O
Old Prosopon
Guest
Perchè
E' diverso tempo che vi leggo cercando conforto in storie tanto diverse quanto maledettamente uguali.Ho apprezzato molto il buonsenso, la pacatezza ,il senso di responsabilità mai banale di molti vostri interventi,soprattutto quelli di alcune di voi che mi riconciliano nell'idea di donna "ante litteram". Mi rendo conto che ciò che vi accingete a leggere è al triste rappresentazione di una storia dove,scorrettezze, falsità, e ambiguità da entambe le parti sono all'ordine del giorno....ma tant'è....vi racconto i fatti:
Sono sposato da circa 13 anni ed ho una bimba di 4.
Ho sempre avuto un buon rapporto con mia moglie, fatto di rispetto e fiducia credo da entrambe le parti. Ora accade che sette mesi fà circa, per una serie di circostanze che si potrebbero definire banalmente... "classiche", comincio a nutrire qualche sospetto sul comportamento della mia compagna.Al rientro da una vacanza che ci ha allontanato per una settimana dalla nostra città, decido che è arrivato il momento di gettare un orecchio sulla sua vita privata.Bastano le poche ore che separano l'uscita mattutina per accompagnare la bimba a scuola ed il rientro a casa per il pranzo e scopro che c'è una persona tra noi.Credo sia inutile commentare l'incredulità e la sorpresa rispetto ad un avvenimento che seppur in parte presagito e statisticamente piuttosto probabile quando ci tocca in prima persona è assolutamente scioccante. Dalle poche cose che avevo sentito, nonostante avessi già capito di chi si trattava, non avevo ancora chiaro i contorni ed il peso di questa relazione. Decisi di approfondire la cosa prima di far precipitare un chiarimento.Passarono altri 10 giorni nei quali il quadro andò sempre meglio delineandosi tratteggiando una relazione fatta sostanzialmente di rapidi e fugaci incontri, spesso in luoghi pubblici, improntata in uno scambio frenetico di sms , colloqui fatti d’avances e fughe più consoni a comportamenti adolescenziali che non a quelli di una donna quasi quarantenne.Ero in procinto di affrontare la situazione quando scoprii un’altra cosa che m’apparse come un secondo tradimento. Una sua amica (persona che frequentiamo spesso insieme al marito) era al corrente di tutta la storia.
La cosa mi addolorò e mi sorprese non poco. Al dolore iniziale si aggiunse anche lo squallore di vedere il mio matrimonio gettato con una certa superficialità su tavoli dei bar tra una volgarità una risata ed un aperitivo, inoltre ci fu la sorpresa di vedere mia moglie, che conoscevo come persona assolutamente riservata e psicologicamente incline a non palesare mai comportamenti oggettivamente criticabili spesso neppure alla propria coscienza, "nuda" al cospetto dell'amica. La mia evidente confusione del momento non mi aveva premesso di capire la verità più ovvia e cioè che tra loro c'era la complicità dell'essere portatrici delle medesime responsabilità, anzi per il motto "non c'è limite al peggio" la mia situazione sembrava quasi "leggera" confronto all'altra. Decisi di affrontarla mettendola di fronte alle sue responsabilità. Non ho mai neanche per un attimo pensato di mettere termine al nostro rapporto per diversi motivi. In primo luogo perché nonostante tutto provavo ancora dei sentimenti per lei, poi perché pensavo e penso che nella vita sbagliare sia umano ed in fine ma non per ultimo la responsabilità che sentivo di avere nei confronti di mia figlia essendo io a mia volta figlio di separati. La reazione fu di stordimento, l'atmosfera irreale, io che parlavo elencando in maniera pacata i fatti, lei che sembrava non ascoltare con lo sguardo perso nel vuoto. Passarono diversi giorni, con lei che versava in uno stato d’abbandono totale, dormiva per sua scelta in un'altra camera, e sembrava incapace di una qualsiasi reazione, tuttavia l'unica cosa che sosteneva con fermezza era quella di non aver mai messo in discussione l'importanza ed il valore del ns matrimonio e che quello che era accaduto era stato un "gioco" che non aveva saputo controllare. Poi pian piano iniziò una reazione, e non senza difficoltà cominciò a mettere in pratica quelli che erano stati i primi due paletti da me richiesti per ricominciare almeno a guardare oltre. Primo l'immediata e definitiva fine d’ogni contatto con quella persona, quindi la normalizzazione dei rapporti di quell’amicizia andata evidentemente oltre ogni più ragionevole limite. Lentamente il rapporto riprende, ricominciamo a parlarci a riavere una vita di relazione via via sempre più normale. Passano settimane, mesi, nei quali complice anche il fattore ambientale dovuto alle lunghe vacanze estive si vive un clima d’assoluta tranquillità. Al rientro in città si riannodano i legami di sempre tra cui quello di lei con la sua amica che però nonostante le continue rassicurazioni ormai vivo con un crescente disagio. Mi tormentano quelle voci...quel chiacchiericcio becero e proditorio che evidentemente non ho ancora esorcizzato.La scorsa settimana decido che è necessario togliermi questo tarlo dalla testa e verificare le sue buone intenzioni quando al primo tentativo ascolto questa breve conversazione di cui trascrivo parola per parola per non falsarne in alcun modo il contenuto:
-L'amica-" In tutto questo...tanto x cazzeggiare un poco...quando è stato...Venerdì...allora, mi chiama xy..."
