Alphonse02
Utente di lunga data
Ragionando così è impossibile qualsiasi confronto costruttivo.Questa è una giustificazione, perché attribuisci un gesto ignobile a motivi nobili, olttetutto completamente senza fondamento.
Puoi riportare gentilmente studi o indagini compiuti sugli autori di questi fatti violenti che possano supportare la tua tesi sulle cause di questi omicidi (questo, tra l'altro, vengono compiuti in buona parte su donne senza figli o in età elevata, con figli autonomi)?
Inoltre, non ha alcun fondamento il timore di perdere la paternità, che non è in alcun modo negato in caso di separazione dei coniugi. Quasi in tutti i casi, se non ci sono problemi particolari, i figli sono in affido a entrambi i coniugi in modo paritario, non c'è nessuna disposizione che impedisca di vivere con loro lo stesso numero di giorni tra madre e padre.
Quindi sono timori infondati, che ogni persona di buon senso dovrebbe evitare di alimentare, proprio per non portare discorsi come questi a esasperazioni sgradevoli e a lotte che alimentano sì un clima violento.
Ragionare per assiomi non aiuta a comprendere i fenomeni.
Esistono le regole ma anche le loro violazioni.
Qualsiasi evento malvagio ha le sue motivazioni ed è importante identificarle per prevenire e, se necessario, migliorare le regole.
Altrimenti semplicemente si compiono delle catalogazioni superficiali che non aiutano ad analizzare la realtà.
È come accontentarsi della conclusione che l' essere umano è capace di compiere atti di violenza nei confronti di propri simili. Punto. Non serve a niente.