Però ... alla prima (prossima) che mi fai ... !!

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Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Penso che il fatto che l'altro possa non perdonare debba essere messo in conto.
Se si mette in conto fa parte del pacchetto della scelta o dell'errore fatto.
Non era questo il tema però.
Non lo scrivo un'altra volta.
Per me si può e si deve perdonare 70 volte 7.
Ma fa ridere a me l'atteggiamento "Ma la prossima..."
a me non fa ridere.
visto che ti amo cerco di andare avanti e accetto che puoi aver sbagliato come potrei sbagliare io. Resto con te e se ci resto è perchè credo in te. Altrimenti ti fanculizzi subito e ne ho anche motivo.
Se resto resto. É una cosa che ripeto sempre.
Mi sembra scontato che il discorso cambia se il tuo non é un errore e non avendo capito un cazzo lo ripeti.
In tal caso mi prendi sncora più consapevolmente per il culo e non meriti nulla
 

Brunetta

Utente di lunga data
a me non fa ridere.
visto che ti amo cerco di andare avanti e accetto che puoi aver sbagliato come potrei sbagliare io. Resto con te e se ci resto è perchè credo in te. Altrimenti ti fanculizzi subito e ne ho anche motivo.
Se resto resto. É una cosa che ripeto sempre.
Mi sembra scontato che il discorso cambia se il tuo non é un errore e non avendo capito un cazzo lo ripeti.
In tal caso mi prendi sncora più consapevolmente per il culo e non meriti nulla
Per me è un atteggiamento non da pari, ma da genitore verso il minore.
"Alla prima che mi fai ti licenzio e te ne vai!" era una minaccia reiterata e perciò inefficace. Come dice bene il pezzo trovato in rete, rassicurante per i bambini. Rassicurante anche per gli adulti che non hanno rapporti paritari, almeno quando accade un "tradimento" (di ogni tipo).
Se si è disposti a perdonare una volta per amore, per il valore del vincolo, per convenienza, per qualsiasi motivo, si perdonerà anche una seconda o una terza o una decima.
Non è il numero il discrimine, è il valore che diamo a quel tipo di specifico di errore/tradimento.
Può essere insopportabile il primo o il decimo o nessuno.
Chi è "vittima" ha il potere di decidere cosa vuole o non vuole perdonare.
Chi resta senza perdonare è chi rinuncia a quel potere ponendosi, pur in un rapporto asimmetrico che non mi piace, nelle posizione di chi non ha potere e la minaccia è ridicola per questo.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Per me è un atteggiamento non da pari, ma da genitore verso il minore.
"Alla prima che mi fai ti licenzio e te ne vai!" era una minaccia reiterata e perciò inefficace. Come dice bene il pezzo trovato in rete, rassicurante per i bambini. Rassicurante anche per gli adulti che non hanno rapporti paritari, almeno quando accade un "tradimento" (di ogni tipo).
Se si è disposti a perdonare una volta per amore, per il valore del vincolo, per convenienza, per qualsiasi motivo, si perdonerà anche una seconda o una terza o una decima.
Non è il numero il discrimine, è il valore che diamo a quel tipo di specifico di errore/tradimento.
Può essere insopportabile il primo o il decimo o nessuno.
Chi è "vittima" ha il potere di decidere cosa vuole o non vuole perdonare.
Chi resta senza perdonare è chi rinuncia a quel potere ponendosi, pur in un rapporto asimmetrico che non mi piace, nelle posizione di chi non ha potere e la minaccia è ridicola per questo.
Normalmente non perdono mai lo stesso errore due volte. Soprattutto se chi lo commette mi ha visto stare male per il primo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Normalmente non perdono mai lo stesso errore due volte. Soprattutto se chi lo commette mi ha visto stare male per il primo.
Vedi che il limite non è il numero ma il tuo dolore. Giustamente.
Quindi può essere una volta, dieci o nemmeno una.
 