- Lei- "ah si"
- l'amica -" non mi chiama... mi messaggia xy.... a tambur battente, stile vecchi tempi, della serie quando ci vediamo.... ma le cose.....ha ripercorso tutto....i primi di novembre dell'anno....."
- Lei- "Madonna....sì i primi di gennaio è vero......non me lo scorderò mai quel 10 gennaio.....(risatina) bastarda"
- l'amica -" mi dice..... avrò fatto la cosa giusta....(segue dialogo sottovoce)"
- Lei - "Noooo (risatina)....."
- l'amica - "Allora io gli ho detto......senti devi mettere la testa a posto adesso.....che vuoi o che non vuoi devi mettere la testa a posto...perché te l'hanno fatta mettere a posto..." (si riferisce al fatto che il suo ex amante ha deciso di sposarsi) e ancora, riferito a mia moglie - "andiamo di pari passo noi....... si risvegliano..... le primule...."
Lei - "Eh sii le primule.....ahahah.....sì ma stavolta col cazzo.....stavolta si scherza si fà....ma dopodiché stop......sei pazza...mamma mia".
Siamo all'epilogo......ho deciso di non umiliarmi ulteriormente.....di non approfondire oltre......mi sento amareggiato da tanta banale superficialità,sconfitto, incapace nonostante tutte le parole e gli sforzi di "normalizzare" una situazione, che a così poca distanza da una ferita ancora aperta e dolorosa, stà definitivamente sgretolato la nostra unione.
Eppure sarebbe bastato così poco.........
E' diverso tempo che vi leggo cercando conforto in storie tanto diverse quanto maledettamente uguali.Ho apprezzato molto il buonsenso, la pacatezza ,il senso di responsabilità mai banale di molti vostri interventi,soprattutto quelli di alcune di voi che mi riconciliano nell'idea di donna "ante litteram". Mi rendo conto che ciò che vi accingete a leggere è al triste rappresentazione di una storia dove,scorrettezze, falsità, e ambiguità da entambe le parti sono all'ordine del giorno....ma tant'è....vi racconto i fatti:
Sono sposato da circa 13 anni ed ho una bimba di 4.
Ho sempre avuto un buon rapporto con mia moglie, fatto di rispetto e fiducia credo da entrambe le parti. Ora accade che sette mesi fà circa, per una serie di circostanze che si potrebbero definire banalmente... "classiche", comincio a nutrire qualche sospetto sul comportamento della mia compagna.Al rientro da una vacanza che ci ha allontanato per una settimana dalla nostra città, decido che è arrivato il momento di gettare un orecchio sulla sua vita privata.Bastano le poche ore che separano l'uscita mattutina per accompagnare la bimba a scuola ed il rientro a casa per il pranzo e scopro che c'è una persona tra noi.Credo sia inutile commentare l'incredulità e la sorpresa rispetto ad un avvenimento che seppur in parte presagito e statisticamente piuttosto probabile quando ci tocca in prima persona è assolutamente scioccante. Dalle poche cose che avevo sentito, nonostante avessi già capito di chi si trattava, non avevo ancora chiaro i contorni ed il peso di questa relazione. Decisi di approfondire la cosa prima di far precipitare un chiarimento.Passarono altri 10 giorni nei quali il quadro andò sempre meglio delineandosi tratteggiando una relazione fatta sostanzialmente di rapidi e fugaci incontri, spesso in luoghi pubblici, improntata in uno scambio frenetico di sms , colloqui fatti d’avances e fughe più consoni a comportamenti adolescenziali che non a quelli di una donna quasi quarantenne.Ero in procinto di affrontare la situazione quando scoprii un’altra cosa che m’apparse come un secondo tradimento. Una sua amica (persona che frequentiamo spesso insieme al marito) era al corrente di tutta la storia.
