arrivare a una soluzione reale.
La certezza della pena interessa l’opinione pubblica, non chi teme per sé.hai centrato il punto...la paura di farlo arrabbiare ancora di più e non avere la certezza sulla protezione.
Certamente si cerca salvezza, ma, proprio perché nella maggioranza dei casi non si immagina che si possa essere uccise, non si pensa all’ergastolo dopo. Il dopo si esclude.
E penso anch’io che le denunce possano “incattivire“.
Ma basta pensare a noi e alle nostre azioni, proprio perché anche gli assassini sono come noi, sono umani, guasti, ma umani.
E il loro essere guasti consiste nel portare alle estreme conseguenze pensieri che possiamo avere tutti quando ci sentiamo vittime di una ingiustizia. Certo essere lasciati o traditi non è una ingiustizia, è la scelta di un’altra persona, ma il pensiero giocoso di @Etta di rigare (o dare fuoco?
Ma sappiamo che funzioniamo così anche noi. Per quanto le denunce possono avere un effetto dí aggravamento della delirante sensazione di ingiustizia. E proprio perché funzioniamo allo stesso modo, non crediamo che il pensiero possa diventare atto.