Spider

Escluso
Ho sintetizzato con il titolo l'atteggiamento di molti o forse tutti i traditi.
Quando si scopre un tradimento si ha la tendenza, dopo la rabbia e il dolore iniziali, a pensare "è una cosa che può capitare".
E per una cosa che può capitare e quindi, in teoria, sarebbe potuta capitare anche al tradito, si trovano tutti i modi possibili per ridimensionarla a un singolo episodio senza alcuna importanza.
Ci si impegna a considerare l'amante donna una poco di buono, l'amante uomo un essere abbietto che insidia le mogli altrui, una facocera e via dicendo.
Naturalmente si trascura la conseguenza logica di tutto ciò, ovvero che se l'amante era tutto questo (e non dubito che a volte lo sia) è "il nostro amore" che ci ha tradito con tale schifezza.
E' lui che ha preferito, per 5 minuti o 5 anni, la schifezza a noi. E' lui che se n'è fregato bellamente di infliggerci quel dolore e tutto il corollario di bugie, di prese per i fondelli, di scuse, di trascuratezze per "quella schifezza".
Però facciamo finta di nulla, andiamo su un forum, cerchiamo di capire, andiamo in analisi, ci tormentiamo per mesi o anni per trovarci delle colpe per poter passarci sopra.
Dopo tutto questo affermiamo: questa volta ho perdonato e dopo tutto questo "l'amore mio" ha capito cosa mi ha fatto (già prima era scemo e pensava che l'avremmo presa come scoprire che ha mangiato un gelato mentre aveva promesso di stare a dieta con noi) ora si rende conto di quale dolore può causare e anche se arrivasse l'essere più affascinante sulla faccia della terra non lo farebbe più L'HA PROMESSO, lo sa cosa rischia!
Eh già perché noi siamo preziosissimi. Siamo così preziosi che non ha esitato a farci passare quello che abbiamo passato per una smandrappata o un gigolò da quattro soldi.
Ah già ora non lo farà più. GIURIN GIURETTA.
Però l'ha già fatto!!
Il dolore l'ha già procurato, se n'è già fregato di noi. Preziosi non ci ha mai considerato.
E, trascurabile particolare (per chi si ostina a voler ricostruire un rapporto più bello che pria) aveva già promesso.
In chiesa, in municipio oppure con un patto ancor più intimo solo a noi o, con un patto ancor più sacro, prendendosi l'impegno di mettere al mondo e crescere i figli.
Oh ma adesso farà attenzione perché ORA lo sa! Ora ha promesso.
Crediamoci.
bello il ragionamento.
peccato quel..."crediamoci" sul finale, potevi evitartelo.
L'ipocrita verità come l'ingenua speranza, fanno di noi l'essere vivi.
Il cinismo non aiuta, rende solo più soli.
 

Brunetta

Utente di lunga data
bello il ragionamento.
peccato quel..."crediamoci" sul finale, potevi evitartelo.
L'ipocrita verità come l'ingenua speranza, fanno di noi l'essere vivi.
Il cinismo non aiuta, rende solo più soli.
Leggi tutto perché ho spiegato altre 5 volte.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Vedi che il limite non è il numero ma il tuo dolore. Giustamente.
Quindi può essere una volta, dieci o nemmeno una.
No il limite è il numero
Il mio dolore è l'aggravante
Ovvio che se fai uno sbaglio di cui non mi frega nulla puoi continuare a sbagliare. A quel punto non é nemmeno uno sbaglio
 

Spider

Escluso
Leggi tutto perché ho spiegato altre 5 volte.

non mi va, lo sai che entro cosi a gamba tesa!!!!

Non è la prima volta, che sottolinei, il disincanto.
perchè in fondo la questione vera, non è se lo farà per la seconda volta o terza ma quanto oramai sei disposto ad investire, visto che tutto si è bruciato.
il tuo "crediamoci" era sarcastico ed illusorio, nonchè remissivo.
ma nella vita bisognerebbe non accettare niente, se non ci sta bene.
 

Brunetta

Utente di lunga data
non mi va, lo sai che entro cosi a gamba tesa!!!!