La cosa mi addolorò e mi sorprese non poco. Al dolore iniziale si aggiunse anche lo squallore di vedere il mio matrimonio gettato con una certa superficialità su tavoli dei bar tra una volgarità una risata ed un aperitivo, inoltre ci fu la sorpresa di vedere mia moglie, che conoscevo come persona assolutamente riservata e psicologicamente incline a non palesare mai comportamenti oggettivamente criticabili spesso neppure alla propria coscienza, "nuda" al cospetto dell'amica. La mia evidente confusione del momento non mi aveva premesso di capire la verità più ovvia e cioè che tra loro c'era la complicità dell'essere portatrici delle medesime responsabilità, anzi per il motto "non c'è limite al peggio" la mia situazione sembrava quasi "leggera" confronto all'altra. Decisi di affrontarla mettendola di fronte alle sue responsabilità. Non ho mai neanche per un attimo pensato di mettere termine al nostro rapporto per diversi motivi. In primo luogo perché nonostante tutto provavo ancora dei sentimenti per lei, poi perché pensavo e penso che nella vita sbagliare sia umano ed in fine ma non per ultimo la responsabilità che sentivo di avere nei confronti di mia figlia essendo io a mia volta figlio di separati. La reazione fu di stordimento, l'atmosfera irreale, io che parlavo elencando in maniera pacata i fatti, lei che sembrava non ascoltare con lo sguardo perso nel vuoto. Passarono diversi giorni, con lei che versava in uno stato d’abbandono totale, dormiva per sua scelta in un'altra camera, e sembrava incapace di una qualsiasi reazione, tuttavia l'unica cosa che sosteneva con fermezza era quella di non aver mai messo in discussione l'importanza ed il valore del ns matrimonio e che quello che era accaduto era stato un "gioco" che non aveva saputo controllare. Poi pian piano iniziò una reazione, e non senza difficoltà cominciò a mettere in pratica quelli che erano stati i primi due paletti da me richiesti per ricominciare almeno a guardare oltre. Primo l'immediata e definitiva fine d’ogni contatto con quella persona, quindi la normalizzazione dei rapporti di quell’amicizia andata evidentemente oltre ogni più ragionevole limite. Lentamente il rapporto riprende, ricominciamo a parlarci a riavere una vita di relazione via via sempre più normale. Passano settimane, mesi, nei quali complice anche il fattore ambientale dovuto alle lunghe vacanze estive si vive un clima d’assoluta tranquillità. Al rientro in città si riannodano i legami di sempre tra cui quello di lei con la sua amica che però nonostante le continue rassicurazioni ormai vivo con un crescente disagio. Mi tormentano quelle voci...quel chiacchiericcio becero e proditorio che evidentemente non ho ancora esorcizzato.La scorsa settimana decido che è necessario togliermi questo tarlo dalla testa e verificare le sue buone intenzioni quando al primo tentativo ascolto questa breve conversazione di cui trascrivo parola per parola per non falsarne in alcun modo il contenuto:
-L'amica-" In tutto questo...tanto x cazzeggiare un poco...quando è stato...Venerdì...allora, mi chiama xy..."
- Lei- "ah si"
- l'amica -" non mi chiama... mi messaggia xy.... a tambur battente, stile vecchi tempi, della serie quando ci vediamo.... ma le cose.....ha ripercorso tutto....i primi di novembre dell'anno....."
- Lei- "Madonna....sì i primi di gennaio è vero......non me lo scorderò mai quel 10 gennaio.....(risatina) bastarda"
- l'amica -" mi dice..... avrò fatto la cosa giusta....(segue dialogo sottovoce)"
- Lei - "Noooo (risatina)....."
- l'amica - "Allora io gli ho detto......senti devi mettere la testa a posto adesso.....che vuoi o che non vuoi devi mettere la testa a posto...perché te l'hanno fatta mettere a posto..." (si riferisce al fatto che il suo ex amante ha deciso di sposarsi) e ancora, riferito a mia moglie - "andiamo di pari passo noi....... si risvegliano..... le primule...."
Lei - "Eh sii le primule.....ahahah.....sì ma stavolta col cazzo.....stavolta si scherza si fà....ma dopodiché stop......sei pazza...mamma mia".
Siamo all'epilogo......ho deciso di non umiliarmi ulteriormente.....di non approfondire oltre......mi sento amareggiato da tanta banale superficialità,sconfitto, incapace nonostante tutte le parole e gli sforzi di "normalizzare" una situazione, che a così poca distanza da una ferita ancora aperta e dolorosa, stà definitivamente sgretolato la nostra unione.
Eppure sarebbe bastato così poco.........