Ossimoro tossico

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

lolapal

Utente reloaded
e ma ricominci sempre da quello che già sei,
e che ti aveva portato al punto da cui hai ricominciato

vabè, sono un po' confusa, lo so,
ma a me pare di girare sempre in cerchio.
Questo, a mio modesto avviso, succede quando non ti rendi conto, non realizzi fino in fondo, che forse sei altro... soprattutto se ti ritrovi sempre nelle stesse situazioni, nel bene e nel male...
 

Horny

Utente di lunga data
Non sono proprio d'accordo: il nostro atteggiamento (che non include solo i modi, ma anche le reazioni) è una scelta inconscia, istintiva. Io credo che il mondo esterno ti rimanda anche una certa immagine che tu stesso trasmetti all'esterno... imo...
Anche se è in qualche modo in tema, è una sfaccettatura che ha un'importanza realtiva, nel senso che mi premeva molto la tesi: tranquillità di accettare dove sì è non può andare d'accordo con il rischio di accettare una sorta di ritrovarsi ed essere felici che può, in qualche modo, sconvolgere un "mondo" intero, quello conosciuto fino a quel momento...

:)
ma secondo me la felicità dipende da noi stessi,
molto più di quanto sia conseguenza di ciò che ci circonda.
vedo come ha vissuto mia madre, ad esempio.
forse è felice, e anche tranquillo, chi si accetta per quello che è,
prendendo il resto come viene,
senza cercare quello che avrebbe dovuto essere perché lo si immagina,
e non essendo reale, è sempre migliore.
quindi più felice chi ha meno fantasia,
non so se tu intendevi tranquillità in questo senso.
 

Horny

Utente di lunga data
Questo, a mio modesto avviso, succede quando non ti rendi conto, non realizzi fino in fondo, che forse sei altro... soprattutto se ti ritrovi sempre nelle stesse situazioni, nel bene e nel male...
no, ti prego...'altro' NO.
a parte gli scherzi, mi sa che intendiamo la stessa cosa.
tipo, nel mio caso, sono molto più limitata di quello che credevo.
 

Eratò

Utente di lunga data
Non sono proprio d'accordo: il nostro atteggiamento (che non include solo i modi, ma anche le reazioni) è una scelta inconscia, istintiva. Io credo che il mondo esterno ti rimanda anche una certa immagine che tu stesso trasmetti all'esterno... imo...
Anche se è in qualche modo in tema, è una sfaccettatura che ha un'importanza realtiva, nel senso che mi premeva molto la tesi: tranquillità di accettare dove sì è non può andare d'accordo con il rischio di accettare una sorta di ritrovarsi ed essere felici che può, in qualche modo, sconvolgere un "mondo" intero, quello conosciuto fino a quel momento...

:)
Non mi sto spiegando...quello che intendo e'che a volte ci consideriamo incapaci di essere in un certo modo ma quando gli avvenimenti lo richiedono tiriamo fuori aspetti che non sapevano nemmeno di avere scoprendo un nuovo "essere se stessi".Per me siamo in continua evoluzione...Ma mi sembra che quello che Nicole si chiede e' se accontentarsi o meno e quello e'un altro discorso.Ma e' possibile anche che non abbia capito un tubo:D
 

lolapal

Utente reloaded
ma secondo me la felicità dipende da noi stessi,
molto più di quanto sia conseguenza di ciò che ci circonda.
vedo come ha vissuto mia madre, ad esempio.
forse è felice, e anche tranquillo, chi si accetta per quello che è,
prendendo il resto come viene,
senza cercare quello che avrebbe dovuto essere perché lo si immagina,
e non essendo reale, è sempre migliore.
quindi più felice chi ha meno fantasia,
non so se tu intendevi tranquillità in questo senso.
Non so cosa intende esattamente l'autrice di quel post con "tranquillità"... io la intendo come una sorta di sicurezza (a 360°) del non rischiare, appunto, di non riuscire a essere felici provandoci, seguendo le proprie inclinazioni... non so se sono riuscita a spiegarmi.
La fantasia è un altro discorso: immaginare qualcosa che sappiamo non potrà mai accadere può essere d'intrattenimento, chiamiamolo così... un'altra cosa è, credo, fantasticare di vincere alla lotteria senza comprare mai il biglietto...
 

