Pazzesco

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Credo ci sia un problema di fondo della comprensione del testo. Nel mio caso non ho mai fatto questioni ne' di casa (ho sempre scritto che per fortuna me lo sono potuto permettere, sarebbe stato ben diverso se fossi un povero cristo morto di fame), ne' di meriti genitoriali. Ho solo espresso il mio disappunto per aver perso la quotidianità con mio figlio non per qualcosa che ho fatto io ma per una decisione unilaterale, ancorchè legittima, della mia ex. Fosse stata una malattia, una disgrazia, un meteorite che cadeva sulla testa, ovviamente avrei avuto una reazione differente, perchè ci sono accidenti che capitano, e accidenti che si vanno a cercare col lanternino.
ma io ricordo che sei stato TU a chiedere il divorzio e che la tua ex ti avesse anche chiesto di ripensarci, ma tu hai detto di no, tanto più che lei ha pure firmato l'accordo senza leggerlo
o ricordo male io?
 

Gaia

Utente di lunga data
Si, ma poi la capacità di un vivere è essenziale anche nelle separazioni, perché a quel punto entrambi hanno dei punti fermi e nessuno vuole portare via qualcosa all'altro, soprattutto non i figli. Ci si siede, ci si parla e ci si aiuta comunque, anche se non ci si ama più.
Non esistono separazioni veramente consensuali.
Esiste sempre uno/a che subisce una decisione.
E lì dipende da tante cose.
Dipende da quanto ci si è amati, da quanto si ah la capacità di vedersi da soli nel futuro.
Ti dico che molte donne usano i figli così come li usano molti uomini.
Talvolta esce una grettitudine incredibile tanto che io spesso mi chiedo se si siano veramente mai amati.
Credo che in questi casi sia necessaria una mediazione familiare, cosa peraltro oggi prevista ma a cui fondamentalmente nessuno ti può obbligare.
Anche se un giudice ti ci obbligasse resta che se non capisci che c’è da sistemare, ti presenti agli incontri solo per timbrare un cartellino.
Io odio occuparmi di separazioni perché credimi esce il peggio del peggio di ogni essere umano.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non esistono separazioni veramente consensuali.
Esiste sempre uno/a che subisce una decisione.
Si, è il problema di fondo.
A nessuno piace subire decisioni.
Ma se riconiscessimo la legittimità delle decisioni, pur soffrendo tanto, forse arriveremmo a farci meno male. Anche a noi stessi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ora, non mio letto tutte le decine di pagine su questo argomento, della casa coniugale.
Che puntualmente ritorna.
Io la soluzione, per i vostri figli, l'ho già indicata: andare in affitto, almeno finché lo Stato Italiano non modificherà la situazione e non pobbligherà i coniugi separandi alla cessione del patrimonio condiviso (e non all'usufrutto unilaterale).
Ma a parte questo, tutto diventa anonimo nei discorsi uomini vs donne perché è essenzialmente teoria.

Io mi ricordo, invece, a livello personale, quando approdato qui e una gran parte di chi partecipava al forum mi invitò a separarmi, a sbattere lei fuori di casa :), ad uscire di casa andandomene a vivere altrove per un po'...

La verità è che sono tutte fantasie di chi non vive la situazione ed è bravino solo a scrivere su una tastiera perché nella vita ha vissuto esperienze diverse e non riesce per limiti suoi a comprendere le altre.
E io mi affannavo a spiegare che avevo solo 800 euro in contanti e il resto era su un conto cogestito, quindi era soggetto anche alla firma di mia moglie.
Ma c'era anche chi mi invitava a fare una giudiziale... con quegli 800 euro.
O ad andare in albergo... quando occorrono 250 euro a notte in un tre stelle.
Chi mi invitata ad andare dallo psicologo, 80 euro minimo a seduta.
E alla fine tutti si incazzavano perché io non facevo quello che mi dicevano e subivo il tradimento, con una bimba di 6 anni perennemente presente, che impediva anche un confronto necessario, lasciando lei indisturbata.

Ora: per me il dramma più grosso era perdere la quotidianità con mia figlia e fare la fine che ho fatto io, che ho vissuto l'esperienza da figlio divorziato e contrariamente a quello che pensano i genitori, è una merda di vita rispetto a quelli che vivono in famiglia.
Ma ai genitori non lo dici perché sono gli ultimi a poterlo capire, ma io ovviamente per anni ho avuto terrore di far ripetere quella mia esperienza anche alla mia progenie.
Quando mi è arrivato il tradimento di mia moglie, ho subito pensato a come evitare tutto questo.

