Ok non ho tradito. Ma ora?

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Eliade

Super Zitella Acida
Sì, ci provo. ma parliamo di un altro e non di un’altra, così come parliamo di un compagno e non di una moglie. L’altro l’ho conosciuto al lavoro in un periodo di forte stress, per me: alla mattina mi svegliavo con un peso sullo stomaco, l’idea di entrare là dentro era insopportabile. Allora è arrivato questo collega, un ragazzo molto allegro, solare. Proprio come M. che si sveglia al mattino sorridendo, anche sotto l’alluvione, gli dico io. L'ho preso in un progetto che seguivo io ed era abbastanza bravo: mi dava soddisfazione insegnargli le cose e parecchia. Da questo punto di vista non mi capita spesso, di solito sul lavoro mi fanno spazientire, perché sono un perfezionista e trovo tutti sempre approssimativi (sono un rompicoglioni, praticamente). Aveva un grande senso dell’umorismo (anche se non l’ironia e l’autoironia di M.) e inoltre sembrava sempre che pendesse dalle mie labbra… insomma le ore che passavo con lui al lavoro erano ore leggere, gradevoli, divertenti, gratificanti in giornate nere e pesanti… quando arrivavo al lavoro non vedevo l’ora di ritrovarmi con lui. Una domenica mi ha mandato un sms chiedendomi se mi poteva chiamare per un consiglio di lavoro. Gli ho detto di sì. Ed è stato a questo punto che si è creata una “amichevolezza” (passami il termine), una complicità.
Scusa la franchezza e la domanda diretta, ma non ho capito: tu sei un uomo e l'altra persona è un altro uomo? :confused:
No che sia un problema in generale, sia ben chiaro.
 

Mari'

Utente di lunga data
Scusa la franchezza e la domanda diretta, ma non ho capito: tu sei un uomo e l'altra persona è un altro uomo? :confused:
No che sia un problema in generale, sia ben chiaro.
... anche io non ho capito, pero' fa lo stesso, uomo&uomo, donna&donna o uomo&donna. :)
 

Amoremio

Utente di lunga data
non sono stato molto originale, lo so.
è più facile vedere l'ammirazione in occhi nuovi che in quelli di chi ci vive a fianco
ed è più facile sentirsi gratificati dal nuovo che dal "vecchio"

non è una carenza tua
ma della specie umana

la differenza, secondo me, è nella capacità di sapersi fermare a ragionarci e scegliere cos'è che vogliamo e chi vogliamo essere
 

Eliade

Super Zitella Acida
sì è così.
Ahhhh ok, allora scusa per me la questione è leggermente differente.
Il fatto che tu non abbia tradito ti fa immensamente onore (tanto di cappello eh!!!), ma hai già indagato sul perchè ti sia avvicinato a quest'uomo? Credo che un pensiero su questo tu debba farlo.
E poi lui dunque rispondeva a questo tuo interessamento, fino a quando tu hai deciso di troncare prima di non poter tornare indietro.

Se non vuoi rispondere non importa, solo che non ho ben inquadrato la situazione.
 

Eliade

Super Zitella Acida
... anche io non ho capito, pero' fa lo stesso, uomo&uomo, donna&donna o uomo&donna. :)
infatti anche per me non è un probema, ma credo però che ogni situazione vada "analizzata" singolarmente e con le specificità del caso, per questo ho chiesto.:up:
 

Amoremio

Utente di lunga data
Scusa la franchezza e la domanda diretta, ma non ho capito: tu sei un uomo e l'altra persona è un altro uomo? :confused:
No che sia un problema in generale, sia ben chiaro.
l'aveva già detto :up:
 

Mari'

Utente di lunga data
infatti anche per me non è un probema, ma credo però che ogni situazione vada "analizzata" singolarmente e con le specificità del caso, per questo ho chiesto.:up:

Concordo pienamente con te :up: ... e mi capita spesso :p :)
 

Amoremio

Utente di lunga data
Ahhhh ok, allora scusa per me la questione è leggermente differente.
Il fatto che tu non abbia tradito ti fa immensamente onore (tanto di cappello eh!!!), ma hai già indagato sul perchè ti sia avvicinato a quest'uomo? Credo che un pensiero su questo tu debba farlo.
E poi lui dunque rispondeva a questo tuo interessamento, fino a quando tu hai deciso di troncare prima di non poter tornare indietro.

Se non vuoi rispondere non importa, solo che non ho ben inquadrato la situazione.
perchè?
anche il potenziale tradito è un lui
non si è trattato di un risveglio di instinti repressi
 

passante

Utente di lunga data
... anche io non ho capito, pero' fa lo stesso, uomo&uomo, donna&donna o uomo&donna. :)
uomo&uomo.