Joey Blow

Escluso
O quello che ti hanno fatto credere o non credere... qui siamo su quello che dice Eratò, in un certo senso...

Per quello che dici, mi fai pensare che una persona, allora, non dovrebbe dare ascolto alle sue sensazioni, ai suoi malesseri o benesseri...
Quello che dico è il primo post che ho scritto.
 

lolapal

Utente reloaded
no, ti prego...'altro' NO.
a parte gli scherzi, mi sa che intendiamo la stessa cosa.
tipo, nel mio caso, sono molto più limitata di quello che credevo.
Scusa, il neretto non lo capisco... :) forse manco da un po'...

Nessuno è "limitato". Ognuno è a sé e unico: scindere tra i condizionamenti e le aspettative altre e le nostre di aspettative...
 

lolapal

Utente reloaded
Non mi sto spiegando...quello che intendo e'che a volte ci consideriamo incapaci di essere in un certo modo ma quando gli avvenimenti lo richiedono tiriamo fuori aspetti che non sapevano nemmeno di avere scoprendo un nuovo "essere se stessi".Per me siamo in continua evoluzione...Ma mi sembra che quello che Nicole si chiede e' se accontentarsi o meno e quello e'un altro discorso.Ma e' possibile anche che non abbia capito un tubo:D
Ho capito benissimo quello che intendi e sicuramente ci sono quelle situazioni in cui si tirano fuori delle risorse inaspettate.
Credo che Nicole non parli di questo, ma di qualcosa che sta più a monte di sé. Forse, benché magari "accontentarsi" possa avere accezione negativa, si può leggere anche così...

:)
 

lolapal

Utente reloaded
Non sono d'accordo. Per me essere trabquilla vuol dire essere serena e se sono serena sono felice
Infatti. Ecco che di tutto il discorso, a me personalmente, è proprio quest'ultima frase che stona.
Allora mi chiedo: com'è intesa la "tranquillità"?

:)
 

lolapal

Utente reloaded

Horny

Utente di lunga data
Scusa, il neretto non lo capisco... :) forse manco da un po'...

Nessuno è "limitato". Ognuno è a sé e unico: scindere tra i condizionamenti e le aspettative altre e le nostre di aspettative...
io, lola, sono il frutto delle aspettative e dei condizionamenti della mia famiglia di origine.
le riconosco in ogni mio pensiero e gesto.
come farei ad avere altre aspettative, che siano solo mie?
chi davvero riesce in questo?
 

lolapal

Utente reloaded
io, lola, sono il frutto delle aspettative e dei condizionamenti della mia famiglia di origine.
le riconosco in ogni mio pensiero e gesto.
come farei ad avere altre aspettative, che siano solo mie?
chi davvero riesce in questo?
Chi fa un grande lavoro su se stesso e si affranca da certe dinamiche, perché riconoscerle è un conto, smontarle e metterle via è un altro...
E non ci si riesce tutti i giorni...

:)

accontentarsi?
Sì, ma solo?
 

drusilla

Drama Queen
Se sono diventata, quella sono. Anzi, è più probabile che io sia quella che sono diventata piuttosto che quella che credo di essere[emoji2] non so se mi spiego.
 

lolapal

Utente reloaded
Se sono diventata, quella sono. Anzi, è più probabile che io sia quella che sono diventata piuttosto che quella che credo di essere[emoji2] non so se mi spiego.
Ti giuro che questa cosa io non la capisco... :)
 

Horny

Utente di lunga data
Se sono diventata, quella sono. Anzi, è più probabile che io sia quella che sono diventata piuttosto che quella che credo di essere[emoji2] non so se mi spiego.
e sì, anche io ho pensato così.
ora però, come dice lola, cerco di smontare le miei dinamiche,
per vedere se sotto c'è qualcosa.....a parte la segatura, naturalmente :eek:
 

lolapal

Utente reloaded
Quello è. Non è che se ci rumini attorno qualche altra decina d'anni (quanto ti piace) cambia. O cambi tu.
Ma non avevi detto tutto?
Grazie per essere intervenuto.
 

lolapal

Utente reloaded
e sì, anche io ho pensato così.
ora però, come dice lola, cerco di smontare le miei dinamiche,
per vedere se sotto c'è qualcosa.....a parte la segatura, naturalmente :eek:
:rotfl:
La segatura è comunque utile in caso di pioggia... :D:D:D


:)
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top