Pentimento e poi tentazione

Brunetta

Utente di lunga data
Capisco meglio quello che intendi.

A me sembrano livelli diversi, però.

Una visita medica non ha nulla a che vedere con il sesso ma molto a che vedere con la sessualità.
Implicitamente.
Una visita medica riguarda i fondamentali della sessualità. Le proprie immagini, i propri tabù, anche riguardo il corpo. E' un discorso fatto fra sè e sè.
Specialmente se si parla di visite come quella ginecologica piuttosto che urologica. (vedi @Warlock che menate per un dito in culo, e non è il solo, anzi. Come molti ha esordito con un "lì non mi ha mai toccato nessuno!! questo non riguarda il sesso, ma la propria idea di sè come essere sensuale).

E onestamente io non credo proprio che un medico (come nessun altro) sia completamente neutro.
Anche perchè se lo fosse, non sarebbe un buon medico. Sarebbe una macchina.

Non siamo separati dalla nostra sessualità. Che ribadisco, non è il fare sesso. Non è la pratica.
Ma una parte fondante del CHI SONO in relazione a.

Io penso che sia interessante confrontarsi fra generi riguardo la sessualità, e non le pratiche.
E non solo che sia interessante, ma vantaggioso.

Non sto facendo riferimento al raccontarsi come si è fatto un pompino o come leccarla...anche se onestamente potrebbe esser una buona scuola.
Ho spiegato a parecchi amici maschi che leccarla come se fosse un gelato al limone non è il massimo della vita!! E loro mi hanno spiegato cosa rende piacevole un pompino. :D

Però, al di là della pratichina in sè, confidarsi riguardo le proprie tensioni, i propri desideri faccia bene.
E tutto sommato, male a volte, lo si fa anche qui.

Vedi la questione del troia per esempio.

Come mai è così importante la neutralità?
che è una operazione razionale fra l'altro, non esiste la neutralità.

Non riesco a collocare la linea di demarcazione...mi spiego?

Non so se ho capito il grassetto invece :)
Se hai esplicitato.
Io tendo a non esplicitare, ma a condurre una conversazione (anche nel forum) perché l’interlocutore faccia le distinzioni dei piani.
Magari non lo so fare. A volte lo penso, vedendo come scrivo A e mi rispondono contestando Z.
Il grassetto era una ipotesi sul passaggio da preferenza per il ginecologo maschio alla preferenza per amici maschi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E tasso di adrenalina, no ?

Pensa ad una società dove sia vietata la monogamia (dunque, sposarsi o convivere stabilmente) e dove fare sesso, anche per strada, nei giardini, ovunque sia liberamente praticato.
A quel punto, per essere "ribelle" finisci con l'essere monogamo, ma in clandestinità.
Io separerei adrenalina da trasgressione. :)

Nel senso che l'adrenalina è presente a prescindere.

A volte tradire è una atto di fedeltà a se stessi.

Che poi possa derivare da una incapacità di comunicazione dei propri bisogni e desideri e vada alla deriva nella collocazione trasgressiva non riguarda il tradimento dell'altro ma il tradimento di sè.

Concretamente.

Mi piace prenderlo in culo.

Non ho il modo, il coraggio, quel che vogliamo, di parlarne con mio marito o col mio compagno, anzi, penso anche che l'espressione di quel desiderio metterebbe in discussione l'immagine, la stima, il rispetto che lui ha per me.

La scorciatoia è andare fuori e trovar qualcuno di cui non mi fotte sega del giudizio di me.
E' "oggettivato" quell'altro, lo uso strumentalmente per soddisfare un desiderio che intimamente mi appartiene ma che anche giudico moralmente. Che non offro nello spazio riservato al noi per x,y, z motivi.

Andar dal marito e parlarne apertamente significa aver prima parlato apertamente con se stessi.

E non soltanto, significa aver fondato una relazione in cui parlare apertamente esponendosi davvero nudi, comprensivi di tabù e vergogne, sia la norma. E non lo straordinario che deriva da eventi esterni.

NOn è possibile che dopo 10, 15 anni o anche meno, di relazione in cui ho mostrato la "crosta" di me, si passi a parlare come se la crosta non fosse mai esistita.

E' più probabile che la crosta, anche nella mia percezione, divenga sostanza.

Incontro quello...e bam!! farfalle nelle stomaco (adrenalina in buona sostanza).
Lo amo, la amo, uuuhhhudiu che robbe!