è più facile vedere l'ammirazione in occhi nuovi che in quelli di chi ci vive a fianco
ed è più facile sentirsi gratificati dal nuovo che dal "vecchio"

non è una carenza tua
ma della specie umana

la differenza, secondo me, è nella capacità di sapersi fermare a ragionarci e scegliere cos'è che vogliamo e chi vogliamo essere
non lo so. finisco il racconto, poi vado a finire un lavoro...

A me non sembrava di comportarmi diversamente a casa, ma invece... invece era cominciato con M. un periodo difficile, segnato dalla mia ambivalenza: ero "diverso" mi diceva lui, ero insofferente, mi rendo conto ora. quando capivo di averlo trattato male cercavo di compensare con gesti tangibili di affetto, ma al minimo contrasto scattavo, litigavamo, usavo parole pesanti. Piano piano mi rendevo conto di pensare sempre di più all’altro e questo mi dava fastidio. Sono riuscito a chiedergli di non mandarmi più sms perché al mio compagno seccava (non era vero) ma in realtà i suoi sms cazzuti mi mancavano, mi mancava il “collegamento” continuo con lui. Cominciavo a pensarlo in modo ossessivo, e non per lavorare. E quando stavamo insieme i pensieri non erano più per il lavoro, tutt’altro. Ok qui i particolari non occorrono, sappiamo tutti che cosa è un desiderio violento. lì sono stato in bilico davvero. una sera M. mi ha chiesto di parlare un po’, ma poi si è messo a piangere e basta. Ho sentito franare il terreno sotto i piedi e non sono riuscito a dire niente se non che ero molto sotto stress lavorativamente, ma che questo non aveva niente a che fare con noi due. Qualche giorno dopo ho chiesto a un’altra persona di prendersi l’onere (e l’onore) del progetto che seguivo con l’altro: avevo già annullato tutte le trasferte che avremmo dovuto fare insieme, ma non era più sufficiente. a lui, l’altro, ho detto, durante una riunione, una bugia, nascondendomi dietro a questioni organizzative. Mi ha mandato un sms: “hai paura di me?” a cui non ho risposto immediatamente, ma qualche tempo dopo l’ho invitato a pranzo fuori, e così seduti a un tavolo in mezzo alla gente, esponendomi al pettegolezzo, temo, ma almeno non al rischio ti trovarmelo tra le braccia, gli ho detto “ho la crisi dei 40, e la devo chiarire col mio compagno. E’ stato bello passare del tempo con te, ma ho bisogno di finirla”. È stato uno dei momenti in cui più mi sono sentito un idiota fatto e finito. Io non credo che ci sia stato pianto e stridore di denti, da parte dell’altro, o forse sì, ma se anche fosse io non so che cosa farci. Da quel momento le cose “fuori” sono finite. Mi ha continuato a scrivere, per un po’, e a incrociarmi, "casualmente", nei corridoi, ma non gli ho più dato risposte nè considerazione. Credo di essere stato odioso. Comunque le cose dentro di me sono continuate ancora per un po’. M. le sentiva. Se ne è andato di casa qualche giorno dicendomi: non ti lascio, ma non ce la faccio più su questo ottovolante con te.: se tu mi assicuri che vuoi continuare a stare con me, posso starti vicino anche così, ma almeno dimmi le tue intenzioni. Allora in quei giorni sono impazzito di male, ma non sono corso da lui, ho pensato che di quei giorni avevo bisogno davvero. Ho pensato, letto e parlato a lungo con qualche amica e poi gli ho scritto una lettera (non gli ho scritto quasi mai, nella nostra storia) in cui gli dicevo, sostanzialmente, che volevo stare con lui e gli chiedevo di fidarsi di me. E poi abbiamo ricominciato a vivere assieme. L’immagine dell’altro si è affievolita via via, ma abbastanza lentamente. Ora mi sento libero e completamente presente a M. Ma tutto questo non mi è piaciuto.

noioso, lo so.
 

Amoremio

Utente di lunga data
No assolutamente, ma magari di una evoluzione del proprio essere.
la prossima volta che mio marito decide di evolvere il proprio essere ...:calcio:

hic et nunc, sbadabam per l'ora e per l'allora :carneval:
 

Sterminator

Utente di lunga data
la prossima volta che mio marito decide di evolvere il proprio essere ...:calcio:

hic et nunc, sbadabam per l'ora e per l'allora :carneval:
SATANA, ESCI DA QUESTO CORPO!!!!

:rotfl::rotfl::rotfl:
 

passante

Utente di lunga data
No assolutamente, ma magari di una evoluzione del proprio essere.
:eek: no, non mi voglio evolvere, voglio rimanere così :D

scherzo, no, sono stato poco chiaro.