In secondo istanza ho pensato anche a come poterne uscire.
Ricordo che io non ho scoperto un tradimento avvenuto, ma ero dentro un tradimento che aveva luogo nel presente.
Ho fornito pertanto tutte le possibilità a mia moglie di preservare il contatto quotidiano con mia figlia e separarci ugualmente.
Per esempio godendo di case molto vicine. L'ideale addirittura sarebbe stato avere una stessa casa ma divisa.
Ma semplicemente mia moglie non voleva l'amante come nuovo marito e non voleva separarsi.
Ne siamo usciti così.
Ma ricordo benissimo... non ero io a poter deceiere cosa fare, malgrado il tradimento ponesse mia moglie dalla parte teorica del torto.

Chi può decidere cosa fare ha semplicemente i soldi o le possibilità per poterlo fare.
Questa ò l'amara constatazione che ho dedotto.
Quindi il problema NON C'E' se ci sono abbastanza soldi per risolverlo.
Avete pertanto ragione tutti, ma sulla base di questo principio.
Condivido tutto, Però con tutti i soldi possibili la quotidianità non la compri.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
ma io ricordo che sei stato TU a chiedere il divorzio e che la tua ex ti avesse anche chiesto di ripensarci, ma tu hai detto di no, tanto più che lei ha pure firmato l'accordo senza leggerlo
o ricordo male io?
Io ho chiesto la separazione e lei ha firmato praticamente senza leggere, POI in un secondo tempo ha tentato un riavvicinamento, guarda caso quando ha saputo che mi ero messo un un'altra
 

Gaia

Utente di lunga data
Condivido tutto, Però con tutti i soldi possibili la quotidianità non la compri.
Ma non serve per forza una quotidianità.
Anche nel caso di vita in comune i membri della famiglia si vedono in genere per un ‘oretta la
Sera e poi al mattino qualche minuto di corsa.
Invece così ti ritagli proprio un tempo da passare insieme.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Però negli accordi di separazione viene regolato anche questo aspetto nell'interesse dei minori, per cui se vi sono patti chiari e vengono disattesi in teoria dal giudice ci puoi andare per far valere le tue ragioni, se hai del tempo da perdere
Lo puoi negoziare e farlo inserire negli accordi di separazione (io l'ho fatto una volta per un amico/cliente) ma puoi stabilire un tempo limitato, ad esempio un anno dalla firma dell'accordo.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Io ho chiesto la separazione e lei ha firmato praticamente senza leggere, POI in un secondo tempo ha tentato un riavvicinamento, guarda caso quando ha saputo che mi ero messo un un'altra
Quindi la decisione unilaterale di divorziare e perdere la quotidianità con tuo figlio, è la tua
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non mi risulta e ne faccio tante.
Gli accordi per i minori riguardano i minori e non certo gli adulti.
Potrei farti leggere una sentenza di uno che ne chiese la modifica per via della nuova convivenza della ex.
Il giudice spiegò bene in motivazione che gli ex avevano il diritto di rifarsi una vita.
Ma non vieta che in sede di separazione uno possa indicare di comune accordo con l'altro che ci si impegna a non far frequentare ai figli minori, nel loro interesse, nuove persone se non in maniera graduale. E se il giudice lo omologa fa parte dell'accordo, poi che siano parole per lo più di indirizzo "morale" senza effetti pratici possibili, è un altro discorso
 

Gaia

Utente di lunga data
Ma che ne sai tu che figli non ne hai.

Ci sono ragazzi che, per una serie di aspetti, vanno seguiti da vicino, 'marcati stretti' come disse qualcuno.
Io non ho figli ma sono figlia.
E in ogni caso quando vai dall’oncologo gli chiedi se ha un tumore e se non lo ha allora non va bene? Non saprà curarti?
Io da figlia e da donna che vive in società ti dico che ci sono tanti modi di essere famiglia, ma dipende dall’intelligenza dei genitori e da quanto amano veramente i loro figli più di loro stessi.
Perchè molte delle liti che si fanno sono solo per accarezzare il proprio ego.
 

Gaia

Utente di lunga data
Lo puoi negoziare e farlo inserire negli accordi di separazione (io l'ho fatto una volta per un amico/cliente) ma puoi stabilire un tempo limitato, ad esempio un anno dalla firma dell'accordo.
Lo puoi negoziare se vai in consensuale. Altrimenti vai in giudiziale e nessun giudice ti darà ragione.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Io ho chiesto la separazione e lei ha firmato praticamente senza leggere, POI in un secondo tempo ha tentato un riavvicinamento, guarda caso quando ha saputo che mi ero messo un un'altra
Vedi, a volte, la vita.😀

A me invece proprio ieri è capitato di ricevere frasi e foto dallo stesso luogo dove un anno fa eravamo stati in viaggio di nozze.
Dopo che, per mesi, mi era stato detto di comunicare con lei solo in relazione a nostro figlio.
 
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