L'altro manco ne sa nulla, è tutto in me.
L'adrenalina non deriva dall'altro, ma dall'arrischiare un qualcosa che nella mia vita non c'è...il rischio dell'espormi.
Banalmente, prenderlo in culo come se non ci fosse domani.

La trasgressione è un plus. Permessi aggiunti dalla situazione, potremmo dire.

Vale anche al maschile, sia chiaro.

Quanti maschi vanno in seria menata nel sovrapporre la troia con la propria moglie? :)

Mi spiego?

La monogamia o altre espressioni di relazione sono quel che sta fuori, la fine di un processo che avviene dentro.
Sono forme di espressione.
Non forme dell'essere.
Sono quei fare che tendenzialmente si desidera definiscano un essere (sono una brava persona, non tradisco).

Il problema sorge qunado l'essere e il fare cominciano a separarsi sempre di più.

E si apre la questione...reprimo? Mi lancio?
Chi? cosa? per chi? per cosa?

Onestamente, penso che per la gran parte i tradimenti derivino da un aver a lungo taciuto con se stessi, e di conseguenza all'altro, discorsi fondamentali. Cambiamenti di percezione. Cambiamenti di visione.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si, mi hai fatto sentire molto maschilista cosa che non credevo di essere,
In effetti quando "gliela mangio" lo faccio per farla stare bene ma soprattutto perchè eccita me (il fatto di farla godere) quindi perchè non dovrebbe essere lo stesso per lei?
Probabilmente per la percezione sbagliata che in una lunga unione le cose vengano fatte per dovere e non per piacere.
Sono contento che tu mi abbia fatto riflettere
Mi dispiace, non desideravo farti sentire maschilista!!

E sono contenta di aver stimolato una riflessione. :)

A volte sono le cose più semplici che sfuggono dalla visione.

Probabilmente ti eccita non solo il farla godere, ma anche il vederla stare bene.
Tutto insieme. Lo sguardo che ha nel mentre e dopo, e che dirige verso di te comprendendoti, la postura del suo corpo, la sua bellezza mentre esprime qualcosa di profondo e riservato, il privilegio di condividerlo con te.

Lo stare bene è alla base del godere. Della possibilità di godere come forma di comunicazione fra esseri.
Un essere ferito, non comunica fluidamente il suo godere...non lo offre. Non lo condivide.

In questo la Cura...a me sembra si collochi naturalmente...
Come può lei godersi un pompino, nei termini in cui sopra descrivo, se da qualche parte immagina che il tuo cazzo, inteso come parte del tuo corpo e della tua salute generale, sia a rischio? :)
 

danny

Utente di lunga data
Dimentichi che però alcune cose non le scegli. C'è chi sa compiere omicidi e chi sta male ad uccidere una zanzara. Io non riuscirei mai a essere diverso da ciò che sono. Neanche dopo il tradimento sono cambiato tanto su questi aspetti.
Mai stato attratto da un'altra?
Se ci hai rinunciato hai fatto una scelta.
 

Warlock

Utente di lunga data
Ok.
Quindi perché ami la tua partner e perché sai resistere ai peli di figa.
E se tua moglie facesse poco sesso o addirittura si negasse?
Il tuo amore basterebbe, cambierebbe o...?
Se si negasse vuol dire che ho scelto la persona sbagliata.
Ci si siede se ne parla ed eventualmente si prendono strade diverse
Non sono masochista, ma non voglio neanche svegliarmi la mattina e non guardarmi allo specchio.
E se non vuole fare sesso vuol dire che non mi ama e non mi desidera, quindi se tradissi non è che le cose in casa migliorerebbero.
E a me non basta una boccata d'aria, voglio respirare a pieni polmoni
E che cazzo di vita gi merda sarebbe?
 

danny

Utente di lunga data
Se si negasse vuol dire che ho scelto la persona sbagliata.
Ci si siede se ne parla ed eventualmente si prendono strade diverse
Non sono masochista, ma non voglio neanche svegliarmi la mattina e non guardarmi allo specchio.
E se non vuole fare sesso vuol dire che non mi ama e non mi desidera, quindi se tradissi non è che le cose in casa migliorerebbero.
E a me non basta una boccata d'aria, voglio respirare a pieni polmoni
E che cazzo di vita gi merda sarebbe?
Non lo so.
Che alternative troveresti?
 

danny

Utente di lunga data
Io penso che sia più facile tradire quando si è sereni, si ha tutto, perché si insegue la naturale predisposizione ad avere di più contando su una base solida raggiunta.
Poi si tradisce anche quando si ha poco, ma seguendo la stessa inclinazione.
Sì è solo molto più fragili, perché si parte da una condizione di bisogno.
In comune c'è solo la voglia di avere di più.
È innaturale?
 