41 anni maschio, omosessuale consapevole e progressivamente dichiarato a partire dai 17-18 anni.

convivente con M. maschio (omosessuale ecc. ecc. pure lui) da 9 anni.

la persona che mi ha attratto è pure lui maschio, omosessuale (sul dichiarato non so e non mi riguarda).

mai avuto attrazione per gli etero, mai scambiato un etero per un omo (il gaydar non è una leggenda :up:) . e qualche relazione con le ragazze in gioventù.
 

Mari'

Utente di lunga data
uomo&uomo.



non lo so. finisco il racconto, poi vado a finire un lavoro...

A me non sembrava di comportarmi diversamente a casa, ma invece... invece era cominciato con M. un periodo difficile, segnato dalla mia ambivalenza: ero "diverso" mi diceva lui, ero insofferente, mi rendo conto ora. quando capivo di averlo trattato male cercavo di compensare con gesti tangibili di affetto, ma al minimo contrasto scattavo, litigavamo, usavo parole pesanti. Piano piano mi rendevo conto di pensare sempre di più all’altro e questo mi dava fastidio. Sono riuscito a chiedergli di non mandarmi più sms perché al mio compagno seccava (non era vero) ma in realtà i suoi sms cazzuti mi mancavano, mi mancava il “collegamento” continuo con lui. Cominciavo a pensarlo in modo ossessivo, e non per lavorare. E quando stavamo insieme i pensieri non erano più per il lavoro, tutt’altro. Ok qui i particolari non occorrono, sappiamo tutti che cosa è un desiderio violento. lì sono stato in bilico davvero. una sera M. mi ha chiesto di parlare un po’, ma poi si è messo a piangere e basta. Ho sentito franare il terreno sotto i piedi e non sono riuscito a dire niente se non che ero molto sotto stress lavorativamente, ma che questo non aveva niente a che fare con noi due. Qualche giorno dopo ho chiesto a un’altra persona di prendersi l’onere (e l’onore) del progetto che seguivo con l’altro: avevo già annullato tutte le trasferte che avremmo dovuto fare insieme, ma non era più sufficiente. a lui, l’altro, ho detto, durante una riunione, una bugia, nascondendomi dietro a questioni organizzative. Mi ha mandato un sms: “hai paura di me?” a cui non ho risposto immediatamente, ma qualche tempo dopo l’ho invitato a pranzo fuori, e così seduti a un tavolo in mezzo alla gente, esponendomi al pettegolezzo, temo, ma almeno non al rischio ti trovarmelo tra le braccia, gli ho detto “ho la crisi dei 40, e la devo chiarire col mio compagno. E’ stato bello passare del tempo con te, ma ho bisogno di finirla”. È stato uno dei momenti in cui più mi sono sentito un idiota fatto e finito. Io non credo che ci sia stato pianto e stridore di denti, da parte dell’altro, o forse sì, ma se anche fosse io non so che cosa farci. Da quel momento le cose “fuori” sono finite. Mi ha continuato a scrivere, per un po’, e a incrociarmi, "casualmente", nei corridoi, ma non gli ho più dato risposte nè considerazione. Credo di essere stato odioso. Comunque le cose dentro di me sono continuate ancora per un po’. M. le sentiva. Se ne è andato di casa qualche giorno dicendomi: non ti lascio, ma non ce la faccio più su questo ottovolante con te.: se tu mi assicuri che vuoi continuare a stare con me, posso starti vicino anche così, ma almeno dimmi le tue intenzioni. Allora in quei giorni sono impazzito di male, ma non sono corso da lui, ho pensato che di quei giorni avevo bisogno davvero. Ho pensato, letto e parlato a lungo con qualche amica e poi gli ho scritto una lettera (non gli ho scritto quasi mai, nella nostra storia) in cui gli dicevo, sostanzialmente, che volevo stare con lui e gli chiedevo di fidarsi di me. E poi abbiamo ricominciato a vivere assieme. L’immagine dell’altro si è affievolita via via, ma abbastanza lentamente. Ora mi sento libero e completamente presente a M. Ma tutto questo non mi è piaciuto.

noioso, lo so.
Affatto.

Secondo me ti sei comportato con onesta' con entrambi.

Tanti auguri con M. ... oggi vi conoscete meglio, anche se e' costato tanto. :)
 

Amoremio

Utente di lunga data
uomo&uomo.



non lo so. finisco il racconto, poi vado a finire un lavoro...

