Mi infilo episodicamente in questa succosa discussione per secernere un po' di pensieri in libertà.
Perchè chi mi conosce lo sa che io non sono poi tanto misogino da ritenere che certe fanciulle non abbiano un'anima ed a cert'altre sia stato ragionevolmente concesso il diritto di voto, alle ammistrative almeno, ma, in questi frangenti, mi punge fitto il pensiero che certe ragazze si palesino ancor meno evolute dei neolitici maschi con cui pugnano.
All'uomo piace andare con la troia perchè quando viene scaricato può fingere di non aver perso nulla!
Perchè il concetto di troia è importante e si articola in tutta una serie di disimpegnativi sgombri di testicoli che mai e poi mai si dovrebbero concretizzare, per l'utente della suddetta, nella sua fecondazione o, peggio, in giuste nozze.
Perchè nel cuore del maschietto la donna cui tiene un minimo, non è mai una poco di buono, altrimenti che ci terrebbe e fare?
Mica ci si affeziona ai cassonetti dell'immondizia, no?
Ma poi vengono gli amichetti della caccia al mammuth ed a loro non si possono esprimere concetti difficili o effeminati, almeno nulla che non si possa articolare in un rutto...
Che se ci si fa caso "troia" dopo una birra media viene fuori bene...
Ed ecco che salta fuori il manicheismo tra moglie e troia.
Se le hai e sono distinte sei un grande.
Se le hai e coincidono sei un cornuto.
Facile come dirlo con un rutto e lineare come una grattata di borsa.
Ed allora donde nasce l'indignazione?
Che poi per dire "indignazione" con un rutto quante birre ci vogliono?
E fuoriesce l'incomprensione...
Che "troia", in faccia ad una donna, solo chi ha le corna fresche lo dice...
Che "troia" tra maschietti è sinonimo di donna...