Caciottina
Escluso
ancora sti monosillabi sintetici...vabbe va....addio..mi ritiro e rimangio pure la ricetta
ancora sti monosillabi sintetici...vabbe va....addio..mi ritiro e rimangio pure la ricetta
AHAHAHAH, cosa vuoi che ti dica, le ho già descritte prima, posto una foto, magari è più chiaro.ancora sti monosillabi sintetici...vabbe va....addio..mi ritiro e rimangio pure la ricetta
tu a me non mi vedi manco col binocolo ok???AHAHAHAH, cosa vuoi che ti dica, le ho già descritte prima, posto una foto, magari è più chiaro.
ciao beddazza.
miss, sempre suscettibile: minchia.tu a me non mi vedi manco col binocolo ok???
e poi se le guardi bene sono simili al cavolo nero...
e poi...non mi ritiro....volevo dire che ritiravo la ricetta....
ma io non sono incazzatamiss, sempre suscettibile: minchia.
non centrano con il cavolo nero, sono erbe selvatiche dal gusto amarognolo. sono due cose diverse.
è come se ti dicessi che il sarago somiglia al dentice: sono si due pesci, ma sono diversi. è la stessa cosa.
e non ti incazzare sempre che mi dispiace, lo sai.
veramente lo sgaurdo te l'ho dato e continuo a dartelo, quel salvagente è veramente carino. spero che la tua zietta non se la prenda a male.ma io non sono incazzata
sto cercando di rimorchiarti...non l hai ancora capito??
cioe' non mi degni nemmeno di uno sguardo...boh....
sara'.....io non l ho mai notato pero'....ma capisco anche che insomma sei circondato da 1000 donne qui...roba seria....altro che 25enni svalvolate come dice JB....veramente lo sgaurdo te l'ho dato e continuo a dartelo, quel salvagente è veramente carino. spero che la tua zietta non se la prenda a male.
ok, a me la vendevano come sEnape. Non si trova in negozio, la compro tramite un gruppo di acquisto solidale da contadini che stanno ricominciando a coltivare biologicamente verdure che erano sparite dal mercato.
qui nasce spontanea, spesso vado a raccoglierla nei campi, come anche la borragine, buona da mangiare con pasta corta e ricotta, ummhhh ed anche le segali o l'amareddi, molto simili ai senapi, ancora più amarognola oppure anche le ortiche.ok, a me la vendevano come sEnape. Non si trova in negozio, la compro tramite un gruppo di acquisto solidale da contadini che stanno ricominciando a coltivare biologicamente verdure che erano sparite dal mercato.
Le ortiche e borragine ottime anche per il risottoqui nasce spontanea, spesso vado a raccoglierla nei campi, come anche la borragine, buona da mangiare con pasta corta e ricotta, ummhhh ed anche le segali o l'amareddi, molto simili ai senapi, ancora più amarognola oppure anche le ortiche.
finalmente ci siam capiti.

Ricetta tipica umbra dal nome si evince che la tradizione vuole si prepari per Pasqua e si consumi la mattina di Pasqua accompagnata a uova sode ( i cui gusci devon essere stati decorati ) e un salume che per molti è la lonza di maiale per noi in Umbria chiamasi capocollo. Ricetta:300 grammi di pasta di pane già lievitata, circa 500 grammi di farina 00 e acqua tiepida quante ne serve per ottenere un impasto morbido. L'impasto deve essere avvolto in un panno umido e lasciato lievitare fino a raddoppiarne il volume. Poi si aggiunge 100 grammi di strutto, 4 uova intere, un po' di lievito di birra svolto in poca acqua, 300 grammi di pecorino grattugiato e 300 grammi di parmigiano grattugiato, olio, sale e un po' di pepe. Impastate ancora è aggiungete tanta farina per arrivare ad un impasto morbido ma compatto. Lasciare lievitare ancora per circa 2 ore poi aggiungere 200 grammi di groviera a tocchetti di 1/2 centimetro. Lasciate riposare ancora per mezz'ora poi ponete l'impasto in una teglia con bordi alti ( anche stampi da plum cake possono andare se non avete tortiere con bordi alti) le teglie devono essere imburrate ed infarinate. Lasciate lievitare ancora negli stampi e infornate a 180/200 gradi per circa un'ora o più ... Controllate che la torta assuma un colore forato scuro e che infilandola con uno stecchino lo stesso stecchino resti asciutto. Sforntela è lasciate raffreddare prima di togliere dallo stampo buon appetito :mrgreen:
:bacio:per la gioia di Fiammetta ecco la ricetta del baccalà alla messinese.
il baccalà, o meglio lo stoccafisso, alla messinese è un piatto povero ma gustosissimo.
il baccalà, venduto a pale, va prima dell'utilizzo tagliato a tocchi ed ammollato per uno o due giorni.
4 persone:
1 kg di baccalà AMMOLLATO
1 kg di patate
1 grossa cipolla
1 sedano
1 scatoletta di polpa di pomodoro
olive verdi e nere
una manciata di capperi
qualche foglia di basilico.
fate un soffritto con olio e cipolla, una volta appassita versatevi il pomodoro, i capperi, le olive ed il sedano tagliato sottile e le foglie di basilico. lasciate cuocere coperto e a fuoco lento quindi aggiungete un bicchiere d'acqua mezzo di vino bianco ed il baccalà che mi raccomando avrete spellato: fate cuocere per circa 20 minuti a fuoco lento e sempre coperto, quindi unitevi le patate tagliate a fette, il peperoncino e continuate così la cottura. fate in modo che il pesce cuocia sempre in un brodino quindi se necessario aggiungete ancora dell'acqua.
va servito molto caldo.
buon appetito.