A me non sembrava di comportarmi diversamente a casa, ma invece... invece era cominciato con M. un periodo difficile, segnato dalla mia ambivalenza: ero "diverso" mi diceva lui, ero insofferente, mi rendo conto ora. quando capivo di averlo trattato male cercavo di compensare con gesti tangibili di affetto, ma al minimo contrasto scattavo, litigavamo, usavo parole pesanti. Piano piano mi rendevo conto di pensare sempre di più all’altro e questo mi dava fastidio. Sono riuscito a chiedergli di non mandarmi più sms perché al mio compagno seccava (non era vero) ma in realtà i suoi sms cazzuti mi mancavano, mi mancava il “collegamento” continuo con lui. Cominciavo a pensarlo in modo ossessivo, e non per lavorare. E quando stavamo insieme i pensieri non erano più per il lavoro, tutt’altro. Ok qui i particolari non occorrono, sappiamo tutti che cosa è un desiderio violento. lì sono stato in bilico davvero. una sera M. mi ha chiesto di parlare un po’, ma poi si è messo a piangere e basta. Ho sentito franare il terreno sotto i piedi e non sono riuscito a dire niente se non che ero molto sotto stress lavorativamente, ma che questo non aveva niente a che fare con noi due. Qualche giorno dopo ho chiesto a un’altra persona di prendersi l’onere (e l’onore) del progetto che seguivo con l’altro: avevo già annullato tutte le trasferte che avremmo dovuto fare insieme, ma non era più sufficiente. a lui, l’altro, ho detto, durante una riunione, una bugia, nascondendomi dietro a questioni organizzative. Mi ha mandato un sms: “hai paura di me?” a cui non ho risposto immediatamente, ma qualche tempo dopo l’ho invitato a pranzo fuori, e così seduti a un tavolo in mezzo alla gente, esponendomi al pettegolezzo, temo, ma almeno non al rischio ti trovarmelo tra le braccia, gli ho detto “ho la crisi dei 40, e la devo chiarire col mio compagno. E’ stato bello passare del tempo con te, ma ho bisogno di finirla”. È stato uno dei momenti in cui più mi sono sentito un idiota fatto e finito. Io non credo che ci sia stato pianto e stridore di denti, da parte dell’altro, o forse sì, ma se anche fosse io non so che cosa farci. Da quel momento le cose “fuori” sono finite. Mi ha continuato a scrivere, per un po’, e a incrociarmi, "casualmente", nei corridoi, ma non gli ho più dato risposte nè considerazione. Credo di essere stato odioso. Comunque le cose dentro di me sono continuate ancora per un po’. M. le sentiva. Se ne è andato di casa qualche giorno dicendomi: non ti lascio, ma non ce la faccio più su questo ottovolante con te.: se tu mi assicuri che vuoi continuare a stare con me, posso starti vicino anche così, ma almeno dimmi le tue intenzioni. Allora in quei giorni sono impazzito di male, ma non sono corso da lui, ho pensato che di quei giorni avevo bisogno davvero. Ho pensato, letto e parlato a lungo con qualche amica e poi gli ho scritto una lettera (non gli ho scritto quasi mai, nella nostra storia) in cui gli dicevo, sostanzialmente, che volevo stare con lui e gli chiedevo di fidarsi di me. E poi abbiamo ricominciato a vivere assieme. L’immagine dell’altro si è affievolita via via, ma abbastanza lentamente. Ora mi sento libero e completamente presente a M. Ma tutto questo non mi è piaciuto.

noioso, lo so.
non noioso,
doloroso

trovo molte similitudini
dove gli chiedevi fiducia, il mio cuore ha perso un paio di battiti

che l'immagine si sia affievolita lentamente ne sono cosciente: è una fase che ho vissuto in diretta
ogni tanto mi chiedo se sia durata ancor di più di quel che so :(
 

Eliade

Super Zitella Acida
:eek: no, non mi voglio evolvere, voglio rimanere così :D

scherzo, no, sono stato poco chiaro.

41 anni maschio, omosessuale consapevole e progressivamente dichiarato a partire dai 17-18 anni.

convivente con M. maschio (omosessuale ecc. ecc. pure lui) da 9 anni.

la persona che mi ha attratto è pure lui maschio, omosessuale (sul dichiarato non so e non mi riguarda).

mai avuto attrazione per gli etero, mai scambiato un etero per un omo (il gaydar non è una leggenda :up:) . e qualche relazione con le ragazze in gioventù.
Ahhhhhhhhh ma allora è tutto ok! Eh che ne so io??
Io avevo capito che tu fossi sposato con una donna e avessi avuto attrazione per un uomo!!!
Bhe allora auguri con M.!!!


la prossima volta che mio marito decide di evolvere il proprio essere ...:calcio:
Perchè tuo marito ti ha tradito con un uomo?
Non intendevo riferirmi al tradimento con "evoluzione".
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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