Non è la prima volta, che sottolinei, il disincanto.
perchè in fondo la questione vera, non è se lo farà per la seconda volta o terza ma quanto oramai sei disposto ad investire, visto che tutto si è bruciato.
il tuo "crediamoci" era sarcastico ed illusorio, nonchè remissivo.
ma nella vita bisognerebbe non accettare niente, se non ci sta bene.
E' la mia vera conclusione.
Anche perché è vero che se una cosa non ha portato conseguenze può essere reiterata o può portare a considerare "sbagliare" più che umano, lecito.
Vale per i bambini, i ragazzi, i politici, tutti.
 

oceansize

Utente di lunga data
Sono d'accordo fino ad un certo punto: se uno tradisce, per immaturità, egoismo, momentanea regressione adolescenziale ecc..tutti i motivi visti qui dentro, ma poi si rende magicamente conto quanto il suo gesto ha fatto male, quanto ha rischiato di perdere ecc...allora gli si può dare (se si vuole) una seconda possibilità.
Anche se divrebbere essere luo a dire convintamente: non succederà una seconda volta, perché c'è piena consapevolezza.

Anni fa feci una cosa che mi diede soddisfazione ma una settimana di dolore (un piercing). Quella volta mi dissi mai più, anzi lo dissi alla me futura. Anche se poi il buco mi si è chiuso e avrei voluto rifarlo, mi sono attenuta al mio imperativo perché ne avevo avuto esperienza sulla mia pelle. È un po tanto diverso ma spero renda l'idea.
 

Divì

Utente senza meta
E' la mia vera conclusione.
Anche perché è vero che se una cosa non ha portato conseguenze può essere reiterata o può portare a considerare "sbagliare" più che umano, lecito.
Vale per i bambini, i ragazzi, i politici, tutti.
Il punto e' proprio questo: non esistono azioni senza conseguenze. Ove la conseguenza non e' il rischio di essere scoperti o puniti.
Anche un battito d'ali di farfalla (non Farfalla . . .:carneval:) puo' causare un terremoto in Cina.
 

Divì

Utente senza meta
Sono d'accordo fino ad un certo punto: se uno tradisce, per immaturità, egoismo, momentanea regressione adolescenziale ecc..tutti i motivi visti qui dentro, ma poi si rende magicamente conto quanto il suo gesto ha fatto male, quanto ha rischiato di perdere ecc...allora gli si può dare (se si vuole) una seconda possibilità.
Anche se divrebbere essere luo a dire convintamente: non succederà una seconda volta, perché c'è piena consapevolezza.
Concordo su tutto, tranne sull'idea che cio' avvenga magicamente. E' un processo che richiede tempo e credo anche fatica, visto che il giudice e il colpevole sono la stessa persona.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il punto e' proprio questo: non esistono azioni senza conseguenze. Ove la conseguenza non e' il rischio di essere scoperti o puniti.
Anche un battito d'ali di farfalla (non Farfalla . . .:carneval:) puo' causare un terremoto in Cina.
Se le conseguenze sono per gli altri possono essere considerate irrilevanti.
Io ho poi la convinzione che le conseguenze sono per sé, anche se non immediatamente visibili come il famoso ritratto.
Ma io sono strana.
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

il lato razionale, non fa una piega ...
ma a volte, affrontare in nostri demoni può risultare più difficile che lasciarlo ...
che poi, chi tradisce in un certo senso ha anche avuto a che fare con un proprio demone,
con il non sapere affrontare ... e questo, è veramente una cosa che si può imparare ...


sienne
 

Divì

Utente senza meta
Se le conseguenze sono per gli altri possono essere considerate irrilevanti.
Io ho poi la convinzione che le conseguenze sono per sé, anche se non immediatamente visibili come il famoso ritratto.
Ma io sono strana.
Non sei cosi' strana. Questo lo penso anche io e anche le neuroscienze. Ogni azione, ogni pensiero ha effetto su di NOI, CI cambia. Per questo non ha senso dire che cio' che non e' scoperto o percepito non esiste. Per questo non ha senso il delirio del traditore che pensa che il proprio agito faccia parte di un mondo parallelo, di un'altra vita che non c'entra nulla.