Warlock

Utente di lunga data
Non lo so.
Che alternative troveresti?
Non posso parlare del passato perchè non è successo.
Ora che ho 50 anni, un figlio all'università e ben preciso cosa voglio dalla vita che rimane, mi separerei.
Meglio soli che mal accompagnati
Io mi piaccio, non sto male con me stesso.
Mi piace il mio lavoro, mi piacciono i miei hobby
Mi piace stare tranquillo senza tensioni
Poi mi metterei alla ricerca di una persona con cui stare bene
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Se hai esplicitato.
Io tendo a non esplicitare, ma a condurre una conversazione (anche nel forum) perché l’interlocutore faccia le distinzioni dei piani.
Magari non lo so fare. A volte lo penso, vedendo come scrivo A e mi rispondono contestando Z.
Il grassetto era una ipotesi sul passaggio da preferenza per il ginecologo maschio alla preferenza per amici maschi.
Se "hai esplicitato" il pensiero intendi?

Ok, adesso ho capito il grassetto. Grazie!

A me viene in mente che, paradossalmente, un maschio ginecologo, sia ritenuto più distante da alcune immagini riservate al femminile. Un modo per "proteggersi" da una "storia" del corpo femminile, che inevitabilmente ricade anche sulla sessualità femminile e quindi sulla salute femminile.

La dico malissimo, presente quel modo in cui le femmine, storicamente, si sono passate le conoscenze riguardo la propria femminilità, in gruppi chiusi e riservati, escludendo il maschile dal quel passaggio di conoscenze e valori? (dove il corpo è uno strumento del valore, strumento che misura il valore...pensa al coprirlo e allo scoprirlo...le minigonne e come venivano giudicate dalle donne!)

Storicamente la medicina è stata riservata ai maschi. Anche quella che trattava il corpo femminile.
Nella ignoranza del corpo femminile, da parte della medicina stessa intendo.

https://www.ilpost.it/2016/09/20/la-clitoride-spiegata-bene/

Stiamo parlando del 1998!!!!! :oops::oops::eek:

Pensa agli esercizi riguardanti il pavimento pelvico.
Kegel.

A come se ne parla, fra donne.

Il maschio è "lontano" da questo vissuto.
E' più neutro. (emotivamente rispetto a quel vissuto.)


Il corpo femminile....è un lungo discorso. Per le donne.

Non casualmente si è partite dall'utero è mio e lo gestisco io per passare alla liberazione dei costumi sessuali...ma la Cura del corpo femminile non è ancora del tutto ricollocata nel femminile.

E' facile, no, scopare.
Ma aver Cura del Femminile?

Tenendo conto che in quella storia il femminile ha giudicato moralmente e ferito anche fisicamente il femminile in modi che al maschile sono semplicemente preclusi.

Non è solo una frase fatta, le donne sono le peggiori nemiche delle donne.
Il giudizio di una donna ha effetti dirompenti su un'altra donna. (gli amici maschi sono più "semplici"...a partire dal fatto che non specchiano un femminile...mi spiego?)

Io quella tua ipotesi me la spiego così.

E, banalizzando, anche con un semplice retaggio, spesso non consapevole, del fatto che professionalmente gli uomini sono più affidabili delle donne (e la medicina, e la scienza in generale, in questo senso è un camp minato)
 
Ultima modifica:

Etta

Utente di lunga data
Ecco, esattamente.
Allora datemi una ragione che non sia la paura di essere scoperti per non dare sfogo ai personali desideri e non tradire.
Mah i motivi sono tanti e diversi ognuno ha il proprio.
 

danny

Utente di lunga data
Non posso parlare del passato perchè non è successo.
Ora che ho 50 anni, un figlio all'università e ben preciso cosa voglio dalla vita che rimane, mi separerei.
Meglio soli che mal accompagnati
Io mi piaccio, non sto male con me stesso.
Mi piace il mio lavoro, mi piacciono i miei hobby
Mi piace stare tranquillo senza tensioni
Poi mi metterei alla ricerca di una persona con cui stare bene
Quindi non tradiresti ma comunque non saresti soddisfatto, vorresti di più e lasceresti.
È una soluzione, quella più adatta a te.
Ma non l'unica.
 

danny

Utente di lunga data
Io da figlio di separati dico che non è fantastico avere due genitori anziani che non si possono accudire vicendevolmente e lontani tra loro. Quindi separarsi è una soluzione per sé che potrebbe danneggiare altri.
 

danny

Utente di lunga data
Il fatto è che essere fedeli, brave persone etc. non porta ad alcun vantaggio personale.
Nulla.
Solo si ha la possibilità di sentirsi migliori di chi non lo è.
Può bastare?
Se lo si tiene per sé no, mi sembra.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sto rivedendo proprio stamattina su 34 "Io so che tu sai che io so". Splendido film incentrato proprio sui segreti inconfessati e sui non detti.
L' incontro tra Monica Vitti e Ivana Monti è indimenticabile.
Non ho visto il film (non amo moltissimo i film).
Ma andrò a cercarmi la scena, grazie!

I segreti sono mortiferi. :)
I non detti una lenta agonia.

E se il Noi discende dall'incontro fra due Io, un Amico mi diceva "due Uno che divengono Uno"...cosa succede al Noi, lo spazio comune, quando ci si porta dentro morte e agonia, fingendo che non esistano?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se "hai esplicitato" il pensiero intendi?

Ok, adesso ho capito il grassetto. Grazie!

A me viene in mente che, paradossalmente, un maschio ginecologo, sia ritenuto più distante da alcune immagini riservate al femminile. Un modo per "proteggersi" da una "storia" del corpo femminile, che inevitabilmente ricade anche sulla sessualità femminile e quindi sulla salute femminile.

La dico malissimo, presente quel modo in cui le femmine, storicamente, si sono passate le conoscenze riguardo la propria femminilità, in gruppi chiusi e riservati, escludendo il maschile dal quel passaggio di conoscenze e valori? (dove il corpo è uno strumento del valore, strumento che misura il valore...pensa al coprirlo e allo scoprirlo...le minigonne e come venivano giudicate dalle donne!)

Storicamente la medicina è stata riservata ai maschi. Anche quella che trattava il corpo femminile.
Nella ignoranza del corpo femminile, da parte della medicina stessa intendo.

https://www.ilpost.it/2016/09/20/la-clitoride-spiegata-bene/

Stiamo parlando del 1998!!!!! :oops::oops::eek:

Pensa agli esercizi riguardanti il pavimento pelvico.
Kegel.

A come se ne parla, fra donne.

Il maschio è "lontano" da questo vissuto.
E' più neutro.

Il corpo femminile....è un lungo discorso. Per le donne.

Non casualmente si è partite dall'utero è mio e lo gestisco io per passare alla liberazione dei costumi sessuali...ma la Cura del corpo femminile non è ancora del tutto ricollocata nel femminile.

E' facile, no, scopare.
Ma aver Cura del Femminile?

Tenendo conto che in quella storia il femminile ha giudicato moralmente e ferito anche fisicamente il femminile in modi che al maschile sono semplicemente preclusi.

Non è solo una frase fatta, le donne sono le peggiori nemiche delle donne.
Il giudizio di una donna ha effetti dirompenti su un'altra donna. (gli amici maschi sono più "semplici"...a partire dal fatto che non specchiano un femminile...mi spiego?)

Io quella tua ipotesi me la spiego così.

E, banalizzando, anche con un semplice retaggio, spesso non consapevole, del fatto che professionalmente gli uomini sono più affidabili delle donne (e la medicina, e la scienza in generale, in questo senso è un camp minato)
Hai messo dentro più cose.
Sì è vero che la pratica femminista dei gruppi di donne che parlano in modo approfondito di sé, della sessualità e delle relazioni e dei ruoli nelle relazioni è il passaggio di livello dalla tradizione del sapere femminile condiviso, ma anche della ignoranza condiviso. Mi è venuta in mente una scena della Ciociara in cui Sofia Loren (da cittadina) parla con le contadine del paese dove è sfollata.
Ognuna di noi poi ha la propria esperienza di bambina con le donne amiche della mamma e con quei discorsi, il famoso “giocare alle signore”, cosa che oggi le bambine non sperimentano più perché non esistono più le “signore”, nel senso che (per fortuna o no) non esistono più quelle formule di cortesia, di formalismo che creavano legami ben prima delle confidenze.
Attraverso quelle esperienze in cui si potevano affrontare i problemi, sostenersi, approfondire il proprio valore o confermarsi il disvalore (v. Interviste a chi voleva il marito padrone, ma anche responsabile. Negativo e positivo) e si davano consigli e uscivano battute sulla sessualità.
Mi sono dilungata.
Credo che da quelle esperienze si possa ricavare un modello in cui si può trovare accoglienza tra donne o no. Ho ben chiaro come mia madre stava con le altre signore e come con alcune “dava di lungo” anche incontrandole per strada, anche dopo aver preso un caffè insieme, forse respinta dalla modalità del pettegolezzo. Forse è per questo che poi era diventata amica della coppia di lesbiche, che pettegolezzi non ne facevano.
 

Very00

Utente di lunga data
Il fatto è che essere fedeli, brave persone etc. non porta ad alcun vantaggio personale.
Nulla.
Solo si ha la possibilità di sentirsi migliori di chi non lo è.
Può bastare?
Se lo si tiene per sé no, mi sembra.
Diciamo che quando uno si sposa, o convive…
L’aspettativa è che il tuo compagno sia fedele..
chi è che sarebbe felice di avere al proprio fianco una persona che ha relazioni extraconiugali?…
Penso nessuno… d’altra parte non è così semplice…io sono dell’idea che una buona parte delle coppie tradisce..chi lo fa per staccare da quella monotonia, chi per sentirsi più desiderata o chi proprio per il piacere del nascosto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Diciamo che quando uno si sposa, o convive…
L’aspettativa è che il tuo compagno sia fedele..
chi è che sarebbe felice di avere al proprio fianco una persona che ha relazioni extraconiugali?…
Penso nessuno… d’altra parte non è così semplice…io sono dell’idea che una buona parte delle coppie tradisce..chi lo fa per staccare da quella monotonia, chi per sentirsi più desiderata o chi proprio per il piacere del nascosto.
Hai capito cosa ti intriga?
 

feather

Utente tardo
Io separerei adrenalina da trasgressione. :)

Nel senso che l'adrenalina è presente a prescindere.

A volte tradire è una atto di fedeltà a se stessi.

Che poi possa derivare da una incapacità di comunicazione dei propri bisogni e desideri e vada alla deriva nella collocazione trasgressiva non riguarda il tradimento dell'altro ma il tradimento di sè.

Concretamente.

Mi piace prenderlo in culo.

Non ho il modo, il coraggio, quel che vogliamo, di parlarne con mio marito o col mio compagno, anzi, penso anche che l'espressione di quel desiderio metterebbe in discussione l'immagine, la stima, il rispetto che lui ha per me.

La scorciatoia è andare fuori e trovar qualcuno di cui non mi fotte sega del giudizio di me.
E' "oggettivato" quell'altro, lo uso strumentalmente per soddisfare un desiderio che intimamente mi appartiene ma che anche giudico moralmente. Che non offro nello spazio riservato al noi per x,y, z motivi.

Andar dal marito e parlarne apertamente significa aver prima parlato apertamente con se stessi.

E non soltanto, significa aver fondato una relazione in cui parlare apertamente esponendosi davvero nudi, comprensivi di tabù e vergogne, sia la norma. E non lo straordinario che deriva da eventi esterni.

NOn è possibile che dopo 10, 15 anni o anche meno, di relazione in cui ho mostrato la "crosta" di me, si passi a parlare come se la crosta non fosse mai esistita.

E' più probabile che la crosta, anche nella mia percezione, divenga sostanza.

Incontro quello...e bam!! farfalle nelle stomaco (adrenalina in buona sostanza).
Lo amo, la amo, uuuhhhudiu che robbe!

L'altro manco ne sa nulla, è tutto in me.
L'adrenalina non deriva dall'altro, ma dall'arrischiare un qualcosa che nella mia vita non c'è...il rischio dell'espormi.
Banalmente, prenderlo in culo come se non ci fosse domani.

La trasgressione è un plus. Permessi aggiunti dalla situazione, potremmo dire.

Vale anche al maschile, sia chiaro.

Quanti maschi vanno in seria menata nel sovrapporre la troia con la propria moglie? :)

Mi spiego?

La monogamia o altre espressioni di relazione sono quel che sta fuori, la fine di un processo che avviene dentro.
Sono forme di espressione.
Non forme dell'essere.
Sono quei fare che tendenzialmente si desidera definiscano un essere (sono una brava persona, non tradisco).

Il problema sorge qunado l'essere e il fare cominciano a separarsi sempre di più.

E si apre la questione...reprimo? Mi lancio?
Chi? cosa? per chi? per cosa?

Onestamente, penso che per la gran parte i tradimenti derivino da un aver a lungo taciuto con se stessi, e di conseguenza all'altro, discorsi fondamentali. Cambiamenti di percezione. Cambiamenti di visione.
Da incorniciare
 
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