Sempre secondo me :eek:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non sei cosi' strana. Questo lo penso anche io e anche le neuroscienze. Ogni azione, ogni pensiero ha effetto su di NOI, CI cambia. Per questo non ha senso dire che cio' che non e' scoperto o percepito non esiste. Per questo non ha senso il delirio del traditore che pensa che il proprio agito faccia parte di un mondo parallelo, di un'altra vita che non c'entra nulla.

Sempre secondo me :eek:
...e le neuroscienze :D
 

Homer

Utente con ittero
Ho sintetizzato con il titolo l'atteggiamento di molti o forse tutti i traditi.
Quando si scopre un tradimento si ha la tendenza, dopo la rabbia e il dolore iniziali, a pensare "è una cosa che può capitare".
E per una cosa che può capitare e quindi, in teoria, sarebbe potuta capitare anche al tradito, si trovano tutti i modi possibili per ridimensionarla a un singolo episodio senza alcuna importanza.
Ci si impegna a considerare l'amante donna una poco di buono, l'amante uomo un essere abbietto che insidia le mogli altrui, una facocera e via dicendo.
Naturalmente si trascura la conseguenza logica di tutto ciò, ovvero che se l'amante era tutto questo (e non dubito che a volte lo sia) è "il nostro amore" che ci ha tradito con tale schifezza.
E' lui che ha preferito, per 5 minuti o 5 anni, la schifezza a noi. E' lui che se n'è fregato bellamente di infliggerci quel dolore e tutto il corollario di bugie, di prese per i fondelli, di scuse, di trascuratezze per "quella schifezza".
Però facciamo finta di nulla, andiamo su un forum, cerchiamo di capire, andiamo in analisi, ci tormentiamo per mesi o anni per trovarci delle colpe per poter passarci sopra.
Dopo tutto questo affermiamo: questa volta ho perdonato e dopo tutto questo "l'amore mio" ha capito cosa mi ha fatto (già prima era scemo e pensava che l'avremmo presa come scoprire che ha mangiato un gelato mentre aveva promesso di stare a dieta con noi) ora si rende conto di quale dolore può causare e anche se arrivasse l'essere più affascinante sulla faccia della terra non lo farebbe più L'HA PROMESSO, lo sa cosa rischia!
Eh già perché noi siamo preziosissimi. Siamo così preziosi che non ha esitato a farci passare quello che abbiamo passato per una smandrappata o un gigolò da quattro soldi.
Ah già ora non lo farà più. GIURIN GIURETTA.
Però l'ha già fatto!!
Il dolore l'ha già procurato, se n'è già fregato di noi. Preziosi non ci ha mai considerato.
E, trascurabile particolare (per chi si ostina a voler ricostruire un rapporto più bello che pria) aveva già promesso.
In chiesa, in municipio oppure con un patto ancor più intimo solo a noi o, con un patto ancor più sacro, prendendosi l'impegno di mettere al mondo e crescere i figli.
Oh ma adesso farà attenzione perché ORA lo sa! Ora ha promesso.
Crediamoci.

Mai pensato. Per quanto mi riguarda, proprio il fatto di non avere in qualche modo la "certezza" che non lo possa rifare più, mi frena nel rilegarmi come si deve a mia moglie e di inizare come coppia nuova nonostante i suoi buoni anzi direi ottimi propositi. Per come la conoscevo, ancora oggi dopo poco più di due anni dalla scoperta non mi capacito come l'abbia potuto fare e sopratutto in che modo (su questo stendiamo un velo pietoso). Faccio una grande fatica a reinvestire del tempo e a ri-concedermi, non al livello sessuale ma affettivo, per paura, anzi terrore di prendermi un altra tranvata in faccia, sto ancora raccogliendo i denti sbriciolati della prima.
 
